CAMERA DEI DEPUTATI
Sabato 12 novembre 2011
561.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO
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ALLEGATO

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità per l'anno 2012) (C. 4773 Governo, approvato dal Senato).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2012 e per il triennio 2012-2014 (C. 4774 Governo, approvato dal Senato).

Tabella n. 11: Stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno finanziario 2012 e per il triennio 2012-2014.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La IV Commissione,
esaminati, nella versione approvata dal Senato, il disegno di legge recante il bilancio dello Stato di previsione per il 2012 e per il triennio 2012-2014, la tabella 11, relativa allo stato di previsione del Ministero della difesa per il 2012 e per il triennio 2012-2014, nonché, per quanto di competenza, le connesse parti del disegno di legge di stabilità per l'anno 2012;
rilevato che, per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio:
lo stato di previsione della spesa del Ministero della difesa, a seguito delle riduzioni di spesa dei ministeri previsti dal decreto-legge n. 98 del 2011 e dal decreto-legge n. 138 del 2011, come formulate dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 settembre 2011, vede un decremento rispetto alle dotazioni del bilancio a legislazione vigente pari a circa 1.446,9 milioni di euro;
a seguito della citata riduzione, parzialmente mitigata con l'ulteriore attribuzione per spese di parte corrente per 67 milioni di euro, gli stanziamenti della Difesa sono quindi riquantificati, per la parte di competenza, in 19.962,1 milioni, con una diminuzione di circa 600 milioni rispetto alle previsioni contenute nel bilancio approvato lo scorso anno;
preso atto che l'impatto delle misure di contenimento della spesa è stato integralmente riversato sulle spese per investimenti, le previsioni di spesa in conto capitale non saranno sufficienti per sostenere la prosecuzione dei programmi di investimento pianificati e già approvati, rendendo necessaria un'integrale revisione della pianificazione pluriennale;
rilevato, altresì, quanto al disegno di stabilità per il 2012, come approvato dal Senato, che le disposizioni sul personale del comparto difesa e sicurezza, di cui all'articolo 4, commi 8, 57, 97 e 98 si inseriscono in un contesto di riduzione delle spese per il personale già perseguito in modo drastico con i recenti decreti legge di manovra del 2011 e, in tempi ancora precedenti, con una costante contrazione delle spese di funzionamento, anche per effetto dell'articolo 584 del Codice dell'ordinamento militare in cui è confluito l'articolo 65 del decreto-legge 112 del 2008;
evidenziate in particolare, per le loro ricadute sulle risorse destinate al settore della Difesa, le disposizioni recate:
all'articolo 3, che completa il procedimento attuativo di riduzione delle spese rimodulabili dei Ministeri attivato con le leggi di conversione dei decreti legge

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n. 98 e n. 138 del 2011, successivamente specificati dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 settembre 2011 così da produrre per il Ministero della difesa obiettivi di risparmio pari a 1.446,9 milioni nel 2012, 606,2 milioni nel 2013 e 786,1 milioni nel 2014; i suddetti tagli per il 2012 e 2013 interesseranno esclusivamente i fondi da ripartire, e per il 2014 la missione «Difesa e sicurezza del territorio», nell'ambito della pianificazione generale delle Forze armate e degli approvvigionamenti militari;
al comma 23 dell'articolo 4, che riduce di 50 milioni di euro, a decorrere dall'anno 2013, lo stanziamento del Fondo istituito nello stato di previsione del Ministero della difesa ai sensi dell'articolo 611 del codice dell'ordinamento militare, ovvero quello da ripartire nel corso della gestione per far fronte ad eventuali sopravvenute maggiori esigenze di spesa per consumi intermedi;
dalla nuova disciplina sulle dismissioni dei beni immobili, anche di quelli di pertinenza della Difesa, che destina i proventi di tale operazione esclusivamente alla riduzione del debito pubblico e dunque per finalità estranee alle esigenze del settore;
preso atto che:
l'articolo 4, al comma 41, interviene sulle modalità di copertura dei costi relativi al servizio di assistenza al volo di terminale prestato dall'Aeronautica militare a favore dei voli civili, al fine di determinare un aumento della tariffa, i cui maggiori ricavi vengono destinati al Ministero della difesa;
l'articolo 29 reca un'autorizzazione permanente di spesa per la cosiddetta «mini Naja», originariamente prevista a titolo sperimentale per un triennio;
l'articolo 33, comma 18, incrementa il fondo per le missioni internazionali di 700 milioni di euro per il proseguimento della partecipazione italiana fino al 30 giugno 2012;
all'articolo 33, comma 19, sono previste risorse per la prosecuzione dell'impiego delle Forze Armate, fino al 31 dicembre 2012, in operazioni di controllo del territorio;
valutate positivamente:
le previsioni di cui al comma 44 dell'articolo 4 che conserva per i soli addetti del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico talune indennità e rimborsi (di cui alla legge n. 836/1973) che vengono invece soppressi o limitati per il restante personale pubblico, compresa l'indennità di prima sistemazione;
le disposizioni sulla mobilità orizzontale del personale militare all'interno delle Forze armate e negli altri settori della pubblica amministrazione, di cui ai commi 96 e 97 dell'articolo 4;
la previsione, all'articolo 33, comma 8, di un nuovo fondo destinato per quota parte al comparto difesa e sicurezza;
la proroga anche per l'anno 2012 del regime di beneficio fiscale disposta con l'articolo 33, comma 13, per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico;
considerato infine che:
in ragione della limitatezza delle risorse disponibili e della loro costante diminuzione, appare opportuno prefigurare ed attuare in tempi congrui una revisione dell'attuale modello di difesa, che consenta anche una riduzione dell'organico complessivo;
appare altresì necessaria un'accurata revisione dell'attuale pianificazione del procurement, al fine di armonizzarla e renderla compatibile con le sempre più limitate risorse assegnate, salvaguardando comunque le capacità maggiormente legate all'assolvimento dei compiti istituzionali,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.