CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 giugno 2011
503.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
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ALLEGATO

Programma di lavoro della Commissione per il 2011.
(COM(2010)623 def.).

Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota.
(11447/11).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011. (Doc. LXXXVII-bis, n. 1).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XI Commissione,
esaminati congiuntamente il Programma di lavoro della Commissione per il 2011 (COM(2010)623 def.), il Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota (11447/11) e la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011 (Doc. LXXXVII-bis, n. 1);
rilevato che i suddetti documenti di programmazione politica e legislativa elaborati dalle istituzioni europee delineano sia un quadro strategico di lungo termine sia un piano operativo riguardante le questioni che si prevede di affrontare nell'arco dei prossimi 18 mesi e rappresentano, pertanto, un'occasione importante per una valutazione compiuta sulle politiche del lavoro, alla luce dei vincoli finanziari, dei cambiamenti demografici e delle garanzie per le future generazioni;
preso atto del ritardo con il quale il Governo ha trasmesso al Parlamento la relazione programmatica per il 2011 e auspicato che, in futuro, sia adeguatamente garantita la portata innovativa della modifica alla legge n. 11 del 2005, atteso che il programma di lavoro della Commissione europea per il 2011 è stato presentato alla fine del 2010;
preso atto delle considerazioni del Governo italiano contenute nella relazione programmatica per il 2011;
considerato, quindi, che l'obiettivo della piena occupazione, sostenibile e di qualità, cui fanno riferimento le misure previste dall'iniziativa faro «Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro» della Strategia Europa 2020, dovrà essere perseguito attraverso il massimo coordinamento tra le politiche europee che concorrono al rilancio dell'occupazione, con particolare attenzione all'apprendistato e alla formazione quali leve strategiche per l'ingresso specie dei giovani nel mercato del lavoro;
considerato, altresì, che la valutazione collettiva dei Capi di Stato e di Governo delle misure nazionali previste dagli Stati membri nei loro Programmi nazionali di stabilità e convergenza e Piani nazionali di riforma, presentati lo scorso aprile, ha segnato la conclusione del primo Semestre europeo e che il Consiglio europeo ha decretato che le politiche e le misure presentate dagli Stati membri costituiscono un valido punto di partenza per sostenere la ripresa dell'UE, ma ha sottolineato come per alcuni obiettivi, tra i quali l'occupazione, sia necessario intraprendere sforzi supplementari,

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esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) risulta indispensabile che le politiche da realizzare nell'ambito della Strategia Europa 2020 e del patto Europlus pongano al centro dell'attenzione l'obiettivo di favorire un allargamento dell'occupazione; a tal fine, si auspica che le scelte strategiche di politica finanziaria, fiscale previdenziale e le misure adottate nell'ambito delle politiche di coesione e per il sostegno agli specifici settori produttivi siano costruite in modo da incrementare il grado di formazione e la qualificazione professionale dei lavoratori, per accrescere la qualità del «fattore lavoro»;
b) sui temi concernenti l'organizzazione del lavoro, appare senz'altro condivisibile la necessità di rafforzare la capacità delle parti sociali per la risoluzione dei problemi del dialogo sociale a tutti i livelli; sarà, quindi, opportuno dedicare particolare attenzione alle iniziative indicate dalle presidenze polacca, danese e cipriota nel programma dei 18 mesi del Consiglio in materia di una nuova strategia per la salute e la sicurezza sul lavoro, assicurando altresì che il Governo tenga costantemente informato il Parlamento sulla posizione che intende portare avanti nei negoziati europei;
c) riguardo alla materia previdenziale, si segnala che le indicazioni dell'Unione europea ai fini del futuro «Libro bianco» sulle pensioni - come sottolineato nel documento finale redatto dalla XI Commissione all'esito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, sul Libro verde: «Verso sistemi pensionistici adeguati sostenibili e sicuri» e trasmesso alle istituzioni europee nell'ambito del cosiddetto dialogo politico - dovranno riguardare sia l'adeguatezza dei trattamenti (derivante dal concorso della previdenza obbligatoria a ripartizione e di quella privata a capitalizzazione) sia la sostenibilità dei sistemi;
d) si segnalano, altresì, la necessità - da un lato - di accelerare la riforma del mercato del lavoro, in modo da migliorarne la «flessicurezza», nonché l'importanza - per altro verso - di valorizzare il ruolo dei servizi pubblici per l'impiego; in questo quadro, andrebbero effettuati, in particolare, la verifica e il monitoraggio sull'attuazione delle azioni individuate nell'iniziativa faro «Agenda per nuove competenze e per l'occupazione» (COM(2010)682), individuando le necessarie tutele alle categorie di lavoratori più deboli ed esposti;
e) infine, sul tema della tutela della maternità, nel quadro delle iniziative avviate a livello comunitario, occorre impegnarsi per favorire un'impostazione culturale collegata al riconoscimento della pari responsabilità genitoriale; in proposito, si auspica l'introduzione - compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica - di periodi sempre più ampi di congedo di paternità (anche obbligatori, come previsto da una proposta di legge attualmente all'esame della XI Commissione), al fine di favorire la crescita di processi tesi ad estendere ai padri il compito del lavoro di cura ed assistenza dei figli, oggi gravante principalmente sulla donne.