CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 aprile 2009
163.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO
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ALLEGATO

Indagine conoscitiva sullo stato della ricerca in Italia.

PROGRAMMA

Premessa.

Il settore della ricerca rappresenta uno dei settori fondamentali sui quali puntare al fine di aumentare la preparazione e la competitività di tutte le aree di interesse economico e culturale di un Paese. La globalizzazione dell'economia, l'impetuoso sviluppo di Paesi come India e Cina, l'accelerazione dello sviluppo tecnologico, hanno determinato la necessità di aumentare la competitività dei settori produttivi, ricorrendo a nuove forme di tecnologia e di sperimentazione, per migliorare le condizioni di vita dei singoli individui e contribuire in modo più consistente allo sviluppo dell'economia nel suo complesso.
La ricerca in Italia è da tempo «sotto osservazione». Da molte parti si lamenta la carenza di risorse pubbliche e private investite nella ricerca e una scarsa attenzione da parte delle istituzioni. Altri lamentano una cattiva gestione delle risorse e una incapacità di incrementare il capitale umano che si dedica alla ricerca, tanto che si assiste ad un costante processo di trasferimento in università e imprese straniere di ricercatori e scienziati italiani, che nei Paesi esteri trovano condizioni migliori per esprimere i propri talenti. Al contempo altri affermano che nel nostro Paese esiste una ricerca «diffusa», che sfugge alle rilevazioni statistiche e che consente all'Italia di essere all'avanguardia in diversi settori.
Proprio al fine di rilanciare il settore della ricerca in Italia, è stata peraltro di recente approvata la legge 27 settembre 2007, n. 165 recante «Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca», alla quale non è stata ancora data attuazione e necessita di un'attività di monitoraggio sul campo per verificare le condizioni di un'effettiva sua idoneità al rilancio del settore. In tale quadro non va inoltre dimenticato il ruolo che l'attività di ricerca sviluppata dalle istituzioni private può svolgere al fine di contribuire allo sviluppo del settore in Italia e l'importanza della collaborazione tra università pubbliche e istituzioni private.

Obiettivi.

L'indagine parte dal risultato di un lavoro analogo svolto dal Senato negli anni scorsi ed ha lo scopo di offrire al Parlamento una «fotografia» il più possibile approfondita ed attuale sulle reali condizioni della nostra ricerca e di presentare proposte e possibili soluzioni per valorizzare questa attività fondamentale per il presente e per il futuro dell'Italia, anche in vista del prossimo Piano nazionale della ricerca.
In tal senso appare fondamentale non solo acquisire le esperienze dei vari enti pubblici che si occupano istituzionalmente dell'attività di ricerca in Italia - tra i quali in particolare le università, il CNR, l'ENEA - ma coinvolgere anche le Regioni. La riforma del Titolo V della Costituzione ha infatti collocato nell'ambito delle materie a legislazione concorrente quella della «ricerca scientifica e tecnologica e del sostegno all'innovazione per i settori produttivi».
Risulterà inoltre fondamentale ascoltare le istituzioni private e quanti fanno ricerca sul campo e operare una dettagliata ricognizione dello stato della normativa

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concernente gli incentivi previsti per l'attività di ricerca svolta dai privati, anche attraverso una comparazione con altri sistemi giuridici.

Audizioni e missioni.

L'indagine conoscitiva dovrebbe realizzarsi attraverso lo svolgimento delle audizioni dei seguenti soggetti:
rappresentanti delle istituzioni dell'Unione europea; rappresentanti di Governo, in particolare Ministro dell'università e della ricerca; rettori di Università italiane e straniere, pubbliche e private; rappresentanti delle regioni; rappresentanti dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR); rappresentanti degli enti di ricerca pubblici, tra i quali CNR e ENEA; rappresentanti di istituzioni private che operano nel settore della ricerca; rappresentanti delle categorie imprenditoriali; esperti e studiosi della materia.

Nell'ambito dell'indagine potrà essere previsto lo svolgimento di missioni presso centri di ricerca pubblici e privati, che saranno sottoposte, caso per caso, all'autorizzazione del Presidente della Camera.
L'indagine conoscitiva dovrebbe concludersi entro il termine del 31 luglio 2009.