CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 settembre 2012
700.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-07743 Commercio, Zeller e Brugger: Ammontare delle risorse dovute dalla Provincia autonoma di Bolzano in relazione al maggior gettito derivante dalla nuova disciplina dell'imposta municipale propria.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il documento in esame, gli Onorevoli interroganti chiedono se il Ministro dell'Economia e delle Finanze sia a conoscenza di un'effettiva variazione della quota della stima del gettito IMU che i comuni della Provincia autonoma di Bolzano devono assicurare al bilancio statale per il 2012, indicandone eventualmente l'ammontare e il disposto normativo in base al quale è stata operata la revisione in questione, rispetto a quanto già riferito presso la VI Commissione della Camera dei Deputati, nella seduta del 29 marzo 2012, dal Sottosegretario di Stato per l'economia in occasione dello svolgimento dell'interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-06513.
  Al riguardo, sentiti gli Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si fa presente quanto segue.
  Il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ha rappresentato che il combinato disposto dei commi 11, che prevede la riserva statale del 50 per cento del gettito ad aliquota base dell'IMU relativo agli immobili diversi dall'abitazione principale, e 17 dell'articolo 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, assicura sostanzialmente la neutralità per i bilanci locali dell'anticipazione dell'IMU al 2012, nel senso che l'eventuale maggior gettito IMU rispetto al vecchio gettito ICI viene integralmente incamerato dal bilancio statale attraverso la riserva statale e, per la parte restante, nel caso di specie, per mezzo dell'accantonamento nei confronti della Provincia autonoma di Bolzano. È di tutta evidenza che l'accantonamento da operare nei confronti della predetta Provincia tiene anche conto delle integrazioni che si rendono necessarie nei confronti dei comuni per i quali il vecchio gettito ICI risulta superiore al gettito IMU incassato dal Comune stesso.
  Tale principio, unitamente all'Accordo tra ANCI e Governo sottoscritto nella seduta della Conferenza Stato-città ed autonomie locali del 1o marzo 2012 e richiamato dal comma 12-bis dell'articolo 13 del citato decreto legge n. 201 del 2011, assicurerebbe la legittimità della revisione delle stime del gettito IMU operata dal Dipartimento delle finanze.
  Tra l'altro, il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ha evidenziato che, con lettera del 23 luglio 2012 inviata a tutte le Autonomie speciali in merito agli accantonamenti derivanti a carico di ciascun Ente dalla normativa vigente, aveva già comunicato, nella nota a margine della tabella «riepilogo accantonamenti Regioni a statuto speciale e Province autonome di Trento e di Bolzano», che l'importo relativo al comma 17 dell'articolo 13 del decreto legge n. 201 del 2011 ivi indicato potesse essere oggetto di rettifica a seguito delle variazioni di gettito dell'IMU derivanti dalle disposizioni recate dall'articolo 4 del decreto legge n. 16 del 2 marzo 2012, nonché dalle informazioni sui versamenti effettuati dai cittadini a titolo di IMU.
  In merito alla variazione della quota del gettito IMU in argomento, il Dipartimento Pag. 86delle Finanze ha comunicato che, sulla base della nuova distribuzione comunale del maggior gettito IMU che tiene conto di quanto effettivamente versato a giugno 2012, la variazione dell'IMU che sarà oggetto di accantonamento in attesa della conclusione delle procedure di cui all'articolo 27 della legge n. 42/2009 riferibile ai comuni della Provincia di Bolzano che deve essere assicurata al bilancio dello Stato per l'anno 2012, è stimata in circa 40,8 milioni di euro.
  L'importo definitivo sarà calcolato solo in occasione della contabilizzazione del saldo a dicembre. A tal proposito l'Accordo sancito dalla Conferenza Stato-città ed autonomie locali del 1o marzo 2012 sopra richiamato prevede che la verifica dell'effettivo gettito IMU si effettui entro il mese di febbraio 2013.

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ALLEGATO 2

5-07744 Ceroni e Gioacchino Alfano: Attuazione degli interventi previsti dalla risoluzione n. 8-00143, in materia di edilizia scolastica.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione gli onorevoli Ceroni ed altri sollecitano il Governo ad adottare tempestivamente il decreto interministeriale attuativo della risoluzione n. 8-00143 degli onorevoli Gioacchino Alfano ed altri, in materia di edilizia scolastica, stralciando gli interventi in favore delle scuole paritarie non statali e riservandosi di inserirli in un successivo decreto da adottare successivamente al parere del Consiglio di Stato in ordine alla finanziabilità degli interventi sugli edifici scolastici privati.
  Al riguardo, occorre premettere che la questione oggetto dell'interrogazione è di specifica competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
  Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel richiamare quanto riferito in data 26 luglio presso l'Aula della Camera dei Deputati in occasione dello svolgimento dell'interpellanza n. 2-01589 dell'onorevole Ceroni ed altri, ha comunicato che la richiesta di parere in merito agli edifici di proprietà non pubblica è stata inoltrata al Consiglio di Stato nel mese di agosto.
  Inoltre, il citato Ministero, avendo valutato l'opportunità di attuare nel più breve tempo possibile il programma di attuazione della citata risoluzione parlamentare, ha predisposto la bozza di decreto interministeriale che prevede di intervenire sugli edifici pubblici compresi nella predetta risoluzione.
  Il provvedimento, avendo ottenuto il positivo parere del Ministero dell'Economia e delle Finanze ed essendo in fase di definizione, consentirà di dare corso ai finanziamenti previsti.
  Per quanto attiene gli edifici di proprietà non pubblica è stata invece predisposta, di concerto con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca, una richiesta di parere al Consiglio di Stato.
  Nelle more del perfezionamento dei provvedimenti in questione l'Amministrazione inviterà gli enti locali interessati ad inviare delle comunicazioni di interesse contenenti le informazioni preliminari necessarie all'avvio delle procedure amministrative.

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ALLEGATO 3

5-07745 Bitonci e Chiappori: Iniziative in ordine alla possibilità di escludere la rilevanza ai fini del Patto di stabilità interno di spese finanziate con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione gli onorevoli Bitonci ed altri, chiedono se non si ritenga opportuno, almeno per le opere che vengono finanziate anche con fondi europei, in ragione della loro strategica importanza, di valutare la possibilità di escludere dal saldo utile, ai fini del rispetto del patto di stabilità interno, le risorse che i comuni di Diano Marina e del Golfo Dianese hanno stanziato per il completamento dell'opera inerente il collettamento reflui da Diano Marina al depuratore di Imperia. A tal proposito, viene segnalato che a causa dei vincoli posti dal patto di stabilità interno, tali enti non possono impiegare totalmente le risorse proprie già stanziate, rischiando di non rispettare i tempi di realizzazione dell'opera e conseguentemente la revoca dei fondi FAS ottenuti.
  Al riguardo, si fa presente che l'articolo 31, comma 10, della legge 12 novembre 2011, n. 183, già prevede l'esclusione dal saldo rilevante ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno, delle spese di parte corrente e in conto capitale sostenute dagli enti locali, a valere sulle risorse provenienti direttamente o indirettamente dall'Unione Europea.
  Pertanto, pur comprendendo le ragioni esposte, si ritiene che la richiesta di escludere dai vincoli del patto di stabilità interno anche le spese sostenute dai comuni a valere sulle risorse proprie per il completamento dell'opera in questione possa essere assentita purché siano rinvenute le risorse necessarie a garantire l'invarianza dei saldi di finanza pubblica.