CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 ottobre 2011
542.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
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ALLEGATO

Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2011 (Doc. LVII, n. 4-bis).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XI Commissione,
esaminata la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2011 (Doc. LVII, n. 4-bis);
preso atto dei principali dati aggiornati, concernenti il quadro macroeconomico, tra i quali si segnala una minore crescita dell'economia italiana, cumulata nel periodo 2011-2014, pari a circa 2 punti percentuali (con un'espansione tendenziale del PIL prevista allo 0,7 per cento per il 2011, allo 0,6 per cento nel 2012, allo 0,9 per cento nel 2013 e all'1,2 per cento nel 2014);
considerato che la prevista flessione - che ha reso necessaria la revisione del quadro macroeconomico all'interno della medesima Nota di aggiornamento - è causata soprattutto dal rallentamento dell'economia mondiale e dalla brusca frenata del commercio mondiale per il 2011 (+5,6 per cento, contro un +15,3 per cento del 2010), che si riverserà anche nel 2012 (+4 per cento), mentre nel giugno scorso le previsioni erano rispettivamente pari a +9,1 per cento e a +7,9 per cento, e dai conseguenti riflessi sulla situazione interna, peraltro resa più pesante dalle recenti tensioni sui mercati finanziari, in un contesto di contrazione dei consumi interni;
preso atto che, per realizzare gli impegni assunti in sede europea e dare maggiore credibilità alle misure approvate a luglio, il Governo, ad agosto, ha mirato all'obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013, un anno prima rispetto a quanto ipotizzato nel DEF;
osservato che la Nota di aggiornamento mette in evidenza le principali riduzioni di spesa che hanno contribuito a rivedere i dati di natura macroeconomica, soffermandosi, tra l'altro, sulle misure per la sostenibilità del sistema previdenziale;
rilevato che in tale settore, grazie alle misure che il Parlamento ha valutato durante l'esame dei relativi provvedimenti d'urgenza adottati dal Governo, si prevede un risparmio di 1 miliardo di euro nel 2012, di 3,5 miliardi di euro nel 2013 e di 3,3 miliardi di euro nel 2014;
preso atto degli effetti complessivi prodotti dai più recenti interventi di riforma previdenziale rispetto alla legislazione antecedente, che comporteranno una riduzione dell'incidenza della spesa pensionistica in rapporto al PIL in grado di compensare, almeno in parte, l'anticipazione dell'incidenza stessa in conseguenza della contrazione del PIL;
considerato che, in termini cumulati al 2050, gli interventi complessivi sul versante della spesa pensionistica daranno luogo a una riduzione di circa 39 punti percentuali (di cui circa il 60 per cento è da ascrivere agli effetti delle recenti manovre);
ritenuto che i dati richiamati, soprattutto se valutati alla luce dell'attesa di vita, giustificano le misure adottate nell'attuale legislatura sui coefficienti di trasformazione, sull'incremento dell'età pensionabile e sull'aggancio automatico alle dinamiche demografiche, in modo da assicurare la stabilità e l'equilibrio del sistema;

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rilevato che, tra gli interventi approvati in materia previdenziale, vi è anche una progressiva equiparazione dell'età pensionabile delle donne rispetto agli uomini, non soltanto nel settore pubblico, ma anche in quello privato;
giudicato, pertanto, importante programmare - possibilmente a partire dal preannunciato «decreto sviluppo» - anche una serie di interventi di politica attiva in favore dell'occupazione femminile, facilitando la conciliazione tra lo stesso lavoro e la vita familiare, anche mediante adeguati provvedimenti a sostegno di taluni istituti esistenti, tra cui il part-time e il telelavoro, come previsto nell'avviso comune tra Ministero e parti sociali;
ritenuto, al contempo, opportuno rafforzare - portando a termine iniziative legislative già avviate dalle Camere e inserendo apposite disposizioni nell'imminente decreto per lo sviluppo, allo studio del Governo - tutte quelle misure positive in grado di rilanciare l'occupazione, soprattutto giovanile, e di dare corso alla riforma degli ammortizzatori sociali, come indicato nel cosiddetto «collegato lavoro» (legge n. 183 del 2010);
ribadita l'esigenza di armonizzare il sistema previdenziale e contributivo nel suo complesso, risolvendo le questioni attinenti alla ricongiunzione onerosa e al completamento della totalizzazione, come indicato dalla mozione approvata dalla Camera nel luglio scorso, e affrontando la situazione deficitaria delle gestioni dei lavoratori autonomi presso l'INPS; ciò anche allo scopo di favorire un effettivo riequilibrio intergenerazionale, fondato sulla sostenibilità e sull'adeguatezza del sistema stesso;

esprime

PARERE FAVOREVOLE