CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 ottobre 2012
712.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012. (Doc. LVII, n. 5-bis).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione,
   esaminata la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (DEF) 2012, per la parte di competenza;
   considerato che la Nota fornisce taluni dati generali in ordine all'andamento dell'economia e della finanza pubblica italiana;
   preso atto che il documento in esame presenta una revisione al ribasso delle stime formulate ad aprile scorso sull'andamento dell'economia italiana, in considerazione del deterioramento dello scenario macroeconomico internazionale manifestatosi nel corso dell'anno, a seguito dell'acuirsi delle tensioni sui mercati del debito sovrano, nonché per effetto dell'incertezza che ha caratterizzato il contesto dell'area dell'euro;
   considerato che lo stesso documento prevede che negli anni successivi l'attività economica tornerebbe a crescere, dell'1,1 per cento nel 2014 e dell'1,3 per cento nel 2015, beneficiando soprattutto del miglioramento della domanda mondiale e che, a partire dal 2014, comincerebbero, inoltre, ad emergere gli effetti positivi determinati dai recenti provvedimenti varati dal Governo;
   valutato con attenzione che a dispetto di una forte contrazione dei consumi nazionali e della spesa delle famiglie, le esportazioni, di cui l'agroalimentare è una componente fondamentale, sono previste crescere nell'anno in corso dell'1,2 per cento in linea con quanto previsto nel DEF, fornendo in tal modo un contributo positivo alla crescita;
   preso atto che il peggioramento dei dati di finanza pubblica rispetto alla situazione prevista in aprile è correlato ad una evoluzione delle entrate meno favorevole del previsto e ad un maggior costo del debito;
   ritenuto che il comparto primario, anche se non esplicitamente menzionato, è profondamente integrato nell'economia generale italiana e le sue caratteristiche strutturali (rigidità dell'offerta agricola e della domanda alimentare) permettono di attenuare le variazioni indotte dal ciclo economico, che si manifestano anche in agricoltura, ma con un certo ritardo;
   considerato che l'agricoltura italiana registra performance relativamente migliori rispetto all'industria e all'economia nel complesso, sia in termini di contributo alla crescita economica (PIL) che di occupazione e ancora meglio fa l'industria alimentare, che registra indicatori in termini di valore aggiunto superiori alla media dell'industria in generale;
   preso atto, però, che il sistema produttivo agricolo risente di alcune rigidità strutturali (dimensioni ridotte delle aziende agricole e debolezza nell'organizzazione dell'offerta, con prezzi all'origine che non arrivano a coprire i costi di produzione e non garantiscono la giusta remunerazione all'attività agricola) e di talune variabili economiche specifiche (volatilità Pag. 180dei prezzi, stagionalità, cambiamenti climatici e condizionalità ambientale);
   considerato che la riforma della politica agricola comune in discussione presso le istituzioni europee configurerà nuovi strumenti di sostegno al comparto primario non più legati direttamente al reddito dell'agricoltore, ma volti a rafforzare l'offerta, garantendo nuovi strumenti di aggregazione, anche attraverso il riconoscimento di maggiori poteri alle organizzazioni di produttori, al fine di rafforzare il potere contrattuale dell'agricoltore rispetto agli operatori della filiera;
  ritenuto strategico che le imprese agricole siano poste in grado di competere in modo paritario con gli altri agricoltori europei e extraeuropei e considerata a tal fine essenziale l'attività che nel settore può svolgere l'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane-ICE, anche attraverso il coinvolgimento, nella definizione delle priorità, dei protagonisti delle scelte di mercato, a partire dalle organizzazioni dei produttori,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.