CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 giugno 2011
502.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-04397 Coscia: Sullo svolgimento di un'iniziativa di orientamento alla scelta universitaria presso il Santuario del Divino Amore di Roma

TESTO DELLA RISPOSTA

In merito a quanto rappresentato nell'atto parlamentare cui si risponde, sono stati acquisiti dalla competente Direzione scolastica regionale per il Lazio informazioni circa l'organizzazione e lo svolgimento del convegno «Oggi scelgo io - festa dell'orientamento» svoltosi in data 14 marzo 2011 presso il Santuario del Divino Amore di Roma, scelta questa che l'Onorevole interrogante ritiene non opportuna.
Il Direttore generale regionale ha fatto pervenire una dettagliata relazione nella quale ha riferito che, con circolare n. 3 prot. 1702, del 25 gennaio 2011, indirizzata alle istituzioni scolastiche di secondo grado del Lazio e, per conoscenza alle organizzazioni sindacali, veniva data notizia del convegno in argomento precisando che le scuole che intendevano partecipare avrebbero dovuto far pervenire le adesioni degli studenti interessati all'evento entro il mese di febbraio 2011.
L'iniziativa, sottolinea il medesimo Direttore regionale, è stata accolta favorevolmente e non si è registrata alcuna protesta relativa al luogo dell'evento, in quanto era stata ampiamente illustrata, nella circolare sopra citata, la motivazione universalmente simbolica e intenzionalmente inclusiva della scelta.
Al convegno hanno partecipato 5.850 studenti, molti di cittadinanza non italiana, provenienti da tutte le province del Lazio, 5.450 frequentanti le scuole statali, 400 frequentanti le scuole paritarie. Centinaia i docenti presenti, numerosi i dirigenti scolastici.
Come indicato nella relativa brochure illustrativa, nella mattinata del giorno fissato i lavori sono stati introdotti dal Direttore regionale per il Lazio, dal Vicepresidente dei Comitato regionale di coordinamento delle Università dei Lazio, in rappresentanza del Presidente, e dal Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Pontificie Romane.
Sono poi seguiti indirizzi di saluto dell'Assessore alla famiglia e scuola del Comune di Roma, in rappresentanza del Sindaco; dell'Assessore alle politiche della scuola della Provincia di Roma, in rappresentanza del Presidente e dell'Assessore al lavoro e formazione della Regione Lazio, in rappresentanza dei Governatore.
La festa dell'Orientamento è poi continuata con la conferenza di un noto docente di psicologia dell'Università «La Sapienza» di Roma, che ha dibattuto con i giovani sull'importanza di scegliere tra paura e desiderio.
Gli studenti hanno in seguito incontrato - partecipando attivamente e con interesse ai dibattiti che sono seguiti - riconosciute personalità appartenenti ai diversi mondi professionali, quali testimonial della ricerca, del sapere e del successo nei lavoro. In particolare: per l'area scientifico-tecnologica il Presidente dei Consiglio nazionale delle ricerche, per l'area bio-antropologica il Presidente dell'Istituto superiore di sanità, per l'area socio-giuridico-economica il Presidente dei Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, per l'area artistico-letteraria il Direttore dei Musei Vaticani.
Sempre il Direttore generale regionale ha comunicato che negli ampi luoghi a disposizione tutti gli Atenei del Lazio hanno presentato agli studenti la diversificata offerta dei percorsi accademici all'interno di uno spazio espositivo articolato

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in quattro stand, corrispondenti alle quattro aree tematiche, già oggetto dei workshop sopra descritti.
Alla fine della densa mattinata, l'organizzazione ha previsto, terminato l'orario scolastico, la messa a disposizione di pullman per il rientro degli studenti che non intendevano partecipare al programma pomeridiano, per il quale è stato precisato l'Amministrazione non ha sostenuto alcun costo. Come riportato nella sopra citata circolare n. 3, l'Ufficio scolastico regionale per il Lazio si è fatto carico dei trasporti e dell'accoglienza degli studenti partecipanti.
Il Direttore regionale ha fatto presente che non ci si può soffermare solo sul luogo fisico dove si è svolto l'evento, ma occorre sottolineare la particolare valenza dello stesso. Nella circolare n. 3 citata veniva esplicitato che impegno imprescindibile dell'Amministrazione, con l'iniziativa in esame, era quello di offrire spazi e occasioni a tutti quei giovani che si accingono ad affrontare il delicato appuntamento della scelta, con tutte le sue significative ripercussioni sul futuro universitario, sul lavoro e sulla vita e che richiede consapevolezza e serenità, indispensabili per ridurre il rischio dell'errore e decidere con responsabilità. Per le ragazze ed i ragazzi la scelta universitaria rappresenta, infatti, l'inizio del tempo delle «scelte adulte» nella costruzione del proprio futuro.
Il Direttore regionale ha, infine, sottolineato come, per la prima volta, l'iniziativa in argomento abbia fatto registrare la significativa partecipazione corale, in un'alleanza formativa per l'orientamento dei maturandi di una Regione, non solo del sistema Scuola e del sistema Università, ma anche dei livelli della governance territoriale. Comune, Provincia e Regione hanno, infatti, patrocinato e sostenuto l'iniziativa, dando alla stessa una veste plurale e non finalizzata a favorire alcuni indirizzi al posto di altri, nel pieno rispetto della laicità dello Stato.

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ALLEGATO 2

5-04455 De Pasquale: Sull'effettiva posizione in graduatoria di un docente e sul riconoscimento dei titoli personali

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'atto parlamentare cui si risponde, l'Onorevole interrogante chiede notizie sul riconoscimento dei titoli conseguiti a Malta nella graduatoria per la classe di concorso C032 Conversazione in lingua straniera inglese.
Al riguardo si premette che l'interessata ha chiesto, con più istanze, il riconoscimento della formazione professionale acquisita a Malta ai fini dell'insegnamento delle seguenti materie:
45/A Lingua straniera inglese;
46/A Lingue e civiltà straniere - inglese;
31/A Educazione musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado;
32/A Musica;
77/A Strumento musicale;
36/A Filosofia, psicologia e scienze dell'educazione;
C032 Conversazione in lingua straniera;
Insegnamento nella scuola primaria.

La docente nel 2009 è stata esclusa dalle graduatorie provinciali ad esaurimento per le classi di concorso di Lingua inglese, Lingua e civiltà inglese e Conversazione di lingua inglese nella scuola secondaria per mancanza di equipollenza del titolo professionale. L'interessata infatti stava ancora frequentando a Malta il corso per conseguire il titolo abilitante.
Al conseguimento di detta abilitazione il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con decreto prot. n. 4234 del 31 maggio 2010, ha riconosciuto il titolo equipollente ai fini dell'insegnamento della lingua inglese nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. In data 7 marzo 2011 la Conferenza di servizi ha valutato favorevolmente la formazione professionale maltese della stessa docente ai fini del riconoscimento dell'insegnamento musicale nella scuola secondaria e di strumento musicale ed il relativo provvedimento è in corso di adozione.
La stessa Conferenza ha invece espresso parere sfavorevole per l'insegnamento nella scuola primaria in quanto l'interessata è abilitata esclusivamente all'insegnamento della lingua inglese e non anche all'insegnamento dell'insieme delle discipline del curricolo previste dalla normativa nazionale per la scuola primaria.
È noto, al riguardo, che l'insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria non costituisce classe di concorso a sé stante ma titolo di specializzazione del curricolo. Pertanto la materia è affidata a docenti specialisti che siano contestualmente abilitati per i posti di tipo comune.
Relativamente alla classe di concorso di Conversazione di lingua straniera, si fa presente che l'interessata è in possesso dei titoli di ammissione alla classe di concorso richiesta, ovvero «un titolo di studio conseguito nel paese o in uno dei paesi in cui la lingua oggetto di conversazione è lingua madre corrispondente a diploma di istruzione secondaria di secondo grado, congiunto ai titoli professionali», che le hanno consentito di essere inserita nelle graduatorie di istituto e di ottenere numerose nomine a tempo determinato.

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Non è per altro possibile procedere all'attribuzione del relativo titolo abilitante in quanto la normativa vigente limita il riconoscimento solo alle professioni ed ai relativi titoli previsti nello Stato estero.
Nel caso di cui trattasi, Conversazione di lingua straniera inglese non è una professione regolamentata a Malta e l'idoneità per detto insegnamento può essere conseguita mediante partecipazione all'apposita procedura concorsuale.

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ALLEGATO 3

5-04773 Vannucci: Sull'attivazione del corso in design della moda presso l'Università di Urbino

TESTO DELLA RISPOSTA

La normativa di riferimento in materia di attivazione/disattivazione dei corsi universitari è rappresentata dal decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270 secondo il quale le università, con apposite deliberazioni, «attivano i corsi di studio nel rispetto dei requisiti strutturali, organizzativi e di qualificazione dei docenti dei corsi determinati con decreto del Ministro nell'osservanza degli obiettivi e dei criteri della programmazione del sistema universitario, previa relazione favorevole del Nucleo di valutazione dell'università. Nel caso di disattivazioni, le università assicurano comunque la possibilità per gli studenti già iscritti di concludere gli studi conseguendo il relativo titolo e disciplinano la facoltà per gli studenti di optare per l'iscrizione ad altri corsi di studio attivati» (articolo 9, comma 2).
Con decreto ministeriale 22 settembre 2010, n. 17 il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha dettato i requisiti necessari per l'attivazione annuale dell'offerta formativa degli atenei statali e non statali. Tali requisiti, ai sensi dell'articolo 2 del citato decreto, sono preordinati ad indirizzare le azioni delle Università nelle tre fasi di definizione della propria offerta formativa consistenti, in particolare:
a) nell'attività di progettazione e riprogettazione dei corsi di studio;
b) attività correlate all'attivazione dei corsi di studio;
c) funzionamento effettivo del corso di studio, anche ai fini dell'attribuzione delle risorse ministeriali.

Nel rispetto di tali disposizioni le università hanno piena autonomia nella decisione sull'attivazione e disattivazione dei corsi di studio.
Per quanto riguarda in particolare il corso triennale di laurea in «Discipline della Moda» dell'Università degli Studi di Urbino «Carlo Bo», il Senato Accademico, nella seduta del 22 marzo 2011, ha deliberato la non attivazione dello stesso per l'anno accademico 2011-2012. Il corso proseguirà pertanto soltanto come corso ad esaurimento per gli anni successivi al primo.
La disattivazione del corso - per il quale erano disponibili solo i nove docenti previsti ai sensi del decreto ministeriale n. 544 del 2007 - è stata assunta dal Senato Accademico in seguito alla decisione di applicare sin dall'a.a. 2011-2012 il decreto ministeriale n. 17 del 2010, innalzando il numero dei requisiti di docenza a dodici unità.
Per completezza di informazione si segnala che in applicazione dei criteri dettati dal citato decreto ministeriale n. 17 del 2010, l'università interessata non ha attivato le iscrizioni al primo anno in altri otto corsi di studio, trasformati in curricula o, come nel caso in esame, in corsi di Alta Formazione su proposta delle facoltà.
Si precisa, inoltre, che l'offerta formativa nel suo complesso è stata oggetto di confronto nell'ambito della Conferenza dei Rettori delle Università Marchigiane e di consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, dei servizi e delle professioni.

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Elementi sintetici caratterizzanti il corso di laurea in «Design della Moda» (L-3) dell'Università degli Studi di Urbino «Carlo Bo».

Il corso triennale in «Discipline della Moda» (L-3), istituito in Ateneo sin dal 1987, per l'a.a. 2011-2012 proseguirà solo come corso ad esaurimento, essendo stata deliberata dal Senato Accademico nella seduta del 22 marzo 2011 la non attivazione al primo anno.
La disattivazione del corso - per il quale erano disponibili i 9 docenti previsti ai sensi del DM 544/2007, è stata assunta dal Senato Accademico in seguito alla decisione di applicare sin dall'a.a. 2011-2012 il decreto ministeriale 17/2010, innalzando i requisiti di docenza a 12 unità.
Il tavolo di concertazione con le «Organizzazioni rappresentative nel mondo della produzione, dei servizi e delle professioni» nell'incontro del 9 marzo 2011 ha espresso rammarico per il venir meno di un corso percepito come qualificante e rispondente alle esigenze del territorio.
Al tavolo di concertazione partecipano: il sindaco del comune di Urbino, il Presidente Provincia di Pesaro e Urbino, un rappresentante della Giunta della Regione Marche, il Presidente dell'ERSU di Urbino, il Segretario Generale UST CISL, il Segretario Generale CGIL provinciale, il Segretario Generale della C.C.I.A.A., un rappresentante della Segreteria provinciale CNA, un rappresentante di Confindustria di Pesaro e Urbino, un rappresentante dell'API Pesaro, un rappresentante dell'Ass.ne Commercianti Urbino, un rappresentante della Confartigianato di Pesaro e Urbino, il Direttore Confesercenti - sede di Urbino.
Per l'a.a. 2011-2012 l'Ateneo urbinate non ha attivato le iscrizioni al primo anno in 9 corsi di studio, fra i quali figura il corso in «Discipline della Moda» (L-3), variando l'Offerta formativa come da deliberazioni in allegato.

1. Il corso in «Design della Moda» a Urbino vanta una lunga tradizione in ambito accademico:
a) Nel 1987 si ha l'Atto costitutivo dell'Associazione Moda e Cultura, costituita per volontà di alcuni tra i maggiori imprenditori del settore negli anni ottanta - Piero Guidi, Genny, Nazzareno Gabrielli, Miroglio Tessile, Fiorucci, Giorgio Grati, Benetton, Diego della Valle, Corneliani, Marzotto, Icap e Società Italiana Manifatture - ma ne facevano parte lo stesso Ateneo e la Regione Marche attraverso la Finanziaria regionale Marche SpA. Era presieduta da Elio Fiorucci.
b) Istituito nell'a.a. 1988/89 il corso in «Costume e Moda» nell'ambito della Scuola Diretta a Fini Speciali;
c) Trasformazione nell'a.a. 2001/02 - in corso di laurea interfacoltà in «Design 2 e discipline della Moda» ex decreto ministeriale n. 509 del 1999;
d) Trasformazione nell'a.a. 2008/09 in corso di laurea interfacoltà in «Discipline della Moda» ex decreto ministeriale n. 270 del 2004;

2. In ragione della presenza di laboratori, il corso è ad accesso programmato locale (62 posti all'anno, di cui 12 riservati a studenti stranieri) e risponde ad esigenze sia locali che nazionali;
3. Numerosità studenti iscritti:
A.A. 2005/06 151;
A.A. 2006/07 158;
A.A. 2007/08 193;
A.A. 2008/09 210;
A.A. 2009/10 191;
A.A. 2010/11 189.

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ALLEGATO 4

5-04806 Ghizzoni: Questioni connesse all'inclusione degli alunni disabili nelle manifestazioni sportive

TESTO DELLA RISPOSTA

Le Onorevoli interroganti invitano il Governo ad assumere iniziative per ottemperare agli impegni previsti dalla risoluzione n. 8-00116, approvata nel corso della seduta di questa Commissione svoltasi in data 6 aprile 2011, inerente l'esclusione delle alunne e degli alunni con disabilità dalla finale nazionale di corsa campestre dei Giochi sportivi studenteschi, ritenendo che le indicazioni diramate al riguardo dal Ministero con nota prot. n. 3523 del 21 aprile 2011 disattendano gli impegni assunti in sede parlamentare.
Sulla questione sono stati presentati diversi atti parlamentari di analogo contenuto. Si ricorda, in particolare, la risposta data in VII Commissione del Senato in data 4 maggio 2011 all'interrogazione n. 3-01983 ed, ancora, la risoluzione n. 7-00542 approvata in Commissione bilancio della Camera con il n. 8-00117, che impegna il Governo «a destinare, con apposito decreto, una quota delle risorse di cui all'articolo 1, comma 40, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, pari a sei milioni di euro, ad un contributo all'attività istituzionale del Comitato italiano paralimpico».
Come riferito nelle precedenti occasioni, si ricorda che il progetto tecnico dei Giochi sportivi studenteschi elaborato dal MIUR, relativamente all'anno scolastico 2010/2011 (nota n. 5724 del 20/09/2010), evidenzia lo stretto rapporto di collaborazione instaurato, sulla base dei rispettivi protocolli di intesa sottoscritti dal Ministro sia con il CONI che con il Comitato italiano paralimpico, massimo organismo istituzionale preposto alla cura dello sport per i disabili.
Ciò comporta che ogni decisione sullo svolgimento delle finali nazionali dei suddetti Giochi (preceduti da attività di avviamento alla pratica sportiva svolte in tutte le scuole e da fasi selettive di istituto, comunali, provinciali e regionali) viene assunta d'intesa con gli stessi in un quadro innovativo di sinergie operative e finanziarie.
Gli alunni con disabilità seguono il medesimo percorso di pratica sportiva dei normodotati ed accedono alle finali nazionali o unitamente alle rappresentative studentesche qualificate in ogni regione, se si tratta di giochi di squadra compatibili con la natura della disabilità, o individualmente e/o per gruppi se si tratta di sport paralimpici ove gli stessi competono tra loro.
Si ricorda anche che le finali nazionali non hanno mai interessato tutte le discipline sportive, ma soltanto una parte di esse. Il rapporto sinergico instaurato con il CONI ed il CIP ha consentito, mediante la compartecipazione delle Federazioni sportive all'organizzazione delle finali interessate al loro svolgimento, di ampliare il numero delle discipline sportive presenti agli eventi citati, consentendo una presenza anche a quelle che non avevano mai avuto occasione di pervenire al livello nazionale a causa della ridotta adesione da parte degli studenti.
Tali nuove modalità hanno consentito una più ampia presenza di studenti con disabilità rispetto agli anni precedenti. Pertanto, non ci si può riferire alla sola corsa campestre, per la quale il CIP ha ritenuto di non organizzare le finali nazionali; infatti, questa disciplina rientra tra le molteplici specialità che fanno capo

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alla Federazione italiana dell'atletica leggera, nell'ambito della quale, peraltro, si è verificata un'accresciuta partecipazione degli studenti con disabilità per quelle specialità che hanno visto lo svolgimento della rispettiva finale nazionale.
Si forniscono di seguito i dati degli alunni con disabilità che hanno partecipato alle finali nazionali dei Giochi sportivi studenteschi per l'anno scolastico 2010/2011, distinti tra le varie discipline.
Alunni della scuola secondaria di primo grado:
salto in lungo 11;
vortex 32;
80 metri piani 57;
corsa orientamento 25;
arrampicata sportiva 4.

Alunni del secondo ciclo:
100 metri piani 25;
1.000 metri 27;
getto del peso 33;
salto in lungo 19;
salto in alto 2;
corsa orientamento 30;
arrampicata sportiva 5;
vela 13.

I dati sopra riportati hanno registrato una maggiore partecipazione degli alunni con disabilità alle finali stesse, a riprova della positività del lavoro fin qui svolto con l'impegno e la cooperazione di tutti gli operatori coinvolti.
Si è preso, comunque, atto dell'attenzione che gli interroganti, in questa come in altre occasioni, hanno manifestato verso il tema e sono state instaurate interlocuzioni specifiche al riguardo con i partner istituzionali, al fine di incrementare ulteriormente la partecipazione dei disabili, nei limiti connessi alle compatibilità finanziarie.
L'attenzione di questo Ministero alla pratica sportiva degli alunni disabili ha trovato un ulteriore momento di conferma nelle recenti Finali Nazionali di Vela svoltesi a Policoro (MT). In tale circostanza infatti la Federazione interessata, di intesa con il Ministero, ha organizzato, al di fuori delle competizioni connesse alle finali, una manifestazione collaterale con imbarcazioni appositamente predisposte per i disabili. Ciò quale segnale di ulteriore doverosa attenzione nei riguardi di tali allievi.