CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 settembre 2008
65.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 30 settembre 2008.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.50 alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 30 settembre 2008. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Daniele Molgora.

La seduta comincia alle 14.20.

Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2013.
Doc. LVII, n. 1-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

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Alessandro PAGANO (PdL), relatore, rileva come la Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2013 dia innanzitutto conto della situazione macroeconomica, a livello mondiale e nazionale, evidenziando gli effetti negativi sulla crescita economica legati alla grave crisi finanziaria americana, all'incremento del prezzo delle materie prime ed al conseguente acuirsi del livello inflazionistico, al progressivo apprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro, nonché alla flessione registratasi in alcuni settori economici di rilievo cruciale, quale, in particolare, quello delle costruzioni.
In tale contesto la Nota segnala come il tasso di crescita del PIL italiano subirà una contrazione dell'0,5 per cento nel 2008 (passando dallo 0,5 allo 0,1 per cento) mentre negli anni successivi la crescita si attesterà allo 0,5 per cento nel 2009, allo 0,9 nel 2010, all'1,2 nel 2011 ed all'1,5 nel 2012-2013, con una riduzione, rispettivamente, dello 0,1 per cento, dello 0,2 dello 0,7 e dello 0,4.
Alla luce di tale significativo peggioramento delle prospettive economiche, e dell'aumento dei tassi di interessi legato alle turbolenze sui mercati finanziari internazionali, il Governo ha dunque ritenuto di rivedere le stime di finanza pubblica contenute nel Documento di programmazione economico-finanziaria 2009-2013, anche per dar conto al Parlamento degli effetti determinati dalla manovra economica anticipata con il decreto-legge n. 112 del 2008, nonché dei risultati dell'attività di monitoraggio svolta nel 2008 sul conto delle Pubbliche Amministrazioni.
In particolare, per quanto riguarda il livello dell'indebitamento netto, esso rimane invariato nel 2008 al 2,5 per cento del PIL, registra un peggioramento, compreso tra 0,1 e 0,2 punti percentuali, negli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 (nei quali passa, rispettivamente, dal 2 al 2,1 per cento, dall'1 all'1,2 per cento, dallo 0,1 allo 0,3 per cento e dal pareggio allo 0,1 per cento), migliorando invece nel 2012 e nel 2013 (nel quale si riduce, dallo 0,1 per cento al pareggio). Analoghi riscontri si rinvengono considerando il valore dell'indebitamento depurato dagli andamenti ciclici e dalle misure fiscali una tantum: in questo caso, il valore di tale variabile passerà dal 2,3 al 2,5 per cento nel 2008, dall'1,7 all'1,8 nel 2009, dallo 0,6 allo 0,7 nel 2010, rimanendo invece sostanzialmente stabile nei tre anni successivi.
Con riferimento al saldo primario, esso si ridurrà dal 3,1 per cento al 3 nel 2009, dallo 4 al 3,9 nel 2010, dal 4,9 al 4,6 nel 2011, dal 4,9 al 4,8 nel 2012 e dal 5 al 4,9 nel 2013.
Per quanto attiene invece al rapporto tra debito pubblico e PIL, esso registra un miglioramento nel 2008 (passando dal 103,9 al 103,7 per cento) mentre presenta un lieve peggioramento negli anni successivi i significativi (nei quali aumenta dal 102,7 al 102,9 nel 2009, dal 100,4 al 101,3 nel 2010, dal 97,2 al 98,4 nel 2011, dal 93,6 al 95,1 nel 2012 e dal 90,1 al 91,9 nel 2013).
In generale la Nota rileva come le modifiche apportate rispetto alle previsioni iniziali del DPEF siano direttamente connesse al rallentamento dell'attività economica ed all'incremento delle spese per interessi sul debito pubblico dovuto all'aumento dei tassi di interesse a livello mondiale. Peraltro il documento evidenzia come tali modiche risultino sostanzialmente marginali, in quanto tali elementi negati sono stati sostanzialmente contro bilanciati grazie alla sostanziale tenuta del gettito fiscale e dalle economie di spesa realizzate con i provvedimenti di politica economica approvati nei primi mesi della legislatura.
Per ciò che concerne il Bilancio statale, la Nota provvede altresì a rivedere le stime del saldo netto da finanziare per il 2009, che viene rivisto di circa 18 miliardi di euro (passando da 16,6 a 33,9 miliardi), a seguito della rideterminazione (per 14 miliardi) delle poste di bilancio relative ai trasferimenti ad amministrazioni pubbliche, in particolare enti locali ed enti di

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previdenza, e della rideterminazione (per 4 miliardi) delle poste correttive e compensative relative alle entrate.
Per quanto riguarda specificamente gli ambiti di competenza della Commissione Finanze, evidenzia come la Nota riveda anche, seppur parzialmente, le previsioni relative alla pressione fiscale, in particolare segnalando una riduzione nel 2008, nel 2012 e nel 2013 di tale valore, che passa, rispettivamente, dal 43 al 42,8 per cento, dal 43,1 al 42,9 e dal 42,9 al 42,8, mentre restano invariati i dati relativi alle altre annualità considerate.
La Nota elenca quindi con maggiore precisione i provvedimenti di cui si compone la manovra di finanza pubblica, la quale si articola, oltre che nei disegni di legge C. 1441-bis, C. 1441-ter e C. 1441-quater, recanti misure in materia di sviluppo, attualmente all'esame della Camera, e nel disegno di legge S. 847, in materia di lavoro pubblico, attualmente all'esame del Senato, anche per quanto riguarda gli ambiti di competenza della Commissione Finanze, nel disegno di legge recante delega al Governo in materia di federalismo fiscale, di prossima presentazione alle Camere, il quale sarà esaminato in sede referente dalla Commissione.
Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

Alberto FLUVI (PD) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, rilevando innanzitutto come la presentazione della Nota di aggiornamento al DPEF non costituisca un atto di buona volontà del Governo nei confronti del Parlamento, ma un preciso obbligo dell'Esecutivo.
Passando quindi alle questioni di merito, esprime preoccupazione per l'atteggiamento finora tenuto dallo stesso Governo, che non sembra voler intervenire sulla grave situazione economica del Paese, riprendendo in tal modo lo stesso orientamento assunto nella XIV legislatura, nel corso della quale la maggioranza di centro-destra insisteva testardamente nel ritenere che tutti i problemi economici del Paese fossero esclusivamente dovuti alle conseguenze degli attentati terroristici alle Torri gemelle dell'11 settembre 2001. Ritiene, al contrario, che non sia possibile limitarsi ad addossare la responsabilità dell'attuale condizione economica esclusivamente a fattori esterni, negando in tal modo la realtà, ma che occorra avviare al più presto un'incisiva azione di politica economica, ponendosi alla guida delle evoluzioni del sistema. Rileva, infatti, come l'Italia sia ormai tecnicamente in recessione, e come sia pertanto indispensabile adottare misure di rilancio della domanda interna, attraverso strumenti di sostegno ai redditi da lavoro dipendente e da pensione. Sottolinea, a tale riguardo, come l'Esecutivo disponga delle risorse finanziarie per operare in questo senso, in considerazione del fatto che il gettito tributario appare in linea con le previsioni, anche grazie all'efficace attività di contrasto all'evasione fiscale svolta nel corso della passata legislatura.
Lamenta, pertanto, come la Nota di aggiornamento ed il disegno di legge finanziaria presentato alle Camere non contengano alcuna indicazione in tal senso, laddove sarebbe invece opportuno che, dopo gli sgravi per le imprese, si realizzasse una riduzione della pressione fiscale in favore dei lavoratori e dei pensionati.

Roberto OCCHIUTO (UdC) dichiara il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, rilevando come il Governo abbia perso l'occasione costituita dalla presentazione della Nota di aggiornamento al DPEF per rivedere la propria impostazione di politica economica, che non appare in grado di sostenere la crescita dell'economia nell'attuale fase di grave crisi.

Alessandro PAGANO (PdL), relatore, con riferimento alle considerazioni espresse dai deputati intervenuti, ribadisce come le difficoltà dell'economia italiana siano soprattutto legate alla negativa evoluzione della congiuntura internazionale, rilevando come, proprio alla luce di tale evoluzione del contesto macroeconomico, si rivelino particolarmente

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fondate le misure contenute nel decreto-legge n. 112 del 2008, le quali hanno consentito la stabilizzazione dei conti pubblici, evitando inoltre il ricorso, frequentissimo in passato, ad una profluvie di interventi microsettoriali privi di organicità.
Ritiene, quindi, che il Governo abbia finora svolto appieno il proprio ruolo, evidenziando a tale proposito una significativa modificazione della politica economica rispetto a quella perseguita nel corso della precedente esperienza di governo del centro-destra: infatti, oltre a rinunciare allo strumento delle entrate una tantum, l'Esecutivo, per la prima volta nella storia recente del Paese, è stato in grado di incidere sugli elementi strutturali della spesa pubblica, realizzandone una riduzione e razionalizzazione che era attesa da tempo.
Conferma quindi il proprio giudizio positivo sulla Nota di aggiornamento in esame.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 30 settembre 2008. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario per l'economia e le finanze Daniele Molgora.

La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2006/46/CE, in materia di conti annuali e consolidati di taluni tipi di società, delle banche e altri istituti finanziari e delle imprese di assicurazioni.
Atto n. 19.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in oggetto, rinviato nella seduta del 24 settembre 2008.

Maurizio LEO (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 2).

Alberto FLUVI (PD) nel preannunciare la valutazione positiva del proprio gruppo sullo schema di decreto legislativo, ricorda che, nel corso della precedente seduta di esame del provvedimento, aveva chiesto al rappresentante del Governo di fornire informazioni in merito agli orientamenti dell'Esecutivo rispetto ad eventuali modifiche alla disciplina sui requisiti di onorabilità degli esponenti societari. Rileva, infatti, come la normativa attualmente vigente in materia si presti in taluni casi ad un'applicazione distorta, lasciando sostanzialmente alla discrezionalità degli organi societari la scelta circa la rimozione di esponenti che siano incorsi in sanzioni.
Invita quindi il relatore ad inserire nella sua proposta di parere un rilievo in merito.

Gianfranco CONTE, presidente, con riferimento alle considerazioni espresse dal deputato Fluvi, sottolinea come lo schema di decreto legislativo abbia un ambito materiale ben delimitato dal contenuto della delega legislativa in base alla quale esso è stato predisposto, non essendo pertanto possibile introdurvi ulteriori disposizioni estranee a tali limiti. Ritiene, peraltro, che il relatore potrebbe valutare l'opportunità di inserire nella proposta di parere una premessa, che segnali al Governo la questione.

Il Sottosegretario Daniele MOLGORA si riserva di approfondire la tematica sollevata dal deputato Fluvi, evidenziando peraltro come essa esuli dagli ambiti assegnati alla sua diretta competenza.

Maurizio LEO (PdL), relatore, comprende le ragioni della sollecitazione avanzata dal deputato Fluvi, rilevando tuttavia come l'oggetto proprio dello schema di

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decreto sia il recepimento nell'ordinamento nazionale della diretta 2006/46/CE, la quale non attiene alla materia concernente i requisiti di onorabilità degli esponenti societari.
Considera peraltro possibile accogliere il suggerimento avanzato dal Presidente, riformulando la propria proposta di parere nel senso di inserirvi un'ulteriore premessa in materia (vedi allegato 3).

La Commissione approva la proposta di parere, come riformulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.50.

RISOLUZIONI

Martedì 30 settembre 2008. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario dell'economia e delle finanze Daniele Molgora.

La seduta comincia alle 14.50.

7-00016 Strizzolo: Modalità di attestazione dei requisiti per l'accesso alla ripartizione della quota del 5 per mille.

(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in oggetto, rinviata nella seduta del 2 luglio 2008.

Il Sottosegretario Daniele MOLGORA rileva come la norma cui fa riferimento la risoluzione, approvata nel corso della precedente legislatura, risulti assolutamente chiara nel suo disposto, pur risultando discutibile sul piano del merito, in quanto costringe i soggetti che intendono partecipare alla ripartizione delle quote del 5 per mille ad una duplicazione di adempimenti, la quale risulta sostanzialmente inutile. In tale contesto sottolinea quindi l'opportunità di rivedere il dettato normativo, in quanto ogni misura che intendesse limitarsi a sanare situazioni problematiche emerse sinora in sede applicativa non eviterebbe il riproporsi in futuro di analoghe questioni.

Ivano STRIZZOLO (PD) esprime rammarico per la posizione assunta dal Governo, il quale sembra voler abdicare al proprio ruolo di indirizzo politico, senza risolvere le difficoltà nell'applicazione della normativa in materia, che derivano anche dalla rigidità dell'Agenzia delle entrate. Sottolinea infatti come la questione attenga ad aspetti di natura meramente formale, risultando del tutto abnorme escludere dalla ripartizione del 5 per mille associazioni che posseggono i requisiti previsti e che hanno avuto il solo torto di non interpretare correttamente la disciplina, tardando nel trasmettere all'Amministrazione finanziaria l'autocertificazione attestante i requisiti medesimi.
Chiede quindi al Sottosegretario di compiere ulteriori approfondimenti in merito, eventualmente valutando la possibilità di un intervento legislativo che riapra i termini per la presentazione della predetta documentazione.

Il Sottosegretario Daniele MOLGORA esclude che il Governo intenda in alcun modo penalizzare le associazioni che intendono partecipare alla ripartizione del 5 per mille, chiarendo come il proprio intervento intendesse indicare l'esigenza di modificare a regime una norma che, seppure discutibile, risulta chiara nella sua portata, non essendo a suo giudizio sufficiente la previsione, contenuta nella risoluzione, di una sanatoria per il passato che non escluderebbe il riproporsi di analoghe difficoltà in futuro.

Alberto FLUVI (PD) ritiene come la risoluzione non intenda sollevare polemiche pretestuose tra maggioranza ed opposizione, ma persegua l'obiettivo di risolvere un problema oggettivo.
A tale proposito ricorda che, nel corso dello svolgimento di una sua interrogazione a risposta immediata in materia, sia emerso come il Tribunale di Bari, con una recente sentenza, abbia disposto il reintegro di un'associazione precedentemente

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esclusa dal riparto del 5 per mille, evidenziando quindi l'urgenza di intervenire in materia, al fine di eliminare l'attuale situazione di incertezza.

Ivano STRIZZOLO (PD) ribadisce il proprio invito al Sottosegretario a compiere ogni sforzo per favorire la positiva soluzione della problematica affronta dalla risoluzione, così da venire incontro alle legittime aspettative di quelle associazioni che si sono viste ingiustamente precludere la partecipazione al riparto delle quote del 5 per mille.

Gianfranco CONTE, presidente, ritiene che l'audizione del Direttore dell'Agenzia delle entrate, prevista per la giornata di domani, consentirà alla Commissione di acquisire ulteriori, utili elementi in merito alla tematica affrontata dalla risoluzione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi ad altra seduta il seguito della discussione.

7-00040 Fluvi: Requisiti per lo svolgimento dell'attività di consulenza finanziaria.

(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in oggetto, rinviata nella seduta del 23 settembre 2008.

Il Sottosegretario Daniele MOLGORA, alla luce degli approfondimenti svolti sul tema oggetto della risoluzione, rileva come la Banca d'Italia, specificamente interpellata, abbia segnalato come l'obbligo, per le società di consulenza finanziaria, di trasformarsi in società di intermediazione immobiliare (SIM) e di costituirsi in forma di società per azioni, corrisponda all'esigenza di assicurare un adeguato livello di vigilanza sull'operatività di tali soggetti, in quanto la forma della Spa garantisce la presenza di una struttura organizzativa più solida, e pertanto, di controlli interni più efficaci, rispetto a quella delle società a responsabilità limitata. La stessa Banca d'Italia ha peraltro rilevato come le peculiarità delle SIM operanti esclusivamente nel settore della consulenza siano riconosciute dalla disciplina vigente, la quale prevede infatti che esse dispongano di un capitale sociale minimo di soli 120.000 euro, più basso di quello previsto per tutte le altre SIM.

Gianfranco CONTE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito della discussione.

7-00042 Conte: Iniziative nel settore dei giochi e delle scommesse.

(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in oggetto, rinviata nella seduta del 25 settembre 2008.

Gianfranco CONTE, presidente, informa che è stato recentemente assegnato alla Commissione, in sede referente, il disegno di legge C. 1707, di conversione del decreto-legge n. 149 del 2008, recante disposizioni urgenti per assicurare adempimenti comunitari in materia di giochi, vertente sulla medesima materia della risoluzione, la discussione della quale potrà pertanto riprendere, ai sensi dell'articolo 117, comma 1, del regolamento, solo dopo la conclusione dell'esame di tale provvedimento.
Avverte inoltre che è in corso di presentazione un'ulteriore risoluzione su tali temi, la quale potrà essere discussa congiuntamente all'atto di indirizzo già all'ordine del giorno della Commissione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi ad altra seduta il seguito della discussione.

La seduta termina alle 15.