CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 febbraio 2012
608.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO
Pag. 139

ALLEGATO 1

5-05812 Rondini: Riqualificazione della strada provinciale n. 46 Rho-Monza.

TESTO DELLA RISPOSTA

La problematica in esame è stata già oggetto di precedenti atti di sindacato ispettivo da parte dell'Onorevole interrogante (16 febbraio 2011).
Come già ha avuto modo di riferire il precedente Governo, l'intervento è suddiviso in tre tratti la cui realizzazione è stata distribuita tra le concessionarie Milano Serravalle, Milano Tangenziale S.p.A. e Autostrade per l'Italia S.p.A.
L'ANAS, in data 2 febbraio 2009, ha approvato il progetto preliminare relativo a tutti e tre i tratti. Le due concessionarie, Autostrade per l'Italia e Milano Serravalle-Milano Tangenziale, hanno successivamente avviato la progettazione definitiva con tempi e modi diversi.
Senza soffermarmi dettagliatamente sulle vicende procedurali volte alla realizzazione di tale opera, sulle quali l'Onorevole interrogante è stato già informato, ritengo necessario fare alcuni aggiornamenti.
Come è noto, il progetto in esame è stato messo in gara, unitamente alle prescrizioni della Conferenza preliminare; il 17 maggio 2010 è stato inviato all'ANAS lo schema di «bando per appalto concorso» che veniva approvato, con prescrizioni, in data 12 luglio 2010.
Il bando per la procedura ristretta è stato pubblicato alla fine del mese di novembre 2010.
L'amministrazione comunale di Paderno Dugnano ha impugnato, nel febbraio 2011, davanti al TAR della Lombardia, con ricorso a tutt'oggi pendente, gli atti di indizione della gara censurandone la non conformità con lo strumento urbanistico comunale. L'udienza per la discussione è fissata per il 29 marzo 2012.
Avverso la procedura di gara risultavano pendenti anche i ricorsi di alcuni dei concorrenti che avevano presentato domanda (su 21 soggetti ne sono stati ammessi inizialmente 13 ed esclusi 8). A seguito di dette impugnazioni, il Provveditorato ha provveduto alla riammissione di tutti i concorrenti, invitando alla procedura ristretta tutte le 21 imprese qualificate, con un termine di presentazione fissato al 5 settembre 2011. La gara è tuttora in corso.
In merito, poi, agli aspetti tecnico-progettuali dell'Opera, ANAS ha segnalato che il progetto preliminare, sviluppato ed approvato dalla medesima, ha avuto tra le linee fondamentali di sviluppo anche quella di favorire l'inserimento dell'infrastruttura nel contesto territoriale, con particolare riguardo alla creazione di corridoi verdi e di continuità della connessione ecologica, agli aspetti di carattere acustico ed ambientale e agli interventi di carattere compensativo.
ANAS ha fatto presente, altresì, che, dal punto di vista del rumore, il progetto ha previsto la realizzazione di una galleria antirumore proprio in comune di Paderno.
Per quanto riguarda, poi, lo studio d'interramento relativo alla variante della tratta 1 del tracciato originario, ovvero quella interamente ricadente nel territorio comunale di Paderno Dugnano, ANAS ha precisato che l'ultima versione progettuale, che recepisce la variante proposta dagli enti locali, prevede l'interramento in galleria della tratta per circa 2,3 km.
Tale progettazione presenta elementi di tracciato non a norma e talune criticità sia per la fasizzazione, ovvero la ripartizione

Pag. 140

dell'investimento economico in più fasi, sia per la cantierizzazione. Le modalità realizzative non sono compatibili con i tempi fissati nel progetto preliminare approvato da ANAS S.p.A. e comportano impegni economici di gran lunga superiori.
I tempi di sola realizzazione variano a seconda della soluzione di scavo adottata e oscillano da 41 a 65 mesi, contro i 30 mesi previsti nel progetto preliminare approvato da ANAS S.p.A.
Allo stato attuale, faccio presente, come evidenziato dal Provveditorato interregionale Lombardia-Liguria, che, essendo ancora in corso la procedura di gara, non è possibile intervenire con modifiche progettuali senza annullare l'intero procedimento, il che determinerebbe, senza dubbio, richieste di risarcimento da parte dei partecipanti o, quanto meno, l'insorgere di contenzioso con i concorrenti.
Nel concludere, faccio presente, in relazione a quanto richiesto dall'Onorevole interrogante, che per poter tenere in considerazione le istanze dei comuni di Paderno Dugnano, Novate, Baranzate, Cormano e Bollate e del Consiglio Provinciale di Milano sarà necessario attendere il compimento delle procedure di gara e l'individuazione dell'esecutore.
Pertanto, mio malgrado, devo ribadire che l'esame delle soluzioni prospettate dai rappresentanti dei comuni interessati potrà svolgersi in sede di VIA e, successivamente in sede di approvazione del progetto in Conferenza dei servizi.
Infine, in merito al reperimento delle ulteriori risorse economiche che si rendessero necessarie, non potrà procedersi ad alcuna valutazione, prima che sia redatto il progetto definitivo/esecutivo, unico strumento idoneo a quantificarne l'esatto ammontare.

Pag. 141

ALLEGATO 2

5-05508 Ginefra: Sullo svolgimento delle attività commerciali sul sedime autostradale.

TESTO DELLA RISPOSTA

Come è noto, tra gli obblighi posti a carico delle società concessionarie dalle Convenzioni uniche vi è quello di corrispondere al concedente un canone annuo su tutti i ricavi conseguiti dalle subconcessioni collegate all'utilizzo del sedime autostradale e alle attività collaterali, ivi comprese quelle relative allo sfruttamento per fini commerciali delle reti di telecomunicazioni.
Tale canone non incide sulle tariffe praticate all'utenza: la tariffa autostradale e la sua revisione periodica sono, infatti, completamente indipendenti dal canone di subconcessione.
Il versamento del canone da subconcessione è previsto in misura percentuale rispetto ai ricavi percepiti dalle società concessionarie autostradali derivanti dalle subconcessioni, e deve essere corrisposto all'ANAS entro il 31 marzo successivo all'anno di riferimento.
La percentuale da corrispondere all'ANAS, originariamente pari al 2 per cento per tutte le società concessionarie, da calcolarsi su tutti i ricavi conseguiti dalle subconcessioni, è stata successivamente modificata in seguito al rinnovo degli atti convenzionali.
In merito alla verifica circa la corretta corresponsione del canone da parte dei concessionari, si segnala che, ai sensi dell'articolo 15 della circolare ANAS n. 5442 del 15 novembre 2000 (canone per subconcessioni), le società concessionarie devono trasmettere copia della ricevuta del versamento e il prospetto riepilogativo, vistato dal Presidente del Collegio sindacale, dal quale risulti l'importo del canone corrisposto. Sulla base di tale comunicazione, l'ANAS, dopo aver verificato la correttezza degli importi forniti, provvede a fatturare il relativo canone. In seguito, viene verificata la corrispondenza tra gli importi suddetti con quelli forniti nell'ambito dei valori di Contabilità Analitica e, infine, con quanto iscritto in bilancio dalle Concessionarie.
Viene verificato, altresì, che i versamenti siano effettuati entro il predetto termine del 31 marzo dell'anno successivo a quello di competenza. In caso di versamento ritardato, l'ANAS provvede a richiedere gli interessi di mora.
A questo proposito, in merito alle Concessionarie specificatamente indicate dagli Onorevoli interroganti, ANAS ha comunicato che:
la società Autostrade di Venezia Padova ha correttamente versato, negli ultimi 5 anni, il canone di subconcessione nella misura convenzionalmente prevista (pari al 2 per cento) sia dalla convenzione del 7 dicembre 1999, sia dalla convenzione unica del 7 novembre 2007, efficace dal 6 giugno 2008 fino alla scadenza della concessione;
la Concessionaria Autovie Venete ha correttamente versato, per il 2006 e 2007, il canone di subconcessione nella misura convenzionalmente prevista (pari al 2 per cento) dalla convenzione del 7 dicembre 1999. Per il 2008, dopo aver inizialmente versato il canone nella misura errata del 2 per cento, ha in seguito integrato il versamento, come da richiesta ANAS, fino alla misura (pari al 20 per cento) prevista dalla convenzione unica del 7 novembre 2007, efficace dal 6 giugno 2008. Per gli

Pag. 142

anni 2009 e 2010 ha correttamente versato il canone di subconcessione nella misura del 20 per cento;
la Concessionaria Centro Padane ha correttamente versato, per il 2006 e 2007, il canone di subconcessione nella misura convenzionalmente prevista (pari al 2 per cento) dalla convenzione del 20 dicembre 1999. Dal 2008 fino ad oggi ha continuato a versare l'aliquota del 2 per cento in luogo di quella prevista (pari al 20 per cento) dalla convenzione unica del 7 novembre 2007, efficace dal 6 giugno 2008. A seguito del richiamo da parte dell'ANAS la Concessionaria ha presentato vari ricorsi, a tutt'oggi pendenti, volti ad ottenere l'annullamento delle note di richiesta del versamento dei canoni inviate dalla stessa ANAS;
la Concessionaria Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A. ha correttamente versato, per il 2006, 2007 e 2008, il canone di subconcessione nella misura convenzionalmente prevista (pari al 2 per cento) dalla convenzione del 7 dicembre 1999. Dal 2009 fino ad oggi la Società ha erroneamente continuato a versare l'aliquota del 2 per cento in luogo di quella prevista (pari al 20 per cento) nella convenzione unica del 9 luglio 2007, efficace dal 4 novembre 2009. A seguito del richiamo da parte dell'ANAS, anche tale Concessionaria ha presentato ricorso, tuttora pendente, per l'annullamento delle note della stessa ANAS.

Per quanto attiene ai quesiti riguardanti l'accesso alle rendicontazioni delle richiamate società e la quantificazione degli importi riferiti a ciascuna voce di entrata, si rappresenta che i bilanci di ANAS riportano solo in forma aggregata i corrispettivi legati alla riscossioni dei vari canoni.
In ordine all'ultimo quesito posto dall'Onorevole interrogante, evidenzio che nel caso di mancato o parziale pagamento dei canoni da subconcessioni, lo Schema di Convenzione unica non prevede la risoluzione del contratto di concessione, ma l'applicazione di un'apposita sanzione, la cui misura è fissata nel «Disciplinare per l'applicazione di sanzioni e penali».

Pag. 143

Pag. 144

Pag. 145

ALLEGATO 3

5-05185 Sereni: Sulla proposta per l'intitolazione all'Unità d'Italia del ponte sulla Valnerina in località Galleto.

TESTO DELLA RISPOSTA

Ringrazio l'Onorevole interrogante per aver posto alla nostra attenzione un'iniziativa così significativa, come quella dell'intitolazione all'Unità d'Italia del ponte sulla Valnerina, tema rispetto al quale questo Ministero è senz'altro sensibile.
Al riguardo, informo che sono state chieste notizie all'ANAS e all'Unità tecnica di missione appositamente istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per il 150o dell'Unità d'Italia.
L'ANAS ha fatto presente che, sebbene si sia già espressa in merito con la nota del 2 maggio 2011, citata dall'onorevole interrogante, di essere comunque disponibile ad adoperarsi per la realizzazione di tale iniziativa, pur tenendo conto della circostanza che l'apertura al traffico non potrà avvenire prima della fine del 2013 e pertanto ben oltre il termine delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
Dal canto suo, l'Unità tecnica di missione ha fatto presente che tra i soggetti istituzionali interessati figura anche il Comitato interministeriale di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 aprile 2007, al quale sono demandati i compiti connessi al programma delle celebrazioni per il 150o anniversario dell'Unità d'Italia.
Allo stato, poiché non sono state ancora assunte determinazione in ordine al rinnovo del suddetto Comitato dopo la costituzione della nuova compagine di Governo, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 dicembre 2011 le funzioni di indirizzo relative al completamento delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia - al cui esercizio è deputata la predetta Unità Tecnica di Missione - sono state delegate al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Consigliere Paolo Peluffo.
L'Unità Tecnica ha comunicato di avere già inoltrato la richiesta al Sottosegretario, al fine di conoscere le determinazioni che intenderà assumere al riguardo.
Assicuro che il Ministero che rappresento seguirà con la massima attenzione l'evolversi della vicenda in esame.