CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 marzo 2009
149.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

7-00121 Tortoli: Lotta agli incidenti stradali e messa in sicurezza della rete stradale nazionale sulla inadeguatezza delle risorse per il sistema nazionale di protezione civile.

NUOVA VERSIONE DELLA RISOLUZIONE PRESENTATA DAL DEPUTATO TORTOLI

La VIII Commissione,
premesso che:
il verificarsi dei sinistri nelle strade urbane è da ricondursi per il 40 per cento circa ad una loro cattiva manutenzione, mentre tale incidenza nella rete autostradale è del 10 per cento circa;
in ragione della gravità del fenomeno, sono, fra l'altro, in corso di esame presso la IX Commissione Trasporti della Camera diverse proposte di legge in materia di sicurezza nella circolazione stradale;
il fenomeno della mobilità, nel suo complesso, fornisce allo stato italiano circa 78 miliardi di euro di gettito fiscale del quale però solo una parte assai ridotta viene impiegata per migliorare il binomio strada/mobilità, che costituisce, invece, una delle priorità dell'economia di un paese industrializzato;
ai sensi dell'articolo 14 del codice della strada gli enti proprietari delle strade (Anas, Autostrade, Comuni, Province, Regioni) hanno l'obbligo di effettuare la manutenzione programmata delle tratte loro demandate, ma a tale obbligo non corrisponde alcuna sanzione;
gli interventi sulle strade non possono continuare ad essere fatti a «rottura», sulla base, cioè, dell'emergenza, ma occorre stimare un fabbisogno per la sicurezza, selezionando e pianificando le attività più urgenti;
relativamente alle dotazioni di sicurezza, quali segnaletica e barriere, il costo medio di intervento per chilometro per la loro messa a norma e manutenzione programmata, secondo i calcoli effettuati dall'Anas, comporterebbe una spesa di circa 10.000,00 euro che, considerati gli 844.000 chilometri di rete (compresa anche la viabilità rurale), implicherebbe un costo totale annuo di oltre 8 miliardi di euro;
il fatturato registrato dall'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici per il 2007 per le relative specialità (OS10 e OS12) per la sicurezza stradale è stato, invece, di poco più di 330 milioni di euro su base annua: una differenza abissale che indica una grave carenza della manutenzione delle strade in generale, molte delle quali sono ancora distanti dagli standard minimi di sicurezza;
ciò ha portato il mercato delle dotazioni di sicurezza allo stremo delle forze, con conseguente fallimento di molte aziende;
nella realizzazione degli standard di sicurezza manca ancora un adeguato reticolo di atti amministrativi attuativi del codice della strada e un relativo regolamento idoneo a recepire la normazione tecnica italiana ed europea applicata a prodotti e installazioni;
al fine di sostenere la ripresa economica e ridurre gli incidenti, molto spesso mortali, che avvengono ogni giorno sulle strade sarebbe opportuno correggere

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lo squilibrio esistente tra il gettito fiscale derivato dalla mobilità stradale e l'esigua parte impiegata per migliorare le strade;
la copertura finanziaria per realizzare la non più dilazionabile operazione di messa a norma e manutenzione programmatica delle strade, potrebbe essere attuata tramite la costituzione di fondi destinati a tale operazione, con contabilità separata, da costituirsi presso tutti gli enti proprietari delle strade, nei cui fondi dedicati dovrebbero confluire:
quanto alle Regioni, una quota dell'ammontare dell'imposta di possesso degli automezzi immatricolati, regione per regione, per la messa a norma e manutenzione programmata delle dotazioni di sicurezza nelle strade devolute (ex Anas) anche se affidate a terzo gestore (società regionali, province);
quanto alle Province, con il medesimo meccanismo, una quota dell'imposta sulle assicurazioni RCA;
quanto ai Comuni, con il medesimo meccanismo, una quota delle contravvenzioni stradali effettuate sulla rete comunale, stimate in circa 1,8 miliardi di euro annui,

impegna il Governo:

ad assumere le opportune iniziative affinché, anche in accordo con le regioni, le province e i comuni, affinché gli enti proprietari delle strade assicurino la messa a norma e la manutenzione programmata delle dotazioni di sicurezza, anche attraverso la sostituzione della segnaletica e delle barriere non omologate, installate prima del 1992, ovvero tecnicamente obsolete o usurate;
ad intraprendere le necessarie iniziative volte alla costituzione dei fondi citati in premessa al fine di attuare la predetta manutenzione programmata delle strade.

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ALLEGATO 2

Delega al Governo in materia di federalismo fiscale (C. 2105 Governo, approvato dal Senato, ed abb.).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VIII Commissione,
esaminato il disegno di legge delega in materia di federalismo fiscale, già approvato dal Senato e attualmente all'esame delle Commissioni V e VI della Camera;
preso atto che si tratta di un provvedimento sul quale il Governo ha svolto un intenso confronto interistituzionale, anche con i rappresentanti degli enti locali, acquisendo il contributo di diverse forze politiche;
valutati favorevolmente i principi ispiratori del provvedimento, volto a superare il sistema di finanza regionale e locale ancora improntato a meccanismi di trasferimento, attraverso l'attribuzione a comuni, province, città metropolitane e regioni di tributi propri;
valutata altresì positivamente la previsione di meccanismi di premialità dei comportamenti virtuosi ed efficienti - in termini di equilibri di bilancio, qualità dei servizi, contenuto livello della pressione fiscale e incremento dell'occupazione - ovvero sanzionatori per gli enti che non rispettano gli obiettivi di finanza pubblica;
tenuto conto che gli ambiti di interesse della VIII Commissione (Ambiente) riguardano materie che coinvolgono - a diversi livelli - le competenze delle regioni e degli enti locali, quali il governo del territorio, la protezione civile e la difesa del suolo e dell'ambiente, cui occorre destinare adeguate risorse per la realizzazione delle politiche definite a livello nazionale (quali ad esempio le infrastrutture, il piano casa, gli interventi di prevenzione e bonifica del territorio) nonché per le specifiche funzioni attribuite ai predetti enti (sviluppo urbano e pianificazione territoriale, gestione del ciclo dei rifiuti, servizi idrici, trasporto pubblico locale), con l'obiettivo di garantire i livelli essenziali delle prestazioni;
apprezzate le misure previste dall'articolo 21 in materia di dotazione infrastrutturale, finalizzate a promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale attraverso il recupero del deficit infrastrutturale, incluso quello riguardante il trasporto pubblico locale, anche tenuto conto della virtuosità degli enti nell'adeguamento al processo di convergenza verso i costi o i fabbisogni standard;
esprime,

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 3

Delega al Governo in materia di federalismo fiscale (C. 2105 Governo, approvato dal Senato, ed abb.).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione,
esaminato il disegno di legge delega in materia di federalismo fiscale, già approvato dal Senato e attualmente all'esame delle Commissioni V e VI della Camera;
preso atto che si tratta di un provvedimento sul quale il Governo ha svolto un intenso confronto interistituzionale, anche con i rappresentanti degli enti locali, acquisendo il contributo di diverse forze politiche;
valutati favorevolmente i principi ispiratori del provvedimento, volto a superare il sistema di finanza regionale e locale ancora improntato a meccanismi di trasferimento, attraverso l'attribuzione a comuni, province, città metropolitane e regioni di tributi propri;
valutata altresì positivamente la previsione di meccanismi di premialità dei comportamenti virtuosi ed efficienti - in termini di equilibri di bilancio, qualità dei servizi, contenuto livello della pressione fiscale e incremento dell'occupazione - ovvero sanzionatori per gli enti che non rispettano gli obiettivi di finanza pubblica;
tenuto conto che gli ambiti di interesse della VIII Commissione (Ambiente) riguardano materie che coinvolgono - a diversi livelli - le competenze delle regioni e degli enti locali, quali il governo del territorio, la protezione civile e la difesa del suolo e dell'ambiente, cui occorre destinare adeguate risorse per la realizzazione delle politiche definite a livello nazionale (quali ad esempio le infrastrutture, il piano casa, gli interventi di prevenzione ambientale e bonifica del territorio) nonché per le specifiche funzioni attribuite ai predetti enti (sviluppo urbano e pianificazione territoriale, gestione del ciclo dei rifiuti, servizi idrici, trasporto pubblico locale), con l'obiettivo di garantire i livelli essenziali delle prestazioni;
apprezzate le misure previste dall'articolo 21 in materia di dotazione infrastrutturale, finalizzate a promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale attraverso il recupero del deficit infrastrutturale, incluso quello riguardante il trasporto pubblico locale, anche tenuto conto della virtuosità degli enti nell'adeguamento al processo di convergenza verso i costi o i fabbisogni standard;
esprime,

PARERE FAVOREVOLE