CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 aprile 2010
316.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO
Pag. 88

ALLEGATO 1

5-02642 Peluffo ed altri: Esclusione dal Patto di stabilità interno delle spese per le opere relative all'Expo Milano 2015.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione 5-02642 l'onorevole Peluffo, rappresenta che:
1) nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 25 gennaio 2010, n. 2, recante interventi urgenti concernenti enti locali e regioni, è stata inserita una disposizione volta ad equiparare gli interventi realizzati direttamente dagli enti locali in relazione allo svolgimento dei grandi eventi, ai fini del Patto di stabilità interno, agli interventi previsti dall'articolo 77-bis, comma 7-bis, del decreto-legge n. 112 del 2008;
2) il citato comma 7-bis esclude dal Patto di stabilità interno le risorse provenienti dallo Stato e le relative spese di parte corrente e in conto capitale sostenute dagli enti locali per l'attuazione delle ordinanze emanate dal Presidente del Consiglio dei ministri a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza e che tale esclusione opera esclusivamente per le entrate e per le spese correlate a trasferimenti dal bilancio dello Stato, i cui effetti sui saldi sono stati considerati in sede di predisposizione delle relative norme;
3) durante il dibattito relativo alla legge finanziaria per il 2010, è stato accolto l'ordine del giorno n. 9/2936-A/254 nel quale si impegna il Governo ad individuare le forme opportune affinché le opere previste negli allegati 1 e 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 ottobre 2008, concernente gli interventi necessari per la realizzazione dell'Expo Milano 2015, non siano considerate nel Patto di stabilità interno dei comuni in cui insistono tali opere per la quota da imputare nel bilancio, per ogni anno, fino al compimento dell'opera stessa e comunque non oltre il 2015.

L'onorevole interrogante chiede, quindi, di sapere quali iniziative urgenti intenda assumere il Governo affinché i comuni in cui ricadono le opere dell'Expo Milano 2015 possano escludere l'importo di tali opere dal Patto di stabilità interno, per gli anni in cui esse ricadono nei relativi bilanci, fino al 2015, anno dello svolgimento del «grande evento» evitando, così, il rischio di rallentare ulteriormente l'operatività delle iniziative infrastrutturali dell'Expo 2015.
Al riguardo, si ritiene opportuno preliminarmente sottolineare che l'articolo 4, comma 4-novies, del decreto-legge n. 2 del 2010 non consente di escludere dai saldi utili ai fini del Patto di stabilità interno le spese sostenute dai comuni a valere su proprie autonome risorse, bensì consente l'esclusione delle sole entrate e delle sole spese effettuate a valere sui trasferimenti finanziari a carico del bilancio dello Stato.
Ciò premesso, si rappresenta che la richiesta di escludere dal patto di stabilità tutte le spese dei comuni per la realizzazione degli interventi dell'Expo Milano 2015 non può essere condivisa, in quanto il suo accoglimento comporta un peggioramento dei saldi di finanza pubblica e la necessità di individuare le adeguate risorse compensative.

Pag. 89

ALLEGATO 2

5-01717 Codurelli ed altri: Problematiche connesse all'utilizzo della social card.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-01717, l'onorevole Codurelli ed altri pongono quesiti in ordine alla Carta Acquisti.
Al riguardo, si fa presente che il Programma Carta Acquisti ha avuto inizio nel dicembre 2008 e nel corso di circa un anno e mezzo di funzionamento, il Ministero dell'economia e delle finanze, in collaborazione con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha effettuato un continuo monitoraggio sulla sua applicazione, al fine di evidenziarne le problematiche. Il sistema ha messo in luce che nell'arco di tempo compreso fra due settimane e tre mesi tutti i cittadini acquisiscono la necessaria familiarità sull'uso della carta elettronica.
Tuttavia, in linea con l'obiettivo di semplificare gli adempimenti e le procedure a carico dei beneficiari, con il decreto interdipartimentale del Ministero dell'economia e delle finanze del 30 novembre 2009, n. 95416, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 300 del 28 dicembre 2009, è stata introdotta la consegna delle carte elettroniche, già cariche con il contributo statale bimestrale di 80 euro o 100 euro se anche utilizzatori di gas naturale, esclusivamente ai beneficiari aventi diritto, successivamente alla verifica dei requisiti reddituali richiesti.
Il prossimo intervento in programma, riguarderà l'introduzione della messaggistica telefonica automatica per la comunicazione dei saldi disponibili sulle carte.
Per quanto concerne, poi, le problematiche connesse all'indicatore ISEE, si precisa che tale indicatore - ai sensi dell'articolo 1 del decreto legislativo n. 109 del 1998 - consente di adottare «criteri unificati di valutazione della situazione economica di coloro che richiedono prestazioni o servizi sociali o assistenziali», ha validità annuale della momento della sottoscrizione ed è uno strumento ampiamente diffuso e conosciuto, anche e soprattutto per l'accesso alle prestazioni sociali erogate a livello locale. Infatti, oltre sei milioni di nuclei familiari hanno presentato nel 2009 una dichiarazione ai fini ISEE.
Peraltro, considerato che a partire da dicembre 2009, un rilevante numero di carta acquisti giungeva a scadenza (annuale rispetto all'avvio del Programma), l'Amministrazione ha previsto l'invio ai beneficiari di una comunicazione preventiva con la quale si invitano gli interessati al rinnovo della dichiarazione ISEE. Una seconda comunicazione è prevista successivamente alla sospensione dell'erogazione del contributo, per consentire con il rinnovo, di procedere nuovamente all'erogazione del contributo.
Per quanto riguarda l'ipotesi, di cui è cenno nell'interrogazione, di utilizzare la rete dei comuni, si precisa che attualmente le vigenti disposizioni consentono ai comuni e più in generale agli Enti territoriali di poter aderire o partecipare attivamente al programma Carta Acquisti. Ne sono un esempio la Regione Friuli Venezia Giulia che eroga un contributo aggiuntivo di 120 euro bimestrali ai beneficiari residenti nei comuni di competenza territoriale, la provincia

Pag. 90

di Latina che partecipa con un contributo di 40 euro, il comune di Alessandria con 40 euro e il comune di Cassola che eroga il contributo di 80 euro.
Gli enti che aderiscono a tale programma possono intervenire immediatamente rafforzando l'intervento nei confronti dei cittadini residente nel proprio territorio, utilizzando l'infrastruttura nazionale, incluso il sistema informativo e realizzando i risparmi conseguenti all'uso dell'infrastruttura.