CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 gennaio 2009
122.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-00752 Commercio: Interventi per la viabilità in Calabria e Sicilia.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'interrogazione a risposta immediata in Commissione dell'onorevole Commercio è volta a sollecitare il Governo a ripristinare le risorse già stanziate per la realizzazione delle opere di viabilità in Calabria e Sicilia e destinate alla copertura finanziaria degli interventi previsti dal decreto-legge n. 93 del 2008, convertito nella legge 24 luglio 2008, n. 126.
In proposito, si fa presente che i provvedimenti attualmente all'esame del Parlamento non recano risorse da destinare ai suddetti scopi. Tuttavia l'Amministrazione competente potrà valutare la possibilità di utilizzare quota parte delle risorse che le saranno assegnate nell'ambito della riprogrammazione delle risorse del fondo per le aree sottoutilizzate, prevista dagli articoli 6-quater e 6-quinquies del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito nella legge n. 133 del 2008, nonché dall'articolo 18 del decreto-legge n. 185 del 2008 (in fase di conversione).
Si fa, infine, presente che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato che sono in fase di programmazione da parte del CIPE ingenti risorse FAS (Fondo per le Aree Sottoutilizzate) destinate per l'85 per cento alle opere del Mezzogiorno in attuazione del citato decreto-legge n. 112 del 2008, nonché di quelli finanziati dalla programmazione comunitaria di cui al programma Operativo Nazionale Trasporti 2000/2006 e al Programma Operativo Nazionale Reti e Mobilità 2007/2013.
In particolare, il CIPE, nella seduta del 18 dicembre 2008, ha assegnato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la somma di 7,356 miliardi di euro quale parte dei 17 miliardi di euro del Fondo unico infrastrutture.
Nella seduta del CIPE di fine gennaio p.v. il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti presenterà il riparto degli interventi previsti utilizzando 7,356 miliardi.

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ALLEGATO 2

5-00839 Corsaro: Futuro della società Cinecittà Holding.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'onorevole Corsaro pone quesiti in ordine alla Società Cinecittà Holding e, in particolare, al progetto di fusione per incorporazione della società stessa con l'Istituto Luce.
Al riguardo, occorre premettere che Cinecittà Holding - strutturata nella forma della società per azioni regolata dalle norme del codice civile - persegue finalità pubbliche sotto la vigilanza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che esercita i diritti dell'azionista, sentito il Ministero dell'Economia e delle Finanze per quanto riguarda i soli profili patrimoniali e statutari, inoltre è soggetta al controllo concomitante e referente della Corte dei Conti, ai sensi dell'articolo 12 della legge 21 marzo 1958, n. 259.
Per quanto riguarda gli aspetti gestionali della società, essi sono di esclusiva competenza del Consiglio d'Amministrazione.
Sulla questione sollevata la Società Cinecittà Holding ha comunicato quanto segue. La legge finanziaria 2008 (articolo 3, comma 27 e seguenti) prevede che le società dello Stato, a tutela della concorrenza e del mercato, debbano svolgere compiti di interesse generale.
A tal fine, in data 10 giugno 2008, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali ha affidato all'Amministratore Unico uno specifico Atto di Indirizzo finalizzato a:
elaborare una proposta di riforma normativa coerente con il suddetto citato dettato della legge finanziaria 2008;
adottare ogni azione ed iniziativa finalizzata alla ristrutturazione del gruppo Cinecittà Holding, alla razionalizzazione delle attività svolte nell'ambito del Gruppo medesimo, nonché alla riduzione dell'indebitamento del gruppo.
In linea con tale atto, si è proceduto alla dismissione della controllata Mediaport Spa, al conferimento del ramo d'azienda a Cinecittà Studios Spa, e alla fusione per incorporamento di Filmitalia Spa.
Inoltre, la fusione per incorporazione di Filmitalia ha notevolmente incrementato la produttività di Cinecittà Holding che si occupa anche di promozione del cinema italiano all'estero con particolare riferimento alla partecipazione ai grandi festival ed ai grandi mercati internazionali (Berlino, Cannes, Toronto, Pusan, Tokio, eccetera).
Il complesso di queste operazioni ha comportato un abbattimento dell'indebitamento per circa 50 milioni di euro, che consentirà di consolidare il debito residuo senza compromettere la solidità patrimoniale del Gruppo.
Giova precisare che nell'ambito della dismissione è stata integralmente salvaguardata l'occupazione dei 218 dipendenti della struttura.
Nell'ambito della predetta dismissione è rientrato il 20 per cento della partecipazione del circuito cinema, ritenendo di dover mantenere il 7 per cento proprio per consentire all'Istituto Luce di promuovere adeguatamente le opere prime e seconde che produce e distribuisce.
Per quanto attiene l'affermazione contenuta nel documento parlamentare che l'Istituto Luce è l'unica realtà operativa del Gruppo, la società Cinecittà Holding Spa ha precisato che alla stessa è affidata per legge la gestione dei diritti cinematografici

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di proprietà dello Stato, e che essa opera in convenzione con il Ministero per gli Affari Esteri. La convenzione col MAE viene rinnovata annualmente ed è riferita alla richiesta di copia di film italiani sottotitolati dei nostri autori. Fa riferimento a retrospettive del cosiddetto cinema classico dal neorealismo in poi. A carico del MAE vi sono le spese relative alla «usura copie». Non vi sono convenzioni con altre Amministrazioni.
Con riferimento ai risultati di bilancio dell'Istituto Luce, la Società Cinecittà Holding ha precisato che l'Istituto Luce ha chiuso in passivo l'esercizio 2006 e l'esercizio 2007 (4,5 milioni di perdite nel 2006 e 3,6 nel 2007), mentre dovrebbe chiudere in attivo il bilancio 2008 (utile d'esercizio di circa euro 100.000).
Per quanto attiene Cinecittà Holding Spa, nel 2006 Cinecittà Holding ha avuto una perdita di esercizio di 10,2 milioni di euro, mentre nel 2007 la perdita è stata di 7,8 milioni di euro. Il bilancio 2008 dovrebbe chiudersi con un utile d'esercizio di circa euro 150.000.
I dati sui risultati d'esercizio al 31 dicembre 2008 per le società Cinecittà Holding ed istituto Luce potrebbero subire delle modificazioni in quanto è tuttora in corso di verifica la contabilizzazione degli oneri finanziari che nell'ultimo trimestre si sono discostati dalle previsioni di inizio anno a seguito della congiuntura internazionale.
Alla luce di quanto sopra esposto, l'Amministratore Unico ha prospettato al Ministro per i Beni e le Attività Culturali un'ipotesi di fusione per incorporazione all'interno di Cinecittà Holding Spa, che senza recare alcun pregiudizio per il marchio dell'Istituto Luce, che verrà mantenuto e la cui valorizzazione non necessita il mantenimento di una società autonoma, potrebbe avere benefici organizzativi ed economico-gestionali che si possono approssimativamente stimare in circa 2 milioni di euro per anno.
La citata società ha, infine, soggiunto che il contributo erogato in favore della società così come previsto dalla Legge (legge n. 202 del 1993 e successive modificazioni e integrazioni) viene annualmente definito dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali sulla base del programma annuale presentato da Cinecittà Holding per tutto il gruppo pubblico cinematografico. La prima richiesta di contributo per la realizzazione delle attività per l'anno 2008 è stato di euro 31.300.000 (di cui euro 5.300.000 per la controllata Mediaport), successivamente ridotto ad euro 16.550.000 alla luce della drastica riduzione dei costi e nell'ambito della rimodulazione del programma, delle attività da svolgere. Nell'ambito della iniziale richiesta di euro 31.300.000 rientravano, quindi, i contributi in c/esercizio per la copertura di parte dei costi di gestione della controllata Mediaport (gruppo Mediaport), che è stata definitivamente ceduta in data 28 novembre 2008 e della cui copertura ha fatto fronte l'azionista Cinecittà Holding con risorse attinte al sistema bancario.

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ALLEGATO 3

5-00753 Vannucci: Costi amministrativi della social card.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'onorevole Vannucci ed altri chiedono quale sia l'ammontare delle risorse confluite nel fondo di cui al comma 29, dell'articolo 81 del decreto-legge n.112 del 2008, convertito con modificazioni, nella legge n. 133 del 2008.
Al riguardo, si fa presente che l'ammontare delle risorse confluite al fondo in questione è complessivamente di euro 170 milioni per l'esercizio finanziario 2008.
Per quanto concerne i costi che derivano dall'attivazione della carta acquisti, si precisa che l'articolo 16 del decreto n. 89030 del 16 settembre 2008, registrato dalla Corte dei Conti in data 25 settembre 2008, emanato per l'individuazione delle modalità attuative della carta acquisti, prevede che alle spese connesse all'erogazione del beneficio si provveda nel limite massimo dell'1,5 per cento delle risorse affluite al fondo, al netto dell'imposta sul valore aggiunto.
Non sono previsti ulteriori costi per l'Amministrazione diversi da quelli menzionati, fatto salvo per quelli direttamente attribuibili all'utilizzo delle risorse umane strumentali, impiegate dall'Amministrazione per la realizzazione e la gestione del progetto Carta Acquisti.
Si fa, comunque, presente che le spese attuative saranno oggetto della relazione annuale prevista dall'articolo 2, lettera j), del citato decreto.
Si soggiunge, infine, che in data 30 e 31 dicembre 2008 sono confluite nel Fondo di cui al comma 29, dell'articolo 81, del decreto-legge n. 112 del 2008:
la prima tranche di 100 milioni di euro della donazione complessiva di 200 milioni di euro a titolo spontaneo e solidale deliberata da ENI Spa e da ENI Foundation;
la prima tranche di 25 milioni di euro della donazione a titolo spontaneo e solidale deliberata da ENEL Spa e da ENEL CUORE ONLUS.
È stato, inoltre, richiesto a Poste Italiane Spa il versamento all'entrata del bilancio dello Stato per la successiva rassegnazione al Fondo Carta Acquisti, della somma derivante dal recupero degli aiuti di Stato, di cui alla decisione C(2008)3492 della Commissione Europea del luglio 2008, relativa all'aiuto di Stato C/42/2006, inerente i conti correnti postali.

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ALLEGATO 4

5-00754 Bitonci: Definizione dei soggetti beneficiari della social card.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'onorevole Bitonci ed altri chiedono chiarimenti in ordine ai beneficiari della carta acquisti.
Al riguardo, si fa presente che l'articolo 1 del decreto n. 89030 del 16 settembre 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 25 settembre 2008, definisce «cittadino residente» il cittadino italiano regolarmente registrato nell'Anagrafe della popolazione residente, i cui dati anagrafici e successive variazioni sono accertati attraverso il sistema INA-SAIA gestito dal Ministero dell'Interno.
Pertanto, nel testo del sopracitato decreto, ogni qualvolta ricorra la locuzione «cittadino residente» deve intendersi appunto cittadino italiano regolarmente registrato nell'anagrafe della popolazione residente.
La definizione di «cittadino residente» individuata dal menzionato decreto interdipartimentale risulta in linea con i requisiti richiesti dall'articolo 81, commi 29 e seguenti del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito con modificazioni nella legge n. 133 del 2008, per i beneficiari della carta acquisti.