CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 31 ottobre 2012
729.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-06580 Motta: Intendimenti del Governo riguardo all'aeroporto di Parma «Giuseppe Verdi».

TESTO DELLA RISPOSTA

  Lo «Studio sullo sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale quale componente strategica dell'organizzazione infrastrutturale del territorio» elaborato da One Works, KPMG e Nomisma ha esaminato la rete aeroportuale nazionale ed ha fornito idonei strumenti per individuare le esigenze programmatiche del sistema nazionale e definire concretamente gli indirizzi in materia di sviluppo aeroportuale.
  Tale studio ha analizzato le realtà aeroportuali al fine di delineare la fotografia dell'attuale sistema, ovvero una mappatura sull'adeguatezza degli scali aeroportuali e connesse infrastrutture di accesso. Ciò con la finalità di acquisire una ricognizione propedeutica per la redazione del Piano Nazionale degli aeroporti.
  Il citato studio ha potuto fornire elementi utili di valutazione in merito agli indirizzi da intraprendere per uno sviluppo strategico degli aeroporti e delle infrastrutture in funzione della loro accessibilità e integrazione con il territorio.
  Le risultanze di tale studio sono confluite nella proposta di Piano Nazionale degli aeroporti elaborata dall'ENAC in questi ultimi mesi.
  In merito, evidenzio che è in fase avanzata il processo per la definizione di detto Piano nell'ambito del quale verranno raccolte ed evidenziate le opportunità che il Paese può mettere in campo per un efficace e coordinato sviluppo del trasporto aereo nazionale evidenziando le criticità esistenti, le necessità emergenti e le soluzioni applicabili per l'efficientamento dell'architettura della rete ed il ruolo dei singoli scali. Per ognuno dei temi esplorati, tra i quali il miglioramento dell'intermodalità tra la rete di trasporto aereo e gli altri modi di trasporto, il Piano fornirà, a fronte del relativo scenario, la visione e le strategie da adottare.
  Per i principali scali aeroportuali, il Piano indicherà le strategie d'intervento per lo sviluppo della rete nazionale, le opere prioritarie ed i necessari interventi di potenziamento e miglioramento dei servizi, definendo le condizioni per indirizzare le risorse in modo efficace sul territorio.
  Particolare attenzione sarà posta al tema dell'accessibilità agli aeroporti e alle connessioni intermodali, affinché i territori possano trarre i maggiori benefici dallo sviluppo degli scali.
  Con detto Piano, inoltre, si darà anche attuazione a quanto previsto dal Codice della navigazione in merito all'individuazione degli aeroporti d'interesse nazionale.
  Come ho già avuto modo di evidenziare nel corso di precedenti sedute di sindacato ispettivo, il Ministro Passera, nel corso dell'Audizione tenutasi nel mese di giugno presso questa Commissione, ha fatto presente che il Piano costituirà un passo importante per lo sviluppo necessario a garantire la fruibilità di infrastrutture adeguate alle previsioni di crescita del traffico passeggeri.
  Il Ministro, inoltre, ha sottolineato che nell'adozione del Piano, si terrà conto, naturalmente, non solo della proposta in corso di revisione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, ma anche degli indirizzi forniti dalla medesima Pag. 108Commissione trasporti nell'Indagine sul sistema aeroportuale italiano approvata il 17 febbraio 2010.
  In particolare, nell'ambito di tale indagine, è emersa, tra l'altro, la necessità di pervenire ad un Piano che non solo disincentivi la parcellizzazione degli aeroporti e permetta di individuare quelli prioritari su cui concentrare le risorse, ma anche individui profili di specializzazione (ad esempio trasporto merci o aviazione generale, traffico con Paesi vicini eccetera) per gli aeroporti con bassa intensità di traffico, al fine di garantire agli stessi il raggiungimento di un equilibrio economico e gestionale, onde evitare che le difficoltà economiche in cui versano continuino a gravare sulla collettività.
  Al riguardo, devo evidenziare quanto previsto nella nota di aggiornamento al DEF 10o Allegato infrastrutture, in relazione al quale si è già concluso l'esame in sede parlamentare e si è in attesa della prescritta intesa della Conferenza Unificata.
  Detto allegato stabilisce, tra l'altro, criteri generali di indirizzo per le Amministrazioni di competenza sulla base dei quali classificare gli aeroporti di interesse nazionale.
  Ciò, naturalmente, sulla base del quadro normativo di riferimento, degli orientamenti comunitari e degli indirizzi parlamentari in materia di razionalizzazione degli aeroporti, delle relative infrastrutture e dei pertinenti servizi.
  In tale quadro, alla luce dei criteri sopra delineati, il futuro dell'aeroporto «Giuseppe Verdi» di Parma, sarà valutato con la dovuta attenzione, dai competenti Uffici del Ministero nell'ambito dei lavori istruttori per la definitiva adozione del Piano nazionale degli aeroporti – che si prevede di concludere entro il prescritto termine di legge del 31 dicembre 2012 – nella consapevolezza che il terminale aeroportuale in questione può senz'altro svolgere nel lungo periodo, per le potenzialità espresse, sia in termini di capacità che di accessibilità, un ruolo di supporto a servizio degli aeroporti della Lombardia e dell'Emilia soprattutto per determinati segmenti di traffico (charter, aviazione generale a scopo turistico).

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ALLEGATO 2

5-07560 Bergamini: Mancata osservanza della normativa relativa all'accessibilità per i disabili nella stazione ferroviaria di Massa Carrara.

TESTO DELLA RISPOSTA

    In relazione ai profili di criticità rappresentati dall'onorevole interrogante, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), interessata al riguardo, ha comunicato che la stazione di Massa Centro rientra fra le 252 stazioni nelle quali mette a disposizione servizi di assistenza alle persone a ridotta mobilità nel rispetto delle direttive previste dal Regolamento CE n. 1371/2007.
  La stessa Società ferroviaria ha comunicato di aver già avviato un programma di interventi di natura organizzativa e tecnologica, volto ad assicurare condizioni adeguate di accessibilità in tutte le stazioni della rete ai passeggeri con disabilità motorie – anche temporanee – principalmente attraverso le 14 Sale Blu, luoghi di accoglienza ed organizzazione, che costituiscono il punto di riferimento per l'intero processo di assistenza attivabile telefonicamente, per ogni stazione, al numero 199303060, ovvero tramite internet al sito www.rfi.it sezione «accessibilità stazione».
  Sempre RFI ha comunicato che nell'ottica di un miglioramento della qualità dei servizi offerti, è attualmente al vaglio un progetto di ampliamento significativo, nell'arco temporale del nuovo Piano d'impresa, del circuito delle stazioni abilitate al servizio di assistenza alle persone a ridotta mobilità.
  Inoltre, sempre sulla base delle informazioni assunte, informo che gli interventi volti al superamento delle barriere architettoniche, sono stati concentrati, visto anche il considerevole impegno economico, principalmente sugli impianti di Sarzana e, appunto, di Massa Centro, presso i quali tutte le persone a ridotta mobilità possono usufruire del servizio di assistenza da parte del personale di RFI.
  Proprio per la stazione di Massa Centro sono stati avviati sin dal 2008 interventi di recupero e adeguamento funzionale dell'infrastruttura che hanno consentito di realizzare, tra gli altri, un nuovo impianto di illuminazione, servizi igienici resi accessibili a tutta la clientela, rifacimento della pavimentazione dei marciapiedi comprensivi dei percorsi e mappe tattili per ipovedenti.
  Ulteriormente, sempre per la stazione di Massa Centro, sono stati pianificati interventi di adeguamento che prevedono prioritariamente la realizzazione, entro il 2013, di ascensori per l'accesso al primo e secondo marciapiede, onde conseguire la completa mobilità all'interno dell'area ferroviaria.
  Attualmente, in attesa di tali interventi, il servizio di assistenza viene comunque garantito attraverso il personale preposto per far accedere in sicurezza la clientela con disabilità in salita o discesa dai treni.
  Assicuro che il Ministero seguirà con la massima attenzione gli sviluppi degli interventi evidenziati al fine di garantire alle persone con disabilità o mobilità ridotta la dovuta assistenza.