CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 13 settembre 2012
704.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-05210 Delfino: Sul progetto dell'autostrada Pedemontana del Monviso tra Pinerolo e Cuneo.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In relazione alle attività di carattere istruttorio per la realizzazione dell'Autostrada Pedemontana del Monviso tra i Comuni di Pinerolo e Cuneo, l'Onorevole interrogante chiede quale sia lo stato dell'arte relativo all'ipotesi progettuale proposta dalla società autostradale ATIVA (Autostrada Torino Ivrea Valle d'Aosta) S.p.A..
  Al riguardo, occorre premettere che l'intervento in esame non è inserito nella concessione di cui alla Convenzione Unica sottoscritta tra ANAS S.p.A. e l'ATIVA S.p.A. in data 7 novembre 2007.
  Sulla base delle informazioni assunte presso il competente Ispettorato di vigilanza concessioni autostradali faccio presente che il Consiglio di Amministrazione della Società concessionaria, in data 28 ottobre 2010, ha esaminato, con esito favorevole, lo studio che la società controllata ATIVA ENGINEERING S.p.A. ha elaborato, nell'ambito delle attività orientate a implementare la rete in concessione all'ATIVA S.p.A.
  Detto studio consiste in un'ipotesi progettuale avente per oggetto il prolungamento verso sud dell'attuale diramazione autostradale Torino-Pinerolo.
  La Concessionaria ha rappresentato, altresì, che è in corso uno «Studio di fattibilità relativo alla Pedemontana del Monviso», a cura della società controllata ATIVA ENGINEERING S.p.A.
  Come è noto all'Onorevole interrogante, l'ATIVA S.p.A. ha provveduto, nel 2011, a trasmettere gli elaborati relativi a detto studio di fattibilità del progetto dell'autostrada del Monviso tra Pinerolo e Cuneo, ai sensi dell'articolo 153, comma 19, del Codice degli appalti (decreto legislativo n. 163 del 2006), all'Assessorato ai Trasporti della Regione Piemonte, alla Presidenza della Provincia di Torino e di quella di Cuneo.
  Sulla scorta di apposite interlocuzioni stabilite con gli Uffici del Ministero che rappresento, l'Assessorato Trasporti, Infrastrutture, Mobilità e Logistica della Regione Piemonte, ha rappresentato che l'ipotesi progettuale avanzata dalla Società ATIVA si trova in fase di dialogo interlocutorio con i soggetti territorialmente interessati dall'opera infrastrutturale, anche al fine di conoscere quale sia il grado di condivisione da parte delle comunità locali. Sempre il citato Assessorato ha quindi evidenziato che, una volta individuate le risorse economiche necessarie, il passaggio successivo consisterà nella presentazione dello studio di fattibilità ai Comuni interessati per verificarne la fattibilità tecnico-amministrativa.
  In conclusione, mi preme evidenziare che, considerato il ruolo strategico dell'opera per il territorio – anche in relazione alla sua valenza turistico ricettiva sottolineata dall'Amministrazione regionale – il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per quanto di competenza, seguirà con la dovuta attenzione gli sviluppi delle attività istruttorie preliminari alla realizzazione dell'infrastruttura.

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ALLEGATO 2

5-06787 Delfino: Sulla cantierabilità del lotto 1.6 dell'Autostrada Asti-Cuneo.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il collegamento autostradale (A6-A21) Asti-Cuneo, della lunghezza totale di km 90,2, è articolato in due tronchi, tra di loro interconnessi:
   il Tronco I, A6 (Massimini)-Cuneo, dallo svincolo di nuova realizzazione di Massimini (Carrù) sulla A6 Torino-Savona al terminale di Cuneo;
   il Tronco II, A21 (Asti est)-A6 (Marene), dallo svincolo di Asti est (sull'autostrada A21 Torino-Alessandria-Piacenza) allo svincolo di Marene (sull'autostrada A6 Torino-Savona).

  In particolare, il tronco I (A6 Massimini-Cuneo) attraversa diversi comuni in provincia di Cuneo, si suddivide a sua volta in diversi lotti, dei quali il lotto I/6 costituisce la tangenziale di Cuneo con un'estesa di circa 7,5 km. Tale lotto I/6 pone in collegamento il lotto I/5 con il successivo lotto funzionale facente parte della tangenziale di Cuneo, in prossimità della esistente Strada Provinciale 422.
  L'opera – che vede quale soggetto aggiudicatore l'ANAS SpA – è inserita in Legge Obiettivo nonché nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria 2008-2012 alla tabella B2 – tra le «Opere in corso integralmente coperte»; ed anche nel corso dell'ultima Conferenza dei Servizi, tenutasi presso il Ministero che rappresento il 19 aprile 2012, è stata ribadita l'integrale disponibilità delle relative risorse economiche, pari ad euro 151 milioni.
  Tuttavia, come è noto all'onorevole interrogante, l'intervenuta impugnazione, da parte della concessionaria Autostrada Asti Cuneo S.p.A., del provvedimento di approvazione del progetto definitivo del lotto 6, tronco I, emesso da ANAS, e la mancata definizione del relativo contenzioso avanti al TAR Piemonte, impediscono, ancora oggi, l'utile avvio dell'opera in rassegna.
  Proprio con riferimento alla vicenda contenziosa, che verte sostanzialmente sulla riquantificazione dell'importo dei lavori concessi (laddove la concessionaria Asti Cuneo sostiene che i prezzi applicati devono fare riferimento all'anno 2009, mentre ANAS sostiene che i prezzi da applicare siano quelli del 2005) occorre evidenziare che il Tribunale Amministrativo di Torino, con l'ordinanza 530/2009 del 2 luglio 2009, ha accolto la richiesta cautelare avanzata dalla concessionaria Asti Cuneo SpA (disponendo, tra l'altro, la sospensione degli atti impugnati ed ordinando ad ANAS di riesaminare i provvedimenti adottati in contraddittorio con la concessionaria medesima), ma, ad oggi, non ha ancora fissato l'udienza di merito, nonostante da parte della ricorrente siano state avanzate sette domande in tal senso, l'ultima delle quali in data 22 maggio 2012.
  Per quanto precede, sarà cura del Ministero che rappresento compiere i necessari approfondimenti e stabilire le dovute interlocuzioni con gli Uffici competenti per materia, onde superare l'attuale situazione di stallo processuale che impedisce di fatto la possibilità di assumere alcuna iniziativa per la celere cantierabilità del progetto prima della decisione di merito del Giudice Amministrativo.

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ALLEGATO 3

5-07605 Lanzarin: Sullo stato di avanzamento del progetto per la realizzazione del prolungamento della A31 Valdastico.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il progetto preliminare dell'opera «A 31 Trento – Rovigo, collegamento a nord Tronco Trento – Valdastico – Piovene Rocchette» in questione è stato trasmesso dalla Società Concessionaria Autostrada Brescia Padova per delega della concedente ANAS, ai competenti uffici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nel marzo 2012, ai fini dell'avvio delle procedure di approvazione ai sensi del decreto legislativo n. 163 del 2006. L'opera rientra nel piano degli investimenti della Concessionaria Autostrada Brescia Padova.
  In data 24 aprile 2012 si è tenuta presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la Conferenza di Servizi, in applicazione dell'articolo 165 del citato decreto legislativo n. 163 del 2006; ed in tale sede la Provincia autonoma di Trento, insieme ad altre amministrazioni locali interessate dall'opera, ha espresso parere negativo in assenza dell'intesa prevista dalla legge n. 443 del 2001, recante «delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici».
  Come è noto agli Onorevoli Interroganti l'articolo 16, comma 10-bis, del decreto-legge n. 83 del 22 giugno 2012 – introdotto dalla legge di conversione 7 agosto 2012, n. 134 – al fine di garantire l'approvazione in tempi certi del progetto «Valdastico nord», prevede che detta intesa debba essere raggiunta entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della stessa legge di conversione.
  In tale contesto, la proposta di approvazione del progetto preliminare potrà essere presentata al CIPE non appena si sarà perfezionata la citata intesa e saranno stati acquisiti i prescritti pareri da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero per i beni e le attività culturali, nonché le delibere delle due Regioni interessate alla localizzazione dell'opera.
  Nel contempo, per quanto riguarda gli aspetti di programmazione europea, faccio presente che il Governo, per quanto concerne la rete stradale, ha già individuato, nell'ambito della proposta nazionale, tra gli assi di rilevanza locale, la sezione dell'Autostrada A31 Valdastico come sezione autostradale pianificata all'interno della rete «comprensive» TEN-T nazionale, costituendo la stessa infrastruttura strategica per il collegamento tra il Corridoio 1 (Helsinky – La Valletta) ed il Corridoio 5 (Lisbona – Kiev).
  In tale quadro, il Governo valuterà, anche attraverso le procedure di condivisione e concertazione con le comunità territoriali interessate, i necessari e conseguenti provvedimenti atti a consentire la realizzazione dei tratto mancante della A31.
  Da ultimo, per completezza d'informazione, faccio presente che lo scorso mese di agosto la Provincia autonoma di Trento ha promosso ricorso presso la Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione tra Stato e Provincia stessa, in merito all'inserimento del tratto autostradale in esame nella rete europea dei trasporti; iniziativa rispetto alla quale il Ministero ha già fornito ai competenti Uffici del Dicastero per gli affari regionali le proprie controdeduzioni, sinteticamente riassumibili nella riaffermazione della competenza statale in sede di presentazione di organiche Pag. 55proposte in ordine alla pianificazione della rete TEN-T (articolo 171 Trattato sul funzionamento dell'UE) rivolte all'interesse generale, ribadendo che l'atto pianificatorio rientra nel necessario ed imprescindibile dovere dello Stato, fermo restando che le successive fasi attuative sono disciplinate – come ho avuto modo di segnalare in precedenza – dalla normativa nazionale, comprendente, ove previsto, anche le intese a livello territoriale; il tutto, nel chiaro intento di perseguire quegli obiettivi di aggregazione territoriale posti a presidio della salvaguardia di interessi generali, anche futuri, per la crescita economica e la coesione del territorio.