CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 giugno 2011
503.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

7-00556 Morassut: Sulla realizzazione di interventi attuativi della legge per Roma Capitale.

NUOVA FORMULAZIONE PROPOSTA DAL PRESENTATORE

La VIII Commissione,
premesso che:
la legge 15 dicembre 1990, n. 396, ha dichiarato di preminente interesse nazionale gli «Interventi funzionali all'assolvimento da parte della città di Roma del ruolo di Capitale della Repubblica: tra questi la realizzazione del Sistema Direzionale Orientale e delle connesse infrastrutture del tessuto urbano e sociale del quadrante Est della città nonché la definizione di un piano organico di localizzazione delle sedi del Parlamento, del Governo, delle amministrazioni e degli uffici pubblici, anche attraverso il conseguente programma di riutilizzazione dei beni pubblici»;
per la realizzazione del sistema direzionale orientale, costituito dai quattro comprensori di Pietralata, Tiburtino, Casilino, Centocelle l'articolo 8 della stessa legge autorizza il comune di Roma a deliberare un programma poliennale contenente l'indicazione degli ambiti da acquisire tramite espropriazione e dei termini temporali al decorrere dei quali si intende procedere per acquisirli, restando l'occupazione delle espropriazioni subordinata solamente al decorrere dei predetti termini temporali (passaggio quest'ultimo molto importante perché sancisce l'esproprio generalizzato preventivo rispetto alla pianificazione urbanistica);
«Gli immobili acquisiti ai sensi della legge n. 396 del 1990, eccettuati quelli destinati ad utilizzazioni da parte del comune di Roma o comunque interessati alla localizzazione delle sedi pubbliche, sono dal comune medesimo ceduti tramite asta pubblica, in proprietà o in diritto di superficie a soggetti pubblici o privati che si impegnano mediante apposite convenzioni ad effettuare le previste trasformazioni ed utilizzazioni. I prezzi di cessione sono determinati sulla base dei costi di acquisizione maggiorati delle quote, proporzionali ai volumi od alle superfici degli immobili risultanti dalle previste trasformazioni, dei costi delle opere, di competenza del Comune, per la sistemazione delle urbanizzazioni degli ambiti in cui ricadono gli immobili interessati»;
con il successivo articolo 9 viene concesso al comune di Roma un contributo straordinario (65 miliardi di lire) per l'avvio immediato del sistema direzionale orientale e per l'acquisizione delle aree;
il programma poliennale ex articolo 8 è stato predisposto dagli uffici e approvato dal consiglio comunale nell'ottobre del 1994;
nel programma il comune di Roma ha dato priorità al comprensorio di Pietralata per la sua migliore accessibilità rispetto al sistema della mobilità su ferro, in relazione alla presenza della linea metropolitana B e della stazione ferroviaria Tiburtina (in fase di riqualificazione e rilancio), nodo di mobilità di livello nazionale;
dopo il programma poliennale il consiglio comunale ha approvato nell'aprile 1995 il progetto direttore del sistema direzionale orientale, avverso il quale furono presentati numerosi ricorsi

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respinti da una sentenza del consiglio di Stato (1996-97) che ha stabilito la piena legittimità dell'esproprio generalizzato da parte del comune;
la sentenza riconosceva peraltro anche ai vecchi proprietari la possibilità di intervenire in qualità di operatori nelle trasformazioni decise dal comune;
nel 2001 sono stati emanati i decreti di esproprio generalizzato - anche a seguito della sospensione di due anni dell'efficacia del programma poliennale a causa del contenzioso - e sempre nel 2001 la regione Lazio ha approvato il piano particolareggiato del comprensorio di Pietralata mentre il comune ha approvato i criteri per la cessione delle aree espropriate stabilendo modalità e prezzi di cessione;
il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ed il sindaco di Roma hanno sottoscritto nel settembre del 2003 l'atto di intesa che sancisce la necessità di accelerare la realizzazione del comprensorio secondo i criteri fissati in un precedente protocollo di intesa che stabiliva soprattutto di rilocalizzare le sedi del Ministero dell'ambiente, dell'università La Sapienza di Roma, dell'ISTAT e di altre importanti sedi della Pubblica amministrazione;
il progetto unitario del polo direzionale di Pietralata (area A) è stato approvato dalla Giunta comunale il 30 marzo del 2004 e dalle competenti amministrazioni dello Stato e della regione Lazio in sede di conferenza dei servizi in data 1o agosto 2005;
l'approvazione del progetto ha consentito la cessione onerosa all'ISTAT dell'area di pertinenza mentre la cessione delle rispettive aree all'università La Sapienza pur deliberata dal consiglio comunale non risulta ad oggi perfezionata;
l'intero programma ha avuto un lungo ed elaborato iter procedurale e si è concretizzato grazie all'impegno di risorse statali finalizzate ad un riordino strutturale delle sedi della Pubblica amministrazione nel territorio della capitale per favorirne la modernizzazione e l'efficientamento coniugando una riqualificazione di un settore urbano strategico della periferia est di Roma;
l'amministrazione comunale di Roma attraverso la Roma Metropolitane Spa da essa interamente controllata ha pubblicato sulla GUUE n. 2009/S 127-185228 del 7 luglio 2009, un bando di gara per la realizzazione del prolungamento della linea B della metropolitana dalla fermata di Rebibbia al comprensorio di Casalmonastero;
tale iniziativa è stata promossa secondo la procedura del progetto di finanza;
per realizzare l'opera, l'amministrazione comunale ha previsto la cessione di porzioni significative dei volumi e delle aree ricomprese nel comprensorio direzionale di Pietralata - comparto A del piano particolareggiato;
come precedentemente ricordato dette aree sono sottoposte a dettagliati indirizzi normativi ed urbanistici risultanti da atti pubblici sottoscritti da diverse amministrazioni;
il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha seguito e sottoscritto per intero ogni passaggio;
il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare non ha mai comunicato esplicitamente l'intenzione di rinunciare agli impegni sottoscritti negli atti di intesa che sono alla base del programma poliennale e degli atti conseguenti;
poiché l'amministrazione comunale di Roma ha inserito tali aree nel project financing per il prolungamento della Metropolitana B di Roma dalla fermata di Rebibbia a quella di Casalmonastero;

impegna il Governo:

a ribadire presso l'Amministrazione Comunale di Roma il proprio interesse ad attuare quanto stabilito dalle intese istituzionali sottoscritte e ricordate nel presente

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documento e conseguentemente a verificare con la stessa amministrazione Comunale di Roma la corretta applicazione degli accordi sottoscritti tra Stato, Regione Lazio, Provincia di Roma e Comune di Roma a partire dal 2000;
a porre particolare attenzione al fatto che l'intera operazione relativa al sistema direzionale orientale si muove all'interno di un preciso iter procedurale originato OPE LEGIS da un esproprio generalizzato per pubblica utilità di livello nazionale, le cui finalità non possono essere disattese se non con più che valide motivazioni ed in ogni caso modificando o annullando in forme pubbliche e trasparenti atti precedenti;
a considerare con attenzione che per quanto riguarda gli espropri, il cui costo a causa del pesante contenzioso è lievitato enormemente, è molto pericoloso disattendere la finalità primaria di insediamenti direzionali pubblici che è alla base degli espropri stessi e che i vecchi proprietari, a fronte di varianti urbanistiche a residenza, potrebbero anche in forza della sentenza del Consiglio di Stato, chiedere la retrocessione delle aree per realizzare essi stessi tale residenza;
ad assumere ogni iniziative relative a verificare - in forza delle competenze nazionali sul programma sistema direzionale orientale e degli atti nel tempo sottoscritti - il rispetto di quanto previsto nel citato accordo di programma segnalato che la trasformazione di aree direzionali in residenza può avvenire solo previa dimostrazione - per esempio attraverso un bando pubblico - che è venuta meno l'esigenza di realizzare nuove sedi della Pubblica amministrazione, di operare un programma di decongestionamento del centro storico di Roma e del comprensorio consolidato dell'università La Sapienza di Roma presso il quadrante San Lorenzo e le altre sedi sparse e che, in tale ultimo caso, la cessione a privati di aree residenziali dovrebbe coinvolgere, attraverso un bando pubblico, anche i vecchi proprietari.

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ALLEGATO 2

7-00556 Morassut: Sulla realizzazione di interventi attuativi della legge per Roma Capitale.

NUOVA FORMULAZIONE PROPOSTA DAL GOVERNO

La VIII Commissione,
premesso che:
la legge 15 dicembre 1990, n. 396, ha dichiarato di preminente interesse nazionale gli «Interventi funzionali all'assolvimento da parte della città di Roma del ruolo di Capitale della Repubblica: tra questi la realizzazione del Sistema Direzionale Orientale e delle connesse infrastrutture del tessuto urbano e sociale del quadrante Est della città nonché la definizione di un piano organico di localizzazione delle sedi del Parlamento, del Governo, delle amministrazioni e degli uffici pubblici, anche attraverso il conseguente programma di riutilizzazione dei beni pubblici»;
per la realizzazione del sistema direzionale orientale, costituito dai quattro comprensori di Pietralata, Tiburtino, Casilino, Centocelle l'articolo 8 della stessa legge autorizza il comune di Roma a deliberare un programma poliennale contenente l'indicazione degli ambiti da acquisire tramite espropriazione e dei termini temporali al decorrere dei quali si intende procedere per acquisirli, restando l'occupazione delle espropriazioni subordinata solamente al decorrere dei predetti termini temporali (passaggio quest'ultimo molto importante perché sancisce l'esproprio generalizzato preventivo rispetto alla pianificazione urbanistica);
«Gli immobili acquisiti ai sensi della legge n. 396 del 1990, eccettuati quelli destinati ad utilizzazioni da parte del comune di Roma o comunque interessati alla localizzazione delle sedi pubbliche, sono dal comune medesimo ceduti tramite asta pubblica, in proprietà o in diritto di superficie a soggetti pubblici o privati che si impegnano mediante apposite convenzioni ad effettuare le previste trasformazioni ed utilizzazioni. I prezzi di cessione sono determinati sulla base dei costi di acquisizione maggiorati delle quote, proporzionali ai volumi od alle superfici degli immobili risultanti dalle previste trasformazioni, dei costi delle opere, di competenza del Comune, per la sistemazione delle urbanizzazioni degli ambiti in cui ricadono gli immobili interessati»;
con il successivo articolo 9 viene concesso al comune di Roma un contributo straordinario (65 miliardi di lire) per l'avvio immediato del sistema direzionale orientale e per l'acquisizione delle aree;
il programma poliennale ex articolo 8 è stato predisposto dagli uffici e approvato dal consiglio comunale nell'ottobre del 1994;
nel programma il comune di Roma ha dato priorità al comprensorio di Pietralata per la sua migliore accessibilità rispetto al sistema della mobilità su ferro, in relazione alla presenza della linea metropolitana B e della stazione ferroviaria Tiburtina (in fase di riqualificazione e rilancio), nodo di mobilità di livello nazionale;
dopo il programma poliennale il consiglio comunale ha approvato nell'aprile 1995 il progetto direttore del sistema direzionale orientale, avverso il quale furono presentati numerosi ricorsi

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respinti da una sentenza del consiglio di Stato (1996-97) che ha stabilito la piena legittimità dell'esproprio generalizzato da parte del comune;
la sentenza riconosceva peraltro anche ai vecchi proprietari la possibilità di intervenire in qualità di operatori nelle trasformazioni decise dal comune;
nel 2001 sono stati emanati i decreti di esproprio generalizzato - anche a seguito della sospensione di due anni dell'efficacia del programma poliennale a causa del contenzioso - e sempre nel 2001 la regione Lazio ha approvato il piano particolareggiato del comprensorio di Pietralata mentre il comune ha approvato i criteri per la cessione delle aree espropriate stabilendo modalità e prezzi di cessione;
il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ed il sindaco di Roma hanno sottoscritto nel settembre del 2003 l'atto di intesa che sancisce la necessità di accelerare la realizzazione del comprensorio secondo i criteri fissati in un precedente protocollo di intesa che stabiliva soprattutto di rilocalizzare le sedi del Ministero dell'ambiente, dell'università La Sapienza di Roma, dell'ISTAT e di altre importanti sedi della Pubblica amministrazione;
il progetto unitario del polo direzionale di Pietralata (area A) è stato approvato dalla Giunta comunale il 30 marzo del 2004 e dalle competenti amministrazioni dello Stato e della regione Lazio in sede di conferenza dei servizi in data 1o agosto 2005;
l'approvazione del progetto ha consentito la cessione onerosa all'ISTAT dell'area di pertinenza mentre la cessione delle rispettive aree all'università La Sapienza pur deliberata dal consiglio comunale non risulta ad oggi perfezionata;
l'intero programma ha avuto un lungo ed elaborato iter procedurale e si è concretizzato grazie all'impegno di risorse statali finalizzate ad un riordino strutturale delle sedi della Pubblica amministrazione nel territorio della capitale per favorirne la modernizzazione e l'efficientamento coniugando una riqualificazione di un settore urbano strategico della periferia est di Roma;
l'amministrazione comunale di Roma attraverso la Roma Metropolitane Spa da essa interamente controllata ha pubblicato sulla GUUE n. 2009/S 127-185228 del 7 luglio 2009, un bando di gara per la realizzazione del prolungamento della linea B della metropolitana dalla fermata di Rebibbia al comprensorio di Casalmonastero;
tale iniziativa è stata promossa secondo la procedura del progetto di finanza;
per realizzare l'opera, l'amministrazione comunale ha previsto la cessione di porzioni significative dei volumi e delle aree ricomprese nel comprensorio direzionale di Pietralata - comparto A del piano particolareggiato;
come precedentemente ricordato dette aree sono sottoposte a dettagliati indirizzi normativi ed urbanistici risultanti da atti pubblici sottoscritti da diverse amministrazioni;

impegna il Governo:

ad assumere ogni iniziative relative a verificare - in forza delle competenze nazionali sul programma sistema direzionale orientale e degli atti nel tempo sottoscritti - il rispetto di quanto previsto nel citato accordo di programma segnalato che la trasformazione di aree direzionali in residenza può avvenire solo previa dimostrazione - per esempio attraverso un bando pubblico - che è venuta meno l'esigenza di realizzare nuove sedi della Pubblica amministrazione;
ad assumere ogni iniziativa relativa a verificare il rispetto di quanto previsto nel citato atto di intesa tra il Ministero delle infrastrutture e il Comune di Roma che all'articolo 5 prevede: «Le aree necessarie per la realizzazione delle sedi delle pubbliche amministrazioni elencate all'articolo 3, acquisite dal Comune di Roma ai

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sensi dell'articolo 8 della legge n. 396 del 1990, saranno dal Comune stesso cedute in proprietà alle singole Amministrazioni, ovvero al Demanio dello Stato, secondo i rispettivi ordinamenti in materia di titolarità del patrimonio immobiliare. L'efficacia delle cessioni è subordinata alla corresponsione al Comune di Roma, a titolo di contribuzione finanziaria da parte delle Amministrazioni interessate, di importo proporzionale agli oneri di acquisizione e di urbanizzazione sostenuti dal Comune stesso, detratti in quota parte i contributi a tal fine trasferiti dallo Stato».

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ALLEGATO 3

5-04257 Tommaso Foti: Rinnovo della concessione relativa alla tratta autostradale Piacenza-Brescia della A21.

TESTO DELLA RISPOSTA

In risposta al quesito posto dall'interrogante evidenzio che la normativa vigente non sembra prevedere disposizioni che prescrivano all'ANAS l'obbligo di procedere al riaffidamento delle concessioni in scadenza attraverso l'attivazione di una procedura concorsuale, fatta salva la concessione rilasciata all'autostrada del Brennero, così come disciplinato dall'articolo 8-duodecies del decreto-legge 8 aprile 2008, n. 59, come modificato da ultimo, dall'articolo 47 del decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78 convertito, con modificazioni, nella Legge 30 luglio 2010 n. 122, che ha dettato disposizioni in materia di concessioni autostradali.
Inoltre, ai sensi di quanto disciplinato dalla Convenzione attualmente in essere tra ANAS e Autostrade Centro Padane S.p.A., quest'ultima, può proseguire nella gestione dell'infrastruttura assentita in concessione e nella realizzazione degli investimenti previsti, sino alla scadenza dei 24 mesi successivi all'attuale termine della concessione, ossia sino al 30 settembre 2013.
I rapporti inerenti alla successione tra il concessionario uscente e il subentrante saranno valutati con l'attenzione dovuta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; in ogni caso, prima della scadenza del periodo di proroga dovranno essere attivate le necessarie procedure di gara nel rispetto del quadro normativo comunitario in tema di affidamento di servizi e di lavori.
Per quanto riguarda, infine, gli ulteriori interventi evidenziati nell'atto ispettivo, non ricompresi nell'oggetto della vigente concessione, preciso che la realizzazione degli stessi è subordinata alla preventiva condivisione da parte degli Enti territoriali competenti, dell'ANAS nonché del Ministero che rappresento.