CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 febbraio 2009
133.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-00935 D'Ippolito Vitale sulle iniziative a sostegno dell'agricoltura calabrese e, in particolare, delle imprese danneggiate dalle recenti avversità atmosferiche.

TESTO DELLA RISPOSTA

In riferimento all'interrogazione a risposta immediata indicata in oggetto, con la quale vengono richiesti elementi concernenti l'ondata di maltempo che ha colpito numerosi comuni della Calabria, a partire dallo scorso mese di novembre, con gravi danni alle coltivazioni ed alle strutture produttive agricole e alle infrastrutture come la viabilità rurale, si rappresenta quanto segue.
Per il sostegno alle imprese agricole colpite, potranno essere attivati gli interventi del Fondo di solidarietà nazionale, qualora a conclusione dei rilevamenti da parte degli organi tecnici della regione Calabria, territorialmente competente, verranno accertati danni superiori al 30 per cento della produzione lorda vendibile ordinaria.
Alla data odierna, ancora nessuna richiesta formale d'intervento è pervenuta a questa Amministrazione. Si assicura che non appena perverranno le proposte regionali, nei termini e con le modalità prescritte dal decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, recentemente modificato dal decreto legislativo 18 aprile 2008 n. 82, questo Ministero provvederà all'istruttoria di competenza per l'emissione dei decreti di declaratoria con i quali si dispone l'attivazione delle misure di aiuto.
Ai sensi della vigente normativa, a favore delle aziende agricole colpite, in relazione alla tipologia dei danni, potranno essere concessi i seguenti aiuti:
contributi in conto capitale fino all'80 per cento del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria;
prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell'anno in cui si è verificato l'evento ed in quello successivo;
proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza nell'anno in cui si è verificato l'evento calamitoso;
contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali e la ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte.

Compatibilmente con le esigenze primarie delle imprese agricole, potranno essere adottate anche misure volte al ripristino delle infrastrutture connesse all'attività agricola, tra cui quelle irrigue e di bonifica, con onere della spesa a carico del Fondo di solidarietà nazionale.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-00665 Ruvolo sull'attività di Buonitalia Spa.

TESTO DELLA RISPOSTA

In riferimento all'interrogazione a risposta immediata indicata in oggetto, si rappresenta quanto segue.
In primo luogo, si ritiene opportuno far presente che la missione e le finalità di Buonitalia Spa, individuate dall'articolo 17 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, sono:
a) la promozione, valorizzazione e diffusione nel mondo della conoscenza del patrimonio agricolo ed agroalimentare italiano, attraverso la creazione di un sistema che permetta di coordinare le diverse attività promozionali;
b) l'erogazione di servizi alle imprese del settore agroalimentare per favore l'internazionalizzazione dei prodotti italiani;
c) la tutela delle produzioni italiane attraverso la registrazione e la difesa giuridica internazionale dei marchi associati alle produzioni nazionali di origine.

Al riguardo, si fa presente che questo Ministero ha posto in essere una serie di strumenti di controllo delle attività progettate e realizzate da Buonitalia finalizzati, da un lato al controllo preventivo di finalità, iniziative proposte per il loro raggiungimento e piani dei costi, nell'ottica dell'armonizzazione con obiettivi, iniziative già in corso o in via di realizzazione, e disponibilità finanziarie di questa amministrazione; e dall'altro al monitoraggio dei risultati raggiunti, dell'effettivo svolgimento delle attività programmate e della congruenza economica con i preventivi di spesa presentati.
Dall'attività di monitoraggio ex ante ed ex post messa in atto da questo Ministero, si evince che la società Buonitalia a partire dal 2005 è stata lo strumento di questa amministrazione per la realizzazione di numerosi e importanti progetti di promozione nazionale e internazionale del made in Italy agroalimentare di qualità, attraverso la partecipazione a fiere ed eventi di settore, la creazione di guide e il coordinamento di diversi operatori professionali. Nel corso di questi anni Buonitalia ha anche realizzato una serie di iniziative volte a ridurre e a contrastare il fenomeno dell'italian sounding, ovvero la contraffazione dei prodotti di spicco del patrimonio agroalimentare nazionale.
Nello specifico, le iniziative intraprese da Buonitalia hanno riguardato:
a) progetti di valorizzazione della ristorazione italiana all'estero;
b) istituzione di premi di alta qualità per i produttori italiani;
c) progetti per il sostegno alla qualità dei prodotti ortofrutticoli;
d) organizzazione di forum ed eventi sul territorio;
e) progetti per il sostegno all'internazionalizzazione delle produzioni;
f) organizzazione di eventi per operatori di settore e pubblici specializzati;
g) progetti di marketing per legare moda, cultura, arte, città e sapori;
h) la realizzazione di un portale e di un atlante agroalimentare;
i) la realizzazione di attività a sostegno di un polo mediterraneo dell'olio d'oliva;

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l) la partecipazione a fiere di settore sul territorio nazionale e all'estero;
m) l'organizzazione di eventi e convegnistica;
n) progetti di marketing agroalimentare;
o) progetti di promozione sui mercati innovativi;
p) progetti di promozione sui mercati tradizionali;
q) progetti per la valorizzazione e la tutela di marchi d'area;
r) realizzazione di programmi finalizzati alla promozione e all'informazione del latte bovino italiano con tracciabilità di filiera garantita in collaborazione con UNALAT.

In relazione a ciò, si evidenzia che, dal 2005 a oggi, questo Ministero ha reso disponibili risorse per le attività di Buonitalia per quasi 23 milioni di euro.
Per quanto attiene all'impiego dei fondi previsti dalla legge n. 80 del 2005, tali risorse sono già oggi disponibili.
Tuttavia per essere formalmente impegnate a favore di Buonitalia, la società ha in corso di presentazione i progetti esecutivi che saranno sottoposti all'approvazione da parte di questo Ministero.
Si rileva, infine, che Buonitalia è attualmente impegnata nella definizione di una strategia di rilancio in grado di rispondere a pieno alle finalità statutarie assegnatele e, conseguentemente, il piano di iniziative che Buonitalia presenterà a questo Ministero sarà oggetto di confronto e di armonizzazione con gli obiettivi, le strategie e l'indirizzo stabiliti da questa amministrazione.

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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-00934 Fiorio sull'andamento delle vendemmie, anche in relazione all'impiego dei voucher dell'INPS per le prestazioni di lavoro occasionale.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con la vendemmia 2008 è stata introdotta la sperimentazione del voucher per ridurre la burocrazia per le imprese agricole e rendere più flessibile ed efficiente il reperimento della manodopera, per combattere il lavoro nero e per dare una possibilità di integrazione del reddito a studenti e pensionati di fronte al caro vita.
La regolamentazione del lavoro occasionale accessorio attraverso l'impiego dei buoni lavoro ha riguardato inizialmente il settore agricolo.
L'applicazione si è concretizzata in due fasi: la prima - regolamentata dalla circolare INPS n. 81 del 31 luglio 2008 in applicazione del decreto ministeriale del Ministero del lavoro del 12 marzo 2008 - relativa alla sperimentazione in occasione della vendemmia 2008, la seconda - regolamentata dalla circolare n. 94 del 31 ottobre 2008 a seguito del decreto-legge n. 112 del 2008 - ha esteso, anche in considerazione del buon esito della sperimentazione relativa alla vendemmia, l'utilizzo dei voucher ai lavori agricoli, compresi quelli stagionali (raccolta olive, mele, eccetera).
L'INPS ha predisposto due procedure per l'acquisto dei buoni lavoro da parte dei datori di lavoro: una telematica, l'altra relativa alla vendita dei buoni cartacei. La sperimentazione per l'utilizzo dei voucher in occasione delle vendemmie è iniziata dal 1o agosto 2008 per i voucher telematici e dal 19 agosto 2008 per i voucher cartacei.
Le imprese agricole interessate hanno acquistato i voucher, cartacei o telematici, che sono stati distribuiti a seconda delle ore di lavoro effettuate. I buoni, del valore nominale di 10 euro (7,5 euro al netto), comprensivi del costo dell'assicurazione, sono stati riscossi presso gli uffici postali o gli sportelli bancomat.
I buoni cartacei sono stati distribuiti su tutto il territorio nazionale attraverso le sedi dell'Istituto e, nelle sole regioni Veneto e Friuli Venezia-Giulia, anche attraverso gli uffici postali ubicati nelle zone vinicole; nella fase di estensione alle attività agricole, a partire da novembre 2008, la vendita è concentrata presso tutte le sedi dell'INPS.
Sulla base dei dati consuntivi (inizio gennaio 2009) emerge un risultato molto positivo. Infatti, nonostante la vendemmia 2008 sia stato il primo anno di sperimentazione di uno strumento così innovativo, si è ottenuto un ampio gradimento da parte delle imprese agricole, con un impiego totale di oltre 617.000 voucher. Tale volume corrisponde a circa 120.000 giornate lavorative «emerse».
La distribuzione territoriale vede un impiego largamente concentrato nelle regioni del nord con il 65 per cento dei voucher totali (il solo Veneto 43 per cento del totale), oltre il 33 per cento nelle regioni del centro e appena il 3 per cento nelle regioni del sud La distribuzione territoriale dell'impiego dei voucher riflette le specifiche caratteristiche produttive e sociali nelle differenti aree del Paese, ma allo stesso tempo evidenzia una differente capacità di tale strumento nel promuovere l'emersione del lavoro nero.

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Riguardo all'utilizzo inferiore al sud, occorre tuttavia osservare che il regime di agevolazioni previste nel Mezzogiorno per il lavoro agricolo contrattualizzato rende il voucher poco competitivo.
Sulla base di tali premesse, è sicuramente auspicabile il consolidamento dell'impiego di tale strumento nel comparto vitivinicolo, nonché la sua estensione ad altri settori a forte esigenza di manodopera stagionale (per esempio orticoli, frutticoli) ed in questo quadro si pone certamente anche la raccolta delle olive. Tuttavia, alla luce dei risultati territoriali della vendemmia 2008, non bisogna sopravvalutare l'effettiva capacità di diffusione dello strumento nelle regioni meridionali.