CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 ottobre 2008
77.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-00460 Catanoso: Misure di razionalizzazione del prelievo ittico.

TESTO DELLA RISPOSTA

In riferimento all'interrogazione a risposta scritta indicata in oggetto, si rappresenta quanto segue.
In primo luogo, si ritiene opportuno far presente che il Regolamento del Consiglio n. 40/2008, che all'articolo 81 prevede il divieto della pesca del pesce spada nel Mar Mediterraneo dal 15 ottobre al 15 novembre, è stato pubblicato in GUCE il 23 gennaio 2008.
Tale provvedimento è stato emanato a seguito di un lungo iter procedurale, iniziato nel novembre 2007, con l'approvazione di una raccomandazione ICCAT, relativa alla proibizione della pesca del pesce spada nel Mediterraneo, nel predetto periodo.
Sulla base di quanto sopra esposto, emerge che la citata sospensione non presenta carattere di eccezionalità ed imprevedibilità e, pertanto, le imprese ottiche dedite alla pesca di tale specie, da tempo informate, avrebbero dovuto tener conto delle previste limitazioni nel programmare l'annuale campagna di pesca.
Inoltre, corre l'obbligo di segnalare che il Regolamento citato prevede esclusivamente il divieto di pescare tale specie e non dispone alcun fermo per le unità da pesca, che possono continuare a svolgere la propria attività con tutti i sistemi di pesca indicati in licenza.
Infine si rileva che questa amministrazione, a conoscenza del grave stato di crisi che coinvolge il settore, seguirà con particolare attenzione la questione, riservandosi la possibilità di valutare l'adozione di eventuali provvedimenti al termine del periodo di fermo, qualora dovessero venire accertati effettivi danni alle imprese, attraverso strumenti compatibili con la vigente normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato oppure attivati in base al Regolamento Ce n. 1198/2006 relativo al Fondo Europeo Pesca.

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ALLEGATO 2

5-00461 Rota: Mantenimento di fondi necessari al funzionamento del Fondo di solidarietà nazionale.

TESTO DELLA RISPOSTA

In riferimento all'interrogazione a risposta scritta indicata in oggetto, concernente il mantenimento di adeguate previsioni di bilancio, per gli incentivi assicurativi, ai sensi della normativa del Fondo di solidarietà nazionale, di cui al decreto legislativo n. 102/04, modificato dal decreto legislativo n. 82/08, si rappresenta quanto segue.
In primo luogo, si ritiene opportuno far presente che per il corrente anno lo stanziamento per gli incentivi assicurativi è stato di 220 milioni di euro, in parte utilizzati per coprire i maggiori fabbisogni di spesa accertati a consuntivo per il 2007 e anni precedenti, e la restante parte è impegnata per il pagamento, entro l'esercizio in corso, degli anticipi contributivi sulla spesa assicurativa 2008.
L'incentivo assicurativo è senz'altro lo strumento operativo più adeguato per la difesa e la stabilità dei redditi degli agricoltori contro i rischi climatici, le infezioni epizootiche negli allevamenti zootecnici o contro le fitopatie resistenti ai mezzi di lotta, agronomici e fitoiatrici, come del resto auspicato alla stessa Commissione europea che ha posto l'obiettivo di raggiungere entro il 2010 un livello di copertura assicurativa delle produzioni aziendali del 50 per cento.
Stante, tuttavia, la difficoltà economica del Paese e l'inderogabile esigenza di contenere la spesa pubblica nazionale entro limiti prefissati, per mantenere livelli adeguati di intervento per gli incentivi assicurativi, si renderà senz'altro necessario attivare al più presto anche nuovi canali di finanziamento per l'utilizzo di risorse comunitarie che si renderanno disponibili con la revisione della politica agricola europea, su cui si sta discutendo attivamente in questi giorni.
In questo senso saranno avviate le opportune iniziative necessarie ad individuare adeguate risorse anche per il 2009 e per gli anni successivi.

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ALLEGATO 3

5-00459 Ruvolo: Misure da intraprendere per prevenire l'immissione sul mercato di prodotti scaduti.

TESTO DELLA RISPOSTA

In riferimento all'interrogazione a risposta scritta indicata in oggetto, relativa alla vendita di prodotti caseari con date di scadenza contraffatte, si rappresenta quanto segue.
In primo luogo, si ritiene opportuno far presente che la problematica di cui all'atto parlamentare in esame, attiene a fatti che gli organi di stampa riportano essere avvenuti in Perugia negli anni dal 2000 al 2005 e per i quali stanno svolgendo accertamenti sia il NAS di Perugia che la competente Autorità sanitaria locale.
Al riguardo, si rileva che l'Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari (ICQ) è l'organo tecnico di questo Ministero preposto alla prevenzione e repressione delle infrazioni nella preparazione e nel commercio dei prodotti agroalimentari e dei mezzi tecnici di produzione.
L'attività svolta riguarda il controllo delle caratteristiche merceologico-qualitative dei prodotti alimentari.
In generale, il citato Ispettorato svolge infatti attività di controllo a tutela dei consumatori e dei produttori da fenomeni di concorrenza sleale, dalle contraffazioni di prodotti a maggiore valore aggiunto e a denominazioni tutelate e per contrastare e prevenire oltre che le frodi agroalimentari, anche eventuali turbative di mercato.
Nel settore lattiero caseario, la programmazione degli interventi ha stabilito alcuni obiettivi prioritari di controllo volti a:
garantire una corretta presentazione ed etichettatura dei prodotti lattiero caseari (ivi compresa la verifica della presenza della data di scadenza);
verificare la qualità delle materie prime utilizzate nel processo produttivo e la rispondenza merceologica dei prodotti finiti alle normative vigenti;
assicurare in ogni punto della filiera il rispetto della tracciabilità.

Una particolare attenzione viene riservata alle produzioni di qualità regolamentata (DOP, IGP, STG), per le quali le verifiche ispettive ed analitiche sono finalizzate ad accertare il rispetto del disciplinare di produzione e, in particolare, le materie prime impiegate, l'uso di additivi non consentiti e le tecnologie di produzione utilizzate.
Nella seguente tabella, si riportano in sintesi i dati inerenti ai controlli effettuati e al numero delle irregolarità rilevate nei primi otto mesi dell'anno 2008 nel settore lattiero caseario.

Attività di controllo effettuata dal 1o gennaio 2008 al 31 agosto 2008 nel settore lattiero caseario

Totali
Operatori controllati (n.)3.225
di cui irregolari (n.)231
Totale prodotti controllati (n.)5.972
di cui prodotti a denominazione protetta (n.)  1.622
Totale prodotti irregolari (n.)262
di cui a denominazione protetta (n.)66
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Attività di controllo effettuata dal 1o gennaio 2008 al 31 agosto 2008 nel settore lattiero caseario

Totali
Totale campioni analizzati (n.)924
di cui a denominazione protetta (n.)479
Totale campioni irregolari (n.)52
di cui a denominazione protetta (n.)  16
Sequestri 51
Notizie di reato 51
Contestazioni amministrative 269

I controlli effettuati nel settore rappresentano circa il 12 per cento di quelli complessivamente svolti dal competente Ispettorato nel periodo di riferimento.
Particolare attenzione nel controllo ispettivo è stata dedicata alle verifiche sull'etichettatura e corretta presentazione, pubblicità dei prodotti offerti al consumatore finale.
Infatti, fra le irregolarità riscontrate nel corso dei sopralluoghi ispettivi effettuati per le diverse tipologie di formaggi, rientrano principalmente quelle concernenti l'etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti, l'indebito uso di denominazioni d'origine, la non conformità dei formaggi al disciplinare di produzione.
Le principali irregolarità analitiche riscontrate sui campioni di prodotti lattiero caseari riguardano invece le difformità dei parametri chimico fisici rispetto alla normativa vigente (es. umidità, per cento di grassi, ecc.), la presenza di grassi estranei, l'uso di additivi non consentiti e/o non dichiarati in etichetta e l'impiego di latte vaccino in prodotti caseari ottenuti da latte di specie diverse (bufala e pecora) anche a denominazione d'origine.
Infine, si fa presente che il cennato Ispettorato, in considerazione del ruolo strategico che ha il settore lattiero caseario nel comparto agroalimentare nazionale, assicurerà un alto livello di attenzione al fine di evitare la perpetrazione di eventuali condotte illecite a tutela dei consumatori e dei produttori.