CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 aprile 2009
164.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2007 (Doc. LXXXVII, n. 1).

PARERE APPROVATO

La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
considerato che:
la relazione è stata presentata nella scorsa legislatura, nel mese di gennaio 2008, dal precedente Governo;
la relazione fa riferimento ad un quadro economico internazionale profondamente mutato;
risulta comunque opportuna l'espressione del parere sulla relazione al fine del successivo iter del provvedimento,
esprime

NULLA OSTA

sulla Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea.

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ALLEGATO 2

Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2008 (C. 2320 Governo, approvato dal Senato).

RELAZIONE APPROVATA

La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione, esaminato il disegno di legge comunitaria 2008 (A.C. 2320),
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui:
l'utilizzo del Fondo di rotazione avrà valenza residuale e sarà dimensionato per fronteggiare l'insieme delle misure attinenti alla sua missione istituzionale, riconducibili agli obblighi derivanti dall'appartenenza del nostro Paese alle Comunità europea; - le direttive comunitarie intervengono in settori già ampiamente disciplinati dalla legislazione vigente e, pertanto, l'attuazione dei decreti legislativi di recepimento delle stesse avrà luogo a valere, nella quasi totalità dei casi, sulle risorse previste nei bilanci delle singole Amministrazioni competenti;
appare opportuno prevedere, all'articolo 7, un'unica clausola di invarianza;
le disposizioni di cui all'articolo 8, in materia di delega al Governo per l'attuazione della direttiva 2007/47/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 settembre 2007, appaiono neutre sotto i profili finanziari, in quanto la disposizione si limita a normare in via definitiva tre tipologie di dispositivi medici per i quali la disciplina regolamentare vigente già non prevede l'autorizzazione e, quindi, la tariffazione al fine di consentirne la pubblicità;
il rimborso di imposta a favore dei soggetti non residenti previsto dalle disposizioni di cui all'articolo 22, comma 4, lettera e), che modifica l'articolo 38-ter del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, rappresenta un'ipotesi residuale e si sostanzia in una semplificazione delle modalità per il recupero dell'imposta; poiché, anche in assenza delle disposizioni di cui sopra, i soggetti interessati potrebbero comunque recuperare l'IVA a credito, operando direttamente la detrazione di imposta;
le disposizioni di cui all'articolo 22, comma 4, lettera f) e comma 5, tendono a ripristinare la disciplina in materia di accertamento delle imposte sui redditi e dell'IVA antecedente all'entrata in vigore dell'articolo 35, commi 2 e 3, del decreto-legge n. 223 del 2006, in quanto la presunzione legale di cessione di beni immobili in evasione di imposta ai fini IVA sulla base del «valore normale», contenuta nel citato articolo 35, presenta profili di dubbia compatibilità con la disciplina comunitaria, secondo quanto rappresentato dalla Commissione europea nella messa in mora del Governo italiano del 26 giugno 2008, ai sensi dell'articolo 226 del Trattato CE, esponendo l'Italia al rischio di soccombenza nella fase contenziosa, con sicure ricadute sul piano finanziario. Peraltro, le modifiche introdotte dalle norme in commento non intaccano assolutamente la possibilità di effettuare accertamenti sul punto, intervenendo esclusivamente sull'onere della prova;
le maggiori entrate indicate dalla relazione tecnica derivanti dalle disposizioni in materia di esercizio dei giochi a distanza in Italia - previste dall'articolo

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22, commi da 11 a 34 - si basano sull'incremento di fatturato dell'industria di gioco, il cui valore complessivo è aumentato nel 2008 di quasi il 13 per cento rispetto all'anno precedente, raggiungendo quota 47,5 miliardi di euro di raccolta;
il comma 32 dell'articolo 22 va inteso nel senso che i costi sostenuti dall'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato per realizzazione e la gestione degli strumenti informatici occorrenti sono ricompresi nella convezione in essere con il partner tecnologico;
il ricorso a forme di pagamento elettronico di cui all'articolo 29 non comporta oneri aggiuntivi di impianto a carico delle amministrazioni pubbliche, in quanto in tale categoria sono da comprendersi anche strumenti elettronici già largamente utilizzati dalle stesse amministrazioni, quali i bonifici o le disposizioni di incasso;
i compiti che verranno attributi alla Banca d'Italia in materia di procedimenti sanzionatori e irrogazioni di sanzioni ai sensi dell'articolo 30, rientrano nell'ambito del mandato istituzionale ad essa attribuito, e non determinano oneri aggiuntivi per la finanza pubblica;
le disposizioni di cui all'articolo 38 relative alla garanzia dell'accesso ai servizi, da attuarsi in conformità al vincolo costituzionale di parità dei livelli essenziali delle prestazioni sul territorio nazionale, non determineranno nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
si conferma la neutralità finanziaria della disposizione di cui all'articolo 39, in materia di requisiti di pubblicità di taluni tipi di società, considerato che eventuali implicazioni onerose derivanti dalle stesse verrebbero fronteggiate nell'ambito dell'autonomia finanziaria delle Camere di commercio e, comunque, risulterebbero a carico delle imprese;
considerata la necessità di rafforzare l'effettività della clausola di invarianza di cui al comma 2 dell'articolo 26;

delibera di riferire favorevolmente

con le seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
All'articolo 26, comma 2, aggiungere infine i seguenti periodi: «Le amministrazioni pubbliche competenti provvedono agli adempimenti di cui al presente articolo con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Ai componenti del comitato di cui al comma 1, lettera g), non è corrisposto alcun emolumento, indennità o rimborso spese.».

e con le seguenti condizioni:

All'articolo 7, comma 1, sopprimere le parole: «senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica,»;

All'articolo 26, al comma 1, sostituire le parole: «oltre ai principi e criteri direttivi di cui all'articolo 2» con le seguenti: «oltre ai principi e criteri direttivi di cui agli articoli 1 e 2».»

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ALLEGATO 3

5-00903 Bitonci: Utilizzo delle risorse finanziarie della società Sogin.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione gli On. Bitonci e Polledri pongano quesiti in ordine alla Società Sogin S.p.A.
Al riguardo, sentito anche il Ministero dello Sviluppo Economico, si fa presente che la citata società, costituita nel 1999, predispone le sue attività operative in materia di gestione e smantellamento degli impianti nucleari dismessi, sulla base degli indirizzi generali del ministero dello Sviluppo Economico e di un programma triennale che viene presentato all'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas per la sua approvazione economica.
Tale programma prevede, per l'anno 2009, costi esterni per 212,81 milioni di euro, di cui 74,08 milioni per l'attività di decommissioning e 138,74 milioni per la chiusura del ciclo del combustibile.
Inoltre, la Società trasmette, ogni anno, al Ministro dello Sviluppo Economico e all'Autorità di sicurezza ISPRA, un documento illustrativo delle fasi operative programmate. Tali Amministrazioni esercitano, rispettivamente, l'attività di autorizzazione e di controllo, al fine di assicurare che la predetta attività programmata avvenga nel rispetto delle previsioni normative sia centrali che locali.
Gli stessi programmi operativi vengono poi illustrati alle Autorità territoriali e locali nell'ambito di appositi tavoli di controllo denominati «tavoli della trasparenza», convocati su iniziativa, delle Regioni interessate.
La Società Sogin è a totale capitale pubblico e, pertanto, il ministero dell'Economia e delle Finanze esercita i diritti dell'azionista, ai sensi dell'articolo 2364 del c.c., senza, peraltro, esercitare l'attività di direzione e coordinamento, di cui all'alt. 2497 del c.c. nei confronti dell'Organo amministrativo dalla Società.
Coni riferimento agli organi di controllo e di vigilanza della Società sulla regolarità della gestione e sul corretto uso delle risorse pubbliche, si precisa che, oltre al Collegio Sindacale, sono presenti il Magistrato Delegato della Corte dei Conti e la società di revisione contabile, nonché l'Organismo di Vigilanza, si sensi del decreto legislativo n. 231 del 2001.
L'attività contrattuale della Società è di esclusiva responsabilità del management.
Con riferimento all'impianto di vetrificazione e agli altri aspetti di cui è cenno nel documento Parlamentare, la Società Sogin ha comunicato quanto segue.
Il Consiglio di Amministrazione ha avviato l'iter relativo alla gara europea per la realizzazione dell'impianto di cementazione dei rifiuti liquidi presenti nell'impianto Eurex di Saluggia (Vercelli), in quanto la realizzazione dell'impianto è oggetto di ordinanza del Commissario delegato alla sicurezza dei materiali nucleari, del dicembre 2005 e del febbraio 2006, e di puntuali prescrizioni del Ministero dello Sviluppo Economico, su parere dell'Autorità di sicurezza nucleare (da ultimo decreto Ministero Attività Produttive, del 28 novembre 2005).
Nel settembre 2008, è stato emanato il decreto di compatibilità ambientale (VIA), per la realizzazione dell'impianto che ha ottenuto il parere favorevole della Regione Piemonte, del Ministero dei Beni culturali e della Commissione per la valutazione di impatto ambientale del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

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Inoltre, è stato avviato l'iter di gara europea per la realizzazione dell'impianto di solidificazione dei rifiuti liquidi presenti presso l'impianto ITREC di Rotondella (Matera).
La realizzazione di tale impianto rientra fra le azioni previste nel programma del Commissario delegato alla sicurezza dei materiali nucleari.
Non è, invece, prevista la realizzazione di alcun impianto di vetrificazione dei rifiuti.
La cementazione dei rifiuti liquidi di Eurex e la solidificazione di quelli di Itrec sono finalizzate ad elevare ulteriormente il livello di sicurezza nella gestione di tali materiali, necessarie per procedere al completo decommissioning degli impianti e per disporre di manufatti idonei al conferimento presso il deposito nazionale.
Nel corso di periodici incontri istituzionali (cd. tavoli della trasparenza) fra l'Azienda e le Amministrazioni coinvolte (Ministero dello Sviluppo Economico, Ispra, Arpa regionali, Regioni, Provincie e Comuni) vengono illustrati e condivisi tutti i programmi d'attività dell'azienda per i singoli impianti. La realizzazione degli impianti di trattamento dei rifiuti presso Saluggia e Rotondella è stata illustrata e condivisa negli incontri di gennaio 2009 a Torino e di ottobre 2008 a Potenza.
Per quanto riguarda il personale aziendale, al 31 dicembre 2007 il numero di dipendenti è stato ridotto a 727 unità e al 31 dicembre 2008 risulta pari a 680 unità.
Il piano di riduzione del personale è accompagnato da un piano mirato di assunzioni, che avvengono secondo un processo strutturato e codificato che prevede, per la copertura delle posizioni vacanti, di privilegiare in primo luogo la mobilità interna.
Infatti, nonostante le numerose assunzioni realizzate nel periodo 2003-2005, Sogin non registra un'adeguata corrispondenza fra le professionalità esistenti e le proprie esigenze funzionali.
A tal fine, nel 2007, sono uscite 53 persone e ne sono state assunte 19. Nel 2008, vi sono state 15 assunzioni e 62 cessazioni. Non è in corso l'assunzione di alcun dirigente né di personale non qualificato.
Nel settembre 2008, il Consiglio di Amministrazione Sogin ha approvato il piano industriale 2008-2012, che aggiorna quello 2007-2011 con l'obiettivo di allineare tempi e costi dello smantellamento degli impianti italiani agli standard internazionali.
Il piano prevede di raggiungere, alla fine del 2012, un livello medio di smantellamento degli impianti pari al 51 per cento. Nel 2009, si concluderà lo smantellamento dell'impianto Fabbricazioni nucleari di Bosco Marengo (Alessandria) e nel 2013 quello della centrate di Trino (Vercelli).
Nel 2008, le attività di smantellamento sono state pari a 46,6 milioni di euro oltre due volte quelle realizzate nel 2007 e tre volte quelle mediamente realizzate nel periodo 2001-2006.
Il piano industriale prevede, inoltre, una riduzione dei costi esterni di funzionamento ad un tasso pari al cinque per cento l'anno. Nel 2008, tali costi sono stati ridotti del 15 per cento rispetto al 2007.

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ALLEGATO 4

5-01204 Toccafondi: Dotazioni di bilancio per l'istruzione non statale.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata l'On. Gabriele Toccafondi chiede chiarimenti in ordine ai finanziamenti per le Istituzioni scolastiche non statali.
Al riguardo, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha comunicato che nel contesto della manovra finanziaria per il 2009, con il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, nella legge 6 agosto 2008, n. 133, si è verificata, tra l'altro, una riduzione dello stanziamento per le scuole non statali pari a 133,5 milioni di euro.
Successivamente, a fronte della suddetta riduzione di stanziamento, con l'approvazione di apposito emendamento al disegno di legge di bilancio per il 2009, sono state assegnate al Ministero in questione risorse per 120 milioni di euro sui capitolo, denominato «Somme occorrenti per la realizzazione delle misure relative al programma di interventi in materia di istruzione».
In proposito, l'articolo 2, comma 47 della legge 22 dicembre 2008, n. 203, dispone testualmente che «Fermo il rispetto delle prerogative regionali in materia di istruzione scolastica, con decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro per i Rapporti con le Regioni e il Ministro dell'Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, sono stabiliti, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, i criteri per la distribuzione alle regioni delle risorse finanziarie occorrenti alla realizzazione delle misure relative al programma di interventi in materia di istruzione».
Pertanto, il Ministero dell'Istruzione, ai sensi dell'articolo 2, comma 47, della citata legge n. 203 del 2008, ha predisposto uno schema di decreto interministeriale, che prevede che la suddetta somma - centoventimilioni di euro - sia destinata ad integrare gli stanziamenti già previsti nel Bilancio 2009 nei capitoli gestiti dagli Uffici scolastici regionali per le istituzioni scolastiche paritarie, secondo il criterio della continuità rispetto a quelle già erogate come anticipo, in relazione all'esercizio 2008, per i mesi settembre/dicembre 2008, primo quadrimestre del corrente anno scolastico 2008/2009.
Il medesimo decreto prevede, altresì, che, al fine di assicurare la continuità del servizio reso dalle Istituzioni scolastiche paritarie, le somme assegnate alle Regioni siano erogate per il tramite degli Uffici scolastici regionali, che opereranno a tal fine, in collaborazione con lo Regioni, come strutture di servizio delle medesime destinatarie dei finanziamenti.
Per quanto concerne il reintegro completo, entro l'anno, delle somme previste nel bilancio 2009 per l'erogazione dei contributi alle scuole paritarie, il citato Ministero ha precisato che con, l'assegnazione del fondo di euro 120.000.000 alle scuole paritarie (importo complessivo delle somme per il 2009 corrisponderà sostanzialmente all'importo complessivo del 2008, tenuto conto che sull'importo previsto nel bilancio 2008 è stato effettuato

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l'accantonamento previsto dal comma 507, dell'articolo 1, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
Per quel che riguarda poi i 4/12 dell'esercizio 2008, si fa presente che le somme, che erano state bloccate, sono state successivamente rese disponibili entro lo stesso esercizio finanziario.
Il Ministero dell'istruzione ha, infine, precisato che in data 18 marzo è stato emanato il decreto che definisce criteri e parametri per l'erogazione dei contributi alle scuole paritarie ai sensi del comma 636 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 27 dicembre 2006. Nel predetto decreto si stabiliscono i criteri ai quali debbono attenersi gli Uffici scolastici regionali per l'utilizzazione delle somme assegnate in bilancio (euro 401.559.961) per l'erogazione dei contributi alle scuole paritarie.

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ALLEGATO 5

5-01205 Vannucci: Costi amministrativi della social card.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione Onorevoli Vannucci e Marchi chiedono quali siano i costi per l'erogazione della Carta Acquisti.
Al riguardo, si fa presente che i costi relativi al programma della carta acquisti riguardano esclusivamente gli aspetti economici previsti e regolati dalla Convenzione per la gestione del servizio in questione, stipulata tra il Ministero dell'economia e delle finanze, il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e Poste Italiane S.p.A.
La Società Poste Italiane è risultata aggiudicataria del contratto per la prestazione del servizio integrato di gestione delle carte acquisti, al termine di una procedura negoziata affidata alla Consip S.p.A.
Il contratto prevede due tipi di remunerazione:
un corrispettivo per il servizio di invio del materiale informativo alla platea dei potenziali beneficiari del programma. Tale attività è stata effettuata e conclusa da Poste Italiane nel mese di novembre 2008 e comporterà un costo complessivo di euro 1.149.221,73 IVA inclusa;
un corrispettivo variabile connesso alla produzione e al servizio di gestione delle carte acquisti pari a euro 1,898 su base annua per ciascuna carta emessa, calcolato pro-rata in base ai giorni solari effettivi trascorsi dal giorno di emissione al giorno di disattivazione.

Per quanto riguarda i costi amministrativi, oltre ai Ministeri dell'economia e delle finanze e del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, partecipano alla realizzazione operativa del programma anche l'INPS e l'Agenzia delle entrate.
Queste Amministrazioni - che operano in conformità a quanto previsto dall'articolo 81, comma 34, del decreto-legge 112 del 2008, convertito nella legge 133 del 2008 - svolgono l'attività connessa alla Carta Acquisti nell'ambito delle competenze istituzionali e con l'utilizzo delle professionalità esistenti e, pertanto, senza ulteriori costi a carico del programma in questione.