CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 settembre 2008
65.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Delegazione presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa
COMUNICATO
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Strasburgo, martedì, 30 settembre 2008. - Presidenza del presidente Luigi VITALI.

La seduta comincia alle 13.

Comunicazioni del Presidente.

Luigi VITALI, presidente, avverte che è presente il Rappresentante Permanente Aggiunto d'Italia presso il Consiglio d'Europa, Consigliere Antonio Verde, che svolgerà, come di prassi, un breve intervento al termine della riunione.
Ringrazia tutti i colleghi presenti, essendo quella di oggi l'occasione per fornire alcune informazioni relative al lavoro che verrà svolto, soprattutto per coloro che sono alla prima esperienza nella delegazione presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.
Desidera anzitutto ricordare ai colleghi di aver inviato al Presidente dell'Assemblea, lo scorso venerdì 26 settembre, la distribuzione dei componenti italiani nelle varie commissioni. Sarà comunque possibile procedere ad aggiustamenti successivi, qualora si verificassero delle disfunzioni nelle attribuzioni. A questo proposito ogni parlamentare, in particolare i colleghi nuovi a questo organismo internazionale, potrà da qui a gennaio farsi una idea del lavoro di questa assemblea e delle sue commissioni. Fin d'ora raccomanda di essere il più possibile presenti, compatibilmente con le nuove disposizioni fornite dai Presidenti delle Camere, perché solo con la presenza, facendosi conoscere e frequentando i lavori dell'Assemblea parlamentare, delle commissioni e le riunioni dei gruppi politici è possibile ambire a cariche nell'ambito delle commissioni stesse. Le cariche di Presidente o Vicepresidente di commissione possono, infatti, essere assegnate solo dopo un anno di permanenza nella commissione stessa. I rapporti possono invece essere assegnati sin da subito; una possibilità è quella di presentare, come primo firmatario, una proposta di risoluzione sottoscritta da almeno dieci titolari o supplenti di almeno cinque nazionalità diverse.
In questa legislatura i Presidenti delle Camere, come precedentemente ricordato, hanno innovato la prassi, sin qui invalsa nelle nostre delegazioni al Consiglio d'Europa e alla UEO, che permetteva una costante equiparazione tra i titolari ed i supplenti sia per quanto riguarda le votazioni degli Uffici di Presidenza che per la partecipazione alle missioni.
I Presidenti delle Camere hanno infatti stabilito che alle votazioni degli uffici di presidenza delle delegazionipossono partecipare soltanto i componenti effettivi, e che solo questi ultimi possono assumere cariche in seno agli uffici di presidenza, dovendosi limitare il ruolo dei componenti supplenti alla sola ipotesi di sostituzionedei titolari in caso di assenza o impedimento.
Poiché il regolamento di questa Assemblea lo permette, si è ritenuto tuttavia di proseguire nella prassi di nominare anche

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i supplenti come membri effettivi nelle commissioni in modo che possano partecipare compiutamente ai lavori del Consiglio d'Europa.
Desidera inoltre ricordare, ai fini della migliore funzionalità dei lavori, che circa un mese prima delle sessioni viene pubblicato e distribuito, a cura degli Uffici, l'ordine del giorno provvisorio dei lavori: è necessario, qualora vi sia interesse ad intervenire su un determinato argomento, comunicarlo al più presto alla Segreteria, al fine di ottenere una posizione tra i primi nelle liste degli interventi, che sono spesso molto «cariche».
L'ordine degli interventi è inoltre rigidamente stabilito dalla Presidenza sulla base della consistenza dei gruppi politici, poco prima dell'inizio del dibattito, ed i tempi sono sempre contingentati: ogni intervento deve durare al massimo cinque minuti, che inoltre spesso sono ridotti a quattro.
Quanto ai gruppi politici, come è noto essi sono cinque: il gruppo del Partito popolare europeo, il gruppo socialista, il gruppo democratico europeo, il gruppo alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa e il Gruppo per la sinistra unitaria europea.
È opportuno frequentare tali riunioni in quanto le ultime modifiche apportate al Regolamento dell'Assemblea CdE tendono a conferire ad essi un ruolo molto importante nella definizione dei lavori dell'Assemblea stessa.
Comunica inoltre che giovedì 2 ottobre alle ore 11.00, il Presidente dell'Assemblea parlamentare Lluís Maria De Puig incontrerà l'Ufficio di Presidenza della Delegazione italiana nell'ambito di un incontro bilaterale.
Riferisce altresì che il 18 e 19 novembre è prevista la visita in Italia dell'Onorevole Berenyi, componente della Commissione giuridica dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, il quale è incaricato di redigere un rapporto sulla situazione dei Rom in Europa: l'incontro con la delegazione sarà nella giornata del 19 novembre.
Ritiene infine, avendo peraltro avuto un colloquio con il Segreterario Generale dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, che si debbano individuare meccanismi al fine di assicurare la traduzione in italiano dei documenti all'esame dell'Assemblea e delle Commissioni, i quali sono al momento tradotti solo in inglese e francese. A tale riguardo, si dovrebbe anche svolgere una valutazione circa l'effettivo rispetto delle quote di personale impiegato presso il Consiglio d'Europa riservate all'Italia, essendovi la sensazione che il nostro paese, pur essendo tra i maggiori contributori, non sia debitamente rappresentato.
Riferirà quindi ai Presidenti delle Camere, se la delegazione è d'accordo, l'esigenza di assicurare una più ampia traduzione dei documenti di lavoro e le difficoltà connesse alla nuova disciplina relativa ai titolari e supplenti, precedentemente esposta.

Il deputato Giacomo STUCCHI (LNP) ritiene fondamentale assicurare la traduzione dei documenti, soprattutto in quanto spesso vengono presentati emendamenti le cui sfumature, in assenza della traduzione in italiano, è impossibile cogliere. Concorda quindi con il Presidente sulla necessità di interessare i Presidenti delle Camere relativamente agli argomenti prospettati.

Il deputato Andrea RIGONI (PD) sottolinea l'importanza di valorizzare l'apporto della delegazione italiana nella sua unitarietà, in quanto nelle sedi internazionali non si dovrebbe ragionare in termini di maggioranza e opposizione. Condivide la proposta del Presidente di interessare i Presidenti delle Camere affinchè sia rivalutata la decisione di operare una distinzione tra titolari e supplenti relativamente alla partecipazione ai lavori nell'Assemblea parlamentare. È infatti giusto e doveroso effettuare risparmi ove questo è possibile, ma non è razionale penalizzare la partecipazione ai lavori della delegazione italiana, essendo peraltro l'Italia uno dei Paesi che maggiormente contribuiscono al bilancio del Consiglio d'Europa.

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Il deputato Marco ZACCHERA (PdL) ritiene che la delegazione italiana, la cui visibilità è notevolmente aumentata nella scorsa legislatura - e di questo ringrazia il Presidente Rigoni - debba continuare in questa direzione, individuando alcuni temi sui quali caratterizzare la propria attività. Ad esempio sulle materie relative all'immigrazione, all'informazione, alla giustizia, spesso il nostro paese è stato oggetto di critiche da parte dell'Assemblea parlamentare, che invece si potrebbero evitare con una maggiore partecipazione ed impegno dei parlamentari in tutte le sedi, Assemblea e Commissioni. Concorda quindi sulla necessità di trovare correttivi affinchè sia consentita la più ampia partecipazione ai lavori.

Il senatore Paolo GIARETTA (PD) chiede anch'egli chiarimenti in merito a quale debba essere la prassi applicativa della decisione dei Presidenti delle Camere in merito alla partecipazione ai lavori dei membri titolari e supplenti.

Il deputato Pietro MARCENARO (PD) osserva che l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa invia direttamente al parlamentare la convocazione per partecipare alle riunioni delle commissioni di cui è componente, o dell'Assemblea. Pregiudicare tale diritto di partecipazione è quindi del tutto improprio e l'Italia sarebbe l'unico paese ad effettuare tale distinzione. Ritiene peraltro, come è stato già detto, che il lavoro che i parlamentari svolgono al Consiglio d'Europa consiste principalmente nel saper creare relazioni, contatti, conoscenze con i parlamentari di altri paesi: è quindi irragionevole limitarne la partecipazione. Concorda pertanto con il Presidente sull'opportunità di interessare i Presidenti delle Camere su questa questione ed anche su quella relativa alle traduzioni. Condivide infine le valutazioni del collega Rigoni, il cui lavoro in seno alla delegazione è stato molto importante soprattutto in termini di visibilità della delegazione stessa, in merito all'opportunità di evitare, ove possibile, distinzioni tra maggioranza e opposizione nelle sedi internazionali, essendo preferibile rappresentare unitariamente gli interessi del paese.

Il deputato Pasquale NESSA (PdL) ritiene anch'egli inaccettabile limitare la partecipazione dei parlamentari italiani ai lavori, essendo determinante, come già è stato ribadito più volte, creare contatti e relazioni con i colleghi degli altri paesi. Condivide quindi l'iniziativa del Presidente, che auspica possa concretizzarsi al più presto.

Luigi VITALI, presidente, nel ringraziare i colleghi intervenuti, cede la parola al Rappresentante Permanente Aggiunto d'Italia presso il Consiglio d'Europa, Consigliere Antonio Verde, per un breve intervento.

La seduta termina alle 14.