CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 luglio 2009
201.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

7-00153 Polidori e Ghiglia: Programma di ammodernamento delle reti idrica e fognaria.

NUOVA FORMULAZIONE DELLA RISOLUZIONE

Le Commissioni VIII e X,
premesso che:
la vigente normativa in materia di gestione delle risorse idriche ripartisce in modo articolato le competenze normative e amministrative fra lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni;
nell'ambito di tale normativa, i piani d'ambito elaborati dagli ATO costituiscono uno degli strumenti fondamentali per il perseguimento in ambito territoriale dell'obiettivo strategico dell'ottimizzazione dei servizi idrici di captazione e distribuzione delle risorse idriche per gli usi potabili, nonché di collettamento, depurazione e smaltimento delle acque reflue;
le reti idriche e fognarie del nostro Paese presentano le maggiori carenze infrastrutturali tra i principali Paesi europei con un tasso di perdita negli acquedotti di circa il 40 per cento, contro il 10 per cento circa della Germania ed il 15 per cento della Gran Bretagna, nonostante la densità per area geografica e pro-capite di tali reti in Italia sia inferiore;
in base alla tariffa nazionale media per l'acqua potabile, il controvalore economico delle perdite annue della rete idrica italiana è di oltre quattro miliardi di euro, senza contare i danni ambientali generati in particolare dalle perdite della rete fognaria;
i maggiori costi imputabili alle inefficiente della rete nazionale vengono ad oggi sostenuti direttamente dai cittadini attraverso il pagamento dei costi di fruizione dei servizi idrici e fognari, con evidente sottrazione di risorse alla capacità di spesa delle famiglie;
la ricerca e l'innovazione nelle infrastrutture idriche potrebbero costituire un contributo efficace nell'opera di adeguamento della rete nazionale agli standard europei, anche se il quadro normativo non agevola oggi gli operatori del settore;
in base alle stime di durata massima delle tubature, circa il 50 per cento degli attuali acquedotti (almeno 125.000 chilometri di rete idrica) e oltre il 30 per cento delle attuali fognature (46.000 chilometri di rete fognaria) devono essere sostituite entro i prossimi decenni, tanto più che sussiste un consistente numero di reti con presenza di amianto;
per le caratteristiche proprie della rete idrica, questo settore può essere considerato tra quelli potenzialmente più idonei a sostenere una ripresa economica di lungo periodo,

impegna il Governo:

a perseguire ogni utile tentativo per definire, d'intesa con le Regioni e il sistema complessivo delle autonomie territoriali, un insieme organico di misure adeguate al raggiungimento, su tutto il territorio nazionale, di livelli minimi e di standard di qualità nell'erogazione dei servizi idrici;
a verificare tutti i possibili benefici derivanti da un programma di adeguamento e ammodernamento delle reti idrica e fognaria;

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a definire, anche su richiesta delle amministrazioni locali, strumenti capaci di migliorare nel breve, nel medio e nel lungo periodo lo stato della rete idrica nazionale al fine di adeguarla agli standard europei con gli obiettivi del risparmio di risorse e della tutela dell'ambiente e della salute;
ad incentivare iniziative per elevare da subito il livello qualitativo dell'infrastruttura di rete idrica nazionale, anche attraverso l'individuazione di modelli locali efficienti già esistenti cui ispirarsi per l'adeguamento dell'intera rete nazionale.

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ALLEGATO 2

7-00153 Polidori e Ghiglia: Programma di ammodernamento delle reti idrica e fognaria.

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

Le Commissioni VIII e X,
premesso che:
la vigente normativa in materia di gestione delle risorse idriche ripartisce in modo articolato le competenze normative e amministrative fra lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni;
nell'ambito di tale normativa, i piani d'ambito elaborati dagli ATO costituiscono uno degli strumenti fondamentali per il perseguimento in ambito territoriale dell'obiettivo strategico dell'ottimizzazione dei servizi idrici di captazione e distribuzione delle risorse idriche per gli usi potabili, nonché di collettamento, depurazione e smaltimento delle acque reflue;
le reti idriche e fognarie del nostro Paese presentano le maggiori carenze infrastrutturali tra i principali Paesi europei con un tasso di perdita negli acquedotti di circa il 40 per cento, contro il 10 per cento circa della Germania ed il 15 per cento della Gran Bretagna, nonostante la densità per area geografica e pro-capite di tali reti in Italia sia inferiore;
in base alla tariffa nazionale media per l'acqua potabile, il controvalore economico delle perdite annue della rete idrica italiana è di oltre quattro miliardi di euro, senza contare i danni ambientali generati in particolare dalle perdite della rete fognaria;
i maggiori costi imputabili alle inefficienze della rete nazionale vengono ad oggi sostenuti direttamente dai cittadini attraverso il pagamento dei costi di fruizione dei servizi idrici e fognari, con evidente sottrazione di risorse alla capacità di spesa delle famiglie;
la ricerca e l'innovazione nelle infrastrutture idriche potrebbero costituire un contributo efficace nell'opera di adeguamento della rete nazionale agli standard europei, anche se il quadro normativo non agevola oggi gli operatori del settore;
in base alle stime di durata massima delle tubature, circa il 50 per cento degli attuali acquedotti (almeno 125.000 chilometri di rete idrica) e oltre il 30 per cento delle attuali fognature (46.000 chilometri di rete fognaria) devono essere sostituite entro i prossimi decenni, tanto più che sussiste un consistente numero di reti con presenza di amianto;
per le caratteristiche proprie della rete idrica, questo settore può essere considerato tra quelli potenzialmente più idonei a sostenere una ripresa economica di lungo periodo;

impegna il Governo:

a perseguire ogni utile tentativo per definire, d'intesa con le Regioni e il sistema complessivo delle autonomie territoriali, un insieme organico di misure adeguate al raggiungimento, su tutto il territorio nazionale, di livelli minimi e di standard di qualità nell'erogazione dei servizi idrici;
a verificare tutti i possibili benefici derivanti da un programma di adeguamento e ammodernamento delle reti idrica e fognaria;

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a definire, anche su richiesta delle amministrazioni locali, strumenti capaci di migliorare nel breve, nel medio e nel lungo periodo lo stato della rete idrica nazionale al fine di adeguarla agli standard europei con gli obiettivi del risparmio di risorse e della tutela dell'ambiente e della salute;
a verificare la possibilità di introdurre degli standard di qualità per tutte quelle sostanze che, come il metil-terziar-butil etere (MTBE, composto organico largamente impiegato come additivo per la benzina), pur non avendo riflessi tossicologici o sanitari, alterano irrimediabilmente il sapore dell'acqua potabile rendendola imbevibile, provocando, in questo modo, ulteriori e inaccettabili costi per infrastrutture sostitutive delle reti idriche non più utilizzabili;
ad incentivare iniziative per elevare da subito il livello qualitativo dell'infrastruttura di rete idrica nazionale, anche attraverso l'individuazione di modelli locali efficienti già esistenti cui ispirarsi per l'adeguamento dell'intera rete nazionale.
(8-00047)
«Polidori, Ghiglia, Mariani, Vico».