CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 20 ottobre 2011
550.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-05552 Bitonci: Esclusione dal Patto di stabilità interno dei residui passivi relativi a interventi urgenti per il riassetto di aree a rischio idrogeologico nel comune di Fornovo di Taro.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'onorevole Bitonci - premesso che il comune di Fornovo di Taro (Parma) ha riscosso, nel 2005, un contributo in conto capitale di 3.200.000 euro assegnato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, finalizzato alla realizzazione di interventi urgenti per il riassetto di aree a rischio idrogeologico in località Carona, i cui lavori hanno avuto inizio nel corso del 2009, e che l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri del 19 febbraio 2010 ha inserito il comune di Fornovo di Taro tra i comuni fortemente danneggiati a seguito degli eccezionali eventi meteorologici avvenuti nel mese di dicembre 2009 e nei primi giorni del mese di gennaio 2010 - chiede se, alla luce della pericolosità del dissesto idrogeologico presente in tale località, sia possibile consentire al comune di Fornovo di Taro di escludere dal patto di stabilità interno l'utilizzazione dei residui passivi derivanti dal predetto finanziamento.
Al riguardo, si fa presente che il comma 94 dell'articolo 1 della legge n. 220 del 2010 dispone che siano escluse dal saldo finanziario valido ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno soltanto le spese a valere sulle risorse statali trasferite, anche per il tramite della Regione, a fronte di ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri, a seguito di dichiarazioni dello stato di emergenza, in data anteriore al 1o gennaio 2009.
La spesa in questione, per quanto indirizzata al finanziamento di lavori urgenti ed indifferibili, è sostenuta a valere sulle risorse assegnate nel 2005 dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare risalenti ad un finanziamento pregresso disposto appositamente per il riassetto delle aree a rischio idrogeologico, e non attribuite in base alla citata ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri.
Pertanto, in linea con quanto disposto dalle vigenti disposizioni, la richiesta in questione non può essere assentita se non previo specifico intervento normativo, che si faccia carico di rinvenire le adeguate risorse compensative, a salvaguardia degli equilibri di finanza pubblica.

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ALLEGATO 2

5-05551 Vannucci: Informazioni circa la disponibilità di fondi destinati alla protezione civile nell'ambito del bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione, l'onorevole Vannucci chiede le ragioni per le quali non sia possibile verificare in tempo reale, attraverso la banca dati della Ragioneria generale dello Stato, la disponibilità dei capitoli relativi al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Al riguardo, si fa presente che il decreto legislativo n. 303 del 1999, recante ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, all'articolo 8 dispone che la Presidenza del Consiglio dei ministri provveda «all'autonoma» gestione delle spese nei limiti delle disponibilità iscritte in apposita unità previsionale di base dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze.
Il comma 3 del medesimo articolo 8 prevede poi che i bilanci preventivi, annuale e pluriennale, e il rendiconto della gestione finanziaria della Presidenza siano trasmessi ai Presidenti delle Camere.
Per la predisposizione dei citati documenti, la Presidenza utilizza i sistemi informativi della Ragioneria generale dello Stato, ma i dati, ancorché gestiti dal programma della banca dati della Ragioneria, sono di proprietà dell'utente.
Pertanto, l'eventuale acquisizione delle informazioni contabili mediante il collegamento elettronico con il sistema della Ragioneria generale dello Stato è subordinato alla preventiva autorizzazione della Presidenza del Consiglio dei ministri.