CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 febbraio 2011
433.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-04072 Sbrollini: Sulla detenzione di alcuni cittadini italiani a Cuba.

TESTO DELLA RISPOSTA

La Farnesina segue con la massima attenzione la vicenda dei connazionali Luigi Sartorio, Angelo Malavasi e Simone Pini, che si trovano in stato di fermo dal 3 luglio scorso nell'ambito delle indagini relative alla morte di una ragazza cubana di dodici anni, avvenuta il 14 maggio a Bayamo, città della provincia di Granma a circa 700 chilometri dalla capitale.
Informata dell'arresto dal Ministero degli affari esteri cubano, la nostra Ambasciata a Cuba si è subito attivata con le autorità locali per verificare lo stato di salute dei nostri connazionali e facilitare la nomina di un legale di fiducia.
I funzionari dell'Ambasciata hanno reso più volte visita ai signori Sartorio e Pini, trasferiti nel carcere del Combinado dell'Este nella periferia de L'Avana, e al Signor Malavasi, condotto nel penitenziario della Condesa, a circa un'ora di macchina dalla capitale. I signori Sartorio e Pini sono stati assistiti anche lo scorso 24 gennaio subito prima dell'interrogatorio svolto dal pubblico ministero incaricato delle indagini.
L'azione della nostra Rappresentanza diplomatica è stata mirata, in particolare, ad ottenere la garanzia di adeguate condizioni di detenzione e la precisa formulazione dei capi di imputazione, sottolineando la linea difensiva dei connazionali Sartorio e Pini che hanno affermato di trovarsi in Italia nel giorno in cui si sono verificati i fatti oggetto dell'indagine.
La nostra Ambasciata ha evidenziato alle autorità locali che il signor Sartorio soffre di patologie che richiedono continui controlli medici, appropriate misure sanitarie ed una più completa alimentazione. Nell'ultima visita consolare, le sue condizioni di salute sono apparse buone, tenuto conto della permanenza in carcere. Egli ha anche potuto ricevere beni di conforto.
Grazie agli interventi sul Ministero dell'Interno cubano, il trattamento detentivo è migliorato. Per i signori Sartorio e Pini è stato, inoltre, richiesto il trasferimento al carcere della Condesa, dove le condizioni detentive risultano meno gravose.
In merito ai capi di imputazione, il fascicolo è ancora sottoposto a segreto istruttorio. In base alla normativa cubana, il termine per la conclusione delle indagini è prorogabile a 180 giorni e suscettibile di ulteriore estensione in caso di particolare gravità.
L'Ambasciata è intervenuta ufficialmente per conoscere i dettagli del procedimento investigativo. Al momento, tuttavia, anche dopo l'incontro con il procuratore del 24 gennaio scorso, l'accusa non è stata formalizzata ed il fascicolo rimane inaccessibile.
La nostra Ambasciata a Cuba ha consigliato ai nostri connazionali di presentare ogni prova utile a dimostrare la presenza in Italia all'epoca dei fatti. Il signor Sartorio ha, per parte sua, consegnato una dichiarazione del suo avvocato italiano che asserisce di aver incontrato il connazionale il giorno in cui è deceduta la vittima, una copia di verbale di interrogatorio svolto dalla Guardia di Finanza di Vicenza datato 17 maggio 2010 (ovvero tre giorni dopo gli avvenimenti), e una dichiarazione della Società Aeroporto di Linate (priva di firma) che attesta la presenza nella struttura milanese il 26 maggio.

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Il materiale è stato fornito alle autorità locali, le quali hanno chiarito che, per essere ammissibili, i documenti devono essere autenticati dagli uffici consolari cubani in Italia e corredati da traduzione conforme. La nostra Ambasciata a Cuba ha provveduto a richiedere alle locali autorità di immigrazione la certificazione dei movimenti di ingresso e uscita dei connazionali.
La Farnesina, in sinergia con la nostra Rappresentanza diplomatica a L'Avana, continuerà a fornire la massima assistenza ai nostri tre connazionali - così come a ogni cittadino italiano che si trovi in carcere nell'isola - monitorando gli sviluppi della vicenda e vigilando sul corretto svolgimento del procedimento giudiziario.

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ALLEGATO 2

5-04090 Zazzera: Sulla detenzione di un cittadino italiano a Dubai.

TESTO DELLA RISPOSTA

Alla Farnesina risulta che il connazionale cui fa riferimento l'onorevole interrogante è stato arrestato il 6 dicembre scorso a Dubai dalle autorità degli Emirati Arabi Uniti con l'accusa di «offesa al pudore e condotta sconveniente», ovvero di molestie sessuali nei confronti di una passeggera indonesiana su di un volo della compagnia «Emirates».
Attualmente il connazionale si trova in stato di fermo presso il centro detentivo dell'aeroporto di Dubai, sottoposto ad indagine istruttoria da parte delle autorità locali. Secondo quanto riferito dal nostro Consolato Generale sul posto, la decisione del giudice sul possibile prosieguo del procedimento potrebbe aver luogo dopo che il perito medico avrà fornito valutazioni sulle condizioni di stabilità psichica del cittadino italiano, ed in particolare sulle sue capacità di intendere e di volere al momento dei fatti che gli sono addebitati.
Sotto il profilo dell'intervento della Farnesina, appena si è appreso dell'arresto, il Consolato Generale a Dubai si è immediatamente attivato per fornire la massima assistenza consolare al nostro connazionale.
I nostri funzionari hanno visitato più volte il connazionale, mantenendo contatti telefonici sia con lui che con i suoi familiari. Il Consolato Generale ha tradotto in arabo le perizie mediche e le prescrizioni dei medici curanti, e le ha inoltrate alle competenti autorità locali, consentendogli di continuare la propria terapia.
Il Consolato Generale ha, inoltre, fornito piena collaborazione allo zio del connazionale e al legale italiano della famiglia nel corso della loro permanenza a Dubai. Si è altresì provveduto a consigliare un avvocato locale favorevolmente noto.
Questa la situazione ad oggi, che presenta evidentemente aspetti delicati, alla luce della normativa locale. Il Ministero degli Esteri continuerà, in stretto raccordo con il Consolato Generale a Dubai e con i legali del connazionale, ad essergli vicino, fornendo ogni possibile sostegno, nell'auspicio che gli sviluppi sul piano giudiziario possano essere positivi.

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ALLEGATO 3

5-04085 Narducci: Sulla situazione dell'anagrafe degli italiani all'estero.

TESTO DELLA RISPOSTA

La Farnesina è impegnata da tempo a fronteggiare la questione sollevata dall'onorevole interrogante, ovvero la necessità di un completo allineamento tra i dati dell'AIRE - l'anagrafe gestita dai Comuni e dal Ministero dell'Interno - e quelli registrati negli elenchi istituiti presso gli uffici consolari all'estero.
Si tratta di un obiettivo prioritario al cui perseguimento sono stati dedicati negli ultimi anni sforzi rilevanti, anche alla luce dell'introduzione del voto all'estero. L'azione, condotta in sinergia con il Viminale, ha avuto di mira il superamento di incongruenze che risalivano al passato.
Confrontati con la situazione del 2004, i dati statistici sul livello di allineamento raggiunto a fine 2010 dimostrano una tendenza positiva:
1. La percentuale dei dati allineati ha raggiunto il 91,3 per cento rispetto al 79,5 per cento del 2004. Ciò ha consentito di far salire il totale degli iscritti nell'elenco unico ad oltre quattro milioni (4.115.235) dai tre milioni e mezzo circa (3.436.846) di partenza.
2. La percentuale di nominativi inseriti nei soli elenchi consolari (cosiddetti dati «SoloMAE») è scesa dal 37,9 per cento al 14,3 per cento, più che dimezzando il loro totale (passato da 1.306.291 a 588.587).
3. Anche il dato complessivo dei nominativi registrati solo nell'AIRE (cosiddetti dati «SoloMIN») è stato ridotto della metà (scendendo da 703.225 del 2004 a 355.402 del 2010).

Questi significativi risultati sono il frutto, oltre che della gestione ordinaria, anche di iniziative straordinarie di bonifica degli archivi consolari, in particolare di quella realizzata a costo zero dalla Farnesina nel 2010, che ha contribuito ad incrementare dello 0,7 per cento il tasso di allineamento rispetto al 2009. Analoga operazione è in corso di attuazione per il 2011, unitamente ad altri interventi mirati.
La Farnesina svolge, al contempo, una costante opera di monitoraggio sulla gestione degli elenchi da parte degli uffici consolari, verificando la correttezza delle procedure seguite ed aggiornando gli addetti sulle migliori prassi da seguire anche mediante un apposito help-desk.
Da un'analisi condotta nel 2010 su 90 sedi - che coprono oltre il 60 per cento dei dati non allineati - è, peraltro, emerso che circa un quarto delle posizioni sono in realtà presenti sia negli elenchi consolari che nell'AIRE dei Comuni, ma con minime differenze che ne impediscono l'allineamento tecnico. La relativa armonizzazione è subordinata all'intervento nella banca dati che contiene l'informazione erronea. Gli uffici consolari provvedono, pertanto, a segnalare ai Comuni competenti le correzioni da effettuare nelle rispettive anagrafi.
In merito alle registrazioni dei nuclei familiari, è opportuno considerare che l'iscrizione nell'elenco unico prescinde dalla registrazione dei rapporti di parentela. Essa dipende dai requisiti previsti dalla normativa in materia anagrafica ed, in particolare, dal possesso della cittadinanza italiana. Si può pertanto verificare

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che familiari conviventi non siano necessariamente registrati come appartenenti allo stesso nucleo familiare. Tale circostanza non osta, comunque, in alcun modo né all'inclusione nell'elenco aggiornato né, quando ricorrano i requisiti, all'esercizio del voto all'estero.
Per ottimizzare il livello di allineamento, il Ministero degli Affari Esteri sta definendo un progetto congiunto con il Ministero dell'Interno denominato «Cons 01 elettronico», che prevede la condivisione telematica dei dati tra uffici consolari e Comuni. L'iniziativa si inserisce nel più ampio quadro del Sistema Integrato di Funzioni Consolari, l'innovativa piattaforma operativa su cui ho avuto modo di fornire informazioni in precedenza.
Il progetto «Cons 01 elettronico» è attualmente in fase di sperimentazione e l'auspicio è di renderlo operativo entro la fine del 2011 in alcune sedi pilota. Esso permetterà alle informazioni anagrafiche dei nostri cittadini di confluire per via telematica in un'unica banca dati condivisa fra Consolati e Comuni. La nuova modalità di trasmissione consentirà - a regime - l'automatico aggiornamento dei dati e, quindi, il progressivo azzeramento delle discrepanze residue tra AIRE ed elenchi consolare.