CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 aprile 2011
468.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

DL 27/2011: Misure urgenti per la corresponsione di assegni una tantum al personale delle forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (C. 4220 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XI Commissione,
esaminato il disegno di legge n. 4220, di conversione in legge del decreto-legge n. 27 del 2011, recante «Misure urgenti per la corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco», come risultante dagli emendamenti approvati dalle Commissioni riunite I e IV;
rilevato che il provvedimento è stato emanato dal Governo, dando seguito a precisi impegni assunti in sede parlamentare, al fine di attribuire un riconoscimento economico aggiuntivo al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, fortemente impegnato - soprattutto nel corso degli ultimi anni - in una significativa attività di prevenzione e vigilanza, oltre che nello svolgimento di delicati incarichi di sicurezza pubblica, non soltanto sul territorio italiano, ma anche all'estero;
preso atto che il testo risultante dagli emendamenti approvati sembra anche chiarire in termini positivi alcuni aspetti problematici legati alla natura giuridico-economica degli emolumenti;
sottolineata l'opportunità di dare sempre maggiore concretezza al principio di «specificità» del comparto sicurezza e difesa, già contenuto nella legge 4 novembre 2010, n. 183 (cosiddetto «collegato lavoro»);
segnalata l'esigenza che la copertura dei costi derivanti dai benefici previsti dal decreto-legge in esame - che interessa anche l'autorizzazione di spesa prevista dall'articolo 3, comma 155, ultimo periodo, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, destinata al riallineamento di alcune posizioni di carriera del personale delle Forze Armate e al riordino dei ruoli e delle carriere del personale non direttivo e non dirigente delle Forze armate e delle Forze di polizia - possa essere accompagnata anche dalla possibilità di proseguire l'iter delle proposte di legge in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del comparto sicurezza e difesa, attualmente all'esame delle Commissioni riunite I e IV;
esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

DL 27/2011: Misure urgenti per la corresponsione di assegni una tantum al personale delle forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (C. 4220 Governo).

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE DEL DEPUTATO PALADINI

La XI Commissione,
esaminato il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge n. 27/2011 (Misure urgenti per la corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco);
rilevato che:
l'articolo 8, comma 11-bis, del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, ha istituito un Fondo destinato al finanziamento di misure perequative per il personale delle Forze armate, dell'Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza, della Polizia di Stato, dei Vigili del fuoco, del Corpo forestale e della Polizia penitenziaria interessati dal blocco dei meccanismi di adeguamento retributivo e degli automatismi stipendiali, con dotazione di 80 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2011 e 2012;
il decreto-legge in esame finanzia il citato Fondo facendolo diventare di durata triennale e non più biennale ed incrementato le sue risorse di 115 milioni per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013, raggiungendo così l'ammontare di 505 milioni di euro, così suddivisi: 195 milioni per ciascuno degli anni 2011 e 2012 e 115 milioni per l'anno 2013;
il decreto-legge stabilisce che le risorse del Fondo siano destinate alla corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
il Governo ha coperto i costi derivanti dai benefici previsti dal decreto-legge riducendo, per il triennio considerato, l'autorizzazione di spesa prevista dall'articolo 3, comma 155, ultimo periodo, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, destinata al riallineamento di alcune posizioni di carriera del personale delle Forze Armate e al riordino dei ruoli e delle carriere del personale non direttivo e non dirigente delle Forze armate e delle Forze di polizia;
creano molta preoccupazione le modalità di copertura finanziaria del decreto-legge, che toglie risorse al fondo per il riordino delle carriere, provvedimento importante nell'ottica di garantire un giusto riconoscimento al personale delle forze dell'ordine e da anni atteso dalle categorie interessate;
la riduzione di tali risorse pone una seria ipoteca sulla possibilità di proseguire l'iter delle proposte di legge in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del comparto sicurezza e difesa, attualmente all'esame delle Commissioni riunite I e IV della Camera dei deputati;
si è di fronte ad un situazione nella quale il Governo, per far fronte a un'emergenza, ne ha creata un'altra, tradendo, tra l'altro, gli impegni assunti per il riordino dei ruoli e delle carriere e per il riconoscimento della specificità del comparto della difesa, della sicurezza e del soccorso pubblico, specificità che non è certamente riconosciuta con assegni una tantum;
le Forze armate, quelle di sicurezza e del soccorso pubblico meritano di ricevere

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risposte chiare sulla possibilità di approvare le proposte di legge in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del comparto sicurezza e difesa e sulla volontà del Governo di sostenerle. In questo senso appaiono puramente demagogici gli annunci del Ministro della difesa e del Ministro dell'interno, fatti durante il Consiglio dei ministri del 23 marzo 2011, di voler procedere alla predisposizione di un disegno di legge delega in materia, se non si assicurano prima le risorse necessarie almeno a reintegrare il fondo svuotato dal decreto-legge;
nonostante il decreto-legge del Governo sia debole, insufficiente e contraddittorio, la sua non approvazione potrebbe pregiudicare ulteriormente i comparti della difesa, della sicurezza e del soccorso pubblico, perché le «misure tampone» che contiene potrebbero avere almeno l'effetto di limitare temporaneamente alcuni dei disagi dei lavoratori dei settori interessati,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:
valutino le Commissioni di merito di chiedere al Governo la possibilità di trovare una copertura finanziaria del provvedimento alternativa a quella prevista dal comma 4 dell'articolo 1, che riduce l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 3, comma 155, ultimo periodo, della legge n. 350 del 2003 (riordino delle carriere).
«Paladini».