CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 giugno 2011
500.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni concernente la strategia tematica sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti. COM(2011)13 definitivo.

PROPOSTA DI DOCUMENTO FINALE

La VIII Commissione ambiente;
esaminata la relazione della Commissione europea concernente la strategia tematica sulla prevenzione e riciclaggio dei rifiuti (COM(2011)13);

rilevato che:
il documento è finalizzato a verificare lo stato di avanzamento e i progressi realizzati in relazione alla Strategia sulla prevenzione e sul riciclaggio dei rifiuti adottata nel 2005;
dai dati raccolti risulta che, se sotto alcuni profili sono stati ottenuti risultati apprezzabili, sotto altri aspetti continuano a persistere vistosi ritardi e difficoltà, come emerge in particolare dall'incidenza delle procedure di infrazione in materia di rifiuti che tuttora rappresentano il 20 per cento di quelle relative al settore ambientale complessivamente considerato;
particolare importanza assume l'adozione, sulla base di una specifica legislazione europea, del concetto di «ciclo di vita» nella gestione dei rifiuti, in base al quale gli stessi non devono però costituire esclusivamente materiali da scartare, ma rappresentano risorse suscettibili di riutilizzo, riciclaggio e recupero;
in questa prospettiva diventa essenziale perseguire gli obiettivi di trasformare in soluzione residuale lo smaltimento e di ridurre la produzione di rifiuti, con particolare riguardo a quelli pericolosi;
particolarmente significativo appare la valutazione della Commissione in base alla quale il riciclo del 70 per cento dei rifiuti a livello di UE assicurerebbe la creazione di 500 mila nuovi posti di lavoro;
lo stato di attuazione degli obiettivi stabili presenta forti differenze all'interno dell'Unione europea; ciò vale, in particolare, per quanto concerne il recupero di rifiuti e lo smaltimento in discarica; sotto questo profilo, i dati relativi all'Italia non appaiono incoraggianti registrando il nostro Paese significativi ritardi rispetto a quelli più avanzati, alcuni dei quali sono addirittura pervenuti a stabilire il divieto di smaltimento in discarica;
analoghe difficoltà si registrano per quanto concerne la raccolta differenziata che nel nostro Paese evidenzia forti divari tra le diverse aree territoriali, con gravi ritardi da parte delle regioni del Mezzogiorno;
rilevata, altresì, la necessità che il presente documento finale sia trasmesso alla Commissione europea, nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio;

esprime una valutazione positiva con le seguenti osservazioni:
a) si proceda, così come previsto dalla direttiva europea 98/2008, alla definizione del Piano di prevenzione e di riduzione della produzione dei rifiuti attraverso politiche innovative per ridurre

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gli imballaggi dei prodotti (eco design, acquisti verdi, ....) anche con l'obiettivo di creare nuovi posti di lavoro.
b) si prosegua il lavoro di periodico e puntuale monitoraggio dello stato attuazione degli impegni assunti, in modo da fornire tutti gli elementi di conoscenza utili sia ad evidenziare ritardi e disfunzioni sia ad individuare strumenti di coordinamento fra le politiche in materia di rifiuti dei diversi Paesi membri;
c) per quanto specificamente la situazione nel nostro Paese, si attribuisca carattere prioritario all'obiettivo della riduzione drastica della percentuale dei rifiuti conferiti in discarica attraverso una politica coerente e organica che induca tutte le amministrazioni, e in particolare quelle delle aree del Mezzogiorno in cui si evidenziano i più vistosi ritardi, a realizzare risultati concreti sul terreno della raccolta differenziata e del recupero di materie;
d) si persegua con altrettanta coerenza l'obiettivo del riutilizzo dei rifiuti, in coerenza con il concetto di «ciclo di vita» dei rifiuti, non soltanto ai fini del recupero di materie prime, ma anche per la produzione di energia, la creazione di nuove opportunità di lavoro e la riduzione dell'impatto ambientale derivante dallo smaltimento in discarica dei rifiuti.

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ALLEGATO 2

Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni concernente la strategia tematica sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti. COM(2011)13 definitivo.

DOCUMENTO FINALE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione ambiente;
esaminata la relazione della Commissione europea concernente la strategia tematica sulla prevenzione e riciclaggio dei rifiuti (COM(2011)13);

rilevato che:
il documento è finalizzato a verificare lo stato di avanzamento e i progressi realizzati in relazione alla Strategia sulla prevenzione e sul riciclaggio dei rifiuti adottata nel 2005;
dai dati raccolti risulta che, se sotto alcuni profili sono stati ottenuti risultati apprezzabili, sotto altri aspetti continuano a persistere vistosi ritardi e difficoltà, come emerge in particolare dall'incidenza delle procedure di infrazione in materia di rifiuti che tuttora rappresentano il 20 per cento di quelle relative al settore ambientale complessivamente considerato;
particolare importanza assume l'adozione, sulla base di una specifica legislazione europea, del concetto di «ciclo di vita» nella gestione dei rifiuti, in base al quale gli stessi non devono però costituire esclusivamente materiali da scartare, ma rappresentano risorse suscettibili di riutilizzo, riciclaggio e recupero;
in questa prospettiva diventa essenziale perseguire gli obiettivi di trasformare in soluzione residuale lo smaltimento e di ridurre la produzione di rifiuti, con particolare riguardo a quelli pericolosi;
particolarmente significativo appare la valutazione della Commissione in base alla quale il riciclo del 70 per cento dei rifiuti a livello di UE assicurerebbe la creazione di 500 mila nuovi posti di lavoro;
lo stato di attuazione degli obiettivi stabili presenta forti differenze all'interno dell'Unione europea; ciò vale, in particolare, per quanto concerne il recupero di rifiuti e lo smaltimento in discarica; sotto questo profilo, i dati relativi all'Italia non appaiono incoraggianti registrando il nostro Paese significativi ritardi rispetto a quelli più avanzati, alcuni dei quali sono addirittura pervenuti a stabilire il divieto di smaltimento in discarica;
analoghe difficoltà si registrano per quanto concerne la raccolta differenziata che nel nostro Paese evidenzia forti divari tra le diverse aree territoriali, con gravi ritardi da parte delle regioni del Mezzogiorno;
rilevata, altresì, la necessità che il presente documento finale sia trasmesso alla Commissione europea, nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio;

esprime una valutazione positiva con le seguenti osservazioni:
a) si proceda, così come previsto dalla direttiva europea 98/2008, alla definizione del Piano di prevenzione e di riduzione della produzione dei rifiuti attraverso politiche innovative per ridurre

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gli imballaggi dei prodotti (eco design, acquisti verdi, ....) anche con l'obiettivo di creare nuovi posti di lavoro.
b) si prosegua il lavoro di periodico e puntuale monitoraggio dello stato attuazione degli impegni assunti, in modo da fornire tutti gli elementi di conoscenza utili sia ad evidenziare ritardi e disfunzioni sia ad individuare strumenti di coordinamento fra le politiche in materia di rifiuti dei diversi Paesi membri;
c) per quanto specificamente la situazione nel nostro Paese, si attribuisca carattere prioritario all'obiettivo della riduzione drastica della percentuale dei rifiuti conferiti in discarica attraverso una politica coerente e organica che induca tutte le amministrazioni, e in particolare quelle delle aree del Mezzogiorno in cui si evidenziano i più vistosi ritardi, a realizzare risultati concreti sul terreno della raccolta differenziata e del recupero di materie;
d) si persegua con altrettanta coerenza l'obiettivo del riutilizzo dei rifiuti, in coerenza con il concetto di «ciclo di vita» dei rifiuti nell'accezione più ampia, non soltanto ai fini del recupero di materie prime, ma anche per la produzione di energia, la creazione di nuove opportunità di lavoro e la riduzione dell'impatto ambientale derivante dallo smaltimento in discarica dei rifiuti.