CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 24 luglio 2008
42.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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INCONTRI CON DELEGAZIONI DI PARLAMENTI STRANIERI

Giovedì 24 luglio 2008.

Incontro con una delegazione dell'Assemblea nazionale del Vietnam su tematiche relative allo sviluppo sostenibile.

L'incontro informale si è svolto dalle 9.05 alle 10.10.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 24 luglio 2008. - Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 15.55.

Sull'ordine dei lavori.

Salvatore MARGIOTTA, presidente, considerata l'esigenza di consentire l'immediato svolgimento delle richieste di intervento preannunciate da taluni deputati, propone di procedere ad un'inversione dell'ordine del giorno, nel senso di effettuare prima la seduta in sede di esame di atti del Governo e, successivamente, passare allo svolgimento delle interrogazioni iscritte in calendario.

La Commissione concorda.

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Schema di decreto legislativo concernente ulteriori modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE.
Atto n. 12.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 23 luglio 2008.

Chiara BRAGA (PD), rifacendosi ad argomentazioni già svolte nelle precedenti sedute, raccomanda anzitutto al relatore di tenere conto, nella stesura della sua proposta di parere, di alcune questioni: in particolare, in tema di affidamento delle opere di urbanizzazione «sopra soglia», ritiene opportuno che la Commissione faccia proprie le proposte di modifica dello schema di decreto legislativo in esame formulate dalla Conferenza unificata - avallate, peraltro, dalle osservazioni del Consiglio di Stato - anche perché più coerenti sia con la natura pubblica di tali opere sia con la fonte del loro finanziamento, ossia il pagamento degli oneri di urbanizzazione, che mal si concilierebbero con il loro affidamento in concessione. Sempre per le opere di urbanizzazione «sopra soglia», auspica che nella proposta di parere sia richiamata chiaramente l'opportunità di un completo recepimento delle osservazioni degli organi comunitari e che il loro affidamento sia subordinato alla redazione, non dello studio di fattibilità, ma del progetto preliminare.
Quanto, invece, alle procedure di affidamento delle opere «sotto soglia», auspica che il relatore voglia inserire nella proposta di parere le ipotesi emendative formulate dall'ANCI, allo scopo di rendere più snelle le procedure e più coerenti con i bisogni dei cittadini i tempi di realizzazione delle opere. Ritiene, altresì, opportuno segnalare l'esigenza di predisporre strumenti idonei a individuare con precisione l'ammontare degli appalti per le opere in questione e, più in generale, a introdurre nel cosiddetto «codice appalti» strumenti di rafforzamento dei poteri di controllo delle pubbliche amministrazioni e di garanzia dell'esecuzione a regola d'arte delle opere da parte delle imprese aggiudicatarie. Sempre in tema di affidamento delle opere di urbanizzazione «sotto soglia», raccomanda poi che nella proposta di parere sia sottolineata l'importanza di riconoscere ai comuni, soprattutto ai piccoli comuni, l'opzione fra l'affidamento diretto o mediante gara e, in questo caso, con procedure differenziate a seconda degli importi.
Sul tema del promotore di opere pubbliche, e più in generale sul project financing, mentre ritiene senz'altro condivisibile la semplificazione procedurale proposta dallo schema di provvedimento in esame, dichiara di non poter condividere la proposta formulata dal relatore di una reintroduzione dell'istituto della prelazione a favore del promotore, seppure limitato alle opere non comprese negli strumenti di programmazione delle opere prioritarie, se si vuole evitare il rischio che proprio le opere giudicate non prioritarie dalle amministrazioni pubbliche finiscano per apparire più «vantaggiose» per i soggetti privati.
Rivolge, quindi, una specifica raccomandazione al relatore affinché nella proposta di parere vi sia un forte richiamo all'esigenza che il provvedimento in discussione sia pienamente rispondente agli obblighi previsti dalla normativa comunitaria nelle materie della tutela ambientale e della sicurezza sul lavoro. Infine, con riferimento ai compiti delle stazioni appaltanti, auspica che il nuovo quadro normativo possa rafforzare la fase della validazione dei progetti, rafforzandone il profilo di verifica non formale della qualità progettuale; a tal fine auspica - ad esempio - che si tenga conto delle proposte formulate dagli organismi rappresentativi dei tecnici comunali e degli ordini professionali.

Raffaella MARIANI (PD), riprendendo in parte temi già evidenziati dal deputato Braga, raccomanda al relatore di tenere nella massima considerazione le questioni relative al rispetto della normativa comunitaria

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in tema di tutela ambientale e sicurezza sul lavoro, ma anche in tema di avvalimento. Segnala, inoltre, l'importanza delle osservazioni formulate dall'Autorità di vigilanza per quel che concerne il rafforzamento della fase iniziale delle procedure di appalto, allo scopo di ridurre quanto più possibile il fenomeno negativo - in termini di tempi di realizzazione e di qualità delle opere pubbliche - delle varianti in corso d'opera.
Sottolinea, quindi, con forza che la grave situazione in cui versano le imprese del settore, a causa del forte rincaro del prezzo dei materiali, esige una risposta politica, certamente improntata a saggezza e a prudenza, ma nondimeno necessaria. In tal senso, ricorda che il suo gruppo ha proposto di mettere in campo, sul modello di quanto già previsto dall'articolo 133 del «codice appalti», uno strumento normativo che consenta, a scadenze temporali ravvicinate (semestrali o anche quadrimestrali) e per un elenco definito di materiali, di procedere all'aggiornamento del prezzo di tali materiali.
Esprime, altresì, la preoccupazione del suo gruppo in ordine alla proposta formulata dal relatore in tema di affidamento delle opere di urbanizzazione a scomputo per le cosiddette opere «extra-comparto». Ritiene, infatti, improprio estendere anche a tali opere, in modo meccanico, le proposte opportunamente formulate per lo snellimento delle procedure di affidamento delle opere che ricadono all'interno del comparto. Inoltre, giudica più opportuno che la discussione su questo tema - che investe direttamente questioni relative alle competenze e alle attività in materia di pianificazione del territorio - venga affrontata in sede di esame, peraltro già avviato da parte della Commissione, delle proposte di legge in materia di governo del territorio.
Conclude, richiamando l'esigenza che nella proposta di parere sia evidenziata la necessità che le attività di realizzazione delle opere pubbliche si conformino sempre più al rispetto del principi di sostenibilità ambientale, nonché l'opportunità di approfondire anche temi relativi al settore degli appalti di servizi, che resta pur sempre il maggior settore tra quelli disciplinati dal «codice appalti».

Salvatore MARGIOTTA, presidente, intendendo svolgere talune considerazioni di carattere generale sul provvedimento in esame, sottolinea alcune ulteriori questioni che, a suo avviso, meritano di essere tenute in considerazione dal relatore nella stesura della proposta di parere. In primo luogo, per quanto riguarda il tema dei servizi di ingegneria e le attività di progettazione, richiama l'attenzione sul rischio serio rappresentato dal mantenimento della possibilità di procedere ad appalti integrati sulla base di progetti preliminari invece che, come sarebbe giusto e opportuno, sulla base dei progetti definitivi delle opere. Inoltre, giudica necessario che, in materia di servizi e di opere di ingegneria, da un lato sia possibile reintegrare la cosiddetta «procedura ristretta» accanto a quella «aperta» e, dall'altro, sia reso possibile evitare il ricorso al criterio del massimo ribasso e affidarsi - a tutela della qualità dei progetti e delle opere - al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. In secondo luogo, ritiene necessario correggere l'attuale sbilanciamento normativo a favore dell'appalto a corpo, riequilibrando la normativa in direzione dell'appalto a misura, che - a suo avviso - resta lo strumento più chiaro e più funzionale alla realizzazione di buone opere pubbliche.
Infine, tornando sul tema della grave situazione in cui sono venute a trovarsi le imprese per effetto del forte rincaro delle materie prime, ribadisce l'opportunità di dare una risposta politica al disagio degli operatori del settore, intervenendo sull'articolo 133 del «codice appalti», per renderlo più duttile e più rispondente alla necessità di fronteggiare il complesso dei fenomeni relativi all'aumento del prezzo dei materiali da costruzione.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), intervenendo per una precisazione, ritiene poco comprensibile il timore espresso da numerosi

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deputati con riferimento all'applicazione del criterio del massimo ribasso nell'aggiudicazione degli appalti. Negando validità ed efficacia a tale criterio, oltretutto, si finisce per mortificare - a suo avviso - quei professionisti e quegli imprenditori onesti e capaci che, investendo sull'organizzazione, sulle attrezzature e sulla qualità dei propri collaboratori, riescono a praticare sconti che, giustamente, li avvantaggiano nelle gare d'appalto. Osserva che, in caso contrario, le pubbliche amministrazioni finirebbero per pagare parcelle non in base alla qualità dell'opera offerta, ma soprattutto sulla base di quanto stabilito dagli ordini professionali e dalle associazioni di categoria.

Salvatore MARGIOTTA, presidente, lungi dal voler aprire una dialettica su quanto appena affermato dal deputato Piffari, osserva tuttavia che il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa contempla anche il prezzo dell'offerta fra i fattori determinanti per la scelta da parte delle stazioni appaltanti.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI, preso atto dell'articolato dibattito svolto dalla Commissione sin dall'inizio dell'esame del provvedimento, intende limitarsi a segnalare - in questa fase - che le disposizioni relative agli obblighi in materia di sicurezza e di condizioni di lavoro sono già riprodotte, in forma diversa, nel «codice appalti», agli articoli 86, comma 3-bis, e 87, comma 4, ove è previsto, in particolare, che i costi della sicurezza devono essere specificamente indicati nell'offerta. Per il resto, prima di esprimere una più compiuta posizione del Governo, attende di valutare il contenuto della proposta di parere che il relatore presenterà nel seguito dell'esame.

Salvatore MARGIOTTA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, osserva che - con la seduta odierna - può considerarsi concluso l'esame preliminare del provvedimento. Ricorda, altresì, che il relatore si è riservato di predisporre, per la prossima settimana, una proposta di parere sullo schema di decreto in titolo.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.20.

INTERROGAZIONI

Giovedì 24 luglio 2008. - Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 16.20.

5-00167 Mattesini: Interventi sulla strada statale E45 nella zona di Pieve Santo Stefano.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Donella MATTESINI (PD) si dichiara insoddisfatta della risposta del Governo, che ha eluso i termini essenziali della sua interrogazione, la quale era diretta a comprendere, in linea molto più generale rispetto a quanto testé riferito, cosa esso intenda fare per rilanciare un'arteria importante come la strada statale E45, caratterizzata da un traffico particolarmente consistente e da tempi di percorrenza molto lunghi. Ricordato come la strada in questione sia un'infrastruttura totalmente inadeguata rispetto agli ordinari standard qualitativi, rileva anche che l'informazione, molto limitata, resa oggi dal Governo indica dati credibili sulla tempistica, ma omette di riconoscere che non vi sono, al momento, le risorse necessarie alla realizzazione dei lavori, che, infatti, non sono ancora stati avviati.

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5-00106 Grimoldi: Interventi sulle strade statali n. 340 e n. 340-dir.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Nicola MOLTENI (LNP), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ringrazia il rappresentante del Governo per la tempestività della risposta, in ordine alla quale di dichiara soddisfatto limitatamente agli elementi di aggiornamento relativi agli interventi programmati e realizzati sull'arteria in questione, che versa in condizioni realmente critiche.
Al contrario, si dichiara poco soddisfatto della risposta nella parte relativa al possibile trasferimento della strada statale alla regione, considerato anche che tale infrastruttura viaria, che costeggia la sponda occidentale del lago di Como, presenta una situazione di paradossale difformità rispetto alla strada provinciale Lariana, che corre sulla sponda orientale del lago medesimo e che, da quando è passata alla gestione della provincia di Como, è stata fortemente valorizzata mediante importanti interventi di manutenzione e riqualificazione. Esprime, pertanto, la sua forte delusione sull'argomento, anche alla luce delle attese che le comunità locali ripongono sul possibile trasferimento alla regione della strada in questione.

5-00195 Margiotta: Disagi per le imprese edili causati dai prezzi di talune materie prime.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Salvatore MARGIOTTA, presidente, ringrazia il rappresentante del Governo per l'ampia disamina che ha voluto rendere rispetto alla sua interrogazione, giudicando particolarmente interessante la parte finale della risposta, che prefigura un lavoro da parte delle strutture ministeriali, al fine di giungere ad una possibile proposta normativa in materia di adeguamento rispetto all'aumento dei prezzi dei materiali di costruzione. Nel rilevare, peraltro, come l'articolo 133 del cosiddetto «codice appalti» risulti migliorativo rispetto all'impianto della «legge Merloni», ma non certo risolutivo, invita il Governo a valutare la possibilità di utilizzare lo schema di decreto legislativo contenente misure correttive del codice, attualmente all'esame della Commissione, per anticipare possibili soluzioni legislative sull'argomento.

La seduta termina alle 16.40.