CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 27 maggio 2010
330.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-02950 Vannucci: Deliberazione assunte dal CIPE nella seduta del 13 maggio 2010.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione, l'On. Vannucci chiede quali siano gli esatti contenuti delle deliberazioni assunte dal CIPE nella seduta del 13 maggio 2010 in ordine all'utilizzo delle risorse provenienti dal Fondo per le aree sottoutilizzate e confluite nel Fondo infrastrutture e nel Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, nonché i criteri utilizzati per l'individuazione degli interventi da finanziare e le risorse destinate a ciascun intervento, con particolare riferimento a quelle relative al primo stralcio del programma straordinario di interventi urgenti sul patrimonio scolastico.
Al riguardo, per gli aspetti di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, si fa presente quanto segue.
Contratto di programma RFI (Rete ferroviaria Italiana) - aggiornamento 2009: il CIPE ha espresso parere favorevole sullo schema di contratto che prevede, tra l'altro, la finalizzazione di 460 milioni di euro per l'anno 2009 delle risorse FAS destinate ad investimenti di competenza di RFI ai sensi del decreto interministeriale del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti adottato in ottemperanza all'articolo 25, comma 1, del decreto-legge n. 185 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 2 del 2009.
Fondo infrastrutture - Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico: il CIPE ha approvato il programma stralcio, per un valore di 358 milioni di euro, di cui 160 milioni da assegnare nel corrente anno agli enti locali proprietari degli edifici quale prima quota di acconto, a valere sul miliardo di euro destinato per gli scopi con delibera n. 3 del 2009; tenuto conto anche delle precedenti assegnazioni, rimangono disponibili 407,22 milioni di euro. L'elenco dei singoli interventi finanziati può essere acquisito dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Fondo Strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale - individuazione e perimetrazione della zona franca urbana del Comune de L'Aquila e assegnazione di 45 milioni di euro: il Comitato, in relazione all'istruttoria presentata dal Ministero dello sviluppo economico, ha assegnato 45 milioni già finalizzati per gli scopi dall'articolo 10, comma 1-bis, del decreto-legge n. 39 del 2009, convertito, con modificazioni dalla legge n. 77 del 2009.
Fondo Strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale - Delibera interpretativa in ordine all'assegnazione di 400 milioni di euro di cui al punto 2 della delibera n. 4/2009 (emergenza rifiuti Campania): il Comitato, nell'estendere la predetta assegnazione anche al soddisfacimento delle esigenze relative alla gestione dei rifiuti nella regione Campania, ha destinato a questa, nonché all'organizzazione del Grande evento 08 e al completamento delle iniziative nell'isola della Maddalena, l'importo complessivo di 281 milioni di euro a valere sulle risorse di cui al punto 2 della delibera n. 4 del 2009.
Risorse destinate al risanamento ambientale (delibere CIPE 83 e 117 del 2009) - assegnazione di 100 milioni di euro tra le Regioni Liguria, Emilia Romagna e Toscana colpite dagli eccezionali eventi

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meteorici dell'ultima decade di dicembre 2009 e dei primi giorni del mese di gennaio 2010: il CIPE, ai sensi dell'articolo 17, comma 2-bis, del decreto-legge n. 195 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 26 del 2010, ha approvato la proposta del Dipartimento della protezione civile di ripartizione di 100 milioni di euro a valere sull'importo complessivo di un miliardo destinato al risanamento ambientale dal CIPE con delibere n. 83/2009 e 117/2009, nonché dall'articolo 2, comma 240, della legge n. 191 del 2009. In particolare, sono stati assegnati 24 milioni di euro a ciascuna delle regioni Liguria ed Emilia Romagna e 52 milioni di euro alla Regione Toscana.
Con riferimento, infine, alle istruttorie svolte e ai criteri seguiti ai fini delle proposte di assegnazione delle risorse in questione, si fa presente che essi rientrano nella specifica competenza delle altre Amministrazioni coinvolte (Segreteria del CIPE presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero dello sviluppo economico e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti).
In proposito il Ministero dello sviluppo economico ha comunicato che, nel corso della seduta di cui sopra, ha espresso l'intesa sui punti 6 e 7 dell'ordine del giorno relativi alla rimodulazione del quadro di dettaglio del Fondo infrastrutture (Delibera CIPE n. 83/2009) e al programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico, alla luce di quanto comunicato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il quale si è impegnato formalmente al rispetto del vincolo di destinazione territoriale (85 per cento per il mezzogiorno e 15 per cento per il centro-nord) riferito all'intero Fondo infrastrutture.
Il Ministero dello sviluppo economico ha precisato di aver richiesto che tale impegno sia espressamente contenuto nelle premesse e nel dispositivo delle deliberazioni adottate. In particolare, in ordine al Programma-Straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico l'intesa è stata subordinata alle seguenti condizioni:
che le convenzioni fra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e enti locali siano integrate con il riferimento agli impegni a monitorare gli interventi secondo le procedure ed i criteri indicati nel Quadro strategico Nazionale (QSN) 2007-2013 (delibera CIPE n. 166/07);
che nel modello di convenzione tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Provveditorato interregionale ed ente locale sia stralciata la previsione, prevista all'articolo 3, comma 3, di un ulteriore 2 per cento sull'importo dei lavori da destinare a spese varie (cancelleria, missioni, software, straordinario), tenuto conto che questa disposizione sembra esulare dalla previsione del Codice dei contratti pubblici.

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ALLEGATO 2

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo dello Stato del Qatar per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire l'evasione fiscale, con Protocollo Aggiuntivo, fatta a Roma il 15 ottobre 2002 e del Protocollo di rettifica del testo in lingua italiana della Convenzione e del suo Protocollo Aggiuntivo, fatto a Doha il 19 marzo 2007 (C. 3447 Governo, approvato dal Senato).

DOCUMENTAZIONE DEPOSITATA DAL RAPPRESENTANTE DEL GOVERNO

In risposta alla nota sopra distinta, con la quale codesto Ufficio ha trasmesso le Osservazioni formulate dal Servizio Bilancio della Camera sul disegno di legge in oggetto indicato, si forniscono di seguito gli elementi di risposta richiesti.
Con riferimento alle osservazioni di cui all'articolo 10 della Convenzione (Dividendi), laddove si ritiene scarsamente prudenziale la scelta di non considerare la perdita di gettito prodotta dalle nuove aliquote applicate ai dividendi in ragione dell'esiguità degli stessi, si osserva come anche per gli anni di imposta precedenti al 2007 gli importi osservati sono tali da non rivestire significatività statistica dato il loro complessivo ammontare e come tali rientranti negli arrotondamenti delle relative dotazioni di Bilancio, e nel contempo non prefigurano come verosimile l'instaurarsi di una procedura di rimborso.
Relativamente alle osservazioni di cui all'articolo 13 (Utili da capitale). Sulla scarsa rappresentatività dei dati di base utilizzati per procedere alla stima di redditi diversi di natura finanziaria, si rileva come, tale aspetto, congiuntamente ad un quadro macro-economico di incerta evoluzione ed andamento soprattutto in ambito finanziario, faccia verosimilmente ritenere prudenziale la quantificazione indicata nella relazione tecnica (25.000 euro di minore gettito per l'erario), condividendo la considerazione del Servizio Bilancio, secondo cui trattasi comunque di flussi di operazioni imponibili di esigua entità.
Infine, in relazione all'articolo 30 (Entrata in vigore) si da atto che, in relazione ai tempi dell'iter parlamentare, l'entrata in vigore possa subire degli slittamenti rispetto alle previsioni formulate nella relazione tecnica, le cui conseguenze potrebbero impattare in modo differente sia sugli effetti di gettito sia sull'entità dei potenziali rimborsi richiedibili, seppure allo stato attuale, in mancanza di indicazioni in tal senso da parte delle preposte istituzioni, non appare opportuno procedere ad una diversa ripartizione di tali oneri, futuri e potenziali; altresì, in considerazione del presumibile pagamento di dividendi nel secondo semestre dell'anno in seguito alle delibere, si ritiene verosimile che l'eventuale scostamento dalla stima effettuata possa considerarsi di trascurabile entità.