CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 marzo 2009
153.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
ALLEGATO
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ALLEGATO

Bilanci consuntivi 2004-2006 e bilancio preventivo 2007 dell'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL).

RELAZIONE

Premessa.
L'Inail prevede l'assicurazione, obbligatoria per tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori dipendenti e parasubordinati nelle attività che la legge individua come rischiose. L'Ente tutela il lavoratore contro i danni derivanti da infortuni e malattie professionali causati dalla attività lavorativa. La tutela nei confronti dei lavoratori, anche a seguito delle recenti innovazioni normative, ha assunto sempre più le caratteristiche di sistema integrato di prestazioni, che va dagli interventi di prevenzione nei luoghi di lavoro, alle prestazioni sanitarie ed economiche, alle cure, riabilitazione e reinserimento nella vita sociale e lavorativa. L'Inail articola la propria attività attraverso quattro diverse gestioni:
1. la gestione industria;
2. la gestione agricoltura;
3. la gestione medici rx;
4. la gestione ambito domestico (istituita con la legge n. 493 del 1999).

L'Istituto eroga in favore dei propri iscritti rendite per inabilità permanente e per morte; liquidazioni in capitale, indennità per inabilità temporanea altre prestazioni indirizzate al sostegno economico dell'infortunato alla cura e alla riabilitazione. Negli anni più recenti l'Inail è stato interessato da rilevanti provvedimenti normativi riguardanti il settore infortunistico, tra i quali si ricorda l'introduzione del Documento unico di regolarità contributiva (legge n. 296 del 2007) e la delega al Governo (legge n. 123 del 2007) per il riassetto e la riforma della normativa in materia di sicurezza, che rinnova la materia soprattutto in tema di prevenzione e di sanzioni, prevedendo, tra le altre cose, la possibilità per l'Ente, in particolari casi, di costituirsi parte civile nei confronti di datori di lavoro.
L'Inail realizza inoltre importanti iniziative mirate al monitoraggio continuo dell'andamento dell'occupazione e degli infortuni, alla formazione e consulenza alle piccole e medie imprese in materia di prevenzione e al finanziamento delle imprese che investono in sicurezza.
Oltre agli infortuni sul lavoro, l'Inail è l'ente assicuratore contro le malattie professionali. L'articolo 3 del testo unico n. 1124 del 1965 sottolinea che le malattie professionali sono quelle contratte nell'esercizio ed a causa delle lavorazioni svolte. È professionale,cioè legata a un rischio di lavoro professionale, quella malattia in cui viene accertata una eziologia tipica, in rapporto al nesso di casualità lavorativo.
Una malattia professionale è indennizzabile quando procura infermità dipendenti da una causa di lavoro, la quale sussista ogni qual volta l'evento riconnette ad un rischio specifico od anche soltanto generico, aggravato dall'attività lavorativa protetta. La causalità rimane collegata alla prestazione lavorativa nel senso che deve essere la causa che fa insorgere la malattia professionale.
Originariamente il sistema adottato in Italia con il testo unico del 1965 prevedeva per la tutela delle malattie professionali le cosiddette «liste chiuse» ovvero una rigorosa

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tabellazione delle malattie indennizzabili comprensiva anche del tipo di lavorazione patogena e del periodo massimo di indennizzabilità. Il diverso orientamento di molti Paesi europei, consistente nell'adozione di un sistema misto dove, accanto alle malattie professionali individuate in tabella fosse possibile per il lavoratore comprovare l'eziologia professionale delle patologie, anche se non indicate in tabella, è stato affermato anche in Italia con la sentenza della Corte Costituzionale n. 179 del 1988. Tale sentenza ha dichiarato la legittimità di indennizzo di tutte le tecnopatie delle quali sia provata l'eziologia professionale. L'assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali è inserita nel sistema dell'assicurazione contro gli infortuni, ma oggi l'evoluzione del mercato del lavoro, la protezione accordata dalla Costituzione alla salute della persona, richiedono un'applicazione più ampia. Viene proposto un modello di tutela allargato a tutti i lavoratori ed a tutte le menomazioni che dal lavoro derivano. Le vicende relative al danno biologico costituiscono un chiaro indice di tale evoluzione.

La gestione tipica entrate contributive-spesa prestazioni.

Nell'anno 2007 l'Ente presenta un numero complessivo di iscritti pari a 19.856.380 (tabella 1 e grafico 1). Negli anni tra il 2004 e il 2007, l'andamento del numero degli iscritti presenta un tasso di crescita medio annuo dell'1,6 per cento. Il monte contributivo, pari nel 2006 a 7,8 miliardi di euro, presenta un tasso medio annuo di crescita dello 0,2 per cento, costituito da una variazione positiva nel solo 2005 e da tassi di crescita negativi per i due anni successivi. L'Ente acquisisce inoltre trasferimenti dallo Stato per coperture assicurative per un importo pari a 475 milioni di euro. I trasferimenti dallo Stato vanno alle gestioni industria e agricoltura; in particolare, per l'anno 2007 cui si fa riferimento, vanno per due terzi all'agricoltura ed un terzo all'industria.
Sul versante delle prestazioni l'Istituto eroga nel 2007 complessivamente prestazioni per 5,9 miliardi di euro, con un tasso di crescita medio annuo pari, per il periodo esaminato, all'1 per cento. All'interno di queste erogazioni alle rendite permanenti vanno 4,5 miliardi per l'erogazione di 943.325 trattamenti, di cui 3,7 miliardi alla gestione industria (769.800 trattamenti), mentre 1,3 miliardi di euro (di cui 1,2 alla sola gestione industria) finanziano la spesa per altre prestazioni (indennità temporanea, assegno per morte, assegno di incollocabilità e liquidazioni in capitale).

La situazione economico-patrimoniale e le riserve obbligatorie.

In relazione alla situazione economico patrimoniale vengono riportati i dati relativi al risultato economico di esercizio e alla consistenza del patrimonio che costituisce la garanzia al pagamento delle prestazioni per i propri iscritti (tabella 5), sia pure in un sistema pubblico.
L'Inail presenta negli anni in esame un risultato economico di esercizio costantemente in avanzo e pari per il 2007 ad un valore di 1,7 miliardi di euro, in crescita rispetto all'anno precedente (pari a 795 milioni di euro). Tali positivi risultati riportano il disavanzo patrimoniale da un valore di -3,7 miliardi di euro del 2004 a quello positivo per 1 miliardo di euro del 2007. Si segnala che il miglioramento non è da imputare alla parte corrente che rimane sostanzialmente immutata nel periodo di riferimento, quanto piuttosto alle partite non finanziarie. In particolare, per gli anni 2005-2006 vi è stato un accantonamento a fondi per il valore rispettivamente di 900 mila e oltre 2 milioni di euro volti a ripianare il deficit patrimoniale. All'interno di questo risultato complessivo si segnala il cospicuo avanzo patrimoniale della gestione industria (pari a oltre 27 miliardi per il 2007) e in misura minore della gestione medici rx, a fronte del disavanzo patrimoniale della gestione agricoltura (pari a oltre 26,7 miliardi per il 2007). La riserva tecnica del complesso delle gestioni, in crescita nel biennio 2004-

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2005 e poi in riduzione per l'anno 2006, ammonta a 1,8 miliardi di euro nel 2007. In relazione all'artigianato non sono disponibili dati distinti di stato patrimoniale. Si hanno invece informazioni sul livello dei contributi pari a 895,85 milioni di euro e al numero degli iscritti pari a 1.899.300 per l'anno 2007. Per quanto riguarda la gestione delle casalinghe si può dire che registra, sempre per l'anno 2006, un avanzo di 18 milioni di euro, un numero di persone assicurate pari a 2.500.000 e un ammontare di contributi versati di 32,30 milioni di euro, a fronte di un numero di rendite pari a 224 per un importo di 850 mila euro.

La gestione del patrimonio mobiliare e immobiliare.

Il patrimonio dell'Inail (immobiliare e mobiliare insieme) ammonta complessivamente a 13 miliardi di euro nel 2007, mostrando un trend di crescita piuttosto sostenuto pari al 15 per cento annuo nel triennio in esame (tabella 6). La componente mobiliare risulta sostanzialmente preponderante, superando a fine periodo la quota del 90 per cento del patrimonio complessivo (1), e in tendenziale incremento nel periodo esaminato. Il rendimento netto del patrimonio complessivo risulta contenuto (1,1 per cento nella media di periodo), e con una tendenza alla riduzione; tale ridotto rendimento è dovuto alla bassa redditività del patrimonio mobiliare (0,7 per cento nella media di periodo), mentre la componente fruttifera del patrimonio immobiliare risulta più redditizia (4,1 per cento nella media di periodo) e piuttosto elevata nel confronto con gli altri enti previdenziali.
Occorre rilevare che l'attività di gestione del patrimonio mobiliare e immobiliare risulta fortemente condizionata dalle limitazioni imposte all'autonomia dell'Ente dai vincoli di Tesoreria Unica, dalle restrizioni inerenti le modalità di investimento e dai vari blocchi e tagli di spesa che hanno fortemente limitato l'autonomia decisionale dell'Ente negli anni considerati. Tali motivi spiegano la forte concentrazione degli investimenti mobiliari in attività liquide (che rappresentano oltre il 90 per cento del totale del portafoglio finanziario) e precisamente la giacenza di tesoreria per oltre 10 miliardi di euro in ossequio alla legge n. 720 del 1984 per cui l'Inail è tenuto a versare in tale conto tutte le somme eccedenti un determinato plafond. La rimanente quota di attività gestibili, quota ridotta e in tendenziale riduzione, sono impiegate in titoli, che fino al 2006 erano gestite tramite un contratto di «gestione dinamica» dei titoli di Stato.
La concentrazione in attività liquide e l'obbligo di tesoreria spiegano a loro volta la bassa redditività del patrimonio mobiliare; in particolare, l'obbligo di tesoreria fa sì che la forte liquidità dell'Ente presenti un rendimento medio dello 0,4 per cento, inferiore alla media di mercato dell'1,5 per cento, mentre buona risulta la performance sia della ridotta componente obbligazionaria (4 per cento verso il 3,5 per cento del mercato) che di quella azionaria (17,4 per cento contro il 13 per cento di mercato).

I costi e l'efficienza della gestione.

I costi di gestione dell'Inail (tabella 7) ammontano nel 2007 a poco più di 1 miliardo di euro di cui il 56 per cento per il personale in servizio, con una quota in leggera diminuzione nel periodo. In termini relativi, le spese di gestione dell'Ente nel 2007, sono pari a 57 euro per ciascun assicurato (32 euro se ci si riferisce al solo costo del personale). Più propriamente, se si adotta come riferimento il totale di spesa per prestazioni e contributi, allora le spese di gestione della Cassa incidono per il 7,6 per cento (il 4,2 per cento le sole spese per il personale). A fronte di tali costi risultano 12.257 addetti in servizio presso l'Ente, di cui 237 dirigenti. Il costo unitario medio del lavoro si attesta sui 52 mila euro. La presenza femminile sul personale complessivamente in servizio è

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superiore alla metà (55 per cento nel 2006) e il 30 per cento dei dirigenti in carica è di sesso femminile.
L'Istituto nel 2007 vanta un ammontare di crediti contributivi pari a 4,3 miliardi di euro, che si commisura ad oltre il 40 per cento delle entrate contributive complessive, relativi a 3.859.502 posizioni, in aumento per oltre 1 miliardo di euro rispetto al 2004. Di tali crediti nello stesso anno ne è stata recuperata una quota pari al 4 per cento (era il 3 per cento nel 2004), con un costo complessivo per l'attività di recupero pari a circa il 10 per cento del valore recuperato. Per l'anno 2007 i crediti sono concentrati per il 50,2 per cento nel settore industria e per il 49,6 per cento nell'agricoltura.
I tempi medi di liquidazione delle prestazioni si presentano in forte miglioramento nel periodo osservato e si attestano intorno ai 26 giorni per i trattamenti temporanei e in 37 giorni per le rendite permanenti.

Osservazioni conclusive.

L'Inail nel periodo di analisi, grazie ai positivi risultati di gestione riesce a ridurre il disavanzo patrimoniale di gestione complessivo riportandolo su valori positivi per oltre 1 miliardo di euro. Nonostante il non favorevole andamento delle entrate contributive il saldo della gestione corrente permane su valori positivi. Nell'ultimo anno di analisi il patrimonio incrementa di valore per oltre 1,7 miliardi.
Per quanto riguarda poi l'aspetto dei costi e dell'efficienza della gestione si possono rilevare elementi positivi dal punto di vista del contenimento dei primi con riferimento alla componente del personale in servizio; dal punto di vista dell'efficienza si può rilevare lo sforzo dell'Ente nella consistente riduzione dei tempi medi di erogazione delle prestazioni, ora rientranti nei limiti di legge.

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(1) Va comunque specificato che i dati del patrimonio immobiliare riguardano la sola componente degli immobili destinati a reddito.