CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 luglio 2008
36.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 16 luglio 2008.- Presidenza del presidente Davide CAPARINI.

La seduta comincia alle 14.05.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2007.
C. 1416 Governo.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario.
C. 1417 Governo.

(Pareri alla V Commissione della Camera).
(Esame congiunto e conclusione - Pareri favorevoli).

La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti in oggetto.

Il senatore Maurizio SAIA (PdL), relatore, riferisce sui provvedimenti in esame. Illustra il contenuto del Rendiconto generale dello Stato, strumento con cui il Governo rende conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria annuale relativa alle amministrazioni dello Stato e di alcune amministrazioni autonome e che espone i valori consuntivi delle entrate e delle uscite del bilancio dello Stato e le previsioni approvate dal Parlamento, nonché le consistenze iniziali e finali e le variazioni delle attività e passività del patrimonio dello Stato. Richiama l'articolo 1 del disegno di legge, che dispone l'approvazione del Rendiconto generale delle amministrazioni dello Stato e dei rendiconti delle amministrazioni e delle aziende autonome, quindi gli articoli 2, 3 e 4, che stabiliscono rispettivamente i risultati delle entrate (con accertamenti per oltre 682 miliardi di euro), delle spese (con impegni di oltre 654 miliardi di euro) e della gestione di competenza, pari ad un avanzo di circa 28 milioni di euro. Segnala che rispetto al 2006 l'entità degli accertamenti di entrata non comprensivi delle entrate per accensione di prestiti ha fatto registrare una evoluzione positiva (+ 4,1 per cento), riconducibile per la maggior parte all'aumento degli accertamenti relativi alle entrate tributarie. Osserva che l'incremento deriva in prevalenza dalla lotta

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all'evasione fiscale, dalla congiuntura economica sostenuta e dalla realizzazione superiore alle attese di alcune imposte previste dalla legge finanziaria per il 2007. Gli impegni di spesa assunti nel 2007 ammontano a 490.346 milioni di euro. L'espansione della spesa risulta contenuta (+ 5 per cento). Rispetto alle previsioni definitive, tale saldo ha fatto registrare un notevole miglioramento rispetto al corrispondente valore del 2006. Il buon andamento è da ascriversi all'andamento favorevole delle entrate tributarie e, dal lato della spesa, all'utilizzo di economie di gestione. Riferisce altresì sull'articolo 5, che espone la situazione finanziaria del conto del Tesoro, che evidenzia, al 31 dicembre 2007, un disavanzo di 290,5 miliardi di euro; sull'articolo 6, recante l'approvazione dell'allegato previsto dall'articolo 9 della legge n. 468 del 1978, contenente l'elenco dei decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, con i quali sono stati effettuati, nel corso dell'esercizio 2007, i prelevamenti dal «Fondo di riserva per le spese impreviste»; sull'articolo 7, che prevede la sanatoria per le eccedenze di impegni e di pagamenti risultate in sede di consuntivo, rispettivamente sul conto della competenza, sul conto dei residui e sul conto della cassa. Si sofferma quindi, rispettivamente, sulle previsioni dell'articolo 8, che espone la situazione, al 31 dicembre 2007, del patrimonio dello Stato, da cui risultano attività per un totale di circa 530.179 milioni di euro e passività per un totale di 2.004 miliardi di euro, e degli articoli da 9 a 18, che espongono i dati relativi ai conti consuntivi delle aziende e amministrazioni autonome. Evidenzia infine che la Corte dei conti ha disposto la parificazione del Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2007.
Passa quindi ad illustrare il disegno di legge di assestamento, che si collega funzionalmente al rendiconto relativo all'esercizio precedente: l'entità dei residui, sia attivi che passivi, sussistenti all'inizio dell'esercizio finanziario, che al momento dell'elaborazione e approvazione del bilancio di previsione è stimabile solo in misura approssimativa, viene definita in assestamento sulla base delle risultanze del rendiconto. Osserva che in riferimento alle variazioni di spesa, la legge di assestamento presenta il medesimo vincolo che sussiste per il bilancio di previsione, il rispetto della legislazione sostanziale vigente. Riferisce che l'articolo 1 del disegno di legge di assestamento dispone l'approvazione delle variazioni alle previsioni del bilancio dello Stato per il 2008, in termini di competenza e di cassa, indicate nelle annesse tabelle. La maggior parte delle variazioni apportate con atto amministrativo non ha effetto sui saldi. Segnala che l'articolo 2 dispone l'incremento di 200 milioni di euro per il 2008 del Fondo di riserva per le spese obbligatorie e d'ordine, dello stato di previsione del Ministero dell'economia e finanze e che gli articoli da 3 a 7 introducono modifiche agli articoli della legge di bilancio 2008 che approvano alcuni stati di previsione della spesa, al fine di omogeneizzare la struttura del disegno di legge di assestamento al nuovo assetto dei Ministeri, disposto dal decreto-legge n. 85/2008. Fa notare che in termini di competenza, le previsioni assestate per il 2008, risultanti dalle variazioni apportate per atto amministrativo fino al 31 maggio scorso e da quelle proposte con il disegno di legge di assestamento in esame, determinano, rispetto alle previsioni iniziali di bilancio, un aumento del saldo netto da finanziare, al netto delle regolazioni debitorie e contabili, da 33.337 milioni di euro a 56.198 milioni di euro, con un peggioramento di circa 22.861 milioni di euro, per la gran parte imputabile alle variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento. Tale peggioramento è da porre in relazione all'andamento delle spese finali, che registrano, nel complesso, un incremento di oltre 21.900 milioni di euro, principalmente ascrivibile alla spesa corrente primaria. Per quanto concerne in particolare l'aumento delle spese correnti, sottolinea che le variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento interessano, in particolare, le dotazioni relative ai trasferimenti correnti alle autonomie territoriali per

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4.378 milioni di euro, di cui: alle Regioni + 3.972 milioni di euro, in gran parte per maggiori regolazioni contabili delle entrate erariali della Sicilia e della Sardegna, e ai Comuni + 587 milioni di euro, quali contributi compensativi di minori introiti ICI per esenzioni fabbricati di tipo D. Precisa che, con riguardo al comparto tributario, le variazioni proposte per le entrate tributarie sono state determinate tenendo conto dei recenti andamenti del gettito dei singoli tributi e del quadro macroeconomico aggiornato, contenuto nel DPEF 2009-2013, presentato a giugno 2008. Fa quindi notare che, in corrispondenza con l'evoluzione del saldo netto da finanziare, le previsioni assestate evidenziano anche un peggioramento, rispetto alle previsioni iniziali, del saldo corrente (risparmio pubblico) e del saldo primario (differenza tra entrate finali e spese finali al netto della spesa per interessi). Osserva in conclusione che, ai sensi dell'articolo 117, comma 2, lettera e) della Costituzione, il sistema tributario e contabile dello Stato appartiene alla competenza legislativa esclusiva dello Stato e che i provvedimenti si collocano in una fase di transizione per la finanza regionale e locale in attesa di una compiuta attuazione dei principi di cui all'articolo 119 della Costituzione in materia di federalismo fiscale.
Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

Il deputato Mario PEPE (PD), pur valutando favorevolmente i richiami contenuti nel disegno di legge sul Rendiconto generale dello Stato in merito all'azione intrapresa dal Governo in carica nella precedente legislatura sul versante del risanamento dei conti pubblici e della crescita economica, dichiara che il suo gruppo esprime voto contrario sulla proposta di parere del relatore in ragione della mancata attribuzione di adeguate risorse finanziarie al sistema delle autonomie territoriali.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Davide CAPARINI, presidente, intervenendo sul calendario dei lavori, preannuncia, in conformità a quanto convenuto dall'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, che la Commissione svolgerà quanto prima le audizioni del Ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli, del Ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e del Ministro delle riforme per il federalismo Umberto Bossi, sulle linee programmatiche dei rispettivi dicasteri con specifico riferimento ai profili di competenza della Commissione.

Il deputato Giuseppe SCALERA (PdL) ravvisa l'esigenza di porre particolare attenzione al tema della spesa sanitaria delle regioni, prospettando l'opportunità di ascoltare in audizione il Ministro del lavoro, salute e politiche sociali Maurizio Sacconi.

Il deputato Mario PEPE (PD) reputa utile svolgere, sul tema segnalato dal deputato Scalera, specifiche audizioni di rappresentanti delle regioni.

Davide CAPARINI, presidente, nel condividere le osservazioni formulate, si riserva di sottoporre le questioni evidenziate alle determinazioni dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

La seduta termina alle 14.20.