CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 2 dicembre 2010
410.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-03569 Togni: Chiarimenti in merito alla grave situazione della società ASA group di Castellamonte (Torino).

TESTO DELLA RISPOSTA

Con decreto del 3 maggio 2010, il Tribunale di Torino ha ammesso il Consorzio Azienda Servizi Ambiente (di seguito ASA) alla procedura di amministrazione straordinaria.
Con successivo decreto del Ministro dello sviluppo economico è stato nominato il Commissario straordinario, che ha conseguentemente predisposto il programma ex articoli 54 e seguenti del decreto legislativo n. 270 del 1999.
Tale programma, approvato dal citato Ministero in data 15 novembre scorso, è teso alla cessione dei complessi aziendali dell'ASA, all'interno dei quali sono stati enucleati due distinti perimetri relativi alle attività core del Consorzio: da un lato, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, dall'altro, la produzione e la distribuzione di energia, anche attraverso gli impianti di teleriscaldamento.
Il Commissario straordinario, sulla scorta delle manifestazioni di interesse ricevute da una pluralità di soggetti, ha potuto infatti constatare l'appetibilità dei cespiti aziendali legati al settore dell'energia, la cui alienazione appare idonea a determinare l'incasso, da parte della Procedura, di importi significativi.
Quanto al «ramo rifiuti», va precisato che esso è gestito dal Consorzio, in parte, direttamente (con particolare riferimento alla piattaforma di smaltimento e alla discarica di Vespia), in parte, per mezzo della controllata ASA Servizi srl, dedita al servizio di raccolta, anch'essa insolvente.
Il Commissario, tenuto conto dei profili di interdipendenza con il Consorzio, ha conseguentemente chiesto l'estensione della procedura all'ASA Servizi srl, che è stata, infatti, dichiarata insolvente il 22 giugno 2010, per essere poi ammessa all'amministrazione straordinaria, il 29 settembre successivo.
È, attualmente, in corso di istruttoria il programma di tale procedura.
Segnala, al riguardo, il Commissario straordinario, che i complessi aziendali relativi alla raccolta dei rifiuti, hanno suscitato l'interessamento dei comuni partecipanti al Consorzio, che stanno valutando la possibilità di acquisire il predetto ramo, unitamente ai dipendenti in esso impiegati, al fine di assicurare lo svolgimento di quello che è, a tutti gli effetti, un servizio essenziale, allo stesso tempo salvaguardando, (per quanto possibile) i livelli occupazionali.
Per quanto attiene, poi, alla gestione della discarica, il Commissario ha precisato che la «sospensione dell'autorizzazione al conferimento da parte della provincia di Torino» citata dall'interrogante, risale allo scorso mese di agosto.
A seguito, infatti, delle copiose piogge che avevano interessato l'area e dell'incuria nella manutenzione dell'impianto da parte della società incaricata di procedere allo smaltimento (la Vespia srl, soggetto distinto dal Consorzio e da ASA Servizi), si erano registrate alcune fuoriuscite di percolato (liquido generato dalla degradazione della frazione organica dei rifiuti, diluito dalle acque meteoriche che si miscelano con esso), con conseguente presenza di tracce dello stesso, nelle aree a valle dell'impianto e nel torrente Malesina.
Più nel dettaglio, a seguito delle rilevazioni dell'ARPA Piemonte, la provincia di Torino, ha sospeso l'attività di smaltimento

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dei rifiuti in discarica, ai sensi del decreto legislativo n. 152 del 2006, per 60 giorni, invitando il Consorzio al rispetto delle prescrizioni autorizzative e all'adozione di una serie di misure correttive finalizzate al ripristino della corretta funzionalità dell'impianto.
Il Commissario straordinario, conseguentemente si è immediatamente attivato per definire gli interventi necessari e ha sciolto il rapporto contrattuale con la Vespia srl, con specifica riserva di richiesta di risarcimento del danno.
In data 28 ottobre 2010 la provincia di Torino ha emesso un secondo provvedimento di sospensione delle attività di smaltimento per l'ulteriore periodo di 30 giorni.
Le misure prescritte, sono state ultimate il 2 novembre scorso e il successivo 5 novembre si è tenuto il sopralluogo congiunto dell'ARPA Piemonte, della provincia di Torino e del Consorzio, finalizzato alla verifica della conformità dei lavori alle richieste degli enti vigilanti sull'attività di smaltimento.
Ad oggi si è in attesa dell'emanazione del provvedimento di revoca della sospensione, che si ritiene ormai imminente, essendo possibile riprendere l'attività di smaltimento, nel pieno rispetto delle prescrizioni di legge e regolamentari.
Quanto ai debiti della procedura, premesso che, allo stato, non è possibile formulare valutazioni definitive circa l'ammontare del passivo (essendo tuttora in corso il procedimento di verifica ai sensi degli articoli 93 e seguenti 1. fall.) e dell'attivo (attualmente in corso di valutazione peritale, come richiesto dalla legge), si segnala che, il Commissario, nel formulare in seno al programma della procedura, le prescritte (articolo 56 decreto legislativo n. 270 del 1999) stime previsionali circa il soddisfacimento dei creditori, ha evidenziato che possa ritenersi verosimile la previsione che, ritiene il passivo compreso tra gli 80 e i 90 milioni di euro, mentre l'attivo dovrebbe attestarsi su un valore non dissimile dai 40 milioni di euro.
Tali debiti troveranno soddisfacimento nell'ambito della procedura di amministrazione straordinaria, nel rispetto dell'ordine dei privilegi e nei limiti dell'attivo che verrà realizzato, anche a seguito delle cessioni dei complessi aziendali di cui sopra.

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ALLEGATO 2

5-03508 Polledri: Commissione di modifica Decreto ministeriale su armature trasversali.

TESTO DELLA RISPOSTA

Relativamente agli aspetti relativi all'impiego dell'acciaio tipo B450A, oggetto dell'interrogazione in esame, va evidenziato che il punto 11.3.2.2. del decreto ministeriale 14 gennaio 2008, riportante le Nuove norme tecniche per le costruzioni, prevede, in generale, i requisiti prestazionali minimi per l'impiego del suddetto acciaio nel rispetto delle caratteristiche dimensionali e di impiego di cui al successivo punto 11.3.2.4.
Stante le caratteristiche di duttilità garantite dall'acciaio tipo B450A, il punto 7.4.2.2. delle Norme Tecniche ha inoltre introdotto alcune limitazioni all'uso di tale materiale nelle costruzioni in calcestruzzo armato in zona sismica.
In considerazione delle molteplici problematiche poste nel tempo, riguardo tali limitazioni e nel tentativo di tenere conto, oltre alle imprescindibili necessità di sicurezza statica delle costruzioni, anche delle possibili conseguenze di ordine sociale ed economico che tali limitazioni avrebbero introdotto nei confronti dei vari operatori economici del settore, il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha istituito, in data 16 settembre 2009, un apposito gruppo di lavoro con il compito di effettuare un esame critico di tali limitazioni, in relazione ai conseguenti livelli di sicurezza.
Il documento finale predisposto dal gruppo di lavoro, una volta completato, verrà trasmesso alla nuova Commissione per la valutazione delle norme tecniche per costruzioni e per la loro revisione biennale ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 280 del 2001 in fase di istituzione presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

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ALLEGATO 3

5-03754 Iannuzzi: Programma lavori autostrada Napoli-Salerno.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento ai lavori relativi all'autostrada A3 Napoli-Pompei-Salerno si precisa quanto segue.
I lavori di ammodernamento ed ampliamento dell'autostrada A3, Salerno-Pompei-Napoli, in concessione alla Società Autostrade Meridionali (SAM), si svolgono su 5 tratte, suddivise in lotti, che presentano la situazione riportata nel dettagliato prospetto allegato che si rimette in visione alla Commissione.
Relativamente al citato limite di velocità 60 km orari, va fatto presente che tale limitazione è obbligatoria fintantoché non viene effettuato il collaudo definitivo dell'opera, e cioè la segnaletica rimane quella di cantiere (quella orizzontale in giallo) in quanto:
la pavimentazione è provvisoria;
tratti puntuali di barriere di sicurezza sono «non definitivi»;
tratti di barriera spartitraffico sono di tipo New Jersey a causa di quote della pavimentazione non definitive;
non sono completate tutte le lavorazioni esterne all'autostrada, e cioè non è definitivamente completato il lavoro del lotto.

Per quanto concerne, quindi, i ritardi cui si fa riferimento nell'interrogazione, si riferisce che questi sono dovuti ai seguenti fattori:
interventi della soprintendenza alle belle arti a modifica dei progetti già approvati, ad espropri ed indennizzi protratti molto nel tempo (anche per molti anni), soprattutto nei confronti di soggetti molto strutturati e radicati nel territorio (strutture sanitarie, religiose, attività produttive);
ritardi di intervento di enti gestori dei sottoservizi (Enel, Telecom Italia, Gori, Napoletanagas);
vincoli e condizioni ulteriori poste dalle amministrazioni comunali per salvaguardare la viabilità ordinaria in fase di lavori, in pratica trattasi di modifiche alla sequenza delle opere per non penalizzare la mobilità degli abitanti, imponendo il rifacimento di cavalcavia e sottovia in serie anziché in parallelo;
inadeguatezza o addirittura assenza dei recapiti idraulici finali, gestiti da enti terzi con necessità di sopperire modificando di continuo i progetti di regolazione idraulica;
rinvenimento di ingenti e crescenti masse di rifiuti, nascoste sotto terra al margine dell'autostrada (ben 16 discariche abusive sono state rinvenute durante i lavori).

Relativamente ai tempi ed ai costi previsti, si comunica che i lavori avranno termine alla fine del 2011, salvo puntuali opere di completamento.
L'importo complessivo dell'investimento è passato dagli originari 290 milioni a 308 milioni di euro. Tale maggiore impegno economico e la dilazione dei tempi di ultimazione dei lavori, si ribadisce, sono dovuti al rinvenimento di discariche di rifiuti solidi urbani.
In particolare, il maggior costo trova copertura nel Piano Economico-Finanziario

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allegato alla Convenzione Unica vigente, divenuta efficace dal 29 novembre scorso.

STATO DEI LAVORI DI AMMODERNAMENTO

1) Lotto 5-10 (dal km 5+690 al km 10+525) e svincolo di Portici-Ercolano.
I lavori sono iniziati nel 2004 e sono tuttora in corso. L'ultimazione è prevista per il 30 aprile 2012, con una spesa complessiva di 115 milioni di euro. I lavori hanno subìto dei ritardi a causa di difficoltà nelle procedure espropriative, di vincoli della Soprintendenza ai Beni Architettonici, del rinvenimento di discariche abusive interrate, di esigenze di viabilità ordinaria manifestate dai Comuni durante il corso dei lavori.

2) Lotto 10-12 (dal km 10+525 al 12+035).
I lavori sono iniziati nel 2003 e sono tuttora in corso. L'ultimazione è prevista per il 28 febbraio 2011, con una spesa complessiva di 33 milioni di euro. Le cause del ritardo sono da imputare prevalentemente al fallimento dell'impresa aggiudicataria e conseguente riaffidamento dei lavori nonché ad esigenze di viabilità ordinaria secondaria e di regolazione idraulica nel territorio del comune di Torre del Greco.

3) Lotto 12-17 (dal km 12+900 al 17+085).
I lavori sono iniziati nel 2006 e sono tuttora in corso. L'ultimazione è prevista entro il 31 dicembre 2011 con una spesa complessiva di 80 milioni di euro. Le cause del ritardo sono da imputare prevalentemente alle procedure espropriative, all'acquisizione dei terreni, al fallimento dell'impresa preposta all'esecuzione del lotto e al rinvenimento di discariche abusive interrate.

4) Lotto 17-19 (dal km 17+658 al km 19+269).
I lavori sono iniziati nel 2003 e sono tuttora in corso. L'ultimazione è prevista per il 28 febbraio 2011, con una spesa complessiva di 20 milioni di euro. Le cause di ritardo sono da imputare prevalentemente al fallimento dell'impresa incaricata dell'esecuzione del lotto, al consolidamento di un edificio pericolante prossimo alla sede stradale, alle nuove esigenze di viabilità dei Comuni interessati dall'esecuzione dei lavori.

5) Lotto 19-22 (dal km 19+296 al 22+400 e svincoli di Pompei e Torre Annunziata Sud).
I lavori sono iniziati nel 2002 e sono tuttora in corso. L'ultimazione è prevista per il 28 febbraio 2011, con una spesa complessiva di 60 milioni di euro. Le cause del ritardo sono da imputare prevalentemente al fallimento dell'impresa preposta all'esecuzione del lotto, al sequestro giudiziario di un'area di cantiere ed alla presenza di un collettore fognario che, gli Enti locali proprietari, sebbene sollecitati e diffidati, non hanno rimosso.

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ALLEGATO 4

5-03802 Libè: Affidamento servizi di pulizia neve su strada E45.

TESTO DELLA RISPOSTA

Per garantire l'adeguata transitabilità delle strade di competenza, in caso di neve o ghiaccio, l'ANAS affida a società specializzate gli interventi preventivi e programmati dei servizi invernali di sgombraneve.
Anche nel caso della E45, l'ANAS ha indetto una gara per l'affidamento delle prestazioni omnicomprensive triennali, riguardanti i servizi invernali di sgombraneve, in particolare nel tronco dal Km 162+698 al Km 198+000. Dato l'esito sfavorevole della gara stessa, è stata attivata la procedura negoziata, ai sensi dell'articolo 57, comma 2, lettera a) del decreto legislativo n. 163 del 2006 al fine di procedere all'aggiudicazione dei servizi in argomento.
Le difficoltà riscontrate nell'individuazione di imprese appaltatrici idonee, fa conoscere l'ANAS, sono, in primo luogo, da ricondurre alla complessità tecnica e logistica dell'attività di sgombero neve che caratterizza il tratto appenninico della E45 e che raggiunge altitudini di ml 750 s.l.m. ed è contraddistinto da un alternarsi di gallerie e viadotti.
Va considerato, inoltre, che tale tratto è caratterizzato anche da maggiori volumi di traffico (si valutano circa 24.000 veicoli al giorno) e da condizioni climatiche difficili con perturbazioni improvvise e durature, tali da determinare abbassamenti repentini delle temperature e precipitazioni a carattere nevoso localizzate e di forte intensità.
La morfologia del territorio del tratto appenninico, aggravato dalla presenza di gallerie e viadotti, con escursioni termiche che causano ghiaccio, richiede un forte impegno delle ditte assegnatarie del servizio, impegnate per lunghi periodi a far fronte all'emergenza neve e ghiaccio.
Un ulteriore motivo che rende più complesso lo svolgimento della prestazione d'opera è la presenza di cantieri inamovibili, che richiedono in diversi punti la chiusura di una carreggiata, con conseguente doppio senso di marcia sull'altra, rendendo ancora più difficile lo svolgimento dello stesso.
In data 23 novembre 2010, l'ANAS ha aggiudicato, tramite procedura negoziata, il servizio, di durata triennale, ad una Associazione Temporanea di Imprese «B&B, di Bartolini Paolo Autotrasportatori e Nanni Giorgio», con sede a San Piero in Bagno (Forlì-Cesena), per un importo complessivo di 800 mila euro, comprensivi anche della fornitura di sale.
L'affidamento del servizio è stato possibile solo con un'Associazione Temporanea di Imprese, in quanto le aziende del settore, presenti sul territorio, sono per la maggior parte piccole o piccolissime, talvolta costituite dal solo titolare.
Corre, infine, l'obbligo di sottolineare che l'ANAS ha comunque garantito il servizio sgombraneve anche nel periodo intercorso tra la gara andata deserta e l'aggiudicazione della procedura negoziata di cui sopra ricorrendo ad un affidamento diretto di importo inferiore ai 20 mila euro, così come previsto dall'articolo 125, comma 10, lettere c) e d) e comma 11, del decreto legislativo n. 163 del 2006.