CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 marzo 2010
294.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

DL 4/2010: Istituzione dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. C. 3175-A Governo.

DOCUMENTAZIONE DEPOSITATA DAL RAPPRESENTANTE DEL GOVERNO

Ministero dell'interno - ufficio affari legislativi e relazioni parlamentari.
In merito ai chiarimenti richiesti dalla Commissione bilancio della Camera dei deputati nella seduta del 4 marzo 2010 si osserva quanto segue.
Circa i meccanismi che escludono l'insorgenza di oneri a carico della Amministrazioni pubbliche, dei cui servizi si può avvalere l'Agenzia, si chiarisce che:
per quanto riguarda la possibilità di avvalimento delle Prefetture territorialmente competenti (articolo 3, comma 3) non c'è necessità di stabilire alcun limite in quanto l'Agenzia - ente pubblico - è posto sotto la vigilanza del Ministro dell'interno sul territorio. Inoltre, è specificato che l'eventuale avvalimento dovrà avvenire senza nuovi o maggiori per la finanza pubblica. Analoga previsione, di non sussistenza di oneri, è riferita alla costituzione dei nuclei di supporto, con la partecipazione dei rappresentanti di altre amministrazioni. È altresì evidente che tali attività rientrano nell'ambito della collaborazione interistituzionale, considerato, peraltro, che l'Agenzia ha pure la facoltà di avvalersi di altre Amministrazioni,
per la convenzione a titolo non oneroso tra l'Agenzia nazionale e l'Agenzia del demanio (articolo 4, comma 2) si segnala che quest'ultima svolge i propri compiti per conto dell'Amministrazione finanziaria, sulla base di un contratto si servizio con il Ministeri dell'economia e Finanze, nel quale è previsto un compenso rapportato a ciascun bene in gestione;
circa le convenzioni che l'Agenzia ha la possibilità di stipulare con altre Amministrazioni o enti pubblici (articolo 4, comma 3) si fa rilevare che le stesse rientrano nella più ampia categoria degli strumenti pattizi, rimessi alla libera determinazione della parti «contraenti», anche con riferimento alla non onerosità della collaborazione. Strumenti questi già largamente utilizzati nelle «buone prassi» tra amministrazione e altri organismi pubblici.

Con riferimenti alle «convenzioni, protocolli e contratti di collaborazione stipulati dal commissario straordinario», nei quali l'Agenzia subentra a norma dell'articolo 7, si precisa che non ne discendono maggiori oneri finanziari. Infatti, i contratti stipulati dal Commissario e confermati dall'Agenzia per il 2010 trovano ampiamente copertura nello stanziamento di cui all'articolo 10 del decreto, nel quale viene previsto per l'anno 2011, somme già previste, presso la Presidenza del Consiglio, per il funzionamento dell'ufficio del Commissario straordinario, che confluiscono ora nelle disponibilità finanziarie dell'Agenzia.
In ordine alla formulazione della norma di copertura, che non indica esplicitamente le disposizione alle quali sono riconducibili gli oneri, ma solo il loro ammontare complessivo, si fa presente - come peraltro può agevolmente rilevarsi dal testo del decreto-legge - che le disposizioni di riferimento sono contenute negli articoli 1, 2, 3, 5 e 7.

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Il rilievo relativo al compenso spettante al Direttore dell'Agenzia appare corretto in quanto, nella relazione tecnica allegata al decreto in esame, è stata erroneamente indicata una quota si spesa maggiore per il personale. Pertanto si è provveduto - correttamente - ad iscrivere tale somma alla voce «Fornitura di servizi». Si allega una nuova relazione tecnica.
Per quanto riguarda la specifica segnalazione sul limite massimo di spesa, con riferimento a spese di personal, si conferma che lo stesso verrà necessariamente rispettato.
In merito, infine, alle risorse utilizzate a copertura di spesa, del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'interno, - che sono state prenotate per un diverso intervento legislativo (A.C. 41) - si segnala che l'Agenzia dei beni sequestrati e confiscati, istituita con un provvedimento di urgenza, rappresenta un primario obiettivo strategico del Governo nella lotta alla criminalità organizzata, l'aggressione e la confisca dei patrimoni mafiosi, oltre al grande valore simbolico per la comunità, rappresenta uno strumento di straordinario rilievo che consente di utilizzare i proventi, illecitamente accumulati con la forza dell'intimidazione, proprio nell'azione di contrasto alle stesse associazioni mafiose.

RELAZIONE TECNICA

(articolo 17, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196).
Il decreto prevede l'istituzione della Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
L'iniziativa è finalizzata ad assicurare l'unitarietà degli interventi nei procedimenti penali e di prevenzione e, soprattutto, a programmare, già durante la fase dell'amministrazione giudiziaria, la destinazione finale dei beni sequestrati, da effettuare con immediatezza una volta intervenuta la confisca, superando le criticità e le lungaggini dell'attuale sistema rilevatesi l'ostacolo più grave ad una rapida ed efficace destinazione dei beni, oltre che fonte di rilevanti oneri di spesa.
L'immediata e diretta interlocuzione tra l'Agenzia e l'autorità giudiziaria è destinata, inoltre, a ridurre drasticamente i tempi intercorrenti tra l'iniziale sequestro e la definitiva destinazione dei beni con positivi riflessi per l'autorità giudiziaria, che sarà liberata da una serie di incombenze, a tutto vantaggio della funzionalità degli uffici giudiziari interessati, nonché per l'erario, tenuto conto della progressiva riduzione della durata dell'amministrazione dei beni sequestrati e confiscati, con conseguenti risparmi di spesa.
Alla copertura degli oneri derivanti dall'attuazione del decreto si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2010-2012, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2010, utilizzando parzialmente l'accantonamento relativo al Ministero dell'interno, nonché, nella quota determinata dall'articolo 10, mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, come determinata dalla Tabella C della legge 23 dicembre 2009, n. 191.
Per quel che concerne la quantificazione degli oneri connessi alle spese di personale, la stessa viene determinata prevedendo, una dotazione organica pari a un massimo di 30 unità, così distribuita: dirigenti generali n. 1; dirigenti n. 4; funzionari area III n. 15; unità di personale altre aree n. 10.
L'onere complessivo per la dotazione di risorse umane risulta pari a circa 1.6000.000 euro annui a regime, per il cui dettaglio si rinvia alla tabella 2 allegata, precisando che per la quantificazione sono stati presi a riferimento i contratti di lavoro attualmente vigenti.
Si precisa che l'onere per le spese di personale per l'anno 2010 viene calcolato su base di nove mesi.
Per quel che concerne gli oneri connessi al funzionamento dell'agenzia, si è proceduto a quantificare le spese per gli eventuali canoni di locazione (potenzialmente considerati), per i compensi agli organi dell'Agenzia, compreso il direttore,

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per i compensi, agli esperti e ai consulenti esterni, per l'approvvigionamento di beni di consumo, per a fornitura di servizi, nonché per l'acquisizione di beni durevoli.
Nella previsione per i canoni di locazione sono stati considerati prudenzialmente anche gli oneri che potranno derivare dall'eventuale apertura di sedi secondarie.
Nella spesa per fornitura di servizi sono stati considerati anche i costi per i collegamenti telematici e di fonia, fissa e mobile, necessari all'agenzia per assicurarne la funzionalità operativa e per l'interconnessione e l'interoperabilità con gli altri uffici pubblici, con l'autorità giudiziaria nonché con le eventuali sedi secondarie.

TABELLA 1
(Spese di funzionamento escluso il personale)

AnnoCanoni di locazione Compensi agli organi Esperti esterni Beni di consumo Fornitura di servizi Costi beni durevoli Costi complessivi
2010125.000 300.000 300.000 75.000 1.150.000 250.000 2.200.000
2011 e seguenti150.000 400.000 400.000 50.000 1.400.000 200.000 2.600.000

Ne consegue che l'onere complessivo per costituzione dell'Agenzia ne risulta essere così quantificato:

per l'anno 2010, euro 3.400.000, considerando che le spese per il personale sono state quantificate per nove mesi per un importo pari ad euro 1.200.000;
a decorrere dall'anno 2011, euro 4.200.000, considerato che le spese per il personale a regime sono state quantificate per un importo pari a 1.582.997.

TABELLA 2
Costo dotazione organica agenzia - Personale contrattualizzato

Personale non dirigenteDotazione organicaCosto unitarioCosto complessivo dotazione organica
Terza area - Fascia 4 (ex C3)5euro 42.919,85euro 214.599,25
Terza area - Fascia 3 (ex C2)5euro 39.312,06euro 196.560,30
Terza area - Fascia 1 (ex C1)5euro 36.045,60euro 180.228,00
Seconda area - Fascia 3 (ex B3)2euro 32.931,03euro 65.862,06
Seconda area - Fascia 2 (ex B2)5euro 30.700,36euro 153.501,80
Seconda area - Fascia 1 (ex B1)2euro 28.478,72euro 56.957,43
Prima area - Fascia 1 (ex A1)1euro 26.804,31euro 26,804,31
Totale25 euro 894.513,15

Costo dotazione organica - Personale dirigente

Dotazione organica Costo unitario Costo complessivo dotazione organica
Prefitto e dirig. generale o equiparato1euro 219.109,89euro 219.109,89
Dirigenti4euro 117.343,49euro 469.373,96
Totale6 euro 688.483,85
Totale complessivo  euro 1.582.997
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ALLEGATO 2

Schema di regolamento ministeriale recante la fusione dell'APAT, dell'INFS e dell'ICRAM in un unico istituto, denominato Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA). Atto n. 193.

DOCUMENTAZIONE DEPOSITATA DAL RAPPRESENTANTE DEL GOVERNO

In riferimento alle richieste di chiarimento formulate dalla V Commissione della Camera dei deputati in ordine allo schema di decreto interministeriale indicato in oggetto, si forniscono i seguenti elementi.

1. Osservazioni della Commissione bilancio.

1.1. Articoli 1-9. Ulteriori elementi sulla spesa storica e sulle previsioni di spesa.

Nelle tabelle di seguito riportate vengono evidenziate le spese sostenute dai tre enti (Apat, Infs, Icram) rispettivamente prima e durante il Commissariamento (tabella 1, colonne 1-5) nonché le previsioni di spesa per gli organi ordinari di ISPRA per l'anno 2010 (tabella 2):

Tabella 1

 12345
 Ex-APATEx-ICRAMEx-INFSTOTALIISPRA commissariata
Presidenti e
Cc.d.A.
97.000
58.500
51.645
30.000
46.356
24.684
153.281
113.184
266.465 406.000
Direttori
generali
235.000124.128101.653460.781
Collegi revisori42.0005.000*17.55264.55247.932
Totali  791.798454.932

* Il dato è solo indicativo, in quanto per i revisori ICRAM non era previsto un compenso annuo ma un gettone di presenza.

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Tabella 2

Organi ordinari ISPRAImporti in bilancio di previsione ISPRA 2010
Presidente, C.d.A. e Consiglio scientifico500.000
Collegio dei revisori47.932
Totale547.932

Inoltre si fa rilevare che:
la spesa per gli organi ordinari dell'istituto è stata determinata in via presuntiva in quanto la quantificazione dei compensi verrà effettuata secondo le disposizioni normative vigenti. Sono stati pertanto considerati gli importi previsti nel bilancia di previsione dell'ISPRA per l'esercizio finanziario 2010;
per il Consiglio scientifico (organo ordinario dell'ISPRA) non è stata effettuata alcuna comparazione finanziaria, in quanto negli enti soppressi tale organo non era previsto;
il trattamento economico del Direttore Generale sarà stabilito con decreto del Ministro dell'ambiente di concerto con il Ministro dell'economia. Il Direttore Generate non è organo dell'ISPRA ma rappresenta il vertice gestionale dell'istituto.

1.2. Articoli 9-bis e 10. Fuori ruolo dei componenti.

Si conferma che il testo del decreto è stato modificato, eliminando la previsione di indisponibilità nell'amministrazione di provenienza dei posti relativi al personale collocato fuori ruolo, in conformità alle osservazioni formulate dal Consiglio di Stato.

2. Spesa per il personale e previsioni occupazionali a tempo indeterminato.

L'articolo 1, comma 643, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 prevede che il costo per il personale a tempo indeterminato non può superare l'80 per cento delle entrate correnti. A tal proposito si sottolinea che dai dati contenuti nel preconsuntivo del bilancio 2009, le entrate correnti accertate sono state pari a 122.062.962,76 euro . Le spese per il personale a tempo indeterminato sono state mantenute nell'anno 2009 nell'ambito del tetto dell'80 per cento previsto dalla legge. Inoltre, anche le previsioni di spesa per l'esercizio finanziario 2010 sono in linea con il disposto normativo surrichiamato.
Considerato che il programma relativo alle stabilizzazioni è stato già concluso (con la stabilizzazione di 201 persone), il completamento

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del programma di assunzioni contenuto nel documento di fabbisogno triennale si riferisce alle unità da assumere a seguito dei concorsi pubblici in corso di svolgimento e precisamente:
concorso per 34 collaboratori amministrativi - VII livelli assunzione il 22 marzo;
concorso per 35 funzionari amministrativi - V livelli fissazione degli orali;
concorso per 29 collaboratori tecnici - VI livelli (23 e 24 marzo prova preselettiva);
concorso per 60 ricercatori/tecnologi: III livelli (sospeso per ricorsi sul bando).

A queste unità di personale vanno aggiunte quelle derivanti dalla normativa sulle categorie protette che ha portato il 25 gennaio scorso all'assunzione di 12 unità di personale a tempo indeterminato; altre 32 posizioni saranno coperte nei prossimi tre anni.

3. Previsioni occupazionali con contratti flessibili.

L'articolo 1, comma 187, della legge 29 dicembre 2005, n. 266 prevede che la spesa per le assunzioni con contratti a tempo determinato e co.co.co. non deve eccedere il 35 per cento della spesa sostenuta nel 2003. Anche queste spese per il personale a tempo indeterminato sono state mantenute nell'anno 2009 nell'ambito del tetto del 35 per cento previsto dalla legge, su cui ha inciso anche il protocollo d'intesa del 20 gennaio 2010, su cui vedi infra.
Si riporta, inoltre, una scheda contenente il dato sulla presenza del personale dal 1o agosto 2008 (inizio commissariamento) ad oggi, nonché una previsione al 31 dicembre 2010 formulata tenendo conto della possibilità che tra i vincitori di concorso a tempo indeterminato figurino unità di personale già in possesso di un contratto flessibile con ISPRA (a mero titolo esemplificativo, si segnala che, dei 34 vincitori di concorso che prenderanno servizio il 22 marzo prossimo, 26 si trovavano in questa posizione).

Situazione al 1o/8/2008Situazione al 5/3/2010Previsione (*) al 31/12/2010
Tempi indeterminati90510631242
Contratti flessibili534273200
Totale personale143913361442
Incidenza percentuale dei lavoratori con contratti flessibili38%20%14%

(*) Esclusi eventuali pensionamenti.

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Si segnata che a seguito del protocollo d'intesa siglato con le organizzazioni sindacali in data 20 gennaio 2010, sono stati trattenuti in servizio fino al 31 dicembre 2010 n. 24 lavoratori precari con contratti flessibili attraverso un finanziamento con fondi istituzionali (vedi punto precedente) per un importo complessivo di circa 500.000 euro .

4. Situazione delle entrate.

In merito, si osserva che, proprio per garantire la continuità dei finanziamenti di ISPRA, è stato espressamente previsto all'articolo 12 dello schema di decreto che l'ISPRA, previa comunicazione al Ministro, possa svolgere incarichi di carattere tecnico-scientifico, mediante convenzioni, per conto di pubbliche amministrazioni, enti e organizzazioni pubbliche o private, anche internazionali. L'ISPRA può, altresì, ferma restando la previa comunicazione anzidetta, partecipare o costituire consorzi con amministrazioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, ove non sussistano situazioni di incompatibilità in relazione ai compiti istituzionali dell'Istituto.
Si riporta di seguito una tabella sintetica descritta delle entrate dell'ISPRA, rispettivamente come accertate in preconsuntivo 2009 e assestate in bilancio di previsione 2010.

Anno 2009 dato preconsuntivo accertato Anno 2010 dato bilancio di previsione assestato
Contributo ordinario87.207.74780.962.430
Avanzo di amministrazione
al 31 dicembre
32.032.617
(di cui 22.460.666 vincolati)
32.032.617
(di cui 22.460.666 vincolati)
Altre entrate (contratti,
convenzioni...)
36.644.64532.325.640
Totali155.885.011145.320.688

5. Eventuale applicazione del decreto legislativo n. 213 del 2009.

Sul punto, si rileva che il decreto legislativo n. 213 del 2009, che reca riordino degli enti di ricerca vigilati dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, non risulta applicabile agli enti di ricerca vigilati da altri Ministeri, ivi compreso l'ISPRA.

6. Requisiti dei revisori contabili.

Sul punto, si rileva che la formulazione di cui allo schema di decreto in esame è coerente con il disposto di cui all'articolo 13, comma 1, lettera h), del decreto legislativo n. 419 del 1999, al quale si rifanno espressamente analoghe previsioni contenute nello statuto di altri enti di ricerca.