CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 luglio 2009
207.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO
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ALLEGATO

Proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali. C. 2602.

DOCUMENTAZIONE DEPOSITATA DAL GOVERNO

In ordine ai singoli emendamenti, si osserva quanto segue:
emendamento 11 Si rimette all'apprezzamento politico;
emendamento 1.2 Considerato che l'emendamento non presenta diretti profili finanziari essendo l'iniziativa contenuta nell'ambito delle autorizzazioni di spesa si rimette l'emendamento all'apprezzamento politico;
emendamento 1.3 Parere contrario renderebbe l'organizzazione della missione priva della necessaria copertura finanziaria;
emendamenti 1.4 e 1.5 Si rinvia alle valutazioni dell'Amministrazione competente;
emendamento 1.6 La collocazione della struttura di missione nell'ambito DG per la cooperazione allo sviluppo risulta anomala nel panorama organizzativo del Ministero degli affari esteri, tenuto conto che per la loro natura e le finalità tali strutture sono normalmente ricondotte nell'ambito degli uffici di staff del Ministro.

Inoltre, l'inserimento nell'ambito della citata DG pone le premesse per una trasformazione della struttura stessa in ufficio dirigenziale, in contrasto con le disposizioni di riduzione di tali uffici contenute da ultimo nel decreto-legge 112 del 2008;
emendamenti 21; 3.1; 3.2; 3.3; 5.1; 5.2 Si rimette all'apprezzamento politico;
emendamento 3.4 La prevista proroga dei contratti a tempo determinato in deroga al riformulato articolo 36 del decreto legislativo n. 165 del 2001 è suscettibile di creare nuovo precariato strutturato con conseguenti istanze di stabilizzazione e relativi futuri oneri a carico della finanza pubblica;
emendamento 5.01 Parere contrario in quanto la deroga al divieto delle assunzioni non appare in linea con le politiche governative in materia e comporta richieste emulative di carattere oneroso.

Inoltre per quanto concerne la copertura finanziaria, si fa presente che la stessa non appare idonea, in quanto il Fondo per gli interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, non reca le necessarie disponibilità;
emendamento 5.02 L'emendamento è analogo all'articolo 14 dell'Atto Senato 1167 (Delega al Governo In materia di lavori usuranti) ed è inteso a riconoscere «la specificità» del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ai fini della definizione degli ordinamenti, delle carriere e dei contenuti del rapporto di impiego e della tutela economica, pensionistica e previdenziale del personale ad esse appartenente (comma 1).
Il comma 2 prevede l'attuazione di tale disciplina con successivi provvedimenti legislativi a cui è demandato anche lo stanziamento delle occorrenti risorse finanziarie.

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Il comma 3 stabilisce che alle attività negoziati svolte in attuazione del comma 1, partecipi anche il Consiglio centrale della rappresentanza militare.
Al riguardo, si esprime parere contrario in quanto il riconoscimento normativo della «specificità» comporterebbe l'automatica esclusione del personale del comparto sicurezza-difesa, nonché di quello del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, da tutte le disposizioni dirette alla razionalizzazione ed al contenimento della spesa per il pubblico impiego, mentre la previsione di particolari norme di favore per i singoli comparti non può che essere valutata di volta in volta, in relazione a specifiche esigenze funzionali, come avvenuto da ultimo per il personale in questione in sede di conversione del decreto-legge 112 del 2008. Inoltre, tale riconoscimento comporterebbe, comunque, in via obbligata la previsione di stanziamento da parte della normativa di settore di risorse aggiuntive, finora riconosciute soltanto previo accertamento di compatibilità con i vincoli di finanza pubblica e non permanentemente.
Si ricorda che gli appartenenti al Compatto sicurezza-difesa hanno conseguito negli ultimi tre bienni contrattuali una crescita retributiva media di circa il 21 per cento a fronte del 16 per cento riscontrato nello stesso periodo dal personale contrattualizzato, in virtù di 960 milioni di euro aggiuntivi agli stanziamenti ordinari per i rinnovi contrattuali (di cui 280 per il biennio 2006-2007).
Anche nell'ipotesi di uno stanziamento corrispondente a quello minimo del biennio 2004-2005, 200 milioni, sarebbero evidenti ed irrisolvibili i problemi di copertura finanziaria per gli inevitabili riflessi emulativi delle altre categorie, sottoposte anche a compressione molto forte delle risorse per la contrattazione di secondo livello.
Per il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco negli ultimi tre bienni contrattuali sono state complessivamente stanziate risorse aggiuntive pari a circa 20 milioni di euro a regime, con conseguente riconoscimento di incrementi retributivi del 17.5 per cento a fronte del 16 per cento conseguito dal personale contrattualizzato. Inoltre per il solo anno 2008 sono state previste, altresì, ulteriori risorse pari a 10 milioni di curo destinate al miglioramento della qualità del soccorso pubblico.
Si evidenzia che il contestuale riconoscimento della specificità al personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco offrirebbe il presupposto normativa su cui basare le rivendicazioni, peraltro più volte avanzate, delle Organizzazioni Sindacali per l'estensione dei trattamenti economici superiori spettanti agli addetti alla Sicurezza-Difesa.