CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 giugno 2011
495.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-04233 Fedriga: Assenze per malattie pagate dall'INPS ai piloti della società Alitalia-Cai.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'onorevole Fedriga, nel rilevare - con il presente atto parlamentare - presunti comportamenti fraudolenti posti in essere dal personale dirigenziale della società Alitalia-Cai ai danni dell'Inps, chiede di conoscere la percentuale di assenze per malattia pagate - nel corso del 2010 - dall'Istituto medesimo ai piloti della predetta società.
Preciso al riguardo - sulla base di quanto comunicato dall'Inps - che il personale navigante dell'aviazione civile - non essendo tenuto, ai sensi della vigente normativa, al versamento all'Inps della contribuzione di malattia - continua a percepire la normale retribuzione anche nei casi di assenza per incapacità temporanea al lavoro dovuta a malattia.
Per tali soggetti, infatti, l'evento malattia trova una puntuale disciplina nell'ambito della contrattazione collettiva di categoria.

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ALLEGATO 2

5-04388 Codurelli: Su un bando di concorso di competenza dell'INPDAP.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'interrogazione che passo ad illustrare verte sulla nuova procedura adottata dall'Inpdap per l'organizzazione e la gestione del progetto concernente soggiorni estivi in Italia ed all'estero per i giovani.
Su richiesta del Ministero che rappresento, l'Istituto ha fatto sapere che tale progetto ha assunto nel corso degli anni rilevanti dimensioni quantitative e qualitative, tant'è che nella stagione 2010 ne hanno beneficiato circa 40 mila giovani con una spesa di poco inferiore ai 70 milioni di euro.
L'istituto nel definire, per l'anno in corso, il relativo progetto ha inteso valorizzare l'esperienza maturata negli anni passati cercando di eliminare le criticità del precedente modello gestionale e cercando di soddisfare le aspettative delle famiglie di una maggiore valorizzazione, in termini di crescita umana e formativa, dei soggiorni per giovani. In tale ottica, il concorso 2011, denominato «Valore vacanza», vuole consolidare ed ampliare dal punto di vista contenutistico la fruizione delle opportunità dedicate ai giovani attraverso la valorizzazione della pratica sportiva, delle arti coreutiche, della musica, delle abilità manuali e informatiche, dell'ambiente, delle iniziative culturali e ricreative e dello studio delle lingue straniere.
Per quanto concerne l'individuazione dei fornitori dei «pacchetti vacanza», l'Istituto ha fatto sapere che la precedente procedura concorsuale di appalto, lunga e complessa, richiedeva «specifiche tecniche» molto articolate e valutazioni soggettive frequentemente oggetto di ricorsi giurisdizionali, con elevati tassi di conflittualità tra l'Istituto e fornitori e tra i medesimi fornitori, comportando perciò un evidente dispendio di tempo e denaro per l'Istituto. Le esperienze degli anni passati hanno rilevato, inoltre, numerosi casi di rinuncia da parte dei beneficiari riconducibili all'assegnazione «d'ufficio» delle destinazioni e delle date di partenza e che potevano risultare non in linea con le necessità delle famiglie.
L'Inpdap ha cercato di individuare, perciò, un nuovo modello gestionale del servizio che garantisse maggiore trasparenza nell'individuazione dei soggetti fornitori e nell'assegnazione del beneficio. In tal senso, con la formula dell'«accreditamento» delle imprese erogatrici, la scelta dei fornitori viene demandata direttamente ai soggetti beneficiari, mentre l'Istituto si limita ad individuare i «requisiti di qualità» minimi e a verificare - mediante i previsti controlli - il rispetto degli impegni contrattuali da parte dei soggetti fornitori.
In particolare la scelta della procedura di accreditamento, in linea con gli indirizzi della legge 328/2000, è suscettibile di ampliare in numero e qualità l'offerta dei pacchetti vacanze, quindi delle strutture, dei periodi e delle opportunità, consentendo alle famiglie una maggiore e più ampia scelta, e quindi, di conseguenza, di ridurre il numero delle rinunzie. Nel contempo gli standard qualitativi offerti risultano essere, come evidenziato chiaramente nel bando di accreditamento, identici a quelli proposti nelle procedure di gara degli anni passati con la sola differenza che tali standard oggi rappresentano la soglia minima richiesta mentre nella precedente procedura costituivano normalmente il «massimo» offerto dalle aziende concorrenti.

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L'Inpdap ritiene, pertanto, che tale nuovo modello avvii meccanismi di concorrenza utili ad aumentare rapidamente la qualità e i contenuti dei soggiorni, in relazione alle reali aspettative delle famiglie utenti.
Per quanto concerne il contributo economico a carico delle famiglie, posso chiarire che tali soggiorni, rientrando nell'ambito delle prestazioni sociali, prevedono, secondo le indicazioni del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, oltre ad un contributo fisso uguale per tutti i fruitori anche una quota variabile in relazione al reddito rilevato dall'ISEE. In ogni caso, la forbice di spesa a carico delle famiglie, riferita alla scelta fra il soggiorno più costoso e quello meno costoso, può considerarsi veramente esigua e non discriminante. La formula dell'«accreditamento», infatti, consente alle famiglie di indirizzare la propria scelta verso l'offerta che, in termini complessivi, risulta essere maggiormente rispondente alle loro esigenze.
Preciso, inoltre, che il Piano della Performance adottato dall'Istituto ha stabilito una maggiorazione del 10 per cento rispetto al contributo previsto negli anni passati.
L'Inpdap ha precisato, inoltre, che il costo del pacchetto vacanze, oltre alle opportunità di cui s'è detto, comprende anche i costi per la sorveglianza medica, la presenza di osservatori Inpdap presso le diverse strutture, l'organizzazione dei punti di raccolta e di accompagno dei giovani, gli eventuali presidi per persone con disabilità.
Da ultimo, per quanto riguarda il sistema informatico, l'Istituto ha comunicato di aver implementato una specifica procedura informatica del sistema esistente, senza, quindi, porre in essere alcun cambiamento. Si tratta, perciò, di un investimento che nell'immediato ha determinato per l'Istituto una riduzione dei tempi ed un minor impegno di risorse umane nella realizzazione del data entry; infatti, delle circa sessantamila domande presentate, oltre venticinquemila sono pervenute via web proprio grazie a tale implementazione. L'Inpdap ha fatto sapere, inoltre, che tutte le eventuali comunicazioni saranno realizzate attraverso posta elettronica ed SMS e che i pagamenti delle quote a carico delle famiglie avverranno attraverso incassi domiciliati presso gli uffici postali producendo, perciò, una notevole riduzione delle spese postali.

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ALLEGATO 3

5-04468 Braga: Iniziative dell'INAIL a tutela dei portalettere dipendenti di Poste Italiane.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'interrogazione parlamentare dell'onorevole Braga, riguardante la sicurezza del personale portalettere, trae origine dall'incidente mortale di un dipendente con contratto a tempo determinato di Poste Italiane S.p.A., avvenuto il 1o marzo 2008 mentre si trovava alla guida di un motociclo aziendale.
Nel manifestare vivo cordoglio per un evento così tragico, si deve però osservare che non appare possibile allo stato affermare che l'incidente mortale sia stato causato da presunti difetti di fabbricazione del motociclo, trattandosi di valutazione rimessa alla competente Autorità Giudiziaria. Ad ogni modo risulta a questo Ministero che Poste Italiane, appena riscontrati alcuni casi di malfunzionamento del ciclomotore Piaggio Liberty 125, è intervenuta presso il costruttore per la risoluzione del problema, emanando un'apposita informativa a tutti gli utilizzatori dei suddetti mezzi e a tutti coloro che avevano il compito di sovrintendere alla manutenzione degli stessi. L'intervento di manutenzione si è concluso nel 2007, ben prima, dunque, dell'incidente in parola.
Colgo l'occasione per precisare, inoltre, che motocicli e automezzi di Poste Italiane sono soggetti a regolare manutenzione ordinaria (tagliandi ogni 6.000 km, tagliandi intermedi ogni 3.000 km, così come previsto dalla casa costruttrice) e a manutenzione straordinaria per i guasti segnalati dall'utilizzatore del mezzo. Peraltro, il processo di manutenzione è disciplinato da apposita procedura operativa, che prevede vari livelli di controllo e di responsabilità a specifiche scadenze o all'occorrenza.
L'INAIL ha chiarito di aver trattato l'infortunio mortale richiamato dall'interrogante alla stregua di ogni altro infortunio sul lavoro, in quanto la tutela assicurativa prevista dal decreto del Presidente della Repubblica n. 1124 del 1965 estende il proprio ambito d'applicazione a tutte le forme di lavoro subordinato. Nello specifico, quindi, è stata erogata la somma di 1.725,45 euro a titolo di «assegno funerario» ma non è stato possibile provvedere alla costituzione della rendita ai superstiti, né all'erogazione della speciale prestazione prevista per i familiari delle vittime di gravi incidenti sul lavoro, per l'accertata mancanza di aventi diritto in quanto il lavoratore, celibe e senza figli, viveva con i genitori e la sorella muniti di reddito proprio.
Tanto premesso, con riferimento al tema della sicurezza sul lavoro, preciso che Poste Italiane ha inserito nel documento di valutazione dei rischi, previsto dall'articolo 28 del testo unico in materia di sicurezza, l'incidente stradale e gli altri pericoli derivanti dall'utilizzo di veicoli, provvedendo ad adottare specifiche misure tra le quali un'informazione capillare destinata a tutti gli addetti ai servizi esterni.
Attualmente tutti gli operatori del recapito sono forniti, sulla base delle peculiarità orografiche delle zone nelle quali svolgono attività, di veicoli aziendali appositamente studiati e realizzati. In particolare, per i motomezzi, sono sempre stati selezionati scooter a ruota alta che

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assicura infatti una maggiore protezione agli arti inferiori dal freddo, dall'umido e in parte anche dagli urti, inoltre una ruota più alta assicura una maggiore stabilità al mezzo e una minore sensibilità alle irregolarità della strada. I motoveicoli, inoltre, sono dotati di allestimenti ergonomici, quali la mensola anteriore per il trasporto sicuro della borsa del portalettere ed un apposito baule. I veicoli, costruiti dalla Piaggio in allestimento speciale, risultano regolarmente omologati dalla Motorizzazione Civile, sia per quanto riguarda la circolazione su strada sia per i carichi trasportati.
Per ogni lavoratore, prima dell'assegnazione del mezzo, viene effettuata una verifica antropometrica in sella al motociclo e apposite prove di guida con il mezzo a pieno carico. Per quanto attiene l'adattabilità del veicolo, sono state predisposte un certo numero di versioni con la sella ribassata che assicurano un posto di guida adeguato anche ai soggetti di bassa statura.
La valutazione dei rischi professionali del portalettere ha determinato l'adozione di una serie di misure preventive e protettive, molte delle quali vanno oltre l'obbligo normativo. Infatti, a tutti gli operatori vengono forniti completi da lavoro estivi ed invernali, che comprendono indumenti ad alta visibilità, appositamente studiati per prevenire i rischi connessi al traffico, molto traspiranti e protettivi dalla pioggia, conformi alle più severe normative. Ai portalettere con motomezzo, oltre al casco motociclistico omologato, selezionato secondo criteri di praticità e comfort (ampio campo visivo, leggerezza, udibilità dei citofoni, imbottitura di conforto removibile e lavabile, aggancio rapido, colore bianco ben visibile), sono altresì forniti copripantaloni impermeabili, guanti motociclistici e calzature professionali, antiscivolo e protettive dalla pioggia.
Inoltre, le misure di tutela preventive, in linea con lo spirito della normativa, vertono su un programma strutturato d'informazione, formazione e addestramento che, nel caso del portalettere con motomezzo, è così declinato:
informazioni ed istruzioni per l'uso in sicurezza dei motomezzi aziendali distribuite in formato cartaceo;
verifica della capacità di guida, indipendentemente dal possesso del titolo di guida;
corso di formazione della durata di quattro ore per approfondire la normativa, le figure significative previste dalla normativa sulla sicurezza e le loro attribuzioni e doveri, la valutazione dei rischi per la mansione portalettere e le relative misure di tutela, gli infortuni. Nel corso è posto un particolare accento sul rispetto del codice della strada, sulle tecniche di guida e comportamento su strada e sul concetto di guida difensiva ovvero su come prevedere situazioni pericolose provocate dall'altrui comportamento di guida;
corso di addestramento della durata di oltre due ore, il cui scopo è quello di rinforzare i contenuti da trasferire su aspetti fondamentali della formazione, tra i quali l'uso del casco, le regole dell'attenzione, i comportamenti corretti e quelli errati.

Da ultimo, con specifico riferimento ai controlli sanitari relativi alla mansione del portalettere, il documento di valutazione dei rischi ha preso in considerazione, tra le mansioni lavorative valutate, quella di «portalettere a piedi» e quella di «portalettere che utilizzano mezzi meccanici», quali motomezzo ed automezzo.
Nel primo caso la valutazione ha evidenziato il rischio da movimentazione manuale dei carichi ed ha previsto la sorveglianza sanitaria, anche se alcuni accorgimenti, adottati nel corso degli anni, hanno notevolmente ridotto alcune determinanti del rischio.
Per il secondo caso sono stati identificati e valutati tutti i potenziali fattori di rischio, considerando in particolare:
a) le vibrazioni meccaniche;

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b) la movimentazione manuale dei carichi relativa alle varie fasi ed in particolare a eventuali sforzi manuali per collocare il motomezzo sul cavalletto centrale;
c) il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori dovuto a movimenti e sforzi ripetitivi;
d) l'esposizione agli agenti atmosferici;
e) gli aspetti relativi alla postura durante la guida del motomezzo.

La valutazione, che per alcuni dei fattori viene effettuata e certificata dall'INAIL (cui, per legge, sono state attribuite attività precedentemente svolte dall'ISPESL) e dalle ASL, non ha evidenziato alcun rischio avente le caratteristiche di entità e di frequenza tali da rendere obbligatoria la sorveglianza sanitaria.