CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 17 giugno 2010
339.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-03066 Vannucci: Attuazione degli interventi previsti dal Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione con la Libia e delle misure in favore dei cittadini italiani espulsi da tale Paese nel 1970.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione, l'onorevole Vannucci, premesso tra l'altro che il Governo, lo scorso 27 maggio, rispondendo ad un atto di sindacato ispettivo ha assicurato che il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di attuazione dell'articolo 4 della legge n. 7 del 2009 è già stato predisposto ed è in fase di perfezionamento, chiede quali siano le ragioni per le quali detto decreto non è ancora stato adottato.
Al riguardo, si conferma che lo schema definitivo di decreto ministeriale recante la misura e le modalità di corresponsione di un ulteriore indennizzo per il triennio 2009-2011 ai soggetti titolari di beni, diritti ed interessi sottoposti in Libia a misure limitative è stato già predisposto ed è in fase di definizione.
Per quanto riguarda il quesito riguardante le iniziative giudiziarie intraprese dall'Eni non sono pervenuti al momento elementi informativi.

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ALLEGATO 2

5-03065 Marinello e Gioacchino Alfano: Oneri derivanti dall'applicazione della legge 24 marzo 2001, n. 89.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione, gli onorevoli Marinello e Gioacchino Alfano chiedono quali siano gli oneri a carico dell'Erario, derivanti dall'applicazione della legge 24 marzo 2001, n. 89, divisi per Corti d'Appello, per gli anni 2007-2010 e quale sia lo stato di erogazione delle relative somme.
Si fa presente in via preliminare che il risarcimento da ritardo è corrisposto dal Ministero della giustizia per quanto riguarda i danni derivanti dall'attività della magistratura ordinaria e, per quelli derivanti dall'attività della magistratura amministrativa, provvede il Ministero dell'economia e delle finanze.
Al riguardo, il Ministero della giustizia ha comunicato che l'ammontare del debito indicato nella richiesta in questione risulta quantificato in euro 95.000.000,00: tale importo è la risultante della sommatoria tra il debito di euro 89.195.741,59 relativo alle decisioni di competenza delle Corti d'Appello (delegate al pagamento dei decreti emessi ex legge n. 89 del 2001 e depositati dal 1o giugno 2005) e l'ulteriore cifra di euro 5.000.000,00 (oltre oneri accessori), collegata ai decreti di condanna emessi anteriormente alla data del 1o giugno 2005, ed alle sentenze emesse dalla Suprema corte di cassazione, a seguito di ricorsi in riassunzione.
Per quanto riguarda gli oneri a carico dell'Erario divisi per Corti d'Appello relativi per gli anni 2007-2010, determinati in sede di richiesta fondi per il 2010 ci si riporta ai dati numerici indicati nelle seguente tabella e suddivisi per le diverse Corti di Appello, territorialmente delegate al pagamento.

Ancona 1.980.343,00
Bari56.698,47
Bologna461.988,70
Brescia314.015,00
Caltanissetta3.168.944,00
Campobasso1.885.000,00
Catania309.047,32
Catanzaro5.572.216,00
Firenze621.045,00
Genova4.875.427,00
L'Aquila3.333.795,00
Lecce3.700.000,00
Messina3.817.000,00
Milano86.879,62
Napoli3.000.000,00
Perugia14.000.000,00
Potenza1.239.442,48
Reggio Calabria3.300.000,00
Roma11.790.000,00
Salerno5.000.000,00
Torino9.982.000,00
Trento8.941.000,00
Trieste41.200,00
Venezia1.720.000,00
TOTALE 89.195.741,59

Per quanto riguarda la richiesta di informativa in ordine «ai dati sui primi mesi del 2010» si comunica, così come segnalato dal Ministero della giustizia, che i decreti pervenuti dal 1o gennaio ad oggi sono pari a 4.400 e che l'importo complessivo delle condanne è di circa 36.000.000 euro.
Il Ministero della giustizia ha altresì comunicato che il Dipartimento per gli affari di giustizia direzione generale del contenzioso provvede sistematicamente a segnalare agli organi ispettivi, attraverso

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l'invio dei singoli decreti di condanna, i distretti ed i rispettivi uffici circondariali nei quali si registrano i più gravi ritardi nella giurisdizione e, conseguentemente, i più consistenti indennizzi.
Per ciò che concerne la quantificazione degli oneri a carico del Ministero dell'economia e delle finanze, è stato già calcolato l'impegno economico da affrontare, dal gennaio 2007 al giugno 2008, in 120.000.000 euro.
Sino all'ottobre 2009, tale impegno era giunto a circa 200.000.000 euro, al netto delle spese legali che ammontavano per gli anni 2007, 2008, 2009, a circa il 5-8 per cento della cifra annua, calcolato sugli importi liquidati, a seconda dell'anno di riferimento.
In particolare, per l'anno 2009, sono state accertate somme da liquidare per 92.107.726,85 euro, mentre, per il 2010, fino ad oggi, sono state accertate somme da liquidare per 9.271.545,57 euro, dato ancora in fase di aggiornamento. Per tali ultimi dati, si allega a fini di consultazione una suddivisione per Corti d'appello, concernente i soli decreti di competenza.
Con particolare riferimento alla Corte d'appello di Caltanissetta, i dati provenienti dal Ministero della giustizia evidenziano che ad oggi il «debito Pinto» ammonta 3.168.944 euro, riguardo ai dati forniti dal Ministero dell'economia e delle finanze risulta che l'ammontare delle richieste è pari a 350.000 euro.
A proposito dell'erogazione delle somme, come richiesto dall'interrogante, il Dipartimento della ragioneria generale dello Stato ha fatto presente che si è provveduto, in applicazione della legge n. 89 del 2001, all'assegnazione al capitolo 1264 «Somma occorrente per far fronte alle spese derivanti dai ricorsi proposti dagli aventi diritto ai fini dell'equa riparazione dei danni subiti in caso di violazione del termine ragionevole del processo», presso il Ministero della giustizia, delle seguenti somme:
anno 2007: euro 15.000.000, con decreto ministeriale n. 35903;
anno 2008: euro 25.000.000, con decreto ministeriale n. 38455;
anno 2009: euro 13.618.237, con decreto ministeriale n. 1335;
anno 2010: euro 16.561.585, con decreto ministeriale n. 21131, in corso di perfezionamento.

Per quanto concerne lo stato di erogazione delle somme relative al Ministero dell'economia e delle finanze, il capitolo destinato al pagamento delle somme in esecuzione dei decreti di accoglimento summenzionati, deve anche far fronte ai pagamenti delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo. Pertanto, nel 2010 sono stati stanziati sul capitolo 15.000.000 euro, di cui circa 8.850.000 euro impegnati per i pagamenti dei decreti ex legge Pinto, nel 2009 sono stati stanziati 25.165.272,32 euro, di cui 17.021.292,77 euro impegnati per i pagamenti dei decreti ex legge Pinto, nel 2008 sono stati stanziati 33.957.131,77 euro di cui 29.822.777,66 euro, impegnati per i pagamenti dei decreti ex legge Pinto ed, infine, nel 2007 sono stati stanziati 18.410.777,88 euro di cui 8.351.083,92 euro impegnati per i pagamenti dei decreti ex legge Pinto.
Si allegano le relative tabelle riepilogative.

SOMME 2010 RELATIVE AL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

Organo GiurisdizionaleINDENNIZZO
Corte di Appello dell'AQUILA9.400,00
Corte di Appello dell'AQUILA39.000,00
Corte di Appello di ANCONA22.600,00
Corte di Appello di BARI 211.849,99
Corte di Appello di BOLOGNA 1.750,00
Corte di Appello di CALTANISSETTA 7.400,00
Corte di Appello di CAMPOBASSO 52.049,00
Corte di Appello di CATANIA 321.051,29
Corte di Appello di CATANZARO 157.768,00
Corte di Appello di FIRENZE 104.721,99
Corte di Appello di GENOVA 30.062,00
Corte di Appello di L'AQUILA 53.833,00
Corte di Appello di LECCE 236.350,00
Corte di Appello di MESSINA 72.900,00
Corte di Appello di MILANO 149.368,00
Corte di Appello di NAPOLI 3.927.845,31
Corte di Appello di PALERMO 2.031.669,00
Corte di Appello di PERUGIA 19.000,00
Corte di Appello di POTENZA 150.900,00
Corte di Appello di REGGIO CALABRIA € 11.340,00
Corte di Appello di ROMA 86.940,00
Corte di Appello di TORINO 826.363,33
Corte di Appello di TRENTO 1.300,00
Corte di Appello di VENEZIA 744.224,66
Corte Suprema di Cassazione 1.860,00
 9.271.545,57
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SOMME 2009 RELATIVE AL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

Organo GiurisdizionaleINDENNIZZO
Corte di Appello de L'AQUILA 240.350,00
Corte di Appello dell'AQUILA 6.000,00
Corte di Appello dell'AQUILA 650.469,99
Corte di Appello di CALTANISSETTA9.000,00
Corte di Appello di ANCONA 393.050,00
Corte di Appello di BARI 2.702.584,88
Corte di Appello di BOLOGNA 2.234,609,00
Corte di Appello di BRESCIA 523.000,00
Corte di Appello di CAGLIARI 1.049.000,00
Corte di Appello di CALTANISSETTA8.333,33
Corte di Appello di CAMPOBASSO 68.995,87
Corte di Appello di CATANIA 2.949.421,14
Corte di Appello di CATANZARO 1.463.363,12
Corte di Appello di FIRENZE 3.745.453,36
Corte di Appello di GENOVA 1.404.737,00
Corte di Appello di L' AQUILA 3.000,00
Corte di Appello di L'AQUILA 313.734,05
Corte di Appello di LECCE 1.211.700,00
Corte di Appello di MESSINA 239.300,00
Corte di Appello di MILANO 421.491,02
Corte di Appello di NAPOLI 24.116.806,33
Corte di Appello di PALERMO 11.474.966,00
Corte di Appello di PERUGIA 122.145,00
Corte di Appello di POTENZA 1.042.150,00
Corte di Appello di REGGIO CALABRIA 147.271,01
Corte di Appello di ROMA 16.638.009,23
Corte di Appello di SALERNO 1.798.378,89
Corte di Appello di TORINO 3.170.029,11
Corte di Appello di TRENTO 197.850,00
Corte di Appello di TRIESTE 3.417.849,84
Corte di Appello di VENEZIA 3.305.099,05
CORTE DI CASSAZIONE 84.260,00
Corte Suprema di CASSAZIONE 6.951.319,63
PALERMO 4.000,00
 92.107.726,85
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ALLEGATO 3

5-03064 Cambursano e Zazzera: Iniziative in favore delle regioni del sud Italia.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione, gli onorevoli Cambursano e Zazzera, lamentano, sostanzialmente, la circostanza per cui i tagli operati dagli interventi di cui al decreto-legge n. 78 del 2010 nei confronti delle regioni del Sud, già in «evidente stato di sofferenza rispetto a quelle del Nord Italia», esaspererebbero il divario sociale esistente nel Paese pregiudicando ulteriormente il welfare e i servizi come la viabilità e il trasporto, di primaria importanza per la collettività e l'economia a livello locale.
Al riguardo, si rappresenta che gli interventi di contenimento stabiliti dal decreto-legge n. 78 del 2010 rivestono carattere di assoluta necessità e urgenza e sono stati adottati in modo tempestivo al fine di fronteggiare l'attuale situazione di crisi economico-finanziaria internazionale fornendo importanti segnali ai mercati finanziari e agli organi di governo dell'Unione europea in modo da contenere le pressioni speculative verificatesi nell'ambito dell'area Euro. Tali interventi di contenimento, a loro volta, hanno richiesto il necessario coinvolgimento di tutti i livelli di governo che sono chiamati a fornire il proprio contributo.
In merito al possibile pregiudizio derivante dai tagli operati sull'erogazione dei servizi pubblici essenziali come la viabilità e il trasporto, si evidenzia la necessità che tutte le amministrazioni coinvolte pongano, comunque, in essere gli adempimenti più opportuni al fine di garantire una maggiore efficienza ed efficacia della spesa e in modo che la riduzione di risorse incida il meno possibile sulla quantità e qualità dei servizi medesimi.
Si rappresenta, in ogni caso, che un'eventuale rimodulazione degli interventi di contenimento che tenga conto della particolare situazione delle regioni del sud, come esposta dagli onorevoli interroganti, potrà formare oggetto di valutazione da parte del Governo e del Parlamento durante l'attuale fase di conversione del decreto-legge n. 78 del 2010, sulla base delle richieste avanzate dalle amministrazioni regionali interessate. Non dovranno, comunque, essere pregiudicati gli obiettivi sui saldi di finanza pubblica attualmente assicurati dal decreto-legge n. 78 del 2010 e oggetto di positiva valutazione in ambito europeo.