CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 ottobre 2008
83.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-00426 De Micheli: Fondi per il ripristino di alloggi pubblici.

TESTO DELLA RISPOSTA

Come è noto, l'articolo 11, comma 12, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 ha disposto, tra l'altro, che le risorse pari a 550 milioni di euro di già destinate dal decreto-legge 1o ottobre 2007, n. 159 al programma straordinario per il ripristino di alloggi pubblici attualmente sfitti, siano utilizzate per l'attuazione degli interventi individuati nel «Piano Casa» di cui al medesimo articolo 11 «ad eccezione di quelle già iscritte nei bilanci degli enti destinatari e impegnate».
Ciò comporta che le proposte di intervento che potranno essere eventualmente ammesse a finanziamento sono esclusivamente quelle inoltrate ai Provveditorati interregionali, per l'acquisizione del previsto parere di congruità, entro la data di entrata in vigore del citato decreto-legge n. 112/2008 e che ricadano nell'eccezione di cui al comma 12 soprarichiamato.
Al fine di valutare la portata, anche in termini finanziari, dell'eccezione di cui al comma 12 introdotta dal decreto-legge n. 112/2008 anche al fine di salvaguardare le iniziative che presentano un elevato grado di fattibilità tecnico-amministrativa e finanziaria, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha richiesto ai soggetti interessati di produrre gli atti amministrativi attestanti l'avvenuta iscrizione e l'impegno dei fondi di che trattasi fermo restando, allo stato attuale, la necessità di effettuare ulteriori approfondimenti sull'applicazione dell'eccezione in argomento.
Il Ministero, in considerazione della forte emergenza abitativa che si riscontra in molte aree del Paese, si è attivato per dare immediata attuazione al «Piano nazionale di edilizia abitativa» di cui all'articolo 11 del decreto-legge 112/2008.
In tal senso è stata predisposta un bozza del nuovo «Piano Casa» che dovrà essere approvato con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previa delibera del Cipe, d'intesa con la Conferenza unificata.
I contenuti del Piano Casa, al cui interno possono essere previsti anche interventi destinati all'incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, sono stati oggetto di una prima informativa al Cipe effettuata nel mese di settembre 2008.
Si sta quindi adesso procedendo a concludere il procedimento di concertazione previsto che vede coinvolti le Regioni e gli enti locali.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-00513 Tommaso Foti: Caratteristiche dei progetti da includere nel cosiddetto «Piano casa».

TESTO DELLA RISPOSTA

In considerazione della forte emergenza abitativa che si riscontra in molte aree del Paese, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si è attivato per dare immediata attuazione al «Piano nazionale di edilizia abitativa» di cui all'articolo 11 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
In tal senso è stata predisposta una prima bozza del nuovo «Piano Casa» che dovrà essere approvato con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previa delibera del Cipe, d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
I contenuti del Piano Casa che sono, nella sostanza, quelli indicati dall'interrogante sono stati oggetto di una prima informativa al Cipe, effettuata nel mese di settembre 2008 e sui quali dovrà essere avviato il procedimento di concertazione previsto che coinvolge le Regioni e gli enti locali.
Ciò posto, si evidenzia come il nuovo Piano casa preveda una particolare attenzione verso le tematiche della sostenibilità ambientale energetica ed eco-sostenibile in questo proseguendo nella direzione già intrapresa dal Ministero negli ultimi decenni attraverso interventi sperimentali e programmi innovativi in ambito urbano, quali da ultimo, i Contratti di quartiere.
Sotto questo aspetto, la bozza del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo al Piano nazionale di edilizia abitativa dà attuazione a quanto previsto dall'articolo 11, comma 4, del decreto- legge 112/2008 in relazione alla realizzazione di programmi caratterizzati da elevati livelli di sostenibilità ambientale ed energetica.
In particolare, si prevede la possibilità di assegnare un finanziamento aggiuntivo, fino ad un massimo di 10 mila euro ad alloggio, in relazione a ciascun alloggio realizzato o recuperato, da offrire a canone sostenibile, che raggiunga un comportamento prestazionale, in termini di rendimento energetico, in grado di limitare il fabbisogno di energia primaria annuo per metro quadro di superficie utile.
Il rendimento energetico dovrà essere tale da conseguire un indice di prestazione energetica inferiore di almeno il 50 per cento rispetto ai valori normalmente richiesti come riportati nell'allegato C, punto 1.1. del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, così come modificato dal decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 31.

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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-00514 Mariani: Stato dell'iter di definizione del provvedimento attuativo del cosiddetto «Piano casa».

TESTO DELLA RISPOSTA

Data la sostanziale corrispondenza della tematica sollevata dall'interrogazione dell'onorevole Mariani con quanto appena riferito in risposta alla precedente interrogazione, si intende approfondire la discussione su quei temi specifici cui viene fatto riferimento, cioè il coinvolgimento gestionale delle amministrazioni regionali e locali nonché la salvaguardia degli stanziamenti già impegnati dalle Regioni.
In merito, va evidenziato che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sta predisponendo, come noto, uno schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che presto verrà presentato in sede di conferenza Unificata.
Si garantisce che tale schema già prevede che le amministrazioni regionali e locali siano coinvolte nella fase realizzativa e gestionale del Piano in quanto questo verrà approvato previa intesa in sede di conferenza Unificata dove è prevista la presenza non soltanto delle Regioni ma anche degli enti locali; anche la verifica del fabbisogno abitativo verrà quindi svolta in questa una fase.
Inoltre si assicura che gli stanziamenti ex articoli 21 e 21-bis del decreto-legge n. 159/2007 saranno fatti salvi qualora già iscritti in bilancio e già impegnati dagli enti destinatari.
Il Piano prevedrà, così come disposto dall'articolo 3, lettera e), del decreto-legge n. 112/2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 133/2008, una specifica linea di intervento finalizzata alla realizzazione di programmi integrati di promozione dell'edilizia residenziale sociale.
Si evidenzia, infine, che il Piano prevede la realizzazione ed il recupero di alloggi da destinare al mercato della locazione a canoni inferiori a quelli calmierati già previsti per legge.