CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 giugno 2008
17.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 112

SEDE REFERENTE

Martedì 17 giugno 2008. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la Giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati.

La seduta comincia alle 14.10.

DL 95/08: Disposizioni urgenti per il riordino del ruolo e delle funzioni della magistratura onoraria.
C. 1212 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 11 giugno 2008.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che sono stati presentati articoli aggiuntivi al disegno di legge in esame (vedi allegato).
Gli articoli aggiuntivi 1.01 e 1.02 presentati dagli onorevoli Nicco, Brugger e Zeller sono da considerare inammissibili in quanto estranei al contenuto del decreto-legge che il predetto provvedimento è diretto a convertire.
Come è stato evidenziato nella circolare del Presidente della Camera sull'istruttoria legislativa del 10 gennaio 1997, relativamente ai disegni di legge di conversione dei decreti-legge, per i quali l'articolo 96-bis, comma 8, del Regolamento prescrive l'inammissibilità delle proposte emendative non strettamente attinenti alla materia del decreto, la materia di esso «deve essere valutata con riferimento ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo».
Nel caso in esame, il decreto-legge è diretto a fissare al 31 dicembre 2009 il termine massimo entro il quale i magistrati onorari possono essere addetti al

Pag. 113

tribunale e alla Procura della Repubblica presso il tribunale.
Pertanto, la materia oggetto del decreto-legge deve essere individuata nella determinazione di un periodo temporale entro il quale è applicabile una determinata disciplina normativa.
Gli articoli aggiuntivi 1.01 e 1.02 non rientrano in tale materia, in quanto stabiliscono per la regione Valle d'Aosta, rispettivamente, una disciplina particolare di reggenza in caso di vacanza dell'ufficio del giudice di pace, nonché la possibilità di ammettere al tirocinio e di nominare nuovi giudici di pace, in deroga all'articolo 10-ter, comma 2, della legge n. 374 del 1991.
Invita quindi il Governo ad il relatore ad esprimere i pareri sugli articoli aggiuntivi presentati.

Luigi VITALI, relatore, esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi 1.03 del Governo e 1.04 Lussana, volti ad esplicitare che la proroga nell'esercizio delle funzioni riguarda anche i giudici onorari ed i vice procuratori onorari il cui mandato scade entro il 31 dicembre 2008.

Il sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI, esprime parere conforme al relatore, sottolineando come il provvedimento in esame consenta all'amministrazione della giustizia di avvalersi ancora del magistrati onorari, divenuti assolutamente indispensabili anche per la vacanza di molti uffici di giudici ordinari, in vista di una riforma organica della magistratura onoraria medesima. Ricorda che il provvedimento riguarderà un numero di circa 210 magistrati onorari e lo stesso non comporta costi aggiuntivi. Si sofferma infine sull'articolo aggiuntivo 1.02, segnalando che la questione del blocco dei concorsi, oggetto di tale articolo aggiuntivo, è stata risolta da un decreto ministeriale dell'aprile scorso.

Carolina LUSSANA (LNP) nell'esprimere il favore del proprio gruppo sul provvedimento in esame, ribadisce che il suo articolo aggiuntivo 1.04 ha la funzione di precisare che la proroga nelle funzioni riguarda anche i magistrati onorari il cui mandato scade entro il 31 dicembre 2008.

Luigi VITALI (PdL), relatore, preannuncia la presentazione di un ordine del giorno, sollecitato da tutti i gruppi parlamentari, che invita il Governo ad un tempestivo intervento sulla problematica della magistratura onoraria. Se, infatti, è vero che il Governo non deve necessariamente prevedere una stabilizzazione a tempo indeterminato dei predetti magistrati, è altresì vero che deve dare una risposta adeguata ad evitare forme di «precariato intellettuale», come quella dei giudici onorari, molti dei quali hanno lasciato la propria professione da più di dieci anni.

La Commissione approva gli identici articoli aggiuntivi 1.03 del Governo e 1.04 Lussana (vedi allegato).

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che il testo risultante dagli articoli aggiuntivi approvati sarà trasmesso alle Commissioni I e V per il prescritto parere di competenza. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di violenza sessuale.
C. 611 Caparini, C. 666 Lussana, C. 817 Angela Napoli, C. 924 Pollastrini e C. 688 Prestigiacomo.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 giugno 2008.

Angela NAPOLI (PdL), esprime apprezzamento per la relazione svolta dall'onorevole Lussana nel corso della precedente seduta e, rilevata l'importanza del tema della necessità di intervenire con urgenza, ritiene che si potrebbe procedere immediatamente alla costituzione di un comitato ristretto per coordinare le varie proposte

Pag. 114

di legge e giungere alla redazione di un testo condiviso.

Giulia BONGIORNO, presidente, invita i componenti della Commissione ad esprimere il proprio parere circa l'opportunità di costituire immediatamente un comitato ristretto.

Carolina LUSSANA (LNP), relatore, ritiene che si potrà eventualmente decidere circa l'opportunità di costituire un comitato ristretto solo dopo che i componenti della Commissione abbiano evidenziato le proprie posizioni. Invita quindi i componenti della Commissione ad intervenire nel corso delle prossime sedute, anche per garantire la celerità del procedimento, sottoponendo temi e soluzioni che potranno essere recepiti nell'ambito di un testo condiviso.

Anna Paola CONCIA (PD) rileva che il tema della violenza sessuale è particolarmente delicato e che, nonostante l'esigenza di intervenire con urgenza, la discussione generale non dovrebbe avere tempi troppo ridotti. Ritiene, inoltre, che anche gli uomini dovrebbero intervenire e dare il proprio contributo alla definizione della nuova normativa. Concorda sull'opportunità di valutare l'esigenza di costituire un comitato ristretto dopo che i componenti della Commissione abbiano evidenziato le proprie posizioni.

Donatella FERRANTI (PD) rileva che sul tema della violenza sessuale vi sono molte idee condivise, ma talune differenze di impostazione richiedono un approfondimento, come ad esempio la questione della compatibilità dei riti acceleratori con la tutela della vittima di questa particolare forma di violenza. Una volta affrontati questi argomenti sarà eventualmente possibile costituire un comitato ristretto.

Ida D'IPPOLITO VITALE (PdL) sottolinea come sia necessario dedicare il massimo approfondimento a molti degli aspetti che rientrano nella più generale tematica della violenza sessuale. Cita in particolare l'elevazione dell'età del consenso sessuale, la maggiore gravità del reato commesso all'interno dei rapporti familiari ed il blocco androgenico. Riservandosi di intervenire in seguito, esprime apprezzamento per la relazione dell'onorevole Lussana che, peraltro, identifica anche i punti deboli della disciplina in esame, ribadendo la necessità di approfondire particolarmente alcuni temi delicati.

Giulia BONGIORNO, presidente, preso atto delle richieste di approfondimento di taluni temi relativi ad alcuni aspetti della disciplina in esame, assicura che ciascuno avrà il tempo e la possibilità di intervenire nell'esame preliminare. Peraltro, tenuto conto dell'esigenza di intervenire in tempi rapidi su un tema tanto delicato, avverte che tali interventi potranno avere luogo a partire dalla seduta convocata per domani ed in modo da concludere l'esame preliminare entro la prossima settimana.

Carolina LUSSANA (LNP) ribadisce l'invito ai colleghi ad esprimere la loro posizione e a fornire ogni indicazione utile, che possa contribuire a trovare la più idonea soluzione normativa sugli aspetti più delicati del tema della violenza sessuale, in modo che si possa giungere quanto prima all'approvazione di un testo condiviso.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.35.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 17 giugno 2008. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO.

La seduta comincia alle 14.35.

Pag. 115

DL 93/08: Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie.
C. 1185 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Giulia BONGIORNO, presidente, in sostituzione del relatore, onorevole Manlio Contento, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, illustra il contenuto del provvedimento.
Osserva che il decreto-legge n. 93 del 2008 reca disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie.
L'articolo 1 dispone la totale esenzione dall'ICI per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo, ovvero per l'immobile in cui dimorano abitualmente il contribuente ed i suoi familiari, nonché le unità immobiliari assimilate dai regolamenti comunali all'abitazione principale.
L'esenzione si applica anche, a determinate condizioni, in favore del coniuge non assegnatario della casa coniugale a seguito di provvedimento di separazione, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio; agli immobili delle cooperative edilizie, agli alloggi assegnati dagli IACP ed agli enti di edilizia residenziale pubblica purché adibiti ad abitazione principale.
L'articolo 2 introduce, in via transitoria, un regime fiscale agevolato in favore dei lavoratori dipendenti del settore privato che nel 2007 hanno realizzato un reddito di lavoro dipendente non superiore a 30.000 euro. Al lavoratore, in ogni caso, è concessa la facoltà di optare per l'applicazione del regime di tassazione ordinaria.
La nuova disciplina ha natura sperimentale ed è prevista una valutazione degli effetti complessivi prodotti, al fine di considerare l'eventuale estensione dell'agevolazione ai dipendenti del settore pubblico.
L'articolo 3 prevede che i soggetti che hanno acceso un mutuo a tasso variabile per l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell'abitazione principale anteriormente alla data di entrata in vigore del provvedimento, possono chiedere alle banche e agli intermediari finanziari, che aderiranno ad una convenzione intervenuta tra il Ministero dell'economia e delle finanze e l'ABI, la rinegoziazione del mutuo, al fine di ridurre l'importo delle rate, che rimane fisso per tutta la durata, in misura pari a quello risultante dalla media dei tassi applicabili nel 2006.
L'eccedenza rispetto alle rate determinate in base ai parametri contenuti nel contratto di mutuo originario viene imputata in un conto di finanziamento accessorio e dovrà essere rimborsata dopo la scadenza del contratto di mutuo originario, con rate di importo fisso uguale a quello delle rate del mutuo rinegoziato. Ove invece si registrassero differenziali di rata a favore del mutuatario, questi concorrerebbero ad abbattere le poste a debito imputate sul conto accessorio.
Si tratta in sostanza di un prolungamento del periodo di restituzione del finanziamento originario a fronte della conversione della rata variabile in rata di importo fisso di minore entità.
L'articolo 4 interviene in relazione al prestito concesso ad Alitalia S.p.a. dal decreto legge 23 aprile 2008, n. 80, il quale dispone l'erogazione di una somma pari a 300 milioni di euro in favore di Alitalia, per consentire alla compagnia di far fronte ai propri pressanti fabbisogni di liquidità.
Il comma 3 dispone che le somme che formano oggetto del prestito, comprensive degli interessi maturati, saranno utilizzate per coprire le perdite che comportino una diminuzione del capitale versato e delle riserve inferiori al livello minimo legale.
L'articolo 5 reca la norma di copertura finanziaria degli oneri del provvedimento, attraverso la riduzione di numerose autorizzazioni di spesa nonché delle dotazioni delle Tabelle A, B e C della legge finanziaria 2008.
Per quanto riguarda, segnatamente, gli ambiti di competenza della Commissione

Pag. 116

Giustizia, segnala che il provvedimento in esame dispone tagli al bilancio del Ministero della giustizia nella misura di 20.490.000 euro per il 2008 e di 36.146.000 euro per il 2010. In particolare, ricorda che l'articolo 2, comma 463, della legge finanziaria per il 2008 (legge 24 dicembre 2007, n. 244) ha istituito, per il 2008, un fondo con una dotazione di venti milioni di euro, destinato ad un Piano contro la violenza sulle donne. Il provvedimento in esame, come precisato nell'allegato «Elenco 1», relativo alle riduzioni di spesa, riduce di 20 milioni di euro e, pertanto, azzera le risorse relative al predetto fondo.

Cinzia CAPANO (PD) esprime un giudizio fortemente negativo sul provvedimento in esame, che viola il principio di progressività dell'imposta ed espone i comuni al rischio di un dissesto finanziario, oltre a prevedere il taglio di spese molto importanti relative alla giustizia e alla sicurezza.

Donatella FERRANTI (PD) sottolinea come i tagli al bilancio della giustizia e la conseguente riduzione della capacità di spesa, non si conciliano con la possibilità di attuare concretamente le riforme preannunciate dal Governo. Sottolinea altresì la gravità della situazione nella quale versa l'amministrazione della giustizia, anche dovuta alla carenza di risorse finanziarie. Esprime quindi un giudizio di sfavore nei confronti del provvedimento.

Luigi VITALI (PdL),nel contestare le osservazioni degli onorevoli Capano e Ferranti, ricorda come il provvedimento rappresenti un preciso adempimento di promesse elettorali della maggioranza. Fa presente come il provvedimento, di natura straordinaria ed urgente, abbia attinto a talune risorse, quali appunto il fondo relativo al piano contro la violenza sulle donne, che sarà presto rifinanziato. Ricorda altresì che nella precedente legislatura il «decreto Bersani» ha sottratto ben 350 milioni di euro per gli anni 2006, 2007 e 2008 dalle risorse del Ministero della giustizia.

Elio Vittorio BELCASTRO (Misto-MpA) esprime un giudizio negativo sul provvedimento, che sottrae risorse alle zone più deboli del Paese, quali la Calabria e la Sicilia. A tale proposito, sottolinea come il suo gruppo abbia presentato presso la Commissione di merito emendamenti volti a reperire risorse in modo più razionale.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 12 del 9 giugno 2008, a pagina 2, seconda colonna, nona riga, dopo le parole «Mario PEPE (PdL)», aggiungere le seguenti «Michele Giuseppe VIETTI (UdC)».