CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 giugno 2012
662.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO

ALLEGATO

Programma di lavoro della Commissione europea per il 2012 (COM(2011)777 def.)
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2012 (Doc. LXXXVII-bis, n. 2).

NUOVA PROPOSTA DI PARERE PRESENTATA DAL RELATORE

  La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
   esaminati, per le parti di propria competenza, il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2012 (COM(2011)777 def.) e la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2012 (Doc. LXXXVII-bis, n. 2);
   richiamato il parere espresso dalla Commissione il 7 luglio 2011 sul Programma di lavoro della Commissione per il 2011 (COM(2010)623 def.), sul Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota per il periodo 1o luglio 2011 – 31 dicembre 2012 (11447/11) e sulla Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011 (Doc. LXXXVII-bis, n. 1), nel quale si richiamava l'attenzione del Governo sull'esigenza di sottoporre alle Camere la relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2012, entro il termine del 31 dicembre, stabilito dall'articolo 15 della legge 4 febbraio 2005, n. 11;
   ricordato che tali indicazioni erano state recepite anche nella risoluzione Pescante ed altri n. 6-00091, approvata dall'Assemblea in esito all'esame della relazione programmatica per il 2011;
   considerato che anche la relazione programmatica relativa all'anno 2012 è stata trasmessa con notevole ritardo rispetto al termine di legge e che tale circostanza depotenzia in modo significativo l'utilità dell'esame del programma di lavoro della Commissione, in buona parte già attuato, pregiudicando con ciò le finalità stesse della sessione programmatica;
   ritenuto che, sul piano dei contenuti, la relazione programmatica per l'anno 2012 presenti apprezzabili affinamenti rispetto alla prima attuazione del nuovo testo dell'articolo 15 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, realizzatasi con la relazione per l'anno 2011;
   preso atto dell'impegno assunto dal Governo nella relazione in esame di rafforzare, in preparazione della relazione per il prossimo anno, l'interazione tra amministrazioni e il loro coordinamento, per garantire che il prossimo esercizio sia più aderente agli obiettivi che lo ispirano e alle esigenze del Parlamento;
   richiamate le indicazioni già formulate dalla Camera e dalla Commissione con riferimento ai principali temi affrontati dalla relazione e, in particolare:
    la mozione n. 1-00800, Cicchitto, Franceschini ed altri, sulla politica europea dell'Italia, approvata dall'Assemblea della Camera il 25 gennaio 2012, in vista del Consiglio europeo del successivo 30 gennaio, in un testo identico alla mozione n. 1-00534, Gasparri ed altri, approvata in pari data dal Senato;
    il documento finale approvato il 28 marzo 2012 dalle Commissioni riunite bilancio e politiche dell'Unione europea, a Pag. 84conclusione dell'esame delle proposte sul quadro finanziario pluriennale 2014-2020;
    il documento finale approvato il 24 aprile 2012 dalla Commissione bilancio, a conclusione dell'esame della Comunicazione della Commissione concernente l'analisi annuale della crescita per il 2012;
    la risoluzione n. 6-00109 Cicchitto, Franceschini ed altri, approvata dall'Assemblea della Camera il 26 aprile 2012, a conclusione dell'esame del Documento di economia e finanza 2012;
   rilevato che le priorità strategiche indicate nella relazione programmatica con riferimento al processo di revisione della governance economica e al negoziato sul quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 sono sostanzialmente in linea con le indicazioni contenute negli atti richiamati, fermo restando che riguardo a determinati obiettivi occorrerà continuare ad impegnarsi con determinazione;
   considerata l'esigenza di rafforzare la posizione del nostro Paese in merito alle principali questioni oggetto di negoziato nell'ambito dell'Unione europea, anche in vista della prossima riunione del Consiglio europeo, che avrà luogo il 28 e il 29 giugno 2012, che dovrà assumere decisioni essenziali per l'unione economica e monetaria;
   ritenuta prioritaria in questo quadro l'adozione di misure che consentano di stimolare anche nel breve periodo la crescita economica negli Stati membri, fermi restando gli obiettivi della salvaguardia della stabilità e dell'integrità finanziaria dell'area dell'euro e della riduzione dell'indebitamento,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   il Governo richiami le Istituzioni europee e gli altri Stati membri alla necessità di promuovere un patto europeo sulla crescita che completi il nuovo sistema di governance economica europea, attivando immediatamente nuovi strumenti come i project bonds per il finanziamento delle grandi infrastrutture europee, al fine di dare una prima risposta concreta e operativa al rilancio degli investimenti su scala europea;
   il Governo promuova l'introduzione degli eurobonds, attraverso l'approfondimento delle diverse opzioni, e sostenga la proposta del redemption fund, avanzata di recente dal Parlamento europeo in merito ai debiti pubblici eccedenti il 60 per cento del Pil;
   il Governo, nel prossimo Consiglio europeo, sottolinei la necessità di introdurre una Golden rule che, nell'ambito dei vincoli di finanza pubblica derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea, permetta di avviare la realizzazione di progetti di investimento che rilancino l'economia nazionale ed europea;
   il Governo solleciti l'immediata adozione in sede europea di provvedimenti in materia di politica monetaria finalizzati ad arginare i crescenti differenziali dei tassi di interesse corrisposti per il rifinanziamento dei debiti sovrani che si configurano, con sempre maggiore evidenza, come la conseguenza del clima di forte instabilità che caratterizza i mercati finanziari e di manovre speculative che penalizzano alcuni Paesi e ne premiano altri ben al di là dell'operare delle normali logiche di mercato;
   il Governo sostenga le proposte volte a realizzare un'effettiva vigilanza bancaria europea e richieda, sin dal prossimo Consiglio europeo, l'attivazione immediata di un fondo volto a sostenere gli istituti bancari in difficoltà e l'adozione di misure dirette a fornire idonee garanzie ai risparmiatori, così da cominciare a definire una risposta comune alla crisi dell'euro, da lungo tempo attesa tanto dai cittadini quanto dai mercati;
   in questa prospettiva, il Governo sostenga la rapida approvazione della proposta di direttiva relativa al risanamento delle banche e alla risoluzione delle crisi bancarie, presentata dalla Commissione europea il 6 giugno scorso (COM(2012)280);Pag. 85
   il Governo sostenga le iniziative volte a creare agenzie di rating realmente indipendenti, eventualmente anche di matrice in prevalenza europea, dotate di capitali provenienti da tutti i continenti e libere da conflitti di interesse;
   il Governo sostenga nell'ambito dell'Unione europea l'esigenza di prevedere regole statistiche e contabili che non danneggino i meccanismi di spesa e l'attività amministrativa, promuovendo in particolare l'applicazione di un regime speciale, ai fini dei saldi di finanza pubblica, dei debiti di fornitura delle amministrazioni pubbliche nei confronti delle imprese;
   il Governo si impegni, come richiesto dall'articolo 4-bis della legge n. 11 del 2005, ad attenersi in sede europea al contenuto dei documenti parlamentari di indirizzo richiamati in premessa e a riferire puntualmente alle Camere in ordine ai processi politici in corso nell'ambito delle Istituzioni europee e all'esito del confronto politico con i principali partner dell'Unione europea;
  e con la seguente osservazione:
sia richiamata l'attenzione del Governo sull'esigenza di sottoporre alle Camere la relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2013, entro il termine stabilito dall'articolo 15 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, in modo da consentire di procedere all'inizio dell'anno di riferimento all'esame congiunto di detta relazione e del programma di lavoro della Commissione europea.