CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 dicembre 2008
103.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Sulla missione svolta il 7 novembre 2008 a Casal di Principe (Caserta).

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

1. Una delegazione della VII Commissione cultura, guidata dal presidente Valentina Aprea e formata dai deputati Frassinetti e Nicolais, vicepresidenti della Commissione, Goisis e De Torre, deputati segretari, nonché dai deputati Granata (PdL), Picierno (PD), Rivolta (LNP), Ciocchetti (UdC) e Zazzera (IdV), ha svolto una missione a Casal di Principe, in provincia di Caserta, venerdì 7 novembre 2008, per rappresentare la vicinanza della Commissione cultura della Camera dei deputati alle istituzioni competenti e alle realtà scolastiche locali, a seguito delle gravi intimidazioni subite dallo scrittore Roberto Saviano, attraverso lo svolgimento di una serie di incontri sui temi dell'educazione alla cittadinanza ed alla legalità. Alla missione hanno partecipato anche i deputati Eugenio Mazzarella e Giovanna Petrenga, nonché il senatore Gennaro Coronella, parlamentari eletti nel territorio.
2. La delegazione della Commissione, accolta all'arrivo alla stazione ferroviaria di Aversa, dal prefetto di Caserta, Ezio Monaco, dal Questore di Caserta, Carmelo Casabona, nonché da altri funzionari della Prefettura, si è trasferita a Casal di Principe dove ha svolto un incontro con il Sindaco della città, Cristiano Cipriano, e con rappresentanti del Consiglio comunale, presso la Sala del Consiglio della Casa comunale.
Nel corso dell'incontro, il sindaco Cipriano ha rivolto il benvenuto ai componenti della Commissione intervenuti, rilevando l'importanza della loro presenza volta a sostenere i cittadini nella lotta allo stereotipo del «casalese camorrista», divulgato dai media. Dopo aver sottolineato l'onestà e l'impegno nel lavoro della maggior parte degli abitanti di Casal di Principe, il sindaco ha espresso quindi l'auspicio di una reale attenzione delle istituzioni verso il territorio di Casal di Principe e la costruzione della comunità su basi etiche solide, rispettose della dignità e del valore della persona umana. Ha ricordato quindi che l'amministrazione comunale di Casale si è adoperata largamente nel corso del 2008 a favore della scuola, attraverso la messa in opera di cantieri di ristrutturazione e di vari progetti di edilizia scolastica e implementazione della sicurezza delle scuole. Ha rivolto peraltro un appello, in qualità di primo cittadino, ai rappresentanti della Commissione cultura della Camera per creare nel territorio di Casal di Principe nuove scuole, in particolare di formazione artigianale e industriale, per formare manodopera specializzata e un artigianato di valore, componenti tipiche della tradizione culturale locale, in grado di offrire ai giovani locali opportunità di inserimento nel mondo del lavoro.
È quindi intervenuta la presidente Aprea, che dopo aver illustrato le competenze e le principali attività in corso di svolgimento da parte della Commissione, ha ribadito il significato della presenza della delegazione della VII Commissione in quel territorio: una testimonianza concreta della vicinanza delle istituzioni democraticamente elette ai cittadini locali nella lotta alle associazioni criminali organizzate. La presidente Aprea ha quindi sottolineato la volontà del Governo di scommettere sui giovani, evidenziando l'importanza di investire sulla risorsa che essi offrono quali leve del futuro e su di un territorio, come quello ospitante, così

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ricco di storia e di valori, puntando proprio sul recupero della tradizione. Ha auspicato infatti che sia possibile instaurare una civile convivenza che consenta il ripristino di una condizione di normalità sul territorio e contribuisca al suo sviluppo. Il vicepresidente della Commissione Nicolais ha, d'altra parte, sottolineato la rilevanza della presenza della Commissione a Casale di Principe, come occasione di normalità, rivolta soprattutto a rispondere alle esigenze dei giovani casalesi. Anche la vicepresidente Frassinetti ha sottolineato il valore fortemente simbolico della visita svolta dalla Commissione, quale momento fondamentale nella lotta delle istituzione alla criminalità organizzata, riconoscendo ancora una volta che la presenza dello Stato è imprescindibile per sconfiggere la camorra, ma lo è ancora di più la battaglia culturale volta a cambiare la mentalità diffusa e ad affermare la libertà. Nel corso della riunione, la deputata Picierno, ribadita l'importanza della visita della Commissione a Casale, ha inteso sottolinearne la finalità di dimostrare agli abitanti del luogo che non sono soli e che la loro battaglia è condivisa e sostenuta dalle istituzioni, pur rimarcando la necessità di un maggior impegno dello Stato a vincere la battaglia contro la criminalità.
Sono quindi intervenuti alcuni rappresentanti comunali, tra cui il consigliere comunale Sebastiano Ferraro, che ha chiesto alla Commissione un impegno concreto in tale direzione, una volta rientrata a Roma, nella convinzione che alle parole debbano seguire i fatti, e l'avvocato Giuseppe Sgalia, che ha sottolineato che la scuola ha prima di tutto il compito di formare la coscienza del rispetto di se stessi e degli altri.
La deputata Goisis ha quindi rilevato che la legalità si sposa con la libertà, sottolineando peraltro come la libertà non possa essere considerata un dono, bensì una conquista. Ha osservato infatti che è necessario pertanto sconfiggere la dilagante mancanza di legalità che si registra nell'area casalese puntando proprio sullo smantellamento del senso di contrapposizione tra uomo e uomo e sul cambiamento di una mentalità profondamente radicata nelle coscienze. Il deputato Ciocchetti ha d'altra parte rilevato come la presenza della Commissione cultura abbia lanciato il messaggio preciso di voler guardare al futuro, attraverso opere di riscatto e recupero urbano, recupero dell'educazione civica del senso di responsabilità e la creazione di nuove opportunità di lavoro. Il deputato Mazzarella ha osservato quindi che per costruire un edificio bisogna partire dalle fondamenta, ritenendo pertanto necessario investire in modo speciale sulle scuole del sud e dare sostegno adeguato alle parrocchie per il ruolo che svolgono sul territorio delle comunità, mentre la deputata Rivolta ha invitato gli abitanti locali al recupero della loro piena dignità come popolo, nella convinzione che la libertà non si costruisce solo dall'alto, con l'opera degli amministratori e quella degli insegnanti. Anche la deputata De Torre ha rivolto un ringraziamento particolare a tutti i presenti, ringraziando gli amministratori locali per il lavoro svolto e ricordando l'importanza di vivere nella legalità.
È quindi intervenuto monsignor Carlo Aversano, parroco della Chiesa di San Salvatore, per ribadire l'impegno della Chiesa nel territorio, sottolineando la necessità di chiamare le cose con il loro nome senza avere paura di usare la parola «camorra». In qualità di parroco della comunità da oltre trenta anni, ha precisato che si tratta di un principio che ricorda nelle omelie come per la strada, per diffondere la consapevolezza che insieme, uniti, si può vincere la camorra. Ha rilevato pertanto che è necessario imparare ad estendere il bene, perché solo in tal modo sarà possibile diventare davvero un popolo e sconfiggere il fenomeno malavitoso.
Dopo un intervento di saluto ai rappresentanti della Commissione cultura della Camera da parte del senatore Coronella, in rappresentanza dei parlamentari eletti nel territorio, la presidente Aprea ha inteso rivolgere un sentito ringraziamento agli intervenuti, offrendo la piena disponibilità della Commissione a farsi interprete

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nelle sedi istituzionali delle esigenze emerse, a conferma della particolare vicinanza espressa con la visita effettuata.
3. La delegazione si è, quindi, recata presso l'Istituto tecnico commerciale «G. Carli» di Casal di Principe, dove è stata accolta dal direttore dell'Ufficio scolastico regionale della Campania, Alberto Bottino, dal direttore dell'Ufficio scolastico provinciale, Vincenzo Di Matteo, e dal dirigente scolastico dell'Istituto «G. Carli», Salvatore Natale. Il dirigente scolastico Natale, introducendo l'incontro, ha rivolto un saluto ai componenti della Commissione in visita presso la scuola, osservando in particolare che cultura, informazione e promozione della legalità sono gli strumenti necessari per far crescere il territorio.
La presidente Aprea ha salutato agli alunni e ai docenti presenti, ricordando in particolare ai ragazzi la necessità di reprimere ogni forma di illegalità, combattendo i soprusi e vivendo le leggi non come limiti, ma come opportunità. Ha sottolineato che la scuola è luogo privilegiato per vivere esperienze concrete di cittadinanza e spazio prezioso per stringere legami: un presidio di legalità e di giustizia, una grande palestra in cui confrontarsi con gli altri, imparare il rispetto delle persone, dell'ambiente, delle regole. La presidente della Commissione cultura ha ricordato in particolare che è a scuola che si comprende che diritti e doveri sono facce della stessa medaglia: è un diritto la legalità, la partecipazione ai processi decisionali, la trasparenza dell'attività pubblica; è un dovere, invece, partecipare alla costruzione di una convivenza pacifica, formarsi un'intelligenza critica, esercitare i propri diritti individuali e sociali, aprirsi all'intera comunità umana. In questo senso, ha ricordato che «questo Paese non si salverà se non nascerà una nuova stagione dei doveri», citando una considerazione di Aldo Moro.
Ha ricordato poi, proprio in merito all'Istituto Carli, che l'istituto nell'ambito del Programma operativo nazionale «Competenze per lo sviluppo», è stato autorizzato dal Ministero della Pubblica istruzione ad attuare un piano integrato per la realizzazione di laboratori di educazione alla legalità, per il quale è stata stanziata la somma complessiva di euro 93.415,68, per migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti, nonché i livelli di conoscenza e competenza dei giovani, attraverso tirocini, stage e alternanza scuola-lavoro. Ha sottolineato inoltre che, nell'ambito del Programma operativo nazionale «Ambienti per l'apprendimento», l'Istituto è stato autorizzato dal Ministero della Pubblica istruzione ad attuare, per l'anno 2007/2008, il piano integrato che prevede l'attuazione del progetto «Laboratorio multimediale pluridisciplinare», finalizzato a promuovere e sviluppare la società dell'informazione e della conoscenza nel sistema scolastico, per il quale è stata stanziata la somma complessiva di euro 20.000,00. Ha chiesto quindi ai docenti e agli studenti a che punto fossero le opere autorizzate. Al riguardo il professore Natale ha precisato che i progetti indicati non erano ancora attuati per difficoltà tecniche. La presidente Aprea ha peraltro ribadito l'esigenza che i fondi tanto arduamente stanziati non rimangano inutilizzati, per aspetti procedurali che sono in ogni caso sempre superabili.
Alcuni docenti e studenti, incontrati nel corso della visita, hanno quindi preso la parola, rivolgendo domande ai deputati e dando luogo ad un ampio dibattito. È emerso, in generale, l'auspicio che non si faccia di un film o di un libro la realtà di un paese onesto che non corrisponde spesso alla dimensione quotidiana di vita. La studentessa Teresa ha ricordato la necessità che l'università pubblica sia accessibile a tutti e non ad una ristretta cerchia di privilegiati; Angela ha sottolineato invece che è falsa, quando non addirittura razzista, l'opinione secondo cui gli alunni del sud sono meno preparati dei loro coetanei del nord. Ilaria e Susi si sono soffermate invece su alcuni aspetti della riforma della scuola proposta dal ministro Gelmini, chiedendo chiarimenti alla delegazione della Commissione.
La professoressa Angela Testa, docente dell'Istituto, ha invece rimarcato l'importanza

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del diritto allo studio e la necessità di coinvolgere e motivare gli studenti, investendo sulla loro formazione. Il direttore scolastico regionale Bottino ha osservato che, allo stato attuale, il tempo pieno a Casal di Principe e in provincia di Caserta è solo al 4 per cento, in quanto non vi sono edifici idonei a praticarlo. Ha peraltro aggiunto che i docenti e gli studenti del sud, benché talora penalizzati dalla mancanza di strutture adeguate, non sono meno valorosi di quelli del nord.
Il vicepresidente Nicolais è intervenuto per ribadire che la delegazione della Commissione cultura, in visita a Casal di Principe, rappresenta la ferma volontà di promuovere quel cambiamento, che da tante parti si attende, anche attraverso il contatto diretto e il dialogo con i cittadini. Ha ricordato quindi che per le Regioni in ritardo di sviluppo, come la Campania, esistono fondi da utilizzare in modo strategico rispetto agli obiettivi di progettazione e sviluppo del territorio, indispensabili per favorirne il rilancio. Ha poi ricordato che non è pensabile fare differenze tra studenti di provenienza geografica diversa, tanto più che molti dei «cervelli in fuga» dal Paese provengono proprio dal sud, a dimostrazione della validità della loro formazione. Ha rilevato, in proposito, che la scuola ha lo scopo precipuo di fornire modelli culturali trasparenti, osservando peraltro che una vera riforma del settore è auspicabile a patto che sia largamente condivisa, poiché solo in tal modo sarà possibile attuare un reale e significativo cambiamento di mentalità.
Sono quindi intervenuti il deputato Granata il quale, dopo aver rivolto un saluto agli alunni presenti, ha osservato che, attraverso la consapevolezza culturale e l'educazione alla dignità, è possibile spazzare via la camorra, ritenendo che la politica può e deve essere di esempio in tal senso, a partire dal rifiuto dei voti della malavita, con un'amministrazione trasparente volta a costruire condizioni di vera cittadinanza. Ha infine rivolto un invito ai cittadini e agli amministratori di Casal di Principe, affinché comprendano che il vero problema da risolvere è costituito dalla camorra e non dalla presunta falsa immagine fornita da Roberto Saviano di quei luoghi, di cui ci si lamenta. Anche la deputata Picierno ha ricordato ai ragazzi che la camorra li illude con la promessa di poter disporre di beni materiali come abiti griffati e, invece, fa trovare loro solo morte e solitudine. Ha ricordato, al riguardo, che dove c'è camorra non c'è sviluppo, perché la criminalità succhia al territorio ogni risorsa, facendo un vero e proprio appello a ribellarsi a questo stato di cose, senza avere paura.
È quindi intervenuto il deputato Zazzera, sottolineando che lo Stato e la scuola possono sconfiggere la cultura dell'illegalità, che è simile ad un male che si propaga come una metastasi. Ha rilevato, infatti, che alla scuola spetta il delicato compito di investire risorse nella promozione della cultura della legalità, diffondendo i principi democratici che improntano la Costituzione. Ha, altresì, osservato che la politica deve assumersi l'impegno di respingere ogni tentativo di infiltrazione nelle istituzioni, additando i responsabili degli stessi come indegni di farne parte. Nel corso dell'incontro, gli studenti hanno lamentato, anche con argomentazioni vibrate e intense, l'esigenza di non essere lasciati soli una volta terminata la missione, auspicando una attenzione continua sia sul versante della legalità che della creazione di occasioni di studio e lavoro nell'area di Casale. In particolare, le studentesse Stefania e Teresa hanno affermato di essere convinte che la scuola e lo studio siano il modo migliore per combattere l'illegalità, ma che non è semplice restare in quei luoghi e credere davvero in un cambiamento. Al riguardo la deputata Goisis ha invitato i ragazzi a non ritenere la libertà un dono, ma a considerarla una conquista, e a non abbandonarsi ad un senso di rassegnazione e di passività. Ha rilevato, infatti, che la richiesta di intervento che i giovani rivolgono allo Stato deve essere accompagnata dalla volontà e dalla capacità di cominciare a risolvere il problema da solo; in Veneto, per esempio, si è riusciti a passare, da uno dei territori

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più poveri d'Italia, una delle regioni trainanti del Nord-est, proprio grazie al lavoro e all'impegno dei suoi abitanti.
Il deputato Ciocchetti si è quindi duramente espresso sulla mancanza dello Stato nella zona di Casal di Principe, osservando peraltro che il solo strumento repressivo non può bastare a colmare il vuoto di opportunità, di sviluppo e di riqualificazione urbana. Ha infatti rilevato che bisogna ripartire dalla scuola, fornendo esempi positivi e avviando, così, un vero progetto di investimento culturale e strutturale.
4. La presidente Aprea, al termine dell'incontro, ha ringraziato quindi tutti i partecipanti, invitando gli alunni a visitare la sede della Camera dei deputati, Palazzo Montecitorio, partecipando alle iniziative formative previste per le scuole, già a partire dal prossimo anno. Dopo un confronto con alcuni giornalisti presenti all'incontro, si è quindi svolta, presso la sede dello stesso Istituto tecnico commerciale «G. Carli», una colazione a base di prodotti tipici del territorio, offerta dal Comune di Casal di Principe e organizzata dai giovani dell'associazione di volontariato Nuova cucina organizzata (NCO). Nel corso della colazione è stato ricordato che la funzione della Associazione è quello di rappresentare una risposta concreta alla richiesta di lavoro, occupazione e inserimento di molti giovani, anche disabili, strappandoli così alla delinquenza organizzata. Anche il nome dell'associazione ha inteso infatti superare quello più tristemente noto di Nuova camorra organizzata, l'associazione criminale di Raffaele Cutolo, per dare il senso di un cambiamento possibile partendo da presupposti negativi.

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ALLEGATO 2

5-00414 Di Cagno Abbrescia: Ristrutturazione del Teatro Petruzzelli di Bari.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento alle richieste formulate degli Onorevoli interroganti concernenti i lavori di ricostruzione del Teatro Petruzzelli di Bari, occorre ripercorrere, brevemente, i passaggi più importanti riguardanti lo sviluppo della complessa vicenda, a prescindere dalla bocciatura del provvedimento di sproprio da parte della Corte Costituzionale.
Il Commissario delegato per i lavori di restauro e recupero funzionale del Teatro, nominato con apposita ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 22 dicembre 2006, ha provveduto ad indire e svolgere un'apposita procedura di gara comunitaria sulla base di un progetto esecutivo già redatto dalla Soprintendenza e ulteriormente affinato successivamente, ed ha aggiudicato l'appalto ad un raggruppamento temporaneo di imprese.
Con le disponibilità assicurate dallo Stato, il Commissario straordinario, che ovviamente potrà considerare concluso il proprio mandato solo al momento del collaudo definitivo della struttura, ha potuto realizzare il progetto a suo tempo predisposto anche se la particolare natura delle opere, la loro complessità, il tempo trascorso tra la progettazione preliminare del 1998 e quella definitiva del 2007 e le nuove norme antisismiche, hanno determinato la necessità di incrementare le risorse precedentemente poste a sua disposizione, per circa 13 milioni di euro, alle quali faranno fronte in modo sostanzialmente paritario sia il Ministero che la Regione Puglia.
Per quanto concerne la questione della definitiva riapertura del Teatro, anche alla luce delle recenti polemiche ampiamente riportate dalla stampa, specie quella locale, ritengo doveroso rappresentare che, per raggiungere quanto prima l'obiettivo, sulla base di un chiaro e legittimo iter tecnico, giuridico ed amministrativo, il 27 novembre 2008 ho tenuto una riunione tecnico-operativa cui hanno partecipato il Prefetto di Bari, il Comandante provinciale dei vigili del fuoco, il commissario delegato ed il direttore dei lavori del Teatro, ai quali sono stati richiesti tempi certi per il rilascio delle autorizzazioni necessarie e propedeutiche alla riapertura.
Al termine dell'incontro è stato definito un crono-programma delle attività, da cui emergono tempi certi per l'apertura del teatro.
Peraltro, alcuni degli adempimenti tecnici obbligatori - come ad esempio il collaudo tecnico amministrativo - sulla base dell'attuale avanzamento dei lavori, potranno essere svolti prima delle scadenze contrattuali previste (fissate entro il giugno del 2009) ma comunque non prima del 28 febbraio 2009.
Comunico infine che in data 9 dicembre 2008 ci sarà la prima riunione del tavolo tecnico che ho istituito con la famiglia Messeni Nemagna, proprietaria del Teatro e gli Enti Territoriali, soci fondatori della Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli, nonché sottoscrittori del protocollo d'intesa del 22 novembre 2002. In tale incontro verranno affrontate le delicate

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questioni giuridiche ancora insolute, che spero possano trovare conclusione entro la data di apertura del Teatro.
All'esito della riunione ed alla luce dei tempi previsti dal cronoprogramma, si potranno avere, verosimilmente, indicazioni certe circa la data in cui potrà avvenire la riapertura del Teatro Petruzzelli che, a parere del Governo, potrà verificarsi già dal marzo 2009.

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ALLEGATO 3

5-00475 De Biasi: Tagli di risorse e riparto di competenze sui beni culturali.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento alle richieste formulate dagli On.li interroganti sulle misure normative riguardanti l'Ente Roma Capitale contenute nel disegno di legge sul federalismo fiscale, nel richiamare quanto già esposto a questa Commissione nella seduta del 25 novembre 2008 in risposta ad analoga interrogazione presentata dall'On.le Giulietti, desidero ribadire che:
nessuna disposizione prevede il trasferimento al Comune di Roma delle funzioni statali di tutela del patrimonio culturale;
la posizione del Ministro per i beni e le attività culturali è al riguardo di ferma contrarietà ad una siffatta ipotesi devolutiva, sia per ragioni di incostituzionalità, sia per ragioni sostanziali, consistenti nella necessità di mantenere le funzioni di tutela a un livello di governo, quello statale, adeguato per strutture ed esperienza storica degli uffici (soprintendenze) e differenziato rispetto ad altre e potenzialmente confliggenti funzioni, quali quelle facenti capo all'ente locale (ancorché dotato di speciale rilievo e autonomia, quale la città di Roma capitale);
il Ministro per i beni e le attività culturali ed il Governo restano del tutto favorevoli a valutare ipotesi di intese e accordi con gli enti territoriali, ivi incluso, ovviamente, il Comune di Roma, volti a dare efficienza ed efficacia allo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune, in un'ottica di leale cooperazione e nel quadro della generale previsione dell'articolo 15 della legge n. 241 del 1990.

Per quanto concerne le preoccupazioni espresse dagli On.li interroganti circa la riduzione degli stanziamenti assegnati alla cultura, si assicura che questo Governo si impegnerà a mantenere ad un livello adeguato le risorse necessarie per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale nazionale, pur dovendosi confrontare, necessariamente e responsabilmente, con le condizioni del bilancio generale dello Stato e dell'economia mondiale nei prossimi anni.
Il Ministero per i beni e le attività culturali, dal suo canto, porrà la massima attenzione affinché, nell'utilizzo delle risorse, i comportamenti delle strutture operative siano improntati alla necessaria efficienza, efficacia ed economicità, perseguendo obiettivi diretti a garantire, prima di tutto, il sostegno alla cultura e la tutela del patrimonio. Ciò anche attraverso l'intensificazione della necessaria cooperazione fra tutti i soggetti pubblici e privati, finalizzata all'individuazione delle migliori strategie per il rilancio del sistema dei beni e delle attività culturali.
Da questo punto di vista due fatti positivi possono alleviare una situazione non facile: la firma del protocollo d'intesa con le fondazioni bancarie e l'approvazione del decreto che contiene, per quanto riguarda il fondo delle infrastrutture, un chiaro riferimento alla rete museale e delle aree archeologiche.