CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 20 gennaio 2011
427.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-03568 Fiano: Chiarimenti sulle conferenze organizzate presso le sale gestite dalla Presidenza del Consiglio.

TESTO DELLA RISPOSTA

In relazione all'atto di sindacato ispettivo presentato dalla S.V. onorevole, concernente la presentazione del Master di studi di storia contemporanea presso la Sala polifunzionale di Palazzo Chigi, si fa presente quanto segue.
In data 26 aprile 2010 il Prof. Claudio Moffa - Ordinario di storia e istituzioni dei Paesi dell'Africa e dell'Asia - Facoltà di Scienze Politiche presso l'Università degli studi di Teramo, ha chiesto alla Presidenza dei Consiglio dei Ministri l'utilizzo della Sala polifunzionale, sita nella sede di Largo Chigi n. 19 per il Master dal titolo Enrico Mattei in Vicino e Medio Oriente.
La Presidenza del Consiglio, tenuto conto dei numerosi giorni richiesti, autorizzava il seminario «Enrico Mattei: Una memoria ritrovata» solo per il giorno 6 maggio 2010 relativo al Master sopra indicato.
Al seminario hanno partecipato numerose personalità del mondo scientifico, culturale ed universitario, tra i quali il professor Nico Perrone dell'Università di Bari, la professoressa Bruna Bagnato dell'Università di Firenze, il dottor Giulio Giuzzi, Direttore del Giornale il Giorno.
In tale circostanza il professor Moffa ha trattato, esclusivamente, argomenti inerenti la vita di Enrico Mattei (Enrico Matteri: Una memoria ritrovata?) e non si è trattenuto su argomenti riguardanti la popolazione ebraica e su Israele.
Successivamente, per la data del 25 giugno 2010, il professor Moffa aveva nuovamente richiesto la Sala polifunzionale per un convegno sul terrorismo, avente per titolo «Terrorismi e medio Oriente: vecchie e nuove interpretazioni».
In tale circostanza il professor Moffa aveva invitato personalità della Magistratura ed esperti del terrorismo, tra i quali Eric Salerno, Giornalista e Saggista, Rosario Priore, Giudice dell'inchiesta Aldo Moro e Giuseppe De Lutiis, Sociologo esperto di terrorismo.
Nell'ambito del convegno sopra menzionato, il professor Moffa avrebbe dovuto trattare il caso Mattei e la centralità della questione arabo-israeliana.
La Presidenza del Consiglio, in tale caso, dopo aver conosciuto il tema dell'intervento del professor Moffa ed avendo appreso che quest'ultimo avrebbe trattato argomenti correlati alla questione ebraica, con nota del 21 giugno 2010, a seguito di istruttoria effettuata, non ha concesso la disponibilità della Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Si ribadisce, pertanto, che l'unico evento autorizzato per il professor Moffa è stato il seminario su «Enrico Mattei: Una memoria ritrovata?».

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ALLEGATO 2

5-03588 De Pasquale: Sull'applicazione dei nuovi punteggi per il credito scolastico e le prove d'esame di maturità.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'Onorevole interrogante con riferimento agli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, chiede che vengano modificati i parametri minimi relativi ai crediti scolastici e alle prove d'esame previsti per poter beneficiare del bonus di 5 punti che le commissioni d'esame possono attribuire, atteso che la legge n. 1 dell'11 gennaio 2007, ha innalzato da 20 a 25 il punteggio massimo relativo al credito scolastico e diminuito da 35 a 30 il punteggio massimo relativo alla valutazione del colloquio.
Al riguardo faccio presente che la Legge citata ha espressamente conservato le condizioni previste dalla precedente legge n. 425 del 1997 per l'attribuzione del bonus di 5 punti, nonostante la medesima legge abbia modificato i punteggi relativi al credito scolastico ed al colloquio.
Infatti, l'articolo 3, comma 6, prevede espressamente: «... Fermo restando il punteggio massimo di 100, la commissione d'esame può motivatamente integrare il punteggio fino ad un massimo di 5 punti ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo della prova d'esame pari almeno a 70 punti.».
Le nuove regole mirano da una parte a valorizzare la carriera scolastica e, dall'altra, a premiare le «eccellenze». Comunque, una modifica nel senso auspicato dall'Onorevole interrogante non può che essere adottata in via legislativa.

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ALLEGATO 3

5-03700 Siragusa: Corsi di formazione di lingua inglese per docenti precari di scuola primaria.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'Onorevole interrogante chiede che vengano estesi ai docenti non di ruolo della scuola primaria i corsi di formazione relativi al piano di formazione per lo sviluppo delle competenze linguistico - comunicative e metodologiche - didattiche in lingua inglese destinati ai docenti di scuola primaria a tempo indeterminato attualmente non specializzati.
La materia è regolata dall'articolo 10, comma 5, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009, il quale prevede che l'insegnamento della lingua inglese è affidato ad insegnanti di classe della scuola primaria specializzati. Per coloro che non sono specializzati la medesima norma prescrive la partecipazione ad appositi corsi triennali di formazione linguistica, secondo le modalità definite dal relativo piano di formazione. Fino alla conclusione dei piano di formazione sono utilizzati, in caso di carenza di insegnanti specializzati, insegnanti sempre di scuola primaria specialisti esterni alle classi, per l'intero orario settimanale di docenza previsto dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro.
La norma non prevede l'estensione dei suddetti corsi ai docenti non di ruolo. Pertanto, a seguito delle comunicazioni di servizio ministeriali che istituivano il piano di formazione per lo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative e metodologico-didattiche in lingua inglese destinato ai docenti della scuola primaria, l'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia ha attivato corsi di formazione aventi come destinatari i docenti di ruolo della scuola primaria non in possesso dei requisiti per insegnare l'inglese.
L'Amministrazione deve investire in risorse professionali già in servizio con contratto a tempo indeterminato, prive della specifica abilitazione per la lingua inglese, anche in base agli accordi assunti in sede di contrattazione e alla normativa vigente (articolo 64, comma 4, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito con legge n. 133 del 2008). L'Amministrazione stessa provvederà alla formazione dei docenti neo immessi in ruolo soltanto se sprovvisti dei requisiti per l'insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria.

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ALLEGATO 4

5-03856 Ghizzoni: Sui contributi ad enti, istituzioni e fondazioni.

TESTO DELLA RISPOSTA

Mi riferisco all'interrogazione dell'Onorevole Ghizzoni volta a conoscere stato dei contributi ai Comitati ed alle Edizioni Nazionali, nonché agli Istituti culturali.
Al riguardo preciso, per quanto riguarda l'anno 2010, che attraverso il reperimento di risorse da altri capitoli del bilancio di questa Amministrazione, è stato possibile procedere all'erogazione del contributo ai soli istituti inseriti nella Tabella di cui all'articolo 1 della legge 534/1996, con una somma ridotta di circa il 16 per cento di quanto previsto all'atto dell'emanazione della Tabella medesima, valida per il triennio 2009-2011. Le risorse in tal modo reperite non hanno tuttavia consentito l'attribuzione dei contributi annuali, ai sensi dell'articolo 8 della legge in esame, né l'istituzione di nuovi Comitati celebrativi e di Edizioni Nazionali, ad eccezione del Comitato Nazionale per il bicentenario della nascita di Cavour, istituito in considerazione del centocinquantesimo anniversario dell'unità d'Italia.
Analogamente a quanto avvenuto nell'esercizio finanziario 2010, anche per il 2011 questo Ministero si è adoperato per integrare gli esigui fondi, stanziati dalla legge di stabilità in favore degli Istituti culturali, con risorse trasferite dal capitolo sul quale gravano i contributi dei Comitati ed Edizioni nazionali che hanno portato ad una disponibilità simile a quella dei 2010.
In tal modo potranno essere assicurati anche per il 2011 i soli contributi tabellari, se pure con una decurtazione paragonabile a quella applicata ai contributi 2010.
Quanto al disegno di legge volto a riformare, attraverso un regolamento di delegificazione, il procedimento di erogazione dei contributi alle istituzioni culturali, si rappresenta che è tuttora in corso il relativo iter.