CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 aprile 2012
644.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Documento di economia e finanza 2012 (Doc. LVII, n. 5 e Allegati).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione,
   esaminato il «Documento di economia e finanza 2012» (Doc. LVII, n. 5), il quale raccoglie il programma nazionale di stabilità e il piano nazionale di riforma, in coerenza con le procedure stabilite dall'Unione europea con il c.d. «semestre europeo»;
   preso atto che il Documento:
    evidenzia un peggioramento del ciclo economico, prevedendo tra le altre cose una contrazione del PIL dell'1,2 per cento nel 2012;
    delinea il raggiungimento di un saldo positivo strutturale di bilancio, al netto degli effetti del ciclo economico, dello 0,6 per cento nel 2013;
    evidenzia che il consistente avanzo primario – in aumento dal 3,6 per cento del PIL per il 2012 al 5,7 per cento nel 2015 – consentirà, a decorrere dal 2013, la discesa del debito pubblico (che dovrebbe passare dal 123,4 per cento nel 2012 al 114,4 nel 2015);
    attribuisce alle misure contenute nel Piano nazionale delle riforme, che costituisce parte integrante del documento, un valore di crescita del PIL di 0,4 punti percentuali per i periodi 2012-2014 e 2015-1017 e di 0,6 punti percentuali nel periodo 2018-2020; tra tali misure vengono indicate la revisione degli strumenti nazionali esistenti per l'incentivazione delle attività imprenditoriali; l'anticipo del recepimento della direttiva 2011/7/UE sui ritardi di pagamento rispetto alla scadenza di aprile 2013, l'istituzione dei tribunali delle imprese e riorganizzazione degli uffici giudiziari; il rafforzamento degli investimenti nelle opere infrastrutturali;
    dà conto in modo dettagliato e puntuale del seguito dato dall'Italia alle raccomandazioni adottate nel luglio 2011 dal Consiglio alla prima applicazione della procedura del semestre europeo;
    conferma la modulazione prevista dal PNR 2011 per gli obiettivi nazionali in relazione alle cinque grandi priorità fissate dalla Strategia Europa 2020;
   ricordato che, nell'ambito della procedura del semestre europeo, il Consiglio europeo del 1o-2 marzo 2012 ha approvato le linee-guida di politica economica che, tra le altre cose, invitano gli Stati membri a:
    1) combinare il risanamento di bilancio, differenziato in funzione degli Stati membri, con investimenti nei settori dell'istruzione, ricerca e innovazione;
    2) riesaminare ove opportuno i rispettivi sistemi tributari al fine di renderli più efficaci ed efficienti, eliminare le esenzioni ingiustificate, ampliare la base imponibile, spostare l'onere fiscale dal lavoro, migliorare l'efficienza della riscossione e combattere l'evasione fiscale;
    3) modernizzare le politiche del lavoro, nel rispetto del ruolo delle parti sociali e dei sistemi nazionali di formazione dei salari;
   tenuto altresì conto che è in corso di approvazione, secondo la procedura legislativa ordinaria la proposta di regolamento sul monitoraggio e la valutazione Pag. 303dei progetti di bilancio (COM(2011)821) la quale potrebbe avere, se approvata in tempi utili, un significativo impatto sui contenuti e sulle procedure di esame parlamentare dei documenti di bilancio che dovranno essere predisposti, il prossimo autunno, sulla base delle indicazioni del DEF, disponendo, tra le altre cose, che la Commissione europea, qualora ritenga il progetto di bilancio di uno Stato membro non conforme agli obblighi imposti dal Patto di stabilità e crescita, possa richiedere entro due settimane dalla ricezione del progetto la presentazione di un progetto di bilancio rivisto. Al termine dell'esame del progetto di bilancio, al più tardi entro il 30 novembre, la Commissione europea potrebbe adottare, se necessario, un parere sul progetto stesso, da sottoporre alla valutazione dell'Eurogruppo,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
   a) valuti il Governo l'individuazione delle misure idonee a garantire che, nel dare attuazione al Piano nazionale di riforma, sia dato puntuale seguito alle indicazioni contenute nelle linee guida di politica economica approvate dal Consiglio europeo del 1o-2 marzo 2012, con particolare riferimento alla necessità di combinare il risanamento di bilancio con investimenti nei settori della istruzione, ricerca e innovazione e allo spostamento dell'onere fiscale dal lavoro;
   b) valuti altresì il Governo l'individuazione delle misure idonee a garantire che, nel dare attuazione al Piano nazionale di riforma, sia posta una particolare attenzione alla promozione dell’«economia verde» nonché alla partecipazione delle donne e dei giovani al mercato del lavoro, in coerenza con le priorità stabilite dalla Strategia «Europa 2020»;
   c) valuti il Governo l'individuazione delle iniziative idonee a concorrere, nell'ambito dell'esame presso le competenti istituzioni dell'Unione della proposta di regolamento sul monitoraggio e la valutazione dei progetti di bilancio (COM(2011)821), alla definizione delle opportune forme di raccordo tra le nuove procedure di controllo europeo dei progetto di bilancio nazionali e le procedure di approvazione parlamentare nazionale dei medesimi progetti.

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ALLEGATO 2

Schema di decreto legislativo recante modifiche e integrazioni al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 27, di attuazione della direttiva 2007/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 luglio 2007, relativa all'esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate (Atto n. 446).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione,
   esaminato lo schema di decreto legislativo recante modifiche e integrazioni al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 27, di attuazione della direttiva 2007/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 luglio 2007, relativa all'esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate;
   rilevato che:
    le disposizioni di cui ai commi da 5 a 7 dell'articolo 1 in materia di aumenti di capitale sociale non appaiono riconducibili alle materie trattate dalla direttiva 2007/36/CE;
    la deroga prevista, al comma 13 dell'articolo 3, delle disposizioni dell'articolo 2732 del codice civile, al fine di consentire alle SGR, alle SICAV, alle società di gestione armonizzate e ai soggetti extra UE che svolgono attività di gestione collettiva del risparmio di conferire la rappresentanza in più assemblee, non appare coerente con il principio di delega di cui all'articolo 31, comma 1, lettera l) della legge n. 88 del 2009 che prevede che tale norma del codice civile venga comunque confermata nell'ambito delle misure di modifica della rappresentanza in assemblea; in proposito si ricorda che l'articolo 10 della direttiva 2007/36/CE consente esplicitamente agli Stati membri di limitare la designazione di un rappresentante a una singola assemblea;
    le modifiche di cui al comma 1 dell'articolo 4 in materia di pegno sui titoli azionari non sembrano pienamente riconducibili ai principi di delega di cui all'articolo 31 della legge n. 88 del 2009,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
   a) valuti il Governo l'opportunità di sopprimere, all'articolo 1, i commi da 5 a 7;
   b) valuti il Governo l'opportunità di modificare il comma 13 dell'articolo 3 al fine di rendere la disposizione coerente con il principio di delega di cui all'articolo 31, comma 1, lettera l) della legge n. 88 del 2009;
   c) valuti il Governo l'opportunità di modificare le disposizioni di cui al comma 1 dell'articolo 4 alla luce degli specifici principi di delega di cui all'articolo 31 della legge n. 88 del 2009.