CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 ottobre 2008
76.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2009). C. 1713 Governo.

EMENDAMENTI ED ARTICOLO AGGIUNTIVO

Al comma 25, sopprimere la lettera a)
Conseguentemente, dopo il comma 25 inserire il seguente:
25-bis. All'articolo 82, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, apportare le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, capoverso «5-bis» sostituire le parole: «96 per cento» con: «91 per cento»;
b)
al comma 2, sostituire le parole: «97 per cento» con: «92 per cento»;
c) al comma 3, sostituire le parole: «96 per cento» con: «91 per cento» ovunque ricorrano;
d) al comma 4, sostituire le parole: «97 per cento» con: «92 per cento».
1713/XI/2. 1. Damiano, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.

Al comma 25, sopprimere la lettera b)
Conseguentemente, dopo il comma 25 inserire il seguente:
25-bis. All'articolo 82, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, apportare le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, capoverso «5-bis» sostituire le parole: «96 per cento» con: «93 per cento»;
b)
al comma 2, sostituire le parole: «97 per cento» con: «94 per cento»;
c) al comma 3, sostituire le parole: «96 per cento» con: «93 per cento» ovunque ricorrano;
d) al comma 4, sostituire le parole: «97 per cento» con: «94 per cento».
1713/XI/2. 2. Damiano, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.

Al comma 25, sopprimere la lettera d)
Conseguentemente, dopo il comma 25 inserire il seguente:
25-bis. All'articolo 82, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, apportare le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, capoverso «5-bis» sostituire le parole: «96 per cento» con: «91 per cento»;
b)
al comma 2, sostituire le parole: «97 per cento» con: «92 per cento»;
c) al comma 3, sostituire le parole: «96 per cento» con: «91 per cento» ovunque ricorrano;

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d) al comma 4, sostituire le parole: «97 per cento» con: «92 per cento».
1713/XI/2. 3. Damiano, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.

Al comma 25, sopprimere la lettera f)
Conseguentemente, dopo il comma 25 inserire il seguente:
25-bis. All'articolo 82, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, apportare le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, capoverso «5-bis» sostituire le parole: «96 per cento» con: «95 per cento»;
b)
al comma 2, sostituire le parole: «97 per cento» con: «96 per cento»;
c) al comma 3, sostituire le parole: «96 per cento» con: «95 per cento» ovunque ricorrano;
d) al comma 4, sostituire le parole: «97 per cento» con: «96 per cento».
1713/XI/2. 4. Damiano, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.

Al comma 27, sostituire la parola: 1.560 con la seguente: 2000.
Conseguentemente, dopo il comma 27 inserire il seguente:
27-bis. All'articolo 82, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, apportare le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, capoverso «5-bis» sostituire le parole: «96 per cento» con: «93 per cento»;
b)
al comma 2, sostituire le parole: «97 per cento» con: «94 per cento»;
c) al comma 3, sostituire le parole: «96 per cento» con: «93 per cento» ovunque ricorrano;
d) al comma 4, sostituire le parole: «97 per cento» con: «94 per cento».
1713/XI/2. 5. Damiano, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.

Al comma 28, sostituire la parola: 680 con la seguente: 730.
Conseguentemente, dopo il comma 28 inserire il seguente:
28-bis. All'articolo 82, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, apportare le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, capoverso «5-bis» sostituire le parole: «96 per cento» con: «95 per cento»;
b)
al comma 2, sostituire le parole: «97 per cento» con: «96 per cento»;
c) al comma 3, sostituire le parole: «96 per cento» con: «95 per cento» ovunque ricorrano;
d) al comma 4, sostituire le parole: «97 per cento» con: «96 per cento».
1713/XI/2. 6. Damiano, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.

Al comma 32, dopo le parole: delle pubbliche amministrazioni aggiungere le seguenti: in sede di contrattazione integrativa.
1713/XI/2. 7. Damiano, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.

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Al comma 32, dopo le parole: della prestazione lavorativa aggiungere le seguenti: previa intesa con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative su base nazionale.
1713/XI/2. 8. Damiano, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.

Sopprimere il comma 35.
1713/XI/2. 9. Damiano, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.

Al comma 35, primo periodo, sostituire le parole: di presentazione del disegno di legge, con le seguenti: di entrata in vigore della presente legge.
1713/XI/2. 10. Damiano, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.

Al comma 35, sopprimere il secondo e terzo periodo.
1713/XI/2. 11. Damiano, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.

Al comma 35, terzo periodo, sostituire la parola: 90 con la seguente: 30.
1713/XI/2. 12. Damiano, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.

Al comma 35, terzo periodo, sostituire la parola: 90 con la seguente: 50.
1713/XI/2. 13. Damiano, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.

Dopo l'articolo 2 inserire il seguente:
1. Il comma 511, dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244 è sostituito dal seguente:
Nell'ambito delle risorse preordinate allo scopo nel Fondo di cui all'articolo 25 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, come modificato dall'articolo 9, comma 5, del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, per le finalità di cui alla legge 14 febbraio 1987, n. 40, è destainata la spesa di 15 milioni di euro per l'anno 2009.
Il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, con decreto da emanarsi entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, definisce modalità, termini e condizioni per il finanziamento degli enti nazionali di formazione professionale.

Conseguentemente, alla tabella A, voce Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, apportare le seguenti variazioni:
2009: - 5.000;
voce Ministero dell'economia e delle finanze, apportare le seguenti variazioni:
2009: - 3.000;
voce Ministero della giustizia, apportare le seguenti variazioni:
2009: - 2.000;
voce Ministero dell'interno, apportare le seguenti variazioni:
2009: - 5.000.
1713/XI/2. 0.1Bobba.

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ALLEGATO 2

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2009). C. 1713 Governo.

NUOVA FORMULAZIONE DELL'ARTICOLO AGGIUNTIVO 1713/XI/2.01

Dopo l'articolo 2 inserire il seguente:
1. Dopo il comma 511, dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244 è inserito il seguente:
«Nell'ambito delle risorse preordinate allo scopo nel Fondo di cui all'articolo 25 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, come modificato dall'articolo 9, comma 5, del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, per le finalità di cui alla legge 14 febbraio 1987, n. 40, è destinata la spesa di 13 milioni di euro per l'anno 2009.
Il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, con decreto da emanarsi entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, definisce modalità, termini e condizioni per il finanziamento degli enti nazionali di formazione professionale.
1713/XI/2. 01(Nuova formulazione) Bobba.

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ALLEGATO 3

Legge finanziaria per l'anno 2009 (C. 1713 Governo)

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 (C. 1714 Governo)

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La XI Commissione (Lavoro pubblico e privato);
esaminate, per le parti di competenza, la Tabella n. 2, recante lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2009 e le connesse parti del disegno di legge finanziaria;
valutata positivamente la complessiva razionalizzazione della programmazione della spesa per conseguire obiettivi di finanza pubblica coerenti con gli impegni di medio periodo assunti con l'Unione europea con il patto di stabilità;
ritenuto comunque che le dotazioni finanziarie di cui alle parti di competenza della Tabella n. 2 prevedono risorse adeguate per assicurare il raggiungimento degli obiettivi contenuti nelle missioni e nei rispettivi programmi riferiti alle parti di competenza della XI Commissione,
delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 4

Legge finanziaria per l'anno 2009 (C. 1713 Governo)

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 (C. 1714 Governo)

Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La XI Commissione (Lavoro pubblico e privato);
esaminate, per le parti di competenza, la Tabella n. 4, recante lo stato di previsione del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali per l'anno 2009 e le connesse parti del disegno di legge finanziaria;
valutate positivamente le disposizioni della legge finanziaria (articolo 2, commi 27-31) che prevedono ulteriori stanziamenti di risorse per i rinnovi contrattuali per il biennio 2008-2009 relativi al personale delle pubbliche amministrazioni;
apprezzata la disposizione (articolo 2, comma 32) che prevede, a decorrere dal 2009, l'obbligo per le amministrazioni pubbliche di corrispondere il trattamento economico accessorio dei dipendenti in base a specifici criteri di priorità, cioè in base alla qualità, produttività e capacità innovativa della prestazione lavorativa;
valutata positivamente la complessiva razionalizzazione della programmazione della spesa per conseguire obiettivi di finanza pubblica coerenti con gli impegni di medio periodo assunti con l'Unione europea con il patto di stabilità;
ritenuto comunque che le dotazioni finanziarie di cui alle parti di competenza della Tabella n. 4 prevedono risorse adeguate per assicurare il raggiungimento degli obiettivi contenuti nelle missioni e nei rispettivi programmi riferiti alle parti di competenza della XI Commissione,
delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 5

Legge finanziaria per l'anno 2009 (C. 1713 Governo)

PROPOSTA DI RELAZIONE DI MINORANZA

La XI Commissione,
in sede di esame della manovra di bilancio
premesso che:
i rischi di stagnazione, almeno per l'Europa continentale, sono diventati realtà: le principali economie del continente sono ferme, mentre i prezzi continuano a salire, in particolare, quelli dei beni di prima necessità alimentari ed energetici e, soprattutto, siamo di fronte ad una crisi finanziaria mondiale di cui non si possono escludere pesanti ricadute sull'economia reale dei paesi maggiormente industrializzati;
le più recenti stime e previsioni indicano per l'anno in corso e per il 2009 per l'area euro ed il Regno Unito una crescita poco superiore all' 1 per cento, mentre l'Italia sta molto al di sotto della media, quasi a zero, perché i problemi congiunturali si innestano su una situazione strutturale più debole degli altri partner europei;
è lo stesso Governo a riconoscere che l'Italia si trova in una fase di emergenza economica, tanto da rivedere al ribasso le stime di crescita del Pil per l'anno in corso e per i prossimi;
la politica economica sin qui seguita dal Governo non è all'altezza dei problemi del Paese ed è controproducente al fini dell'aggiustamento della finanza pubblica perché non affronta le vere priorità: l'anemia della crescita e la perdita di potere d'acquisto dei redditi da lavoro e pensione; come denunciato dal Servizio studi di Confindustria, nel 2009 il consumo delle famiglie italiane si ridurrà ulteriormente dall'attuale -0,2 per cento a - 0,6 per cento. Le imprese saranno a corto di capitale e in previsione del citato calo dei consumi, non avranno più convenienza a lavorare a pieno regime e, in base a tali parametri, il tasso di disoccupazione balzerà dall'attuale 6,8 per cento al 7,3 per cento;
nel mese di luglio le ore di cassa integrazione ordinaria e straordinaria hanno subito una impennata aumentando del 26,20 per cento. I settori maggiormente interessati sono: l'alimentare (+143 per cento), il legno (+135 per cento), il commercio (+129, per cento), il tessile (+92 per cento). Il totale delle ore cumulate, da gennaio a luglio, ordinarie e straordinarie, aumenta dell'8,61 per cento: si passa dagli 86 milioni di ore dei primi sette mesi del 2007, agli oltre 93milioni di ore del corrispondente periodo del 2008. Le regioni più coinvolte sono, nei sette mesi, le Marche (+149 per cento), il Friuli (+72 per cento), il Veneto (+48 per cento), la Sardegna (+41 per cento) e l'Emilia Romagna (+40 per cento);
interventi di miglioramento del potere d'acquisto di lavoratori e pensionati, invece, migliorerebbero la distribuzione dei redditi e la domanda interna, già fortemente penalizzata dall'aumento dell'inflazione, oltremodo accentuata dalla scelta di fissare un tasso di inflazione programmata assolutamente irrealistico, e dalla mancata riduzione della pressione fiscale, quando l'unica vera leva a disposizione del Governo sarebbe proprio

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quella di intervenire a sostegno dei consumi;
siamo, quindi, di fronte una politica economica prociclica, come è riconosciuto anche da autorevoli esponenti della maggioranza che arrivano a quantificare l'effetto di freno sull'economia che viene a prodursi come conseguenza della manovra di luglio, un effetto stimabile in - 0,22 per cento, - 0,33 per cento e - 0,34 per cento in ciascun anno del triennio 2009-2011;
date queste condizioni, le famiglie, i lavoratori e le imprese italiane avrebbero avuto bisogno, rivedendo la scelta di concentrare tutta l'azione economico-finanziaria del Governo nel decreto-legge n. 112, di coraggiosi interventi legislativi finalizzati a contrastare la fase di recessione economica in atto;
al contrario, ciò che rileva del disegno di legge finanziaria non è tanto quello che c'è, quanto piuttosto quello che non c'è: non ci sono neanche i finanziamenti per le misure più propagandate dal Governo, la social card e gli sgravi fiscali sugli straordinari, né tantomeno la promessa restituzione dei quasi 2 miliardi per le infrastrutture del Mezzogiorno tagliati per finanziare gli sgravi Ici;
per quanto riguarda le parti di competenza della Commissione Lavoro:
si rileva criticamente il contenuto dei commi 25 e 26 laddove dispongono il trasferimento degli oneri relativi a disposizioni di carattere assistenziale dal bilancio dello Stato a quello dell'Inps, caricandone i costi sulla gestione previdenziale dell'ente, così compromettendo il principi consolidato inerente alla separazione tra previdenza e assistenza. Quest'ultima compito dell'intera collettività, attraverso la fiscalità generale, e non solo a carico del lavoro dipendente e del sistema delle imprese;
con riferimento al comma 32 , la disposizione appare indeterminata per quanto concerne la titolarità e le modalità di riconoscimento della corresponsione dei trattamenti accessori, da parte delle pubbliche amministrazioni, prevedendo solo che tali compensi siano erogati in base alla qualità, alla produttività e alla capacità innovativa della prestazione lavorativa, senza alcuna forma di coinvolgimento e concertazione con le organizzazioni sindacali dei lavoratori;
il comma 35, al primo periodo, stabilisce che dalla data di presentazione del disegno di legge finanziaria che diviene, così, termine temporale di riferimento, in luogo dell'effettiva entrata in vigore della stessa - come se il Parlamento non abbia possibilità di intervento e riformulazione della disposizione - decorrono le trattative per il rinnovo dei contratti del personale delle amministrazioni pubbliche. Mentre, il secondo periodo prevede che, dalla data di entrata in vigore della legge finanziaria, le somme previste per i benefici possono essere erogati anche mediante atti unilaterali, per un ammontare non superiore al 90 per cento del tasso di inflazione programmata per ciascuno degli anni del biennio di riferimento, attribuendo così un formidabile strumento di pressione nei confronti delle controparti sindacali nel corso della trattativa, e residuando alla contrattazione solo il rimanente 10 per cento, ovvero una cifra irrisoria di una quota già largamente insufficiente, stante la previsione di un tasso di inflazione prammatica assolutamente irrealistica

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO.