CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 luglio 2011
507.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-05062 Baretta: Presentazione dell'allegato di cui all'articolo 10, comma 11, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'onorevole Baretta chiede al Governo se intenda assolvere tempestivamente all'obbligo stabilito dall'articolo 10, comma 11, della legge n. 196 del 2009 per avere un quadro preciso degli effetti dei più recenti provvedimenti in materia di finanza pubblica.
Al riguardo, occorre premettere che l'adeguamento della legge di contabilità e finanza pubblica al «semestre europeo» ha comportato la sua modifica avvenuta nell'aprile scorso.
Conseguentemente, sono stati adottati gli adempimenti previsti dalla citata legge, fra cui il decreto legislativo recante Disposizioni in attuazione dell'articolo 2 della legge 31 dicembre 2009, n 196, in materia di adeguamento ed armonizzazione dei sistemi contabili, in corso di pubblicazione.
Da ciò si evince, tuttavia, come le disposizioni normative in continuo rinnovamento non consentano sempre l'immediata realizzazione di tutti gli adempimenti previsti.
Giova, comunque, precisare, che per supportare l'analisi e il monitoraggio delle misure disposte per la razionalizzazione della spesa deve aversi riguardo all'Attività di analisi e monitoraggio permanente svolta dai neo costituiti Nuclei di analisi e Valutazione della Spesa sugli effetti delle misure disposte ai fini del raggiungimento degli obiettivi di razionalizzazione della spesa e di maggiore efficienza ed efficacia della stessa.
Tale attività costituisce, tra l'altro, il supporto per la verifica dei risultati raggiunti rispetto agli obiettivi programmatici di finanza pubblica, ai sensi dell'articolo 10, comma 2, lettera e), della legge n. 196 del 2009, definiti in rapporto al PIL e in termini di saldi, nonché per il monitoraggio dell'efficacia delle misure rivolte al loro conseguimento. Più in generale, essa è finalizzata a valutare il conseguimento degli obiettivi e il livello di efficienza di ciascuna amministrazione dello Stato con lo scopo ultimo di accrescere la qualità dei servizi.
Essa comporta, quindi, sia l'analisi dell'evoluzione e della composizione della spesa, identificando le eventuali aree di inefficienza anche attraverso la valutazione dei risultati storici ottenuti, sia l'analisi e il monitoraggio delle misure poste in essere per migliorare i risultati e razionalizzare l'impiego delle risorse.
La lettura unitaria di quanto previsto dalla legge n. 196 del 2009 agli articoli 13 e 14 consente di interpretare correttamente il concetto di controllo, monitoraggio e consolidamento dei conti pubblici. In particolare, all'articolo 13, comma 1, tra le finalità per le quali è istituita la banca dati delle amministrazioni pubbliche è presente quella di assicurare un efficace controllo e monitoraggio degli andamenti della finanza pubblica.
L'articolo 14, rubricato «Controllo e monitoraggio dei conti pubblici», chiarisce che in relazione a tali esigenze e utilizzando anche i dati contenuti nella Banca dati delle amministrazioni pubbliche, il

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Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato deve provvedere a:
consolidare le operazioni delle amministrazioni pubbliche (comma 1, lettera a);
valutare la coerenza della evoluzione delle grandezze di finanza pubblica nel corso della gestione con gli obiettivi indicati nel Documento di economia e finanza (comma 1, lettera b);
monitorare gli effetti delle misure previste dalla manovra di finanza pubblica e dei principali provvedimenti adottati in corso d'anno (comma 1, lettera c).

Sulla base dell'analisi dei dati disponibili presso la banca dati delle amministrazioni pubbliche e dell'esito di tutte le analisi effettuate nell'ambito degli altri processi, i nuclei di analisi e valutazione avranno anche il compito di individuare e proporre eventuali misure di razionalizzazione della spesa, nonché di monitorare gli effetti con esse prodotti.
Con riferimento al comparto delle entrate tributarie si precisa che, nell'ambito degli elementi informativi contenuti nella nota integrativa al bilancio di previsione, si trovano gli effetti connessi alle disposizioni normative vigenti, con separata indicazione di quelle introdotte nell'esercizio, recanti esenzioni o riduzioni del prelievo obbligatorio, con l'indicazione della natura delle agevolazioni, dei soggetti e delle categorie dei beneficiari e degli obiettivi perseguiti.
Si soggiunge, infine, che la pubblicazione del rapporto mensile sull'andamento delle entrate tributarie e contributive già consente il monitoraggio di tali comparti.

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ALLEGATO 2

Programma di lavoro della Commissione per il 2011 (COM(2010)623 def.).

Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota (11447/11).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011 (Doc. LXXXVII-bis, n. 1).

PARERE APPROVATO

La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminati, per le parti di propria competenza, il Programma di lavoro della Commissione per il 2011 (COM(2010)623 def.), il Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota per il periodo 1o luglio 2011-31 dicembre 2012 (11447/11) e la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011 (Doc. LXXXVII-bis, n. 1);
richiamato il parere espresso il 1o marzo 2011 sulla Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2009 (Doc. LXXXVII, n. 3), nel quale aveva espresso l'auspicio che il Governo sottoponesse tempestivamente alle Camere la relazione recante l'indicazione delle sue priorità per il 2011, in modo da consentire l' esame congiunto di detta relazione e del programma di lavoro della Commissione europea per il 2011, già presentato nel novembre 2010, secondo quanto indicato nel parere della Giunta per il regolamento della Camera del 14 luglio 2010;
rilevato che l'esame dei documenti interviene al termine del primo semestre dell'anno di riferimento e che, pertanto, la valenza programmatoria dei primi due documenti risulta sensibilmente affievolita, dal momento che il programma di lavoro della Commissione risulta in buona misura già attuato;
preso atto che il ritardo nella trasmissione della relazione programmatica è dovuto alla circostanza che essa è la prima relazione adottata in attuazione del nuovo testo dell'articolo 15 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, come sostituito dal comma 1 dell'articolo 8 della legge 4 giugno 2010, n. 96, e che il carattere innovativo della relazione ha richiesto un non facile lavoro preparatorio, suscettibile di affinamenti anche in relazione alle indicazioni che potranno pervenire a seguito del suo esame parlamentare;
ritenuto che, nell'ambito del programma di 18 mesi che troverà applicazione a partire dal 1o luglio prossimo, dovrà trovare uno spazio adeguato la valutazione degli effetti delle politiche di bilancio adottate in seguito alla crisi economica, finanziaria e dei debiti sovrani, al fine di evitare che la condivisibile esigenza di avviare una riduzione costante e progressiva del deficit e del debito pubblico degli Stati membri si ponga in contrasto con l'obiettivo, parimenti rilevante e prioritario anche al fine di assicurare un esito positivo del processo si risanamento dei conti pubblici, di promuovere una maggiore crescita economica;
ritenuto che, a tal fine, ferma restando la necessità di introdurre a livello nazionale

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le riforme strutturali e per incrementare la competitività allo scopo di realizzare le condizioni per una crescita sostenibile, l'Unione europea, accanto alla politica di bilancio comune che assume carattere sempre più cogente per gli Stati membri condizionandone in maniera determinante la politica economica, dovrà sviluppare una politica per la crescita che si sostanzi in concrete iniziative da assumere anche a valere sulle risorse del bilancio della stessa Unione ovvero introducendo deroghe mirate al Patto di stabilità e crescita;
richiamato, per quanto attiene ai contenuti della relazione programmatica, il documento finale approvato dalle Commissioni V e XIV della Camera dei deputati, in ordine alle sei proposte di atti normativi dell'Unione europea volti a riformare la governance economica europea, attualmente all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio;
considerata la rilevanza del negoziato sulla riforma del bilancio dell'Unione europea, avviato con la presentazione il 29 giugno 2011 di un pacchetto di proposte della Commissione europea, tra le quali rilevano in particolare la proposta di regolamento per il nuovo Quadro finanziario pluriennale 2014-2020 e la proposta di decisione sul sistema delle risorse proprie dell'Unione, nonché della connessa discussione sulla riforma della politica di coesione;
valutata l'opportunità di procedere nel percorso di armonizzazione dei regimi fiscali degli Stati membri;
osservato che l'invecchiamento della popolazione dell'Unione europea determina rilevanti ricadute sulla competitività dell'economia dei sistemi produttivi e sulla sostenibilità delle finanze pubbliche degli Stati membri, con particolare riferimento all'incremento della spesa previdenziale ed assistenziale;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:
sia richiamata l'attenzione del Governo sull'esigenza di sottoporre alle Camere la relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2012, entro il termine stabilito dall'articolo 15 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, consentendo in tal modo di procedere tempestivamente all'esame congiunto di detta relazione e del programma di lavoro della Commissione europea per il medesimo anno;
con riferimento alla revisione delle prospettive finanziarie per il periodo successivo al 2013, sia assicurato, nell'ambito del raccordo tra il tavolo di coordinamento costituito presso il Ministero degli affari esteri e il Parlamento, un adeguato coinvolgimento delle Commissioni bilancio dei due rami del Parlamento. A questo scopo è essenziale che alle Camere siano trasmessi prima dell'apertura del negoziato dati e simulazioni adeguate sull'impatto sul saldo netto dell'Italia delle diverse opzioni di riforma del quadro finanziario;
con riferimento al programma di 18 mesi, si richiamino le tre Presidenze alla necessità di assumere in maniera sempre più concreta ed effettiva l'obiettivo della crescita economica nelle politiche europee, tenuto anche conto che gli obiettivi di medio e lungo termine propri della strategia Europa 2020, in una fase in cui è massimo l'impegno per il risanamento dei bilanci pubblici, possono ritenersi realistici solo qualora effettivamente oggetto di una politica comune basata su procedure e meccanismi vincolanti;
dando piena attuazione al programma di 18 mesi, vengano resi operativi i cosiddetti project bonds, finalizzandoli prioritariamente alla realizzazione di grandi infrastrutture di interesse europeo, e si concentri inoltre l'attenzione sull'incremento degli investimenti in ricerca e istruzione, quale presupposto imprescindibile per una crescita dell'occupazione ed in particolare di quella giovanile;

e con le seguenti osservazioni:
con riferimento alla Relazione programmatica, dovrebbe essere evidenziato quanto segue:
al capitolo 1, sezione II, si dovrebbe dare conto del fatto che la Commissione

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europea ha elaborato 12 azioni chiave che intende realizzare entro il 2012, evidenziando come l'Italia potrebbe contribuire alla realizzazione degli obiettivi della Commissione, in particolare, attraverso la prevista legge annuale sulla concorrenza e favorendo l'accesso ai mercati delle PMI;
con riferimento al capitolo 2, sezione II, paragrafo 1.7, il Governo dovrebbe adoperarsi per a) sensibilizzare la Commissione sui vantaggi che deriverebbero da consultazioni periodiche e regolari tra Commissione e Stati membri, in termini di riduzione delle procedure di infrazione e di più agevole attuazione delle politiche nazionali; b) proporre una revisione del Piano nazionale sull'efficienza del mercato energico in vista del riesame della direttiva sulla fiscalità dell'energia e della nuova comunicazione sulle priorità delle infrastrutture energetiche;
si assicuri che nell'ambito del dibattito in corso sulla revisione delle prospettive finanziarie per il periodo 2013-2020, in linea con i contenuti del documento presentato dal Governo alle Istituzioni dell'Unione europea il 2 maggio 2011, siano sostenuti i seguenti principi:
miglioramento del saldo netto dell'Italia, riducendo il rilevante divario attualmente esistente tra i finanziamenti versati dal nostro Paese e i fondi da esso ricevuti, anche attraverso l'eliminazione delle correzioni di bilancio riconosciute nell'attuale quadro finanziario ad alcuni Stati membri;
garanzia di un volume del bilancio che consenta di perseguire efficacemente gli obiettivi fissati a livello europeo, con particolare riferimento a quelli definiti nell'ambito della strategia Europa 2020, nel rispetto delle compatibilità finanziarie imposte dall'attuale situazione di crisi, che impone agli Stati il rispetto di stringenti vincoli di bilancio;
rafforzamento del coordinamento e della armonizzazione dei bilanci nazionali e del bilancio dell'Unione europea, al fine di assicurare una più corretta valutazione e un migliore utilizzo delle risorse disponibili e di garantire il maggiore coordinamento tra le politiche dell'Unione europea e le misure adottate a livello nazionale e regionale;
mantenimento di un livello adeguato di risorse per la politica di coesione, salvaguardandone il fondamento regionale e l'attuale articolazione in tre obiettivi, concentrandone gli interventi su un numero limitato di obiettivi ad alto valore aggiunto e migliorando e semplificando le procedure di programmazione, gestione e controllo;
conferma delle riserve espresse dal Governo in ordine all'introduzione di una riserva di premialità a livello europeo che potrebbe mettere a carico della politica di coesione traguardi non sostenibili;
al fine di assicurare la tenuta sociale ed economica dell'Unione europea, si definisca una comune politica sull'immigrazione e l'asilo che affronti l'emergenza in atto nel Mediterraneo meridionale, adottando misure idonee a tutelare, al contempo, la sicurezza e le libertà fondamentali su tutto il territorio dell'Unione;
con riferimento al programma di 18 mesi, si rappresenti alle tre Presidenze la necessità:
di favorire iniziative volte al maggior coordinamento delle politiche fiscali, anche al fine di proseguire con maggiore efficacia la lotta all'evasione fiscale;
al fine di destinare maggiori risorse ad iniziative di investimento a lungo termine di grande respiro europeo, di valutare l'introduzione a livello europeo di una tassa sulle transazioni finanziarie di natura speculativa, da armonizzare a livello internazionale anche al fine di scongiurare il rischio di determinare lo spostamento delle attività finanziarie verso altre nazioni;

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di favorire politiche volte a far fronte all'invecchiamento della popolazione, in particolare attraverso misure di sostegno alle famiglie e alla natalità;
con riferimento all'attuazione del pacchetto «clima-energia» si rappresenti alle tre Presidenze la necessità di adottare misure che non determino pregiudizi insostenibili per il sistema produttivo europeo e conseguenti squilibri competitivi;
in merito alla revisione della Politica agricola comune, si rappresenti alle tre Presidenze la necessità che non vengano compromesso il saldo netto di risorse per l'Italia.