CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1° ottobre 2008
66.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 17

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 1o ottobre 2008. - Presidenza del vicepresidente Carolina LUSSANA. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati.

La seduta comincia alle 15.15.

Carolina LUSSANA, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-00358 Rao e Vietti: Questioni relative agli educatori penitenziari.

Roberto RAO (UdC) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Roberto RAO (UdC), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta estremamente dettagliata. Tale risposta, peraltro, pur manifestando le apprezzabili intenzioni del Governo, non fornisce adeguate soluzioni con riguardo al problema sostanziale delle risorse. Sottolinea che la sola assunzione immediata dei vincitori del concorso per 397 posti per educatori penitenziari, bandito nel 2003, coprirebbe solo in parte le reali necessità evidenziate dalla pianta organica elaborata dagli uffici del ministero nel 2007, rendendo necessaria anche l'assunzione degli idonei, come d'altra parte richiesto nell'interrogazione. Ricorda che ad oggi la graduatoria non è stata pubblicata e che i partecipanti vivono un stato di forte disagio, considerato che il concorso è stato bando cinque anni fa e che la prova orale si è conclusa già da tre mesi. Rileva quindi

Pag. 18

che la questione è stata già sollevata con atto di sindacato ispettivo sottoscritto dalle onorevoli Bernardini, Concia, Rossomando e Angela Napoli. Rileva altresì come tale questione non riguardi solo l'occupazione di 397 persone che legittimamente vi aspirano, ma attenga anche alla concreta attuazione dell'articolo 27 della Costituzione, al fine di contribuire a rendere il periodo trascorso dai detenuti nelle carceri italiane effettivamente rieducativo e propedeutico al reinserimento sociale. Ricorda infatti che la legge n. 354 del 1975 individua negli educatori penitenziari gli attori principali del processo di sostegno umano, culturale e professionale ai detenuti. In tale contesto, fa presente che esiste una questione analoga a quella testé prospettata e meritevole di un approfondimento altrettanto serio, relativa ai 39 psicologi vincitori di concorso, indetto dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria nel 2004 e conclusosi nel 2006. Conclude con l'auspicio che le buone intenzioni del Governo in relazione alla questione degli educatori penitenziari possano tradursi presto in atti concreti, sostenuti da risorse finanziarie adeguate.

5-00359 Melis e Ferranti: Sulla Casa circondariale di Sassari.

Guido MELIS (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Guido MELIS (PD), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta dettagliata ed esauriente. Rileva, peraltro, come nella predetta risposta si descriva una serie di servizi che sarebbero effettivamente a disposizione dei detenuti della Casa circondariale di Sassari, sottolineando che, al contrario, non sembra esservi alcuna corrispondenza tra la predetta descrizione e la situazione di totale degrado, indecenza e desolazione che egli stesso ha potuto constatare nel corso di una recente visita presso la Casa circondariale in questione. Prende comunque atto di quanto affermato dal rappresentante del Governo, ravvisando la necessità di compiere accurati accertamenti sul campo. Sottolinea, infine, che il termine del 2010 per il primo trasferimento di detenuti dal penitenziario di Sassari alla nuova struttura in corso di costruzione è troppo lontano e che, nel frattempo, è necessario disporre quantomeno degli interventi di riparazione urgente.

Carolina LUSSANA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.30

SEDE REFERENTE

Mercoledì 1o ottobre 2008. - Presidenza del vicepresidente Carolina LUSSANA

La seduta comincia alle 15.30.

Disposizioni in materia di reati commessi per finalità di discriminazione o di odio fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere.
C. 1658 Concia.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 30 settembre 2008.

Pasquale CIRIELLO (PD) preliminarmente esprime apprezzamento per la proposta di legge in esame e per la relazione svolta ieri dall'onorevole Concia. L'unico punto di tale relazione sul quale esprime delle perplessità è quello in cui viene richiamato lo «Stato pedagogico», ricordandogli questa nozione quella da lui non condivisa di «Stato etico». Ritiene che opportunamente la relatrice abbia sgombrato il campo da qualsiasi dubbio di incostituzionalità del nuovo reato chiarendo

Pag. 19

le ragioni per le quali questo non debba ascritto tra i reati di opinione. In effetti, la nuova fattispecie di reato costituisce una mera integrazione di una fattispecie che ha già superato il vaglio di costituzionalità. Rispetto a quest'ultima la proposta di legge in esame si limita ad aggiungere delle nuovo motivazioni, che hanno la medesima ratio delle motivazioni contenute nella fattispecie vigente. Con soddisfazione rileva che anche il ministro per le pari opportunità, onorevole Mara Carfagna, ha espresso l'intenzione di presentare un disegno di legge in materia di omofobia.
Per quanto attiene alla ipotetica indeterminatezza della nuova fattispecie di reato osserva che la nozione di identità di genere non è meno indeterminata di quelle nozioni, come ad esempio quella di odio razziale, che sono già contenute nella fattispecie di reato che si intende integrare.
Non ritiene corretto, come invece è stato fatto nella seduta di ieri in un intervento successivo alla relazione, di ridurre il fenomeno dell'omofobia ad un dato quantitativo e meramente statistico. Si tratta piuttosto di un problema culturale che occorre affrontare per modernizzare la società. Ciò è possibile solamente attraverso un vero e proprio salto culturale che consenta l'estensione dei diritti civili. Conclude sottolineando che i diversi non devono essere omologati, ma a questi devono essere garantiti tutti gli strumenti necessari per raggiungere quella uguaglianza sostanziale sancita dall'articolo 3 della Costituzione.

Pierluigi MANTINI (PD) in primo luogo dichiara di condividere in pieno l'intervento dell'onorevole Ciriello ed esprime apprezzamento per la relazione svolta dall'onorevole Concia con equilibrio e concretezza. La relazione ha chiarito molti equivoci, dimostrando che sulla materia dei diritti civili sono possibili intese anche tra gruppi politici contrapposti.
Ritiene che la formulazione adottata dalla proposta di legge in esame per punire condotte omofoniche sia sicuramente migliore, sia sotto il profilo della determinatezza che quello dell'offensività, rispetto alla formulazione alla si era pervenuti nella scorsa legislatura. Anche la circostanza che l'aumento della pena sia minore rispetto a quello previsto nella scorsa legislatura è un segnale significativo sul diverso approccio al tema dell'omofobia.
Concorda su quanto dichiarato dal relatore e dall'onorevole Ciriello circa l'esigenza di approntare anche delle politiche di stampo culturale volte a contrastare il grave fenomeno dell'omofobia. Richiama infine la risoluzione dell'Unione europea sull'omofobia e le legislazioni dei paesi membri sul medesimo tema, evidenziando come una legge italiana con la medesima finalità non possa essere considerata un salto nel buio. Non si tratterebbe di una novità nel campo del diritto ma unicamente una novità per l'ordinamento italiano.

Carolina LUSSANA, presidente, avverte che sono imminenti le votazioni in Assemblea. Rinvia pertanto il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.55.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non è sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di pedofilia.
C. 665 Lussana, C. 1155 Bongiorno, C. 1305 Pagano, C. 205 Cirielli, C. 1361 Mazzocchi e C. 1522 Palomba.

Disposizioni in materia di violenza sessuale.
C. 611 Caparini, C. 666 Lussana, C. 817 Angela Napoli, C. 924 Pollastrini, C. 688 Prestigiacomo, C. 574 De Corato, C. 952 Pelino e C. 1424 Governo.