CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 gennaio 2011
430.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO
Pag. 54

ALLEGATO 1

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2010/12/UE per quanto concerne la struttura e le aliquote delle accise che gravano sui tabacchi lavorati. Atto n. 316.

DOCUMENTAZIONE DEPOSITATA DAL RAPPRESENTANTE DEL GOVERNO

Pag. 55

Pag. 56

Pag. 57

Pag. 58

ALLEGATO 2

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/6/CE che modifica la direttiva 97/67/CE per quanto riguarda il pieno completamento del mercato interno dei servizi postali comunitari. Atto n. 313.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI APPROVATA

La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/6/CE che modifica la direttiva 97/67/CE per quanto riguarda il pieno completamento del mercato interno dei servizi postali comunitari;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, per cui:
l'inquadramento nell'organico dell'Agenzia nazionale di regolamentazione del settore postale del personale proveniente dal Ministero dello sviluppo economico - Direzione generale per la regolamentazione del settore postale, non comporta effetti finanziari negativi in quanto allo stesso personale continua ad applicarsi il contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto di provenienza;
le disposizioni di cui all'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo n. 261 del 1999, introdotto dall'articolo 1, comma 3, dello schema di decreto in esame, nel prevedere che a decorrere dal 1o giugno 2012 sia esclusa dall'ambito del servizio universale la pubblicità diretta per corrispondenza, sono suscettibili di determinare una perdita di gettito IVA valutata in 3,87 milioni di euro per l'anno 2013, in 5,52 milioni di euro per l'anno 2014 e in 2,80 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015;
considerato che la relazione tecnica allegata allo schema di decreto afferma che la riduzione dell'area del servizio universale mediante l'uscita della pubblicità diretta per corrispondenza dovrebbe consentire una riduzione dell'onere del servizio universale per un importo di 222,145 milioni di euro nel 2012;
considerato, altresì, che tale risparmio dovrebbe consentire una riduzione del contributo statale a Poste Italiane Spa per il finanziamento del servizio universale;
rilevata l'opportunità di prevedere, al fine di garantire l'invarianza degli oneri per la finanza pubblica, che la perdita di gettito a titolo di IVA conseguente all'esclusione dall'ambito del servizio universale della pubblicità diretta per corrispondenza sia compensata, a decorrere dall'anno 2013, a valere sulla riduzione del contributo a carico del bilancio dello Stato a Poste Italiane Spa per lo svolgimento degli obblighi di servizio universale,

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di decreto legislativo e formula i seguenti rilievi sulle sue conseguenze di carattere finanziario:
all'articolo 3, comma 1, premettere le seguenti parole: Salvo quanto previsto dal comma 2,;

Pag. 59

conseguentemente, al medesimo articolo 3, dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
2. Alle minori entrate derivanti dall'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, introdotto dal comma 3 dell'articolo 1 del presente decreto, si provvede a valere sulla riduzione, a decorrere dall'anno 2013, del contributo statale a Poste Italiane Spa per lo svolgimento degli obblighi di servizio universale;

e formula le seguenti osservazioni:
valuti la Commissione di merito l'effettiva opportunità di prevedere all'articolo 6 del decreto legislativo n. 261 del 1999, come modificato dall'articolo 1, comma 6, del presente schema di decreto, un onere a carico del fornitore del servizio universale per il rilascio di autorizzazioni generali, al fine di stabilire condizioni più eque fra gli operatori postali;
valuti la Commissione di merito l'opportunità di integrare le competenze di una delle Autorità di garanzia e regolamentazione esistenti, piuttosto che istituire un'apposita Agenzia governativa con competenze sul servizio postale;
valuti la Commissione di merito gli oneri e le sanzioni che verrebbero a gravare sui servizi di trasporto in seguito all'approvazione del provvedimento in esame.