CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 ottobre 2009
232.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2009, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (Atto n. 115).

DOCUMENTAZIONE DEPOSITATA DAL SOTTOSEGRETARIO DI STATO PER LA DIFESA, GIUSEPPE COSSIGA

In relazione alle osservazioni formulate dalla IV Commissione (Difesa) della Camera dei Deputati nella seduta del 7 ottobre scorso in sede di esame dello schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2009, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, si rappresenta quanto segue:
1. La risoluzione n. 7-00136 Di Stanislao impegnava il Governo «ad incrementare i contributi da destinare alle associazioni d'arma da ripartire in maniera oggettiva sulla base tanto del numero degli iscritti quanto sulla base di un'effettiva attività sul territorio».
Come indicato nella Relazione Illustrativa allegata al citato schema di decreto ministeriale, alle Associazioni d'Arma, ancorché gli stanziamenti per il 2009 previsti in tabella «C» allegata alla legge n. 203 del 2008 abbiano subito una contrazione di circa il 12 per cento rispetto al 2008, sono stati garantiti congrui aumenti (nell'ordine del 29,5 per cento circa) rispetto agli stanziamenti assegnati nel 2008.
L'adozione di tale misura sarebbe stata resa vana qualora il Dicastero avesse proceduto a ripartire le risorse in questione sulla base del numero degli iscritti e, di conseguenza, sulla base dell'effettiva attività svolta dalle singole Associazioni sul territorio.
Infatti, occorre evidenziare che, rispetto ad un totale di circa 700.000 soci iscritti alle varie Associazioni d'Arma, il 70 per cento circa degli stessi appartiene a sole due Associazioni (Associazione Nazionale Alpini - 312.000 iscritti e Associazione Nazionale Carabinieri - 186.000 iscritti). Pertanto, la rigida applicazione di un criterio di ripartizione basato sul numero di iscritti avrebbe comportato il concreto annullamento degli stanziamenti proposti in favore di tutte le altre Associazioni d'Arma e l'impossibilità di fornire un contributo minimo per il funzionamento delle stesse.
2. La relazione illustrativa afferma, per quanto riguarda il riparto degli stanziamenti indicati nella Tabella C. che le decurtazioni apportate agli enti diversi dalle associazioni d'arma variano tra il 21 e il 28 per cento rispetto alle assegnazioni per l'anno 2008, mentre, in realtà, la Lega Navale Italiana e l'Aero Club d'Italia hanno subito decurtazioni superiori al 38 per cento.
L'osservazione non tiene conto che l'asserita decurtazione è stata calcolata sulla base di una proiezione delle assegnazioni che sarebbero state disposte per l'esercizio finanziario 2009 applicando matematicamente la riduzione percentuale subita dallo stanziamento in questione rispetto al precedente esercizio finanziario (cosiddetto criterio storico) e senza prendere in considerazione gli incrementi che è stato

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necessario destinare alle Associazioni d'Arma in relazione ai contenuti delle risoluzioni approvate in materia dalla IV Commissione (Difesa) della Camera dei Deputati (n. 7-00129 - On. Ascierto ed altri, n. 7-00135 - On. Villecco Calipari ed altri e n. 7-00136 - On. Di Stanislao), come risulta dall'annesso 1.
Inoltre, occorre evidenziare che l'Aero Club d'Italia risulta anche beneficiario di contributi erogati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mentre la Lega Navale Italiana è un Ente di diritto pubblico soggetto a riordino ai sensi dell'articolo 26 del decreto-legge n. 112 del 2008 convertito in legge n. 133 del 2008.
3. Il contributo destinato all'Associazione Nazionale Ufficiali di Marina Provenienti dal Servizio Effettivo (ANUMPSE) registra un incremento pari all'1,29 per cento, anziché una diminuzione del 10 per cento come riportato nella stessa relazione.
L'assegnazione originariamente destinata all'Associazione Nazionale Ufficiali di Marina Provenienti dal Servizio Effettivo (ANUMPSE), risultante dall'applicazione del medesimo criterio con cui sono stati calcolati i contributi destinati alle altre Associazioni di Categoria (decremento del 10 per cento rispetto all'esercizio finanziario 2008), ammontava ad Euro 1.333,00 (con una decurtazione del 10 per cento rispetto al contributo di Euro 1480,88 destinato alla medesima Associazione nell'esercizio finanziario 2008). Il citato contributo è stato arrotondato per approssimazione al valore dei 500/1000 Euro più prossimo, nel caso specifico corrispondente all'importo di 1.500,00 Euro, a fattor comune con le assegnazioni disposte in favore di tutte le altre Associazioni.
4. Appurare per quali ragioni siano stati espunti dall'elenco degli enti beneficiari dei contributi di cui alla Tabella C, la Casa Militare «Umberto I» e l'Istituto Nazionale di beneficenza «Vittorio Emanuele III».
Per quanto riguarda l'istituto di beneficenza «Vittorio Emanuele III» si segnala che esso è vigilato dal Ministero dell'interno (non da quello della Difesa) e, peraltro, non ha presentato alcuna richiesta di assegnazione di contributi per l'esercizio finanziario 2009. In relazione alla mancata assegnazione di contributi in favore della Casa Militare «Umberto I», invece, si evidenzia che il Sodalizio è stato espunto sulla base del parere espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti che ha affermato: «Dalle risultanze del bilancio emerge quindi un avanzo di competenza (od economico) pari ad euro 160.200. Tale risultato conferma che l'Ente potrebbe far fronte alle spese, delle uniche due persone rimaste da accudire presso la struttura sanitaria utilizzata, senza beneficiare del contributo annuale del Ministero della Difesa ed anzi potendo destinare parte dell'avanzo di competenza all'effettuazione delle opere di ristrutturazione dello stabile della Casa Militare».
5. Non risulta data attuazione all'indirizzo della risoluzione a firma dell'on. Villecco Calipari che prevedeva di favorire forme di integrazione tra le associazioni d'arma.
Al riguardo, occorre osservare che in materia è già in atto uno sforzo tendente a favorire l'integrazione tra le Associazioni d'Arma attraverso il Consiglio Nazionale Permanente tra le Associazioni d'Arma (ASSOARMA) con funzioni di coordinamento tra le varie Associazioni aderenti allo specifico settore per il quale, peraltro, proprio nell'intento di rinforzarne le specifiche funzioni, è stata prevista l'assegnazione di un contributo pari ad Euro 10.000 nello schema di decreto ministeriale in esame.
In tale quadro, nel mese di aprile scorso è stata rappresentata anche alle Associazioni aderenti alla Confederazione Italiana tra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane l'esigenza in questione senza, peraltro, poter incidere sui progetti riferiti al corrente anno ormai già definiti nei loro dettagli.
Scheda elementi informativi riparto 2009. Tuttavia, al fine di dare maggiore impulso all'iniziativa in questione, il Dicastero ha chiesto ai vari sodalizi, in occasione delle segnalazioni di esigenze finanziarie per l'esercizio finanziario 2010,

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la presentazione di progetti/proposte comuni finalizzati ad interventi nel settore dei siti museali e dei Sacrari militari (interventi di recupero, gestione, sorveglianza, eccetera) da svolgere, d'intesa con gli organismi memorialistici del Dicastero preposti in materia, tra i vari Sodalizi delle Associazioni Combattentistiche e delle Associazioni d'Arma.
Peraltro, occorre evidenziare che nei casi di specie si tratta di soggetti giuridici di natura privata per i quali qualsiasi iniziativa in materia di integrazione non può prescindere da soggettivi e volontaristici intendimenti delle stesse Associazioni.
6. Chiarire per quale ragione l'Associazione Nazionale Partigiani Cristiani sia stata esclusa dal novero delle associazioni combattentistiche beneficiarie del contributo, pur avendo questa presentato un'apposita richiesta di finanziamento.
In relazione all'esclusione dell'Associazione Nazionale Partigiani Cristiani dal novero delle Associazioni Combattentistiche beneficiarie di contributi preme evidenziare che la citata Associazione non è compresa nella Tabella A della legge n. 93 del 1994, come invece richiesto dalle disposizioni legislative che autorizzano il contributo in favore delle associazioni combattentistiche e ribadito dalle risoluzioni approvate in materia dalla IV Commissione (Difesa) della Camera dei Deputati (n. 7-00129 - on. Ascierto ed altri, n. 7-00135 - on. Villecco Calipari ed altri e n. 7-00136 - on. Di Stanislao). Peraltro, essa non risulta iscritta neppure nello speciale albo di cui al decreto ministeriale 5 agosto 1982, come modificato dal decreto ministeriale 29 aprile 2008, nel quale sono contemplate le Associazioni vigilate e riconosciute dal Ministero della Difesa.
7. Debbano essere forniti in modo dettagliato i parametri assunti come base di calcolo per il riparto dei fondi, quali il numero degli iscritti alle diverse associazioni, i costi fissi, i finanziamenti ricevuti dalle associazioni nell'ultimo triennio, eccetera.
Per quanto concerne i parametri di calcolo adottati per il riparto dei fondi, in aggiunta alle esplicazioni già fornite con la Relazione Illustrativa, si allegano i prospetti relativi ai parametri utilizzati per la definizione dei contributi destinati alle:
a) Associazioni Combattentistiche (annesso 2);
b) Associazioni d'Arma (annesso 3);
c) Associazioni di Categoria, Enti, Istituti culturali, scientifici, tecnici e assistenziali (annessi 4 e 5).
8. Ritiene altresì indispensabile acquisire informazioni dettagliate sui rendiconti delle singole associazioni beneficiarie.
Si fa presente che, per quanto riguarda i contributi erogati dal Dicastero riferiti all'esercizio finanziario 2008, relativamente agli Enti pubblici, sono stati già inviati i rendiconti delle singole associazioni alle competenti Commissioni parlamentari entro lo scorso luglio.

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ANNESSO 1

CALCOLO DEL CONTRIBUTO ASSEGNATO ALL'AERO CLUB ITALIA E ALLA LEGA NAVALE ITALIANA

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ANNESSO 2

CRITERI DI DISTRIBUZIONE DEI CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI COMBATTENTISTICHE ED ASSIMILATE

1. Contributi per spese di funzionamento (f).
Le associazioni sono state distribuite nelle seguenti fasce sulla base del numero di soci ordinari, attribuendo loro il contributo a fianco di ciascuna fascia indicato qualora la relativa richiesta superasse la misura dei contributi individuati:
Fascia 1) Associazioni fino a 1000 soci ordinari: Euro 10.000;
Fascia 2) Associazioni da 1.001 a 5.000 soci ordinari: Euro 20.000;
Fascia 3) Associazioni da 5.001 a 10.000 soci ordinari: Euro 30.000;
Fascia 4) Associazioni da 10.001 a 20.000 soci ordinari: Euro 40.000;
Fascia 5) Associazioni da 20.001 a 50.000 soci ordinari: Euro 50.000;
Fascia 6) Associazioni da 50.001 a 60.000 soci ordinari: Euro 60.000;
Fascia 7) Associazioni da 60.001 a 100.000 soci ordinari: Euro 70.000;

Tuttavia, ove le suddette misure sono risultate superiori alle richieste formulate dalle singole Associazioni, si è proceduto ad assegnare loro quanto richiesto.
Per quanto precede il totale delle assegnazioni per spese di funzionamento (F) è risultato pari ad euro 185.231.

2. Contributi per finalità assistenziali (fa).
È stato garantito il 100 per cento delle richieste formulate dalle Associazioni con riferimento alle spese previste per finalità assistenziali nel 2009: totale spese per finalità assistenziali (A) pari ad euro 152.750.

3. Contributi per finalità promozionali e progetti associativi (fp).
L'ammontare delle spese per finalità promozionali e progetti associativi (P) è stato calcolato prendendo in considerazione le richieste formulate dalle singole Associazioni, modificate attraverso l'applicazione di un fattore di correzione (0«cv), ricavato dalla media delle percentuali di contributo statale sul totale dei bilanci comunicati dalle Associazioni nel triennio 2006-2008, secondo la formula fpc =fp x cv. In sostanza, quanto maggiore è risultato lo scostamento di cv dal valore 1, tanto maggiore è risultata la penalizzazione subita da ogni singola Associazione per tale fattispecie di contributi.
Tale ammontare (P) per il 2009 risulterebbe, quindi, pari ad Euro 1.275.988,77. Tuttavia, atteso che così procedendo il totale dei contributi (C), ottenuto sommando le spese per funzionamento (F), le spese per finalità assistenziali (A) e le spese per finalità promozionali e progetti associativi (P), ovvero C = F + A + P, risulta pari ad Euro 1.613.969,77 con un disavanzo di Euro 113.969,77 rispetto allo stanziamento di Euro 1.500.000,00 previsto per legge, si è proceduto a recuperare tale disavanzo sottraendo a ciascuna Associazione un importo direttamente proporzionale al numero di soci ordinari iscritti secondo la formula: d = (D x no dei soci ordinari della singola Associazione)/ totale dei soci ordinari di tutte le Associazioni.

4. Contributo finale (c).

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Alla luce dei precedenti passaggi, il contributo finale (c) attribuito a ciascuna Associazione è determinato dalla seguente formula:
c = f + fa + fpc - d.

Successivamente, al fine di armonizzare il quadro complessivo delle assegnazioni per non creare vistose situazioni di discontinuità di finanziamento rispetto al passato, è stata rivista l'entità delle risorse assegnate ad alcuni Sodalizi i quali, in applicazione dei suddetti parametri, risultavano destinatari di rilevanti decurtazioni, in maniera da contenere le riduzioni entro un'aliquota massima del 30 per cento dei contributi erogati nell'esercizio finanziario 2008.
In tale contesto, allo scopo di rispettare comunque l'importo di euro 1.500.000,00 previsto dall'articolo 14, comma 7-bis, del decreto-legge n. 207 del 2008, convertito in legge con modificazioni dalla legge n. 14 del 2009, si è provveduto a ridurre l'assegnazione spettante alle rimanenti Associazioni di un'aliquota pari al 10 per cento circa.

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ANNESSO 3

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ANNESSO 4

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ANNESSO 5

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ALLEGATO 2

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Emirati Arabi Uniti relativo alla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Dubai il 13 dicembre 2003 (Nuovo testo C. 2552 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IV Commissione Difesa,
esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 2552 Governo, approvato dal Senato, recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Emirati Arabi Uniti relativo alla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Dubai il 13 dicembre 2003»;
preso atto dei chiarimenti del Governo, secondo cui la formulazione contenuta nell'articolo 8 dell'Accordo «salvo accordi diversi tra le parti» debba intendersi come rinvio a eventuali intese di settore, da sottoporre comunque a ratifica;
considerato che potrebbe essere inserita nel disegno di legge, analogamente a quanto avvenuto in passato, un'apposita disposizione che, ai fini dell'esecuzione di quanto stabilito dall'articolo 5 dell'Accordo in relazione alle operazioni di interscambio di materiali d'armamento, preveda la stipulazione di apposite intese intergovernative volte ad indicare con precisione il contenuto delle operazioni stesse,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:
valuti la Commissione di merito l'opportunità di inserire nel disegno di legge, dopo l'articolo 2, il seguente: «2-bis. Ai fini dell'esecuzione di quanto previsto dall'articolo 5 dell'Accordo di cui all'articolo 1 della presente legge, sono stipulate apposite intese intergovernative che indichino con precisione il contenuto delle relative operazioni, di cui al citato articolo 5 dell'Accordo, ai sensi dell'articolo 9, comma 4, della legge 9 luglio 1990, n. 185, e successive modificazioni».