CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 novembre 2009
250.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-01725 Lovelli: Sul progetto di recupero del Teatro Romualdo Marenco di Novi ligure (AL).

TESTO DELLA RISPOSTA

Mi riferisco all'interrogazione dell'Onorevole Lovelli con la quale vengono richieste informazioni in merito alla domanda di finanziamento a valere sulle risorse del programma ARCUS s.p.a. relativo all'anno 2009, per il recupero del Teatro Romualdo Marenco di Novi figure.
A tal proposito, rappresento che nel programma ARCUS 2009 sono presenti finanziamenti per altri interventi riguardanti beni culturali della Città, appartenenti al patrimonio ecclesiastico.
Quanto al Teatro Romualdo Marenco comunico che nel programma del corrente anno non è stato possibile procedere al richiesto finanziamento, finalizzato all'effettivo ed integrale recupero dell'immobile.
Voglio comunque assicurare l'onorevole interrogante che il Ministro ha già segnalato la documentata richiesta alla suddetta Società, affinché in sede di impostazione del programma per il prossimo esercizio finanziario tenga presente le esigenze che sono state rappresentate.

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ALLEGATO 2

5-01913 Coscia: Dati statistici sull'aumento del tempo pieno nelle scuole.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione parlamentare in discussione l'Onorevole interrogante chiede di conoscere i dati nazionali e regionali riguardanti la sezione D1 della rilevazione statistica ministeriale con riferimento agli anni scolastici 2007-2008 e 2008-2009 e il numero degli studenti che nell'anno in corso non frequentano più moduli orari da 31 e 39 ore.
In merito faccio presente che il Ministero rileva la consistenza delle classi e degli alunni iscritti nelle scuole statali attraverso due fonti la prima di natura amministrativa, rappresentata dall'«organico di fatto», e la seconda a carattere statistico, attraverso le «Rilevazioni integrative».
Le scuole, all'inizio dell'anno scolastico, da anni comunicano i dati dell'organico di fatto riguardanti il numero di classi e i relativi alunni secondo l'articolazione del tempo scuola in «tempo normale» e «tempo prolungato», senza differenziare eventuali diverse tipologie organizzative (es. 31-39 ore, con o senza mensa).
Successivamente, nel mese di dicembre vengono, effettuate le rilevazioni statistiche, che arricchiscono le informazioni sulle scuole e gli alunni con dati non disponibili nella fonte di natura amministrativa, quali: le diverse tipologie organizzative adottate in autonomia dalle singole istituzioni scolastiche; l'attivazione della settimana corta; le lingue studiate; i servizi aggiuntivi, ecc.
Le due rilevazioni si differenziano, pertanto, non solo per i dati richiesti alle istituzioni scolastiche, ma, soprattutto, per il diverso momento di riferimento: settembre-ottobre per l'organico di fatto e dicembre per la rilevazione integrativa.
Con riferimento alle richieste dell'On. le interrogante, dall'organico di fatto si rileva che le classi a tempo pieno nella scuola primaria, nell'a.s. 2009/10, sono pari a 36.507 e gli alunni in più rispetto al decorso anno ammontano a circa 50.000.
A fronte di un aumento percentuale medio di circa mezzo punto annuo delle classi e dei posti negli ultimi 8 anni, nel corrente anno si è registrato un incremento di circa due punti percentuali rispetto all'anno scolastico 2008-2009, risultando del 26,96 per cento la quota di classi attivate con il tempo pieno, rispetto al 25,02 per cento del precedente anno scolastico, con un incremento iniziale del 6,27 per cento nelle prime classi, rispetto all'incremento dell'1,31 per cento dell'anno precedente, che raggiunge tendenzialmente l'8 per cento per effetto degli interventi aggiuntivi conseguenti agli accordi stipulati, che prevedono finanziamenti per attività progettuali finalizzati anche al prolungamento del tempo scuola.
Per quanto riguarda i dati nazionali e regionali della sezione D1 delle rilevazioni integrative (fonte statistica), relativi all'anno scolastico 2007/08, si segnala che la diffusione di tali informazioni a livello nazionale è stata effettuata con il «Notiziario sulla scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di I e II grado», pubblicato sul sito del Ministero nel giugno 2008. I dati relativi all'anno scolastico 2008/2009 saranno pubblicati a breve. In ogni caso, per corrispondere a quanto richiesto dal

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l'On. le interrogante, si forniscono in allegato i dati relativi ad alunni, disaggregati a livello regionale per la sola scuola statale, riferiti agli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009.
Per quanto concerne, infine, l'anno scolastico 2009/10, si segnala che, come da prassi consolidata, le rilevazioni integrative vengono attivate entro il mese di dicembre dell'anno scolastico di riferimento; pertanto, non è ancora possibile fornire il numero degli studenti che nell'anno in corso, a seguito dei provvedimenti governativi, non frequentano più moduli con orari da 31 a 39 ore, con o senza mensa. La elaborazione e la successiva diffusione dei dati in argomento è prevista, come per le precedenti rilevazioni, entro la fine del corrente anno scolastico.

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ALLEGATO 3

5-01953 Stradella: Prosecuzione del progetto di potenziamento delle ore di scienze presso il Liceo scientifico Pascal di Ovada.

TESTO DELLA RISPOSTA

La questione rappresentata nella interrogazione parlamentare indicata in oggetto è superata nel senso auspicato dall'Onorevole interrogante.
Nel corrente anno, infatti, mini sperimentazione, già attivata presso il liceo scientifico «Pascal» di Ovada per il potenziamento delle ore di scienze prosegue.
E ciò in virtù dell'assegnazione di n. 3 ore da parte dell'ufficio scolastico provinciale di Alessandria non utilizzate da altra scuola ed al reperimento di risorse presso l'istituto stesso attraverso la flessibilità e l'organizzazione interna.

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ALLEGATO 4

5-01986 Zazzera: Questioni inerenti la Fondazione Orchestra di Roma e del Lazio.

TESTO DELLA RISPOSTA

Mi riferisco all'interrogazione dell'Onorevole Zazzera riguardante l'Orchestra di Roma e del Lazio e voglio anzitutto premettere che tale istituzione rimira tra quelle concertistico orchestrali definite dall'articolo 28 della legge 800 del 1967 le quali, a differenza delle fondazioni lirico-sinfoniche, non sono vigilate dal Ministero per i beni e le attività culturali e sono ammesse al contributo statale non automaticamente ma solo in presenza dei requisiti indicati nell'articolo 9 del decreto ministeriale 9 novembre 2007, recante i criteri e le modalità di ripartizione, dei contributi statali a favore delle attività musicali.
In particolare i requisiti richiesti sono:
esclusività della direzione artistica;
organico orchestrale composto, in misura non inferiore al 50 per cento, da personale inserito stabilmente con riferimento ai mesi di attività, produzione musicale propria che consideri anche la ricerca e la sperimentazione e che assicuri la continuità, con lo svolgimento di almeno cinque mesi di attività ed una media di 9 concerti al mese (per un minimo di 5 concerti al mese);
entrate proprie non inferiori al 50 per cento del contributo richiesto e ospitalità in misura non superiore al 10 per cento dell'attività di produzione.

Ciò premesso, voglio evidenziare che nel triennio 2006-2007-2008 l'Orchestra di Roma e del Lazio ha ricevuto dal Ministero un contributo annuale rispettivamente di euro 740 mila, 770 mila, 750 mila, sulla base di una attività puntualmente rendicontata dalla stessa.
A tal proposito rappresento che, ai sensi dell'articolo 6 del citato decreto ministeriale 9 novembre 2007, ai fini dell'erogazione del contributo ministeriale, i soggetti prescelti, in seguito ad una procedura comparativa trasparente e obiettivamente ancorata a criteri predefiniti, sono tenuti a comunicare alla Direzione generale per lo spettacolo dal vivo del Ministero solo un rendiconto finanziario relativo alla attività per la quale si chiede il contributo, una dettagliata relazione artistica relativa alla attività svolta, con indicazione del numero delle giornate di spettacolo, il numero delle prove per ciascuno spettacolo, il personale stabilmente impiegato, il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali e non anche i bilanci preventivi o di esercizio della istituzione medesima.
Con riferimento alle singole richieste formulate dall'onorevole Interrogante faccio presente che:
la documentazione presentata, sino all'esercizio 2008, dall'istituzione concertistico orchestrale in argomento risulta conforme a quella richiesta dalla normativa di riferimento ai fini dell'erogazione del contributo ministeriale;
l'Orchestra di Roma e del Lazio non è una istituzione, al pari delle fondazioni lirico sinfoniche di cui al decreto legislativo n. 367/1996, sottoposta alla vigilanza di questo Ministero. Pertanto l'Amministrazione non può adottare alcuna iniziativa in merito alla composizione degli organi sociali della medesima, essendo

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questa materia ovviamente demandata alla autonomia organizzativa attribuita alla stessa istituzione e disciplinata dal relativo statuto;
ai sensi del comma 6 dell'articolo 6 del decreto ministeriale 9 novembre 2007, la Direzione generale per lo spettacolo dal vivo può certamente procedere a verifiche amministrativo-contabili, anche a campione, al fine di accertare la regolarità dei bilanci (non di quelli finanziari ma di quelli riguardanti l'attività artistica svolta) e degli atti relativi alla attività musicale sovvenzionata;
l'attività di controllo e verifica di eventuali violazioni in campo lavorativo è uno dei principali compiti attribuiti, dalla normativa vigente in materia, agli Ispettorati del lavoro, che dipendono funzionalmente dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.

Per quanto riguarda, infine le vicende più recenti della vita della Fondazione, faccio presente che, con nota del 6 ottobre 2009, il Presidente dell'Orchestra di Roma e del Lazio ha formalmente comunicato a questa Amministrazione di non aver potuto svolgere nel mese di settembre il numero minino dei cinque concerti mensili previsti dal citato articolo 9 del decreto ministeriale 9 novembre 2007. Tale circostanza, pertanto, preclude di fatto la assegnazione del contributo del 2009 per difetto del requisito dell'attività minima.

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ALLEGATO 5

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2010). C. 2936 Governo, approvato dal Senato.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012. C. 2937 Governo, approvato dal Senato, e relativa nota di variazione C. 2937-bis.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2010 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, università e ricerca per l'anno finanziario 2010.
Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno finanziario 2010.

EMENDAMENTI

ART. 3.

Alla Tabella C, Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, missione Istruzione universitaria, programma Diritto allo studio nell'istruzione universitaria, voce Legge n. 147 del 1992: Modifiche ed integrazioni alla legge 2 dicembre 1991, n. 390, recante norme sul diritto agli studi universitari (2.1.2 Interventi - cap. 1695), apportare le seguenti variazioni:
2010: + 15.000;
2011: + 15.000;
2012: + 15.000.

Conseguentemente, al comma 2, aggiungere le parole: «ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012 (o a decorrere dall'anno 2010)».
2936/VII/Tab. C. 3. Ghizzoni, Picierno, Nicolais, Mazzarella, Coscia, Rossa, Russo, De Pasquale, De Biasi, Levi, Bachelet, Siragusa, Sarubbi, De Torre, Pes, Lolli.

Alla Tabella C, Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, missione Istruzione universitaria, programma Diritto allo studio nell'istruzione universitaria, voce Legge n. 338 del 2000: disposizioni in materia di alloggi e residenze per studenti universitari. - Art. 1, comma 1: Interventi per alloggi e residenze per studenti universitari (2.1.6 - Investimenti - cap. 7373/P), apportare le seguenti variazioni:
2010: + 8.000;
2011: + 8.000;
2012: + 8.000.

Conseguentemente, alla Tabella C, Ministero dell'economia e delle finanze, missione Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri, programma Presidenza del

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Consiglio dei ministri, voce decreto legislativo n. 303 del 1999: Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell'articolo 11 della legge n. 59 del 1997 (21.3.3 - Presidenza del Consiglio dei ministri - cap. 2115), apportare le seguenti variazioni:
2010: - 8.000;
2011: - 8.000;
2012: - 8.000.
2936/VII/Tab. C. 1. Ghizzoni, Picierno, Nicolais, Mazzarella, Coscia, Rossa, Russo, De Pasquale, De Biasi, Levi, Bachelet, Siragusa, Sarubbi, De Torre, Pes, Lolli.

Alla Tabella C, Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, missione Istruzione universitaria, programma Diritto allo studio nell'istruzione universitaria, voce Legge n. 394 del 1977: Potenziamento dell'attività sportiva universitaria (2.1.2. - Interventi - cap. 1709), apportare le seguenti variazioni:
2010: + 3.000;
2011: + 3.000;
2012: + 3.000.

Conseguentemente, alla Tabella C, Ministero dell'economia e delle finanze, missione Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri, programma Presidenza del Consiglio dei ministri, voce Decreto legislativo n. 303 del 1999: Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell'articolo 11 della legge n. 59 del 1997 (21.3.3 - Presidenza del Consiglio dei ministri - cap. 2115), apportare le seguenti variazioni:
2010: - 3.000;
2011: - 3.000;
2012: - 3.000.
2936/VII/Tab. C. 2. Ghizzoni, Picierno, Nicolais, Mazzarella, Coscia, Rossa, Russo, De Pasquale, De Biasi, Levi, Bachelet, Siragusa, Sarubbi, De Torre, Pes, Lolli.

Alla Tabella C, Ministero per beni e le attività culturali, missione Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici, programma Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo, voce Legge n. 163 del 1985: Nuova disciplina degli interventi dello Stato a favore dello spettacolo (1.2.2 - Interventi - capp. 1390, 1391, 6120, 6620, 6621, 6622, 6623, 6624, 6626; 1.2.6 - Investimenti - capp. 8570, 8571, 8573, 8721), apportare le seguenti variazioni:
2010: + 200.000;
2011: + 200.000;
2012: + 200.000.

Conseguentemente, alla rubrica: Ministero dell'economia e delle finanze, ridurre in modo lineare gli stanziamenti di parte corrente, per il triennio 2010-2012, con esclusione delle voci relative alla missione Soccorso civile, per l'importo complessivo di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012.
2936/VII/Tab. C. 9. Giulietti.

Alla Tabella C, Ministero per i beni e le attività culturali, missione Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici, programma Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo, voce Legge n. 163 del 1985: Nuova disciplina degli interventi dello Stato a favore dello spettacolo (1.2.2 - Interventi - capp. 1390, 1391, 6120, 6620, 6621, 6622, 6623, 6624, 6626; 1.2.6 - Investimenti - capp. 8570, 8571, 8573, 8721), apportare le seguenti variazioni:
2010: + 84.900;
2011: + 84.900;
2012: + 84.900.

Conseguentemente, al comma 2, aggiungere le parole:, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C, con esclusione delle voci relative alla missione Soccorso civile, i cui stanziamenti

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sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 84,9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012.
2936/VII/Tab. C. 7. De Biasi, Ghizzoni, Picierno, Nicolais, Mazzarella, Coscia, Rossa, Russo, De Pasquale, Levi, Bachelet, Siragusa, Sarubbi, De Torre, Pes, Lolli, Ginefra.

Alla Tabella C, Ministero per i beni e le attività culturali, missione Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici, programma Sostegno e vigilanza ad attività culturali, voce Legge n. 549 del 1995: Misure di razionalizzazione della finanza pubblica (1.1.2 - Interventi - capp. 3670, 3671), apportare le seguenti variazioni:
2010: + 13.000;
2011: + 13.000;
2012: + 13.000.

Conseguentemente, al comma 2, aggiungere le parole: «, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012 (o a decorrere dall'anno 2010)».
2936/VII/Tab. C. 4. Ghizzoni, Bachelet, Coscia, De Pasquale, De Biasi, Nicolais, Mazzarella, Picierno, Rossa, Russo, Levi, Siragusa, Sarubbi, De Torre, Pes, Lolli.

Alla Tabella C, voce Ministero dell'economia e delle finanze, missione Comunicazioni - Sostegno all'editoria - Legge n. 67 del 1987: Rinnovo della legge 5 agosto 1981, n. 416, recante disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria, apportare le seguenti variazioni:
2010: + 70.000;
2011: + 140.000;
2012: + 140.000.

Conseguentemente, al comma 2, aggiungere le parole: «, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 70 milioni di euro per l'anno 2010 e 140 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012».
2936/VII/Tab. C. 5. Levi, De Biasi, Ghizzoni, Picierno, Nicolais, Mazzarella, Coscia, Rossa, Russo, De Pasquale, Bachelet, Siragusa, Sarubbi, De Torre, Pes, Lolli.

Alla Tabella C, voce Ministero dell'economia e delle finanze, missione Comunicazioni - Sostegno all'editoria - Legge n. 67 del 1987: Rinnovo della legge 5 agosto 1981, il. 416, recante disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria, apportare le seguenti variazioni:
2010: + 70.000;
2011: + 140.000;
2012: + 140.000.

Conseguentemente, nella medesima Tabella C, alla rubrica: Ministero dell'economia e delle finanze, ridurre in modo lineare gli stanziamenti di parte corrente, per il triennio 2010-2012, con esclusione delle voci relative alle missioni soccorso civile e comunicazioni e Comunicazioni per l'importo complessivo di 70 milioni di euro per l'anno 2010 e di 140 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012;.
2936/VII/Tab. C. 8. Giulietti.

Alla Tabella C, voce Ministero dell'economia e delle finanze, missione Comunicazioni Sostegno all'editoria - Legge n. 67 del 1987: Rinnovo della legge 5 agosto 1981, n. 416, recante disciplina delle imprese

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editrici e provvidenze per l'editoria, apportare le seguenti variazioni:
2011: + 140.000;
2012: + 140.000.

Conseguentemente, al comma 2, aggiungere le parole: «, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari 140 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012».
2936/VII/Tab. C. 6. De Biasi, Levi, Ghizzoni, Picierno, Nicolais, Mazzarella, Coscia, Rossa, Russo, De Pasquale, Bachelet, Siragusa, Sarubbi, De Torre, Pes, Lolli.

ORDINI DEL GIORNO

La VII Commissione,
in sede di esame del disegno di legge finanziaria per l'anno 2010, per le parti di competenza,
premesso che:
gli Istituti culturali italiani, ancorché soggetti di natura privata, assolvono a fondamentali funzioni di interesse pubblico, peraltro definite dall'articolo 2 della legge 17 ottobre 1996, n. 534, recante nuove norme per l'erogazione di contributi statali alle istituzioni culturali, come requisiti essenziali delle istituzioni culturali che vogliano avvalersi dei contributi ordinari erogati dallo Stato;
gli istituti di cultura, che sono organizzazioni senza scopo di lucro, promuovono le attività di studio e di ricerca, nonché di elaborazione culturale destinata alla pubblica fruizione; si occupano della tenuta, della conservazione, della valorizzazione e dell'arricchimento del proprio patrimonio bibliotecario e archivistico; mettono a disposizione degli studiosi e dei cittadini, gratuitamente, la documentazione archivistica e il patrimonio librario di cui sono proprietari;
gli enti e le fondazioni culturali sono tra i soggetti più attivi nel campo della pubblicazione di volumi e di prodotti editoriali, anche su supporti di innovazione tecnologica, la gran parte dei quali di diffusione e rilievo internazionale;
gli istituti di cultura promuovono borse di studio per giovani studiosi e organizzano corsi, convegni di studio, mostre e attività formative e di aggiornamento solitamente in collaborazione con le università e i centri di ricerca italiani ed internazionali;
l'impegno e le attività degli enti e degli istituti culturali copre l'intero panorama della cultura e della conoscenza, incrementando così le possibilità di accesso dei cittadini e le opportunità di crescita civile e culturale;
in ragione della funzione di interesse pubblico rivestita dagli istituti, dalle associazioni, dagli enti, dalle fondazioni e, in generale, dagli organismi culturali, essi sono sostenuti dallo Stato con le risorse pubbliche assegnate ai sensi della legge 28 dicembre 1995, n. 549, e annualmente stabilite in sede di legge finanziaria nella Tabella C;
dalla Tabella C allegata al disegno di legge finanziaria per l'anno 2010 non risulta alcuno stanziamento di risorse aggiuntivo rispetto a quanto previsto dalla Tabella C allegata alla legge finanziaria per il 2009, che già recava una riduzione di spesa, rispetto alla medesima previsione dell'anno precedente, di circa 14 milioni di euro per gli anni 2009 e 2010;
vi è un'evidente necessità per tutti questi organismi di programmare le proprie

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attività nel medio periodo e, pertanto, di poter fare affidamento su una ragionevole certezza delle risorse economiche a propria disposizione,

impegna il Governo:

ad incrementare gli stanziamenti previsti attualmente a favore degli istituti, delle associazioni, degli enti, delle fondazioni e degli organismi culturali non statali.
0/2936/VII/1.Giuseppe Giulietti.

La VII Commissione,
in sede di esame del disegno di legge finanziaria per l'anno 2010, per le parti di competenza,
premesso che:
il Fondo unico per lo spettacolo (FUS), istituito con la legge 30 aprile 1985, n. 163, è lo strumento finanziario attraverso il quale lo Stato sostiene le attività del settore spettacolo, sia del cinema che dello spettacolo dal vivo;
la gestione del Fondo consente, infatti, di assegnare contributi ad enti, istituzioni, associazioni, organismi ed imprese operanti nei settori delle attività cinematografiche, musicali, di danza, teatrali, circensi e dello spettacolo viaggiante, nonché di promuovere e sostenere manifestazioni ed iniziative di carattere e rilevanza nazionali da svolgere in Italia o all'estero;
il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e il bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012 confermano il disinteresse verso il mondo dello spettacolo e della cultura. La Tabella C del disegno di legge finanziaria recante la quantificazione annua degli stanziamenti autorizzati da disposizioni legislative, per il Ministero per i beni e le attività culturali prevede i seguenti stanziamenti complessivi: 418.418 milioni di euro per il 2010, 304.075 milioni di euro per il 2011 e 304.075 milioni di euro per il 2012;
nella Tabella C del disegno di legge finanziaria per l'anno 2010, relativa al Ministero per i beni e le attività culturali, missione «Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici», programma «Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo», la legge n. 163 del 1985 subisce un'ulteriore riduzione di spesa rispetto alla legge finanziaria per l'anno 2009, a triste riprova del disinteresse di questo Governo nei confronti del settore dello spettacolo;
l'inadeguatezza e la scarsità di tali stanziamenti per la produzione e l'industria dello spettacolo italiani potrebbero determinare, di fatto, la chiusura di interi settori di attività che, al contrario, sono da considerare strategici per la ripresa del Paese e necessitano di adeguatezza progettuale, sia in termini di finanziamento, sia in termini di programmazione e di politica di interventi;
lo spettacolo in Italia, nel suo complesso, conta all'incirca 250.000 addetti, tra artisti, tecnici, operatori, maestranze e una tale esiguità di finanziamenti pubblici mette in serio rischio i livelli occupazionali dell'intero comparto. Numerose sono state le manifestazioni che hanno portato ad una vasta mobilitazione che ha visto l'impegno di gran parte della cultura italiana, cui il Governo ha risposto con l'esigua somma di 60 milioni di euro prelevati dal Fondo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei quali, ancora oggi, sono ignoti i destinatari;
considerato che:
la legge finanziaria per l'anno 2007 del Governo Prodi, al contrario, aveva provveduto ad incrementare il FUS, prevedendo una dotazione di 444 milioni per il 2007 e di 544 milioni di euro per il 2008 e il 2009,

impegna il Governo

a reperire risorse adeguate a garantire un significativo incremento del Fus, al fine di ristabilire quanto meno gli stanziamenti previsti dalla legge finanziaria per l'anno

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2008 e di ovviare così a gravi conseguenze, quali la chiusura di interi settori di attività.
0/2936/VII/2.Giuseppe Giulietti.

La VII Commissione,
in sede di esame del disegno di legge finanziaria per l'anno 2010, per le parti di competenza,
premesso che,
alla tabella C, voce Ministero dell'economia e delle finanze, missione «Comunicazioni sostegno all'editoria - legge n. 67 del 1987: rinnovo della legge 5 agosto 1981, n. 416, recante disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria», gli stanziamenti per l'editoria relativamente agli anni 2010, 2011 e 2012 sono insufficienti a soddisfare il fabbisogno in questo settore;
tagli di questa misura, che si riferiscono ai contributi diretti all'editoria, intervengono su di un fondo già del tutto inadeguato rispetto al fabbisogno, mettendo così in discussione la sopravvivenza di decine di testate cooperative, non profit e di partito che rappresentano una risorsa essenziale per il pluralismo dell'informazione;
tenuto conto che:
il Parlamento, con il concorso di tutte le forze politiche, più volte negli ultimi anni è intervenuto, con grande sensibilità su questo tema, varando provvedimenti a salvaguardia dei contributi diretti all'editoria e ribadendo la natura di «diritto soggettivo» di tali provvidenze per la tutela del pluralismo, della democrazia dell'informazione e della libertà di stampa;
considerato che:
in seguito a numerose iniziative del settore, la legge 23 luglio 2009, n. 99, ha previsto, all'articolo 56, comma 2, uno stanziamento di 70 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009/2010, che tuttavia, sembra non ancora assegnato;
considerato, inoltre, che:
il mondo dell'editoria vive un momento di grande difficoltà, dovuto alla flessione delle vendite e alla crisi della pubblicità;

impegna il Governo

ad incrementare le risorse finanziarie stanziate nell'attuale manovra finanziaria per garantire l'erogazione di contributi diretti a favore delle imprese editrici in misura necessaria a scongiurare la crisi e la chiusura di numerose testate, anche storiche, che rappresentano una risorsa fondamentale per la democrazia e l'informazione».
0/2936/VII/3.Giuseppe Giulietti.