CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 febbraio 2009
145.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-00749 Ghizzoni: Finanziamenti per il restauro di Palazzo Boncompagni di Vignola.

TESTO DELLA RISPOSTA

In riferimento a quanto richiesto dall'Onorevole Ghizzoni riguardo il restauro di Palazzo dei Contrari-Boncompagni in Vignola (Modena), faccio presente che nella programmazione degli interventi ai sensi dell'articolo 1, comma 1138 della legge 296 del 2006 (legge finanziaria 2007), non risultava alcun finanziamento per l'anno 2007, mentre per l'anno 2008 era stato assegnato un contributo di euro 500 mila, successivamente revocato, come altri, con decreto ministeriale 12 novembre 2008, non essendo state avviate le procedure di gara per l'affidamento dei lavori.
Nonostante la predette revoca, che si è resa necessaria per sopperire ai tagli di bilancio operati dalla legge n. 244 del 2007 (legge finanziaria 2008) e dal decreto-legge 112 del 2008, si fa presente che il Ministero terrà in considerazione l'intervento nell'ambito delle future programmazioni, - assicurando, comunque, in caso di documentata necessità ed urgenza ogni tempestiva azione di recupero a favore del predetto Palazzo.

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ALLEGATO 2

5-00744 Ceccuzzi: Chiarimenti sul piano di risanamento dell'Università di Siena.

TESTO DELLA RISPOSTA

Come indicato dall'onorevole Ceccuzzi nel testo dell'interrogazione, già il 20 novembre 2008, è stato risposto, congiuntamente all'onorevole Grimoldi, sulla situazione debitoria dell'Università di Siena.
Si ritiene, quindi, di riferire in merito agli sviluppi della suddetta situazione, successivi alla data del 20 ottobre, quando il Rettore ha trasmesso, il 12 novembre, la documentazione riguardante:
assestamento al bilancio di previsione 2008;
nomina della società di revisione;
nomina di una società di consulenza nell'ambito immobiliare (Real Estate Advisory Group S.p.A.);
predisposizione del piano di risanamento per il periodo 2009-2012.

Con particolare riferimento alla situazione finanziaria dell'Ateneo, dalla suddetta documentazione si evince:
disavanzo al 31 dicembre 2007 (corretto): euro 20.927.248;
debito INPDAP comprensivo di sanzioni e interessi (ipotesi di estinzione in un'unica soluzione): euro 98.972.935 (*);
debito IRAP comprensivo di sanzioni e interessi: euro 27.078.870;
Totale: euro 146.979.053.

L'Ateneo, sta valutando diverse ipotesi di pagamento:
nel caso di rateizzazione dei debiti relativi agli anni 2004 e 2005 e di pagamento, in unica soluzione, al 31 gennaio 2009 dei debiti relativi agli anni 2006-2007, l'importo del debito viene quantificato in euro 113.301.327 per un totale di euro 161.307.445;
nel caso di pagamento in unica soluzione dei debiti per gli anni 2004 e 2005 al 31 gennaio 2009 e rateizzazione dei debiti relativi agli anni 2006-2007, l'importo del debito viene quantificato in euro 112.576.271 per un totale di euro 160.582.389.

La situazione descritta è soggetta a variazioni per l'avvio di procedure di riaccertamento dei residui attivi e passivi.
Riguardo il Gruppo di Lavoro, sul quale si è riferito in occasione della precedente risposta, composto anche da rappresentanti dell'Ispettorato Generale di Finanza, si comunica che nella riunione di insediamento del 7 gennaio scorso, è stato definito lo svolgimento delle attività, stabilendone le modalità operative e si è ritenuto fondamentale procedere con priorità all'analisi delle situazioni deficitarie prevedendo che saranno analizzati il quadro informativo ministeriale, la documentazione relativa al conto consultivo ed ogni altra informazione trasmessa, le azioni intraprese e la verifica della relativa fattibilità.
Da una prima analisi della situazione dell'Università in parola è stata rilevata la necessità di ulteriori elementi conoscitivi; pertanto, il successivo 28 gennaio, è stato chiesto al Rettore di riferire in merito a:
situazione dettagliata di prestiti/mutui con oneri di ammortamento a carico del bilancio al 31 dicembre 2008 (onere annuo di ammortamento, durata, debiti residuo, tasso, eccetera), in quanto la relazione

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n. 5 presentata non concorda con quanto dichiarato nell'omogenea redazione dei conti consuntivi;
situazione completa del disavanzo al 31 dicembre 2007 che tenga conto anche delle somme aventi vincolo di destinazione e confluite nell'esercizio finanziario successivo;
elenco dettagliato residui attivi e passivi, incluso esercizio di provenienza e cliente/fornitore, nonché causale;
decisioni assunte in merito alla situazione debitoria INPDAP e IRAP e relativa contabilizzazione a bilancio;
stato avanzamento attività KPMG;
analisi trend contribuzione studentesca e iscrizioni;
situazione patrimoniale aggiornata e relazione sugli interventi edilizi (piano edilizio in corso e dismissioni programmate);
maggiori informazioni sulle eventuali partecipazioni patrimoniali e le quote societarie;
bilancio di previsione anno 2009.

In data 6 febbraio il Rettore dell'Ateneo di Siena ha trasmesso la documentazione richiesta che sarà esaminata dal Gruppo di Lavoro.
Si comunica, infine, che l'11 dicembre 2008, si è proceduto alla denuncia cautelare alla Procura Generale della Corte dei conti, per l'accertamento di eventuali ipotesi di danno erariale.
Questo ministero attende le valutazioni che il gruppo di lavoro vorrà formulare, una volta acquisiti tutti i documenti e gli elementi richiesti.
La gravità della situazione, del resto da tempo di pubblico dominio, impone a tutti una grande accortezza nell'impiego del pubblico danaro e di eventuali contributi straordinari.
La ricchezza della storia e della tradizione dell'Università di Siena, giustamente rilevata dagli onorevoli interroganti, non può in alcun modo rappresentare una attenuante rispetto allo stato del bilancio dell'Ateneo, ma anzi ne costituisce una aggravante che le autorità competenti valuteranno, ci auguriamo, col dovuto rigore.

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ALLEGATO 3

5-00871 Lolli: Sull'esclusione dell'educazione fisica dalla media complessiva dei voti e della determinazione del credito scolastico.

5-00872 Centemero: Inserimento dell'educazione fisica tra le discipline che attribuiscono credito scolastico.

5-00883 Rivolta: Inserimento dell'educazione fisica tra le discipline che concorrono alla valutazione degli studenti.

TESTO DELLA RISPOSTA

Rispondo congiuntamente alle interrogazioni parlamentari n. 5-00871 dell'Onorevole Lolli, n. 5-00872 dell'Onorevole Centemero e n. 5-00883 dell'Onorevole Rivolta con le quali gli Onorevoli interroganti chiedono iniziative per includere il voto in educazione fisica nel calcolo della media dei voti che concorrono alla valutazione degli studenti negli scrutini finali.
Come già noto ai medesimi Onorevoli interroganti, la legge 30 ottobre 2008, n. 169, di conversione del decreto legge 1o settembre 2008, n. 137, ha disposto modifiche al sistema di valutazione degli alunni che trovano immediata attuazione nel corrente anno scolastico. La medesima legge prevede, altresì, l'emanazione di un apposito regolamento di coordinamento delle norme vigenti in materia di valutazione da adottarsi con le modalità stabilite dall'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400.
Nelle more di emanazione di questo regolamento, in data 23 gennaio 2009, il Ministero ha fornito alle scuole le prime indicazioni per consentire ai consigli di classe di procedere alle valutazioni intermedie nel rispetto delle nuove disposizioni. In tale sede si è fatto presente che nella scuola secondaria «per quanto riguarda la valutazione dell'insegnamento dell'educazione fisica, si conferma, nella prospettiva di una specifica modifica regolamentare, che tale disciplina, come da prassi diffusa, concorre alla determinazione della media dei voti».
Dovendosi provvedere ad emanare il suddetto regolamento, nel relativo schema predisposto dal Ministero viene prevista l'abrogazione dell'articolo 304 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, Testo unico delle norme in materia d'istruzione, e pertanto la valutazione di tale disciplina concorrerà alla determinazione della media dei voti.
Ovviamente ogni determinazione conclusiva al riguardo dovrà essere adottata dal Consiglio dei Ministri, successivamente all'acquisizione del prescritto parere da parte del Consiglio di Stato.

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ALLEGATO 4

5-00879 Contento: Chiarimenti sulla gestione degli istituti scolastici della provincia di Pordenone.

TESTO DELLA RISPOSTA

Le misure di contenimento della spesa contenute nelle leggi finanziarie degli anni pregressi hanno comportato, come in altri settori pubblici, una riduzione delle risorse finanziarie destinate alle scuole, determinando le segnalate note difficoltà delle scuole stesse; di ciò hanno anche risentito le scuole della provincia di Pordenone.
Di tale situazione era consapevole la precedente gestione che, al riguardo, aveva promosso alcune iniziative, risultate, tuttavia, non risolutive. Alcuni provvedimenti della precedente legislatura, al contrario, non hanno affatto migliorato la situazione finanziaria delle istituzioni scolastiche.
Ricordo l'articolo 2, comma 5, del decreto-legge n. 147 del 2007 che, nel porre a carico del bilancio del Ministero gli oneri relativi alle retribuzioni del personale della scuola nominato in sostituzione del personale assente per maternità, ha sì integrato gli stanziamenti dei relativi capitoli, riducendo però contestualmente il tetto massimo di spesa per le supplenze brevi fissato dalla Finanziaria 2005.
Va pure ricordata l'accresciuta spesa per gli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, conseguente all'attuazione delle disposizioni dettate in materia dalla legge n. 1 del 2007 che, com'è noto hanno previsto commissioni d'esami composte per il cinquanta per cento da docenti interni mentre il restante cinquanta per cento da docenti esterni all'istituto, più il presidente, esterno.
In particolare, per l'anno 2008, la situazione finanziaria delle scuole ha registrato una forte sofferenza, determinata dall'applicazione della cosiddetta norma di salvaguardia contenuta nella Finanziaria 2007. Questa norma, infatti, ha previsto interventi compensativi, previo decremento degli stanziamenti iscritti nello stato di previsione del Ministero relativi ad altre voci di spesa diverse da quelle di personale, da operare a fronte dell'eventuale mancato raggiungimento delle economie da conseguire a seguito del processo di razionalizzazione del personale della scuola. Poiché per l'anno scolastico 2007-2008 dette economie non sono state realizzate, a seguito della rimodulazione delle stesse operata dalla Finanziaria Prodi 2008, per lo stesso anno si è proceduto ad una riduzione di 560 Milioni di euro degli stanziamenti relativi alle spese di funzionamento delle scuole statali. Questo Governo, appena insediato, ha subito dato una prima risposta alle prioritarie esigenze di funzionamento delle scuole, incrementando, per il 2008, di 200 milioni di euro il «Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche» con il decreto-legge n. 112 del 25 giugno 2008, fondi che sono stati erogati in data 29 gennaio 2009. Contestualmente, si è proceduto all'erogazione della prima rata dei fondi per il medesimo anno, relativa ai 4 dodicesimi, pari a 491 milioni e 519 mila euro. Lo scorso anno, la medesima rata è stata pari a 371 milioni di euro ed è stata erogata solo il 19 di marzo.
In particolare alle scuole di Pordenone sono state assegnate risorse per 2 milioni 325mila 853 euro.
Inoltre a seguito del monitoraggio già effettuato riguardante le supplenze brevi e saltuarie per il periodo 1o settembre-31 dicembre

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2008, è in corso di predisposizione la relativa assegnazione finanziaria che sarà resa disponibile entro il 15 di marzo prossimo. Con disponibilità 30 aprile 2009 sarà inoltre assegnata la seconda rata sul finanziamento dell'anno 2009.
Quanto alle attività di recupero delle carenze formative nelle scuole secondarie di secondo grado, con circolare n. 12 del 2 febbraio scorso, è stato fatto presente che, per il corrente anno scolastico, le scuole potranno avvalersi di ulteriori risorse, pari a 55 milioni di euro, in corso di trasferimento a questo Ministero da parte del Ministero dell'economia e che saranno quanto prima erogati alle singole istituzioni scolastiche. Ai 15 istituti di istruzione secondaria superiore della provincia di Pordenone saranno erogate risorse per 239.111,00 euro.

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ALLEGATO 5

5-00851 Rondini: Sull'assicurazione obbligatoria per gli sportivi, di cui al DPCM 16 aprile 2008.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, adottato in data 16 aprile 2008, dal Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze ed il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sono state dettate, in attuazione dell'articolo 6, comma 4, del decreto-legge 30 giugno 2005, n. 115, convertito nella legge 17 agosto 2005, n. 168, le nuove modalità tecniche per l'iscrizione all'assicurazione obbligatoria degli sportivi dilettanti, tesserati con le Federazioni Sportive Nazionali, con le Discipline Sportive Associate e con gli Enti di Promozione Sportiva, riconosciuti dal CONI, nonché la natura, l'entità delle prestazioni ed i relativi premi assicurativi.
Ai sensi dell'articolo 3 del Decreto menzionato, l'assicurazione obbligatoria copre le conseguenze degli infortuni occorsi ai soggetti assicurati durante ed a causa dello svolgimento delle attività sportive, degli allenamenti e durante le indispensabili azioni preliminari e finali di ogni gara od allenamento ufficiale, ovvero in occasione dell'espletamento delle attività proprie della qualifica di tecnico o dirigente rivestita nell'ambito dell'organizzazione sportiva dei soggetti obbligati. Tale assicurazione opera anche in occasione di trasferimenti, con qualsiasi mezzo effettuati dai soggetti assicurati, come passeggeri od in forma individuale, verso e dal luogo di svolgimento delle predette attività, esclusi gli incidenti verificatisi in conseguenza di infrazioni o, comunque, di inosservanza delle norme che regolano il trasferimento (articolo 8).
In particolare, l'articolo 14 del Decreto in questione prescrive, ai commi 1 e 2, che i soggetti obbligati sono tenuti a scegliere l'assicuratore attraverso una apposita procedura competitiva, alla quale debbono essere comunque invitati non meno di cinque concorrenti.
E ciò in conformità delle vigenti disposizioni normative contenute nel Codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni ed integrazioni, nel pieno ed integrale rispetto dei principi di rango comunitario di massima trasparenza e di parità di trattamento, privilegiando lo spirito concorrenziale e la partecipazione alla procedura del maggior numero di imprese.
L'interrogante sostiene che l'articolo 18 del sopra menzionato Decreto, nello stabilire che i soggetti obbligati debbano adeguare i rapporti assicurativi, in essere alla data di entrata in vigore del Decreto stesso, alle disposizioni normative ivi contenute, entro il 31 marzo 2009, determini una discrepanza tra la normale durata temporale della stagione sportiva ed il termine indicato, tale da indurre a rivedere i rapporti contrattuali durante la stagione sportiva in corso.
A tale riguardo, si è dell'avviso che la disposizione di diritto transitorio contemplata dal citato articolo 18, si possa considerare congrua purché correttamente interpretata. Secondo la lettura data dall'Avvocatura Generale dello Stato, tale disposizione

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si limita a stabilire che l'adeguamento dei rapporti assicurativi in essere alle nuove condizioni introdotte deve avvenire entro il 31 marzo 2009, fermo restando che i contratti in corso alla data di entrata in vigore del decreto in questione, sono destinati a rimanere efficaci sino alla loro naturale scadenza.
A tale proposito, si fa, infine, presente che il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sezione 1, su ricorso avanzato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.) e dalla Lega Nazionale Dilettanti (L.N.D.) avverso il surrichiamato Decreto 16 aprile 2008, con Ordinanza emessa nella Camera di Consiglio del 5 novembre 2008, ha sospeso l'efficacia degli articoli 14 e 15 dell'impugnato Decreto, aventi per oggetto la disciplina, rispettivamente, delle modalità di scelta del contraente privato e delle conseguenze sul tesseramento del mancato pagamento del premio, e fissato per la trattazione del merito del ricorso l'udienza dell'11 febbraio 2009.
Allo stato, non si è a conoscenza dell'esito del giudizio, non avendo ricevuto in proposito notizie dall'Avvocatura generale dello Stato.
Tuttavia, si fa presente che, accogliendo le sollecitazioni pervenute dalla Lega Nazionale Dilettanti (ricorrente nel giudizio dinanzi il TAR) e dal CONI (che si è fatto portatore delle istanze delle Federazioni sportive nazionali e degli altri enti del settore) in merito ad un differimento del termine di cui all'articolo 18, per poter addivenire all'auspicata riforma del provvedimento impugnato, è stato predisposto un decreto di proroga del termine al 31 dicembre 2009.
La bozza di decreto, inviata alle Amministrazioni con le quali, di concerto, il provvedimento deve essere emanato (Ministero economia e finanze, Ministero lavoro salute e politiche sociali) ha ricevuto l'approvazione dei rispettivi Uffici legislativi ed è, al momento, in via di essere sottoposta alla firma dei Ministri competenti.

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ALLEGATO 6

Decreto-legge 3/2009: Disposizioni urgenti per lo svolgimento nell'anno 2009 delle consultazioni elettorali e referendarie (C. 2227 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione);
esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 2227 di conversione del decreto-legge 27 gennaio 2009, n. 3, recante disposizioni urgenti per lo svolgimento nell'anno 2009 delle consultazioni elettorali e referendarie,
considerata l'esigenza di garantire il diritto al voto anche per gli studenti, gli insegnanti nonché i docenti che per ragioni professionali si trovino all'estero;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:
all'articolo 2, comma 1, lettera c) e all'articolo 3, comma 1, lettera c), appare necessario aggiungere in fine le seguenti parole: «ovvero, con i medesimi termini temporali, studenti temporaneamente iscritti ad istituti o università straniere nel quadro di programmi di studio all'estero».