CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 febbraio 2010
283.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-01612 D'Ippolito Vitale: Misure in favore del settore agricolo in relazione ai danni provocati dalle eccezionali avversità atmosferiche del 2009.

TESTO DELLA RISPOSTA

In riferimento all'interrogazione indicata in oggetto, concernente l'ondata di maltempo che ha colpito nel 2009 diverse aree del territorio nazionale a carico delle colture in atto, si rappresenta quanto segue.
Per il sostegno alle imprese agricole colpite, potranno essere attivati gli interventi del Fondo di solidarietà nazionale qualora, a conclusione dei rilevamenti da parte degli organi tecnici delle Regioni territorialmente competenti, verranno accertati danni superiori al 30 per cento della produzione lorda vendibile ordinaria.
Alla data odierna, sulla base delle proposte regionali pervenute, a conclusione dell'istruttoria tecnica, sono stati emessi i seguenti decreti di declaratoria:
Regione Lombardia:
Pavia: piogge alluvionali dal 26 al 28 aprile 2009, danni a strutture aziendali ed infrastrutture. Decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali 4 agosto 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 191 del 19 agosto 2009;
Mantova e Cremona: piogge alluvionali dal 1o novembre 2009 al 7 febbraio 2009, danni a infrastrutture agricole. Decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali 13 novembre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 275 del 25 novembre 2009.

Regione Veneto:
Vicenza: piogge persistenti dal 1o novembre 2009 31 marzo 2009, danni a strutture aziendali. Decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali 7 luglio 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 174 del 29 luglio 2009;
Treviso: tromba d'aria del 6 giugno 2009, danni a strutture aziendali. Decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali 9 ottobre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 247 del 23 ottobre 2009;
Vicenza: grandinate dal 27 maggio al 6 giugno 2009, danni a strutture aziendali. Decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali 21 ottobre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 247 del 23 ottobre 2009.

Regione Friuli-Venezia Giulia:
Pordenone: tromba d'aria del 6 giugno 2009, danni a strutture aziendali decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali 13 ottobre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 253 del 30 ottobre 2009.

Regione Emilia-Romagna:
Piacenza, Modena e Parma: piogge persistenti dal 1o novembre 2009 al 28 aprile 2009, danni a strutture aziendali ed infrastrutture. Decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali 9 ottobre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 247 del 23 ottobre 2009.

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Regione Toscana:
Livorno e Pisa: piogge alluvionali dal 6 febbraio al 5 marzo 2009, danni a infrastrutture agricole. Decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali 3 luglio 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 172 del 27 luglio 2009.

Regione Abruzzo:
Teramo: piogge alluvionali dal 19 al 21 aprile 2009, danni a infrastrutture agricole decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali 4 agosto 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 191 del 19 agosto 2009.
Per le ulteriori richieste pervenute dalle Regioni Piemonte, Veneto, Calabria, Sicilia, sono attualmente in corso le istruttorie tecniche a conclusione delle quali, in presenza dei presupposti di legge, saranno emessi i relativi decreti di declaratoria.
Ai sensi della vigente normativa, a favore delle aziende agricole colpite, in relazione alla tipologia dei danni, potranno essere concessi i seguenti aiuti:
a) contributi in conto capitale fino all'80 per cento del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria;
b) prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell'anno in cui si è verificato l'evento ed in quello successivo;
c) proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza nell'anno in cui si è verificato l'evento calamitoso;
d) contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali e la ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte.

Compatibilmente con le esigenze primarie delle imprese agricole, potranno essere adottate anche misure volte al ripristino delle infrastrutture connesse all'attività agricola, tra cui quelle irrigue e di bonifica, con onere della spesa a carico del Fondo di solidarietà nazionale.
Per quanto concerne il Fondo di solidarietà nazionale si fa presente che, attualmente, gli interventi compensativi vengono finanziati dal Fondo della protezione civile che, per il 2009, ha stanziato circa 37 milioni di euro, somma già ripartita tra le Regioni a fronte di richieste pervenute per oltre 450 milioni di euro.
Per fronteggiare le ulteriori richieste per il 2009, riconosciute con i decreti avanti richiamati e di quelle in fase di istruttoria tecnica, saranno utilizzate le risorse finanziarie che perverranno dalla Protezione Civile per il 2010 e, in caso di ulteriori fabbisogni eccedenti le predette disponibilità, occorrerà prevedere con apposita disposizione di legge il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale - interventi compensativi.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-02193 Margiotta: Iniziative del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in merito al regime di agevolazioni sul gasolio per il riscaldamento delle serre.

TESTO DELLA RISPOSTA

In riferimento all'interrogazione indicata in oggetto, si rappresenta quanto segue.
Con la decisione C(2009) 5497 del 13 luglio 2009, la Commissione europea ha dichiarato incompatibile con il mercato comune il regime di aiuti sotto forma di esenzione dalle accise sul gasolio usato per il riscaldamento delle serre e ha ordinato il recupero presso i beneficiari degli aiuti concessi nel periodo dal 3 ottobre 2000 al 30 giugno 2001, nonché per gli anni 2002, 2003 e 2004.
Questa Amministrazione ha avviato le procedure necessarie per conformarsi alla decisione sopra citata, provvedendo a raccogliere presso ciascuna Regione e Provincia autonoma e ad elaborare i dati relativi alle quantità di gasolio agevolato assegnate e consumate, al fine di quantificare l'ammontare dell'aiuto percepito dai beneficiari nel periodo considerato dalla decisione.
Una volta conclusa tale fase preliminare, questo Ministero concorderà con la Commissione europea la soluzione più idonea alla procedura, che sarà preventivamente condivisa da tutte le Amministrazioni competenti nella materia e dalle parti sociali.
Nelle more della sopra indicata procedura, le Autorità italiane hanno proposto ricorso avverso la decisione sopra citata davanti al Tribunale di I Grado dell'Unione europea per il tramite dell'Avvocatura Generale dello Stato.
In ogni caso, si ricorda che sono all'esame di questa Commissione diversi emendamenti presentati dai vari gruppi parlamentari al disegno di legge relativo al rafforzamento della competitività del settore agroalimentare (A.C. 2260), che disciplinano la riduzione dell'accisa sul gasolio destinato al riscaldamento delle serre fino al livello minimo di imposizione definito dalla direttiva 2003/96/CE, pari a euro 21 per 1.000 litri, qualora l'impresa agricola, all'atto dell'assegnazione del gasolio, si impegni a rispettare, nell'arco di 10 anni, una progressiva riduzione del consumo di gasolio per finalità ambientali.

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ALLEGATO 3

Interrogazione 5-02478 Ruvolo: Iniziative in merito al rialzo dei prezzi di alcune materie prime, come zucchero, caffè, thé, cacao.

TESTO DELLA RISPOSTA

In riferimento all'interrogazione relativa alla tematica indicata in oggetto, si rappresenta quanto segue.
Come è noto i prezzi dei prodotti «coloniali» (caffè, tè, cacao, zucchero) e di altre soft commodity di origine agricola sono soggetti, sui mercati internazionali, a un'estrema volatilità che caratterizza i listini di tutte le materie prime, incluso il greggio, i metalli, le gomme eccetera.
Tale andamento è anche dovuto alla progressiva globalizzazione dei mercati, che accentua la interdipendenza fra le diverse aree regionali.
Il fenomeno è probabilmente destinato a durare e non sussistono strumenti idonei a contrastare in modo radicale tale caratteristica, in particolare per quelle derrate alimentari che non possono essere coltivate in Europa (come il caffè, il cacao, il tè).
Le oscillazioni delle quotazioni, più o meno ampie, se da un lato riflettono le dinamiche in atto sul mercato «fisico», ovvero i livelli di domanda e di offerta degli operatori, dall'altro sono anche il risultato di movimenti speculativi sul mercato dei contratti future negoziati nell'ambito delle Borse merci internazionali, che per i prodotti coloniali sono principalmente rappresentati dal Csce di New York e dal Liffe di Londra. Mercati, quelli dei future, con componenti prettamente finanziarie, particolarmente sensibili alle aspettative sui livelli di produzione e di consumo.
Pertanto, al fine di evitare che la naturale volatilità dei mercati venga accentuata da fenomeni di carattere speculativo, è stato avviato un lavoro di monitoraggio e di analisi, sia a livello comunitario che a livello nazionale.
In ambito comunitario, proprio in questa fase, il Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura sta esaminando una Comunicazione della Commissione sul funzionamento della catena alimentare.
Il documento in questione è finalizzato ad individuare e contrastare, con opportune iniziative, le disfunzioni esistenti nella filiera.
In ambito nazionale, le competenti autorità di controllo sui prezzi e sulla concorrenza già svolgono una attenta analisi del mercato, adottando, se del caso, le necessarie iniziative.
A fronte dell'attuale situazione di tensione venutasi a determinare sui mercati dei coloniali, si ribadisce la necessità di garantire, per lo meno per quei prodotti realizzabili anche in Italia, come lo zucchero, un adeguato livello di offerta interno, allo scopo di ridurre, per quanto possibile, la dipendenza dai mercati esteri e di attenuare gli effetti, in termini di ricadute sui prezzi al consumo, dei rincari sui mercati internazionali.
A tale scopo, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali si è già attivato su diversi fronti per reperire i finanziamenti (86 milioni di euro) a favore del comparto bieticolo-saccarifero, necessari a garantire la copertura degli aiuti nazionali autorizzati ai sensi del regolamento CE 318/2006 per le annualità 2009 e 2010 ancora da finanziare.