CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 giugno 2008
15.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 11 giugno 2008. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Giuseppe Pizza e il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 12.30.

5-00037 Caparini: Procedure relative ai «corsi speciali» di abilitazione all'insegnamento in Lombardia.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Davide CAPARINI (LNP), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, apprezzando in particolare il fatto che il Ministero si sia impegnato e sia di fatto riuscito a risolvere

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gran parte dei problemi evidenziatisi nel corso della vicenda in oggetto.

5-00046 Caparini: Iniziative volte a concludere i lavori di allestimento del Museo nazionale della Preistoria della Vallecamonica.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Ricorda inoltre che il Museo nazionale in questione rappresenta il primo sito italiano inserito all'interno del patrimonio dell'UNESCO, sottolineando in particolare che tale area, che comprende tre parchi archeologici, coinvolge le competenze di svariati enti e in particolare di sette comuni. Alla luce di ciò, ritiene pertanto fondamentale risolvere le questioni poste dall'atto di sindacato ispettivo, ricordando peraltro che esistono problemi oggettivi riguardanti le disponibilità finanziarie da utilizzare per la risoluzione della vicenda in questione. Assicura, in ogni caso, che a breve il Ministero provvederà a coinvolgere il nuovo direttore regionale della Lombardia, venendo incontro a espliciti rilievi formulati dalla Corte dei conti sulla materia oggetto dell'atto di sindacato ispettivo.

Davide CAPARINI (LNP), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, evidenziando come dalla stessa emerga l'impegno del Governo a pervenire al completamento dell'opera in questione. Rileva peraltro che permane il problema dell'esiguità delle risorse finanziarie stanziate, auspicando quindi si possa pervenire ad un adeguato aumento dello stanziamento attualmente previsto.

Valentina APREA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 12.55.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 11 giugno 2008. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Francesco Maria Giro.

Schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno 2008, relativo a contributi da erogare ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 1.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con una condizione e una osservazione).

La Commissione prosegue l'esame dello schema all'ordine del giorno, rinviato il 10 giugno 2008.

Gabriella CARLUCCI (PdL), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con condizioni sul provvedimento in oggetto (vedi allegato 3).

Emerenzio BARBIERI (PdL), pur manifestando apprezzamento per il lavoro svolto dalla relatrice, riterrebbe importante che il Governo indicasse i criteri fissati dalle condizioni poste nella proposta di parere, prima della scadenza del termine fissato per l'espressione del medesimo parere. Riterrebbe opportuno che la Commissione fosse cioè messa in condizione di conoscere i criteri seguiti per la distribuzione delle risorse, come espressamente indicato già nel parere approvato sull'analogo provvedimento riferito all'anno 2007. Visto poi che la scadenza per l'espressione del parere è prevista per il 16 giugno, si potrebbe considerare eventualmente la possibilità di richiedere una proroga del termine per l'espressione del parere. Considera infatti fondamentale per la Commissione conoscere i criteri che hanno guidato il Governo nell'assegnazione

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dei contributi, al fine anche di delineare in modo non equivoco le responsabilità in materia dell'Esecutivo.

Manuela GHIZZONI (PD) rileva che il problema della definizione di criteri per l'assegnazione dei contributi agli enti è già stato dibattuto da tempo in Commissione; nella scorsa legislatura lo stesso era stato affrontato in modo approfondito anche in ordine ai contributi agli enti di ricerca. Sottolinea quindi che il ruolo della Commissione è comunque quello di giudicare l'operato delle Commissioni ministeriali che si occupano dell'assegnazione dei fondi, sulla base delle disposizioni normative. Ritiene peraltro che gli enti a cui sono attribuiti finanziamenti in base al provvedimento in questione sono enti che svolgono funzioni molto importanti, rilevando peraltro la necessità di evitare che vi siano ogni anno «tagli» delle risorse disponibili. A tale ultimo riguardo, riterrebbe opportuno che nella proposta di parere si desse conto della necessità di ripristinare le somme recentemente sottratte al capitolo di bilancio 3671, ammontanti a 3,4 milioni di euro. In conclusione, considera fondamentale che il Governo si impegni a garantire che le risorse disponibili non siano continuamente diminuite, auspicando peraltro che la Commissione valuti la possibilità di ridefinire l'intera materia con uno specifico intervento normativo.

Giuseppe GIULIETTI (IdV), sottolineando l'importanza di non confondere il piano delle regole da quello attinente alle funzioni svolte dai singoli enti destinatari dei finanziamenti, evidenzia in particolare che il provvedimento in esame assegna contributi a beneficio di manifestazioni fondamentali quali il Festival di Spoleto, la Biennale di Venezia e il Festival pucciniano. Ritiene peraltro deprecabile che si sia operato un taglio automatico e lineare di tutti i finanziamenti, chiedendo in particolare alla relatrice conferma di tale intervento.

Gabriella CARLUCCI (PdL), relatore, conferma che il provvedimento dispone un taglio lineare automatico su tutte le voci di spesa.

Paola GOISIS (LNP), ricordando che da molti anni in Commissione si discute del problema della definizione dei criteri per l'assegnazione dei fondi, rileva che effettivamente sarebbe opportuno specificare con riferimento al provvedimento in esame le motivazioni dell'assegnazione di contributi a determinate associazioni e in particolare alle fondazioni, che in particolare non dovrebbero avere problemi di finanziamento in quanto dovrebbero autofinanziarsi. Non ritiene peraltro opportuno effettuare tagli lineari su tutte le voci di spesa, in modo indifferenziato, considerando necessario procedere ad una valutazione caso per caso.

Benedetto Fabio GRANATA (PdL) ritiene importante non confondere il ruolo della Commissione con quello del Governo per quel che riguarda l'assegnazione dei contributi, rilevando in particolare che la Commissione non può sostituirsi alle scelte fatte dal Governo, che sono peraltro adottate in osservanza di precise disposizioni legislative. Considera comunque importante che il Governo fornisca alla Commissione tutti gli elementi utili per far sì che la Commissione possa formarsi un convincimento sui provvedimenti del Governo di volta in volta all'esame, nel corso della seduta, senza rinviare ulteriormente l'esame del provvedimento.

Eugenio MAZZARELLA (PD) ritiene opportuno salvaguardare le risorse a disposizione dei singoli enti, considerando negativamente la circostanza che si sia operato un taglio lineare su tutte le voci di spesa. Evidenzia peraltro la possibilità che i tagli indicati si siano resi necessari al fine di garantire una ripartizione omogenea dei fondi tra tutti i soggetti assegnatari.

Valentina APREA, presidente, ricorda che il compito della Commissione non è quello di sostituirsi al Governo nelle scelte effettuate, ritenendo peraltro opportuno che il Governo metta a disposizione della

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Commissione tutta la documentazione utile ai fini delle valutazioni da svolgere.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO, rilevando la necessità che le scelte in materia di assegnazione dei contributi siano concordate tra Governo e Parlamento, sottolinea peraltro che le scelte contenute nel provvedimento in esame tengono conto del periodo di difficoltà economica in cui versa lo Stato italiano. Ricorda altresì che lo schema di decreto in esame, adottato dal precedente Governo, trae origine dalla decisione attuata con la legge finanziaria del 2002 di accorpare in un'unica unità previsionale di base i vari fondi relativi ai contributi agli enti. Sottolinea inoltre che lo schema in esame interviene sul capitolo 3670 e che un altro capitolo - il 3671 - riguarda fondi precedentemente incorporati nel capitolo 3670 non sono sottoposti al parere parlamentare. Sottolinea inoltre che i tagli di questi ultimi anni hanno riguardato sia il capitolo 3670 che il capitolo 3671 e che in ogni caso il taglio al capitolo 3670 è stato di entità molto più contenuta quest'anno rispetto agli anni passati. Evidenzia, peraltro, che i contributi assegnati con il provvedimento in esame riguardano associazioni, enti e fondazioni che hanno già impegnato somme ingenti e che non è quindi possibile non approvare il provvedimento in esame, pur ritenendo fondamentale trovare una soluzione per selezionare con maggiore precisione le domande di finanziamenti presentati, per esempio chiedendo agli enti destinatari dei contributi di fornire i rendiconti relativi all'utilizzo delle somme assegnate. Riterrebbe in ogni caso opportuno procedere alla conclusione del provvedimento nella seduta odierna, considerando favorevolmente la proposta di parere presentata dalla relatrice.

Gabriella CARLUCCI (PdL), relatore, prendendo atto della discussione svolta, riterrebbe opportuno aggiungere un riferimento nella proposta di parere relativamente alla necessità di evitare in futuro la riduzione dei finanziamenti disponibili.

Stefano CALDORO (PdL) riterrebbe opportuno che la Commissione più che chiedere oggi al Governo i criteri adottati per il riparto dei fondi già stanziati, invitasse l'Esecutivo, per il futuro, ad accompagnare l'atto con una relazione informativa.

Benedetto Fabio GRANATA (PdL) riterrebbe opportuno evitare che la proposta di parere facesse riferimento a singoli contributi.

Manuela GHIZZONI (PD) concorda con il collega Granata, ritenendo fondamentale che il Governo fornisca alla Commissione maggiori informazioni relative ai criteri generali seguiti nell'assegnazione dei contributi. Riterrebbe pertanto opportuno inserire nella proposta di parere le condizioni che la Commissione aveva approvato nel corso dell'esame del provvedimento analogo nella scorsa legislatura riferito all'anno 2007.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ribadisce che nella scorsa legislatura, pur a fronte dell'approvazione di un parere con analoghe specifiche condizioni, non vi è stata poi una attività conseguente da parte del Governo. Ribadisce pertanto l'opportunità che prima dell'adozione definitiva dell'atto in esame il Governo chiarisca i criteri seguiti nell'assegnazione dei contributi.

Valentina APREA, presidente, riterrebbe sufficiente ribadire nella proposta di parere che per il futuro il Governo indichi i criteri posti alla base delle proprie decisioni, esplicitandoli alla Commissione prima dell'adozione definitiva dello schema di decreto.

Gabriella CARLUCCI (PdL), relatore, alla luce delle considerazioni espresse da alcuni colleghi, riformula quindi la proposta di parere nel senso di escludere la seconda condizione, rilevando peraltro l'opportunità che il Governo preservi per il

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futuro gli stanziamenti riconosciuti agli enti in questione (vedi allegato 4).

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole con condizione e osservazione, come riformulata dal relatore.

La seduta termina alle 13.50.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 11 giugno 2008. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente Roberto Menia.

La seduta comincia alle 13.50.

DL 90/2008: Misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza rifiuti nella regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile.
C. 1145 Governo.

(Parere alla VIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato il 10 giugno 2008.

Valentina APREA, presidente, avverte che la Commissione ambiente ha trasmesso un nuovo testo del disegno di legge in esame, come risultante dagli emendamenti approvati.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, illustrando il nuovo testo del disegno di legge predisposto dalla VIII Commissione, intende aggiungere alcuni ulteriori rilievi alla relazione già svolta, che ritiene opportuno inserire nella proposta di parere. Rileva infatti che la Commissione di merito non ha modificato né l'articolo 13, né l'articolo 18, pur sussistendo in entrambi aspetti problematici, inserendo inoltre un nuovo comma 3 all'articolo 7, rilevante ai fini della competenza della Commissione cultura.
Rinvia alle considerazioni già espresse in merito all'articolo 13 nella scorsa seduta, ricordando, infatti, che l'articolo 18 del provvedimento in esame autorizza il Sottosegretario di Stato e i capi missione a derogare - nel rispetto dei principi fondamentali in materia di tutela della salute, dell'ambiente e del patrimonio culturale - alle disposizioni in materia ambientale, igienico-sanitaria, prevenzione incendi, sicurezza sul lavoro, urbanistica, nonché di paesaggio e beni culturali. L'articolo 18 riporta quindi - seppure in «via non esclusiva» - l'indicazione delle predette norme. In particolare, per quanto di competenza della Commissione cultura, tra le norme citate vi sono anche gli articoli 20, 21, 22, 25, 26, 28, 45, 46, 135, 142, 143, 146, 147, 150, 152, 169 e 181 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante «Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137» come modificato dal decreto legislativo 26 marzo 2008, n. 63. A tal proposito, deve rilevare che gli articoli da 20 a 46 del Codice dei beni culturali e del paesaggio sono stati da ultimo modificati dal decreto legislativo 26 marzo 2008, n. 62, recante «Ulteriori disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in relazione ai beni culturali». Ritiene pertanto necessario integrare il riferimento normativo contenuto nell'articolo 18 con l'indicazione appena citata, cioè il decreto legislativo 26 marzo 2008, n. 62. Evidenzia conseguentemente la necessità di inserire nella proposta di parere anche una condizione che faccia riferimento a tale aspetto, oltre a quella riguardante la necessità di prevedere che lo schema di decreto di cui al comma 6 dell'articolo 13 sia trasmesso, prima della sua adozione definitiva, alle Commissioni parlamentari competenti ai fini dell'espressione del parere di competenza.
Aggiunge quindi che taluni profili inseriti dalla Commissione di merito relativi all'articolo 7 meritano altresì un ulteriore approfondimento. Sottolinea, infatti, che il nuovo comma 3 dell'articolo

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indicato definisce il nuovo Istituto di ricerca per la protezione ambientale (IRPA), ponendolo sotto la vigilanza del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, prevedendo altresì il trasferimento ad esso, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto, delle funzioni, con le inerenti risorse finanziarie strumentali e di personale, dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici di cui all'articolo 38 del decreto legislativo n. 300 del 30 luglio 1999 e successive modificazioni; dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica di cui alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, e successive modificazioni; nonché dell'Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare, di cui all'articolo 1-bis del decreto legge 4 dicembre 1993, n. 496, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 21 gennaio 1994, n. 61; i quali, a decorrere dalla medesima data, sono soppressi. Si stabilisce inoltre che con successivo decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, da adottare sentite le Commissioni parlamentari competenti in materia di ambiente, che si esprimono entro venti giorni dalla data di assegnazione, sono determinati, in coerenza con obiettivi di funzionalità, efficienza ed economicità, gli organi di amministrazione e controllo, la sede, le modalità di costituzione e di funzionamento, le procedure per la definizione e l'attuazione dei programmi per l'assunzione e l'utilizzo del personale, nonché per l'erogazione delle risorse dell'IRPA. Per garantire l'ordinaria amministrazione e lo svolgimento delle attività istituzionali fino all'avvio dell'IRPA, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con proprio decreto, da emanarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, nomina un commissario. Ritiene invece necessario, stante la complessità della materia, nonché la sua incidenza sull'ordinamento in modo non settoriale ma generale, che la definizione del riassetto dei predetti enti di ricerca sia concertata con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, coinvolgendo anche le Commissioni parlamentari competenti in materia di università e ricerca di Camera e Senato, nell'espressione del parere di competenza.
Alla luce di tali considerazioni, illustra quindi una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato 5).

Il sottosegretario Roberto MENIA non condivide la prima delle condizioni contenute nella proposta di parere, ricordando che gli enti in questione sono vigilati dal Ministero dell'ambiente e considerando pertanto preferibile richiamare l'attenzione sulla necessità che, nonostante l'accorpamento dei predetti enti, venga comunque salvaguardata la funzione specifica spettante a ciascuno di essi. Riterrebbe pertanto opportuno trasformare la prima condizione della proposta di parere in un'osservazione. Concorda invece con le altre condizioni previste dalla proposta di parere.

Manuela GHIZZONI (PD), ricordando che sulla materia degli enti di ricerca nella scorsa legislatura la Commissione aveva svolto un approfondito lavoro che aveva portato, tra l'altro, all'approvazione di una legge delega in materia di riordino di tutti gli enti di ricerca, riterrebbe opportuno che il rappresentante del Governo chiarisse le motivazioni che hanno spinto il Governo ad inserire in un decreto-legge riguardante la materia dei rifiuti una norma riguardante gli enti di ricerca.

Il sottosegretario Roberto MENIA chiarisce che la norma in questione è stata inserita al fine di ridurre le spese degli enti in questione, pur non disconoscendo che non vi è attinenza diretta tra la norma in questione e il contenuto del decreto-legge all'interno del quale è stata inserita.

Manuela GHIZZONI (PD) considera non condivisibile la posizione espressa dal

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rappresentante dell'Esecutivo, concordando con la proposta di parere formulata al relatore.

Eugenio MAZZARELLA (PD) giudica opportuna la prima condizione contenuta nella proposta di parere del relatore, rilevando in particolare che, seppure l'accorpamento dei tre enti è sicuramente ispirato a finalità di contenimento della spesa pubblica, esistono forti perplessità in ordine all'accorpamento tra le funzioni di «protezione» e «ricerca» in materia ambientale. Considera quindi necessario il coinvolgimento del Ministero dell'istruzione, dell'università e la ricerca nel processo di accorpamento dei tre diversi enti.

Benedetto Fabio GRANATA (PdL) condivide integralmente la proposta di parere formulata dal relatore e in particolare la prima condizione, rilevando non solo che le funzioni di ricerca sono di competenza del Ministero dell'università e della ricerca, ma altresì che l'intervento del Governo mira ad unificare funzioni di enti molto delicate e differenziate tra loro.

Paola GOISIS (LNP) concorda con la proposta di parere formulata dal relatore. Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole solo a condizione che la proposta di parere non sia modificata.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) esprime il proprio apprezzamento per la proposta di parere, e in particolare per la prima condizione della stessa, rilevando che ogniqualvolta si tratta di questioni relative ai beni culturali deve esserci un coinvolgimento della Commissione e dei Ministeri di riferimento.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, ritiene fondamentale mantenere la prima condizione della proposta di parere da lui presentata.

Paolo GRIMOLDI (LNP) ritiene che la prima condizione della proposta di parere vada mantenuta. Rileva che non si tratta solo di una questione di natura tecnica ma piuttosto politica, che intende in qualche modo superare le difficoltà emerse nel corso dell'esame del provvedimento in Commissione di merito in sede referente.

Valentina APREA, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere un parere alla Commissione di merito e non al Governo. Ritiene comunque legittimo che ci si esprima sugli enti di ricerca con l'approvazione di una specifica condizione; sarà il Governo conseguentemente a dovere dare seguito a tali decisioni.

Il sottosegretario Roberto MENIA, pur rispettando la decisione che la Commissione vorrà assumere, richiama le considerazioni già svolte, ribadendo che si tratta di enti di ricerca che sono attualmente vigilati dal Ministero dell'ambiente; con l'intervento previsto si definirebbe quindi una soluzione diversa da quella vigente.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole con condizioni, come formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.20.

AUDIZIONI

Mercoledì 11 giugno 2008. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Intervengono il ministro per i beni e le attività culturali Sandro Bondi e il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 15.

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Seguito dell'audizione del Ministro per i beni e le attività cuturali, Sandro Bondi, sulle linee programmatiche del suo dicastero.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

Valentina APREA, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata, oltre che attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, anche mediante la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
Introduce quindi i temi oggetto dell'audizione.

Interviene il Ministro Sandro BONDI.

Valentina APREA, presidente, ringrazia il Ministro e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 15.40.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 16.05.