CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 settembre 2012
703.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
ALLEGATO

ALLEGATO

RELAZIONE DEL DEPUTATO CASSINELLI SULL'ISTANZA D'INSINDACABILITÀ DEL DEPUTATO LUCIO BARANI (PROCEDIMENTO CIVILE PENDENTE PRESSO IL TRIBUNALE DI PRATO)

  Onorevoli colleghi ! Riferisco introduttivamente su una domanda di deliberazione d'insindacabilità avanzata da Lucio Barani, proclamato deputato per la legislatura in corso il 29 aprile 2008, in ragione di un'azione civile intentata per 300 mila euro da quattro direttori generali di 4 ASL della Toscana, associatesi in un c.d. Sistema integrato (SIOR). Il processo civile pende innanzi al tribunale di Prato. Il SIOR conviene il deputato Barani innanzi al tribunale e gli chiede i danni perché – a suo avviso – questi avrebbe offeso le varie ASL e i relativi dirigenti con una nutrita serie di dichiarazioni alla stampa, risalenti alla primavera del 2011. In tali dichiarazioni, raggruppate dall'atto di citazione in tre serie distinte, Lucio Barani accusa i dirigenti sanitari di aver fatto un uso spropositato della tecnica del project financing sia per aggirare le regole dei pubblici incanti nell'affidamento dei lavori di costruzione di vari ospedali sia per consentire le infiltrazioni mafiose. Secondo Barani, in sostanza, le ASL afferenti al SIOR sarebbero incorse in una malagestio che non solo avrebbe causato un pesante deficit nell'ASL 1 di Massa ma avrebbe anche favorito le infiltrazioni criminali. Alla Giunta per le autorizzazioni è resa disponibile ampia documentazione.
  In ordine alla possibile riconduzione delle frasi per cui è processo all'articolo 68, primo comma, della Costituzione si osserva che la giurisprudenza della Corte costituzionale è nel senso che – per riconoscere l'insindacabilità parlamentare – occorre che le dichiarazioni extra-moenia contestate in giudizio abbiano una corrispondenza sostanziale con pregresse affermazioni o atti parlamentari rese intra moenia1.
  In questa fattispecie (che peraltro appare analoga ad altra già trattata da questa Giunta e poi dall'Assemblea che si è pronunziata per l'insindacabilità) questo requisito può ritenersi sostanzialmente soddisfatto.
  Deve infatti essere sottolineato che il collega Barani è membro della Commissione monocamerale d'inchiesta, presieduta al tempo dei fatti dall'onorevole Leoluca Orlando, sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali sanitari, istituita con deliberazione della Camera dei deputati del 5 novembre 2008.
  Il 17 novembre 2009, la Commissione d'inchiesta ha ascoltato il dott. Enrico Rossi, in qualità sia di assessore della Regione Toscana sia di coordinatore degli assessori regionali alla sanità. In quella sede – se dapprima il dibattito è stato improntato alla correttezza e alla reciproca intesa – successivamente invece sono emerse delle marcate diversità di vedute, tanto che addirittura il collega Barani ha sostenuto di essere stato oggetto di un avvertimento mafioso. Si riferiva probabilmente a un passaggio del dott. Rossi in cui questi gli contestava di approfittare dello scudo dell'immunità parlamentare (si v. pag. 19 dell'audizione).
  Inoltre, sempre nell'ambito dell'attività della Commissione d'inchiesta, la situa
  (1) V., tra le tante, sentenze nn. 10 e 11 del 2000; 347 e 348 del 2004 e, da ultimo, n. 39 del 2012.Pag. 12zione della ASL di Massa e Carrara 1 è stato oggetto di una specifica relazione, approvata da ultimo il 15 febbraio 2012. In quella sede il deputato Barani ha svolto una dichiarazione di voto, depositata in atti e allegata al resoconto stenografico della citata seduta.
  In precedenza, il 13 ottobre 2010, il deputato Barani aveva presentato un'interrogazione a risposta scritta (la 3585) nella quale sollevava il problema del deficit della ASL di Massa e Carrara, che a suo avviso si aggirava tra i 40 e 60 milioni euro, cifra considerevole per una provincia di dimensioni medio-piccole. A tale interrogazione ha risposto la sottosegretaria Martini nella seduta della Commissione affari sociali del successivo 14 ottobre. Di seguito, lo stesso on. Barani ha replicato.
  Ma, in chiave decisiva, occorre riferire che il 12 aprile 2011, il deputato Barani depositava presso varie procure della Repubblica della Toscana e poi anche presso la predetta Commissione d'inchiesta un esposto – acquisito agli atti dell'inchiesta parlamentare medesima – in cui denunziava quelle che sono a suo avviso le criticità e le opacità della gestione del SIOR e – proprio nelle pagine dell'esposto – ipotizza la possibilità di infiltrazioni mafiose.
  Pur non essendo un atto parlamentare tipico, l'atto depositato presso gli uffici della Commissione d'inchiesta – per sottoporlo all'attenzione del suo presidente e della Commissione nel suo insieme – è certamente un atto parlamentare c.d. atipico, idoneo a offrire la copertura dell'insindacabilità parlamentare. In tal senso la giurisprudenza costituzionale è assai chiara, a partire dalla sentenza n. 219 del 2003 e poi con le sentenze 298 del 2004 e 223 del 2005.
  In conclusione, propongo che la Giunta deliberi per l'insindacabilità non solo per la comunanza d'argomento tra le dichiarazioni rese alla stampa e contestate al deputato Barani e le discussioni alla Camera ma anche per l'identità di contenuto tra le dichiarazioni contestate in giudizio e l'atto parlamentare cui ho fatto riferimento.
  (on. Roberto Cassinelli).