CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 giugno 2012
662.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante adozione dello statuto dell'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali (Atto n. 471).

PROPOSTA DI PARERE

  La VIII Commissione,
   esaminato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante adozione dello statuto dell'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali (atto n. 471);
   considerata la ratio dell'articolo 36 del decreto legge n. 98 del 2011, che ha introdotto un'articolata disciplina volta a ridefinire l'assetto delle funzioni e delle competenze in materia di gestione della rete stradale e autostradale di interesse nazionale, attraverso l'istituzione dell'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali presso il Ministero dell'infrastrutture e dei trasporti e la ridefinizione delle attribuzioni di ANAS Spa, al fine di far cessare la commistione, in ANAS, dei ruoli e delle funzioni, da un lato, di concedente della rete autostradale in concessione a terzi e, dall'altro, di concessionario ex lege della rete stradale di interesse nazionale;
   tenuto conto, altresì, che l'articolo 37. del decreto legge n. 201 del 2011, come modificato dall'articolo 36 del decreto-legge n.1 del 2012, ha istituito l'Autorità di regolazione dei trasporti con competenze, tra l'altro, anche in materia autostradale;
   rilevato pertanto che nel settore stradale rischiano di determinarsi confusioni, incertezze e sovrapposizioni di competenze normative e gestionali tali da inficiare anche il giusto e condiviso obiettivo di porre fine alla indicata commistione di ruoli e di funzioni in capo ad ANAS, sulla base di un principio di effettiva e chiara separazione di competenze ed attività;
   sollecitato quindi, un intervento di razionalizzazione delle competenze in ambito autostradale ad oggi esistenti in capo a diversi soggetti istituzionali, per assicurare un quadro di attribuzioni certe e coerenti, necessarie per il più adeguato ed efficiente funzionamento del nuovo modello voluto dal Legislatore;
   considerato che:
    andrebbe specificato nello statuto che l'Agenzia sta in giudizio attraverso il direttore generale-legale rappresentante;
    andrebbe garantita la continuità del trattamento contrattuale del personale trasferito all'Agenzia;
    andrebbero evitate confusioni di ruoli e attività fra Agenzia ed ANAS;
    andrebbero meglio coordinate le competenze in materia di diversi soggetti istituzionali (Ministero delle Infrastrutture, Anas, Agenzie, Autorità di regolazione),
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   1) all'articolo 4, comma 1, siano soppresse le parole «anche avvalendosi di Anas s.p.a.,»;Pag. 120
   2) all'articolo 4, si prevedano espressamente le competenze dell'Agenzia anche con riferimento ai sub concessionari autostradali;
   3) all'articolo 16, comma 3, primo periodo, si preveda espressamente la garanzia per il personale trasferito all'Agenzia della continuità dell'attuale trattamento contrattuale;
   4) all'articolo 16, ultimo comma, sia inserita la previsione che l'Agenzia sta in giudizio attraverso il direttore generale-legale rappresentante.

Pag. 121

ALLEGATO 2

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante adozione dello statuto dell'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali (Atto n. 471).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante adozione dello statuto dell'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali (atto n. 471);
   considerata la ratio dell'articolo 36 del decreto legge n. 98 del 2011, che ha introdotto un'articolata disciplina volta a ridefinire l'assetto delle funzioni e delle competenze in materia di gestione della rete stradale e autostradale di interesse nazionale, attraverso l'istituzione dell'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali presso il Ministero dell'infrastrutture e dei trasporti e la ridefinizione delle attribuzioni di ANAS Spa, al fine di far cessare la commistione, in ANAS, dei ruoli e delle funzioni, da un lato, di concedente della rete autostradale in concessione a terzi e, dall'altro, di concessionario ex lege della rete stradale di interesse nazionale;
   tenuto conto, altresì, che l'articolo 37 del decreto legge n. 201 del 2011, come modificato dall'articolo 36 del decreto-legge n.1 del 2012, ha istituito l'Autorità di regolazione dei trasporti con competenze, tra l'altro, anche in materia autostradale;
   rilevato pertanto che nel settore stradale rischiano di determinarsi confusioni, incertezze e sovrapposizioni di competenze normative e gestionali tali da inficiare anche il giusto e condiviso obiettivo di porre fine alla indicata commistione di ruoli e di funzioni in capo ad ANAS, sulla base di un principio di effettiva e chiara separazione di competenze ed attività;
   sollecitato quindi, un intervento di razionalizzazione delle competenze in ambito autostradale ad oggi esistenti in capo a diversi soggetti istituzionali, per assicurare un quadro di attribuzioni certe e coerenti, necessarie per il più adeguato ed efficiente funzionamento del nuovo modello voluto dal Legislatore;
   considerato che:
    andrebbe specificato nello statuto che l'Agenzia sta in giudizio attraverso il direttore generale-legale rappresentante;
    andrebbe garantita la continuità del trattamento contrattuale del personale trasferito all'Agenzia;
    andrebbero evitate confusioni di ruoli e attività fra Agenzia ed ANAS, anche con riferimento alle attuali articolazioni territoriali di ANAS;
    andrebbero meglio coordinate le competenze in materia di diversi soggetti istituzionali (Ministero delle Infrastrutture, Anas, AgenziA, Autorità di regolazione),
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   1) all'articolo 4, comma 1, siano soppresse le parole «anche avvalendosi di Anas s.p.a.,»;Pag. 122
   2) all'articolo 4, si prevedano espressamente le competenze dell'Agenzia anche con riferimento ai sub concessionari autostradali;
   3) all'articolo 16, comma 3, primo periodo, si preveda espressamente la garanzia per il personale trasferito all'Agenzia della continuità dell'attuale trattamento contrattuale;
   4) all'articolo 16, ultimo comma, sia inserita la previsione che l'Agenzia sta in giudizio attraverso il direttore generale- legale rappresentante.

Pag. 123

ALLEGATO 3

5-05653 Zamparutti: Sulle procedure di approvazione dei piani dei Parchi nazionali.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito all'interrogazione n. 5-05653 presentata dall'On. Zamparutti ed altri, si rappresenta che il 21 dicembre 2011 si è provveduto all'aggiornamento del quadro riepilogativo dello stato di attuazione dei procedimenti per l'approvazione dei Piani dei parchi nazionali e rispetto alla situazione precedente, su cui si dà conto nell'interrogazione in parola, può rilevarsi una evidente evoluzione positiva delle procedure.
  I Piani dei Parchi del Vesuvio e dell'Asinara sono stati approvati e sono in vigore (ad oggi ci sono otto Piani vigenti), mentre i Piani dei Parchi dell'Alta Murgia, del Pollino, del Gargano, del Gran Sasso, del Gran Paradiso, d'Abruzzo Lazio e Molise sono stati inoltrati alle Regioni per l'attivazione delle procedure di loro competenza.
  Per il Piano del Parco de La Maddalena è stata redatta la bozza e per quello della Val D'Agri è stata avviata la procedura.
  Il Piano della Sila, già redatto, è all'approvazione del Consiglio Direttivo recentemente costituito, mentre il Piano del Parco del Circeo è stato redatto ed è all'esame della Comunità del Parco.
  Sono ancora in corso le procedure relative al Parco dei Sibillini e del Gran Sasso, in considerazione dell'elevato numero delle osservazioni presentate, rispettivamente 1237 e 250, come ricordato nell'interrogazione, mentre per il Piano delle Cinque Terre, la Regione, in considerazione del tempo trascorso, ha ritenuto necessario revocare l'adozione e richiederne all'Ente Parco l'aggiornamento.
  Ebbene, tutti gli Enti Parco, seppure perdurando le difficoltà, dovute anche al complesso iter tecnico-amministrativo previsto dalla legge, hanno conseguito significativi progressi nei procedimenti di competenza e tanto può evidenziarsi anche per quanto riguarda le competenze degli enti regionali.
  Appare, pertanto, in questa fase più utile e proficuo che l'Amministrazione svolga innanzitutto un ruolo di controllo e di stimolo nei confronti degli Enti Parco e Regioni sulle attività in corso, anche tenendo conto della interpretazione fornita dal Consiglio di Stato e ricordata nell'interrogazione, circa i poteri sostitutivi individuati come di carattere endoprocedimentale volto al solo superamento di fasi di stallo e non come sottrazione sanzionatoria delle attribuzioni regionali.
  Infine, per quanto concerne l'ultimo quesito, si rappresenta che è all'esame della Commissione Ambiente del Senato una proposta di legge e i relativi emendamenti (A.S. 1820) tendente alla revisione della legge 394/91 sugli Enti Parco.

Pag. 124

ALLEGATO 4

5-06479 Tullo: Sulla gestione commissariale del Parco delle Cinque Terre.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito all'interrogazione n. 5-06479 presentata dall'On. Tullo ed altri, inerente il protrarsi della gestione commissariale del Parco Nazionale delle Cinque Terre, si rappresenta quanto segue.
  In premessa occorre precisare che l'attività di vigilanza del Ministero sugli Enti Parco, come è noto, si esercita esclusivamente sui provvedimenti di ordine generale e di programmazione adottati dai competenti Organi di governo. Tutti i provvedimenti che si configurano come attività aventi carattere gestionale, non rientrando nell'attività tutoria dell'Amministrazione vigilante, ai sensi dell'articolo 9 della legge n. 394/91 e della legge n. 70/1975, vengono adottati in autonomia dall'Ente parco, pur assoggettati alle vigenti norme di tutela giurisdizionale.
  In base all'esame degli atti in possesso dell'amministrazione, comprese le relazioni trasmesse dai commissari pro tempore, in merito alle questioni relative al personale, si evince che dal 1o ottobre 2010, data di inizio della gestione commissariale prestava servizio presso l'Ente:
   una unità di ruolo, assunta a seguito di avvenuta stabilizzazione (ai sensi delle disposizioni di cui ai commi 337 e 338 dell'articolo 2 della legge 244/2007), previa procedura di conciliazione presso Tribunale del Lavoro di La Spezia, (dal 16 febbraio 2011 in aspettativa senza assegni);
   una dipendente del Comune di Riomaggiore, in posizione di comando, quale Coordinatore dell'Ente (dimessasi il 3 maggio 2011);
   tre unità con contratto di collaborazione coordinata e continuativa in scadenza al 31 dicembre 2010 (non più rinnovabile senza che si creassero legittime aspettative ai fini di una loro stabilizzazione);
   quattro dipendenti a tempo indeterminato della locale Cooperativa «Via dell'Amore», per fornire supporto operativo presso l'Ente parco (con i relativi oneri rimborsati alla Cooperativa stessa).

  Al fine di provvedere alle primarie esigenze di funzionamento dell'Ente, il Commissario straordinario pro tempore, in data 9 novembre 2010 ha provveduto ad affidare incarichi per attività di supporto tecnico-amministrativo a professionisti esterni, ricorrendo alla procedura prevista dall'articolo 125, comma 10 del decreto legislativo n. 163 del 2006.
  Inoltre dal 2 novembre 2011, a seguito di un contenzioso instaurato davanti al Giudice del Lavoro ed una serie di atti intercorsi fra l'Ente e le Amministrazioni vigilanti, Ragioneria Generale dello Stato, Funzione Pubblica ed il Ministero stesso in esito al parere reso dall'Avvocatura Generale dello Stato, risultano immesse in servizio sette unità di personale, che avevano proposto il ricorso per la stabilizzazione al Tribunale di La Spezia – Sez. Lavoro.
  Da ultimo, si informa che è stata avviata la procedura per la nomina del Presidente del Parco designando, d'intesa con la Regione Liguria, il Capitano di Vascello dott. Vittorio Alessandro, e per il quale è stato già espresso il parere favorevole della VIII Commissione (Ambiente) della Camera e XIII Commissione (Ambiente) del Senato.
  È in fase di predisposizione l'atto amministrativo di nomina del Presidente del Parco delle Cinque Terre, che a breve verrà firmato dal Ministro Clini.